CEI 1974 - Antico Testamento - Libri Storici - 1 Maccabei - 13
1 Maccabei
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Interconfessionale
CEI 1974
13
13,1 Simone seppe che Trifone stava radunando un numeroso esercito per venire in Giudea a schiacciarla;
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1Mac13,2Si accorse pure che tutti erano sconvolti per la paura e lo sgomento. Allora andò a Gerusalemme, radunò il popolo e lo esortò con queste parole:
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13,3 li confortò e disse loro: "Voi sapete bene quanto io e i miei fratelli e la casa di mio padre abbiamo fatto per le leggi e per il santuario e le guerre e le difficoltà che abbiamo sostenute.
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1Mac13,3— Voi sapete bene quello che io, i miei fratelli e tutta la mia famiglia abbiamo fatto per difendere le leggi e il santuario. Voi siete al corrente delle guerre e delle difficoltà che abbiamo affrontato.
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13,4 Per questa causa sono morti i miei fratelli, tutti per la causa di Israele, e sono restato io solo.
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1MacPer difendere Israele, tutti i miei fratelli sono morti. Sono rimasto solo io.
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13,5 Ebbene, mai risparmierò la vita di fronte a qualunque tribolazione: perché io non sono più importante dei miei fratelli.
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1Mac13,5Ebbene, io non voglio certo risparmiare la mia vita dinanzi a qualsiasi pericolo. Non valgo più dei miei fratelli.
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13,6 Anzi io difenderò il mio popolo e il santuario e le vostre mogli e i figli vostri, poiché si sono radunati tutti i pagani per sterminarci, spinti dall`odio".
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1Mac13,6Preferisco invece difendere il mio popolo, il tempio, le vostre mogli e i vostri figli. Infatti tutti i pagani ci odiano e si sono coalizzati per sterminarci.
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13,8 perciò risposero gridando a gran voce: "Tu sei il nostro condottiero al posto di Giuda e di Giònata tuo fratello;
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1MacTutti risposero a gran voce:
— Tu sei il nostro capo al posto di Giuda e di Giònata, tuoi fratelli.
— Tu sei il nostro capo al posto di Giuda e di Giònata, tuoi fratelli.
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13,10 Egli allora radunò tutti gli uomini atti alle armi e accelerò il completamento delle mura di Gerusalemme e le fortificò tutt`attorno.
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1Mac13,10Allora Simone radunò tutti gli abitanti abili al servizio militare e si affrettò a terminare la costruzione delle mura di Gerusalemme e fortificò tutta la cerchia della città.
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13,11 Poi inviò Giònata figlio di Assalonne con un forte esercito a Giaffa; egli ne scacciò gli occupanti e rimase là sul posto.
Trifone tenta d` invadere la Giudea
Trifone tenta d` invadere la Giudea
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13,12 Intanto Trifone si mosse da Tolemàide con ingenti forze per venire in Giudea e aveva con sé Giònata come prigioniero.
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1Mac13,12Trifone intanto lasciò Tolemàide con un grande esercito diretto verso il territorio della Giudea. Portava con sé Giònata come ostaggio.
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13,14 Trifone venne a sapere che Simone era succeduto a Giònata suo fratello e che si accingeva a muovergli guerra, perciò mandò messaggeri a proporgli:
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1Mac13,14Quando Trifone seppe che Simone aveva preso il comando al posto di suo fratello Giònata e stava per attaccarlo, gli mandò messaggeri per dirgli:
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13,15 "Giònata tuo fratello lo tratteniamo a causa del denaro che doveva all`erario del re per gli affari che amministrava.
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1Mac13,15«Tuo fratello Giònata è nostro ostaggio a causa del debito che aveva contratto con la tesoreria del re negli affari da lui amministrati.
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13,16 Ora, mandaci cento talenti d`argento e due dei suoi figli in ostaggio, perché una volta liberato non si allontani per ribellarsi a noi. Con questo lo rimetteremo in libertà".
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1Mac13,16Ora mandaci trentacinque quintali d’argento e due dei suoi figli come ostaggi e noi lo lasceremo libero. Vogliamo essere sicuri che, una volta liberato, non si metta contro di noi».
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13,17 Simone si rese conto che gli parlavano con inganno, ma mandò ugualmente a prendere l`argento e i figli, per non attirarsi forte inimicizia da parte del popolo,
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1Mac13,17Simone capì che non si poteva fidare di loro, ma fece consegnare ugualmente il denaro e i figli, per non attirarsi l’odio del popolo.
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1Mac13,18Avrebbero infatti detto: «Simone non ha mandato a Trifone il denaro e i figli: per questo Giònata è morto».
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13,19 Perciò gli mandò i cento talenti e i figli; ma quegli non mantenne la parola e non liberò Giònata.
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1Mac13,19Perciò Simone mandò i figli e i trentacinque quintali d’argento, ma Trifone non mantenne la parola data e non liberò Giònata.
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13,20 Fatto questo, Trifone si mosse per entrare nel paese e devastarlo, girando per la via che conduce ad Adòra. Ma Simone con le sue truppe ne seguiva le mosse puntando su tutti i luoghi dove quegli si dirigeva.
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1MacIn seguito Trifone si mise in marcia per invadere la regione e devastarla. Deviò prendendo la strada che conduce ad Adorà; ma Simone con il suo esercito gli si metteva contro da qualunque parte passasse.
Note al Testo
13,20
Adorà o Adoràim (vedi 2 Cronache 11,9): località a 8 km a est di Ebron; Trifone segue lo stesso itinerario fatto da Lisia (vedi 1Mac 4,29 e 6,31 e note).
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13,21 Quelli dell`Acra intanto inviarono messaggeri a Trifone sollecitandolo a venire da loro attraverso il deserto e a inviare loro vettovaglie.
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1Mac13,21Intanto quelli che occupavano la Cittadella per mezzo di alcuni messaggeri chiesero a Trifone di mandare subito viveri e di accorrere in loro aiuto prendendo la via del deserto.
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Trifone allestì tutta la sua cavalleria per andare, ma in quella notte cadde neve abbondantissima, e così a causa della neve non potè andare. Perciò si mosse e andò in Gàlaad.Morte di Gionata
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1MacPerciò Trifone fece preparare tutta la sua cavalleria per mettersi in viaggio. Ma quella notte cadde tanta neve che non poté muoversi. Allora smobilitò l’accampamento e andò verso la regione di ∆Gàlaad.
Note al Testo
13,22
neve: questo episodio deve essere accaduto all’inizio dell’inverno del 143-142 a.C. — Gàlaad: forse si tratta di un errore di trascrizione; secondo alcuni bisognerebbe leggere Galilea, a causa della menzione di Bascamà (v. 23), una località che pare si trovasse vicino alla costa, e per il fatto che in quella località venne ucciso Giònata che era prigioniero a Tolemàide (vedi 12,48).
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1Mac13,23Quando fu nei pressi di Bascamà uccise Giònata e lo fece seppellire in quel luogo.
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13,25 Simone mandò a prendere le ossa di Giònata suo fratello e lo seppellì in Modin, città dei suoi padri.
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13,26 Tutto Israele lo pianse con un grande lamento e fece lutto su di lui per molti giorni.
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1Mac13,26Tutto Israele pianse molto la morte di Giònata e rimase in lutto per molti giorni.
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13,27 Simone sopraelevò il sepolcro del padre e dei fratelli e lo pose bene in vista con pietre levigate, dietro e davanti.
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1Mac13,27Poi Simone fece costruire un monumento sulla tomba di suo padre e dei suoi fratelli. Volle che fosse tutto ricoperto di pietre levigate, molto alto e visibile da lontano.
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13,28 Poi dispose sette piramidi, l`una di fronte all`altra, per il padre, per la madre e per i quattro fratelli.
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1MacVi fece sistemare sette piramidi, una accanto all’altra, per ricordare suo padre, sua madre e i suoi quattro fratelli.
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13,29 Le completò con una struttura architettonica, ponendovi attorno grandi colonne; pose sulle colonne trofei di armi a perenne memoria e presso i trofei navi scolpite che si potessero osservare da quanti erano in navigazione sul mare.
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1Mac13,29Le ornò con grandi colonne intorno e sulle colonne fece scolpire armi a ricordo perpetuo. Fece scolpire vicino anche alcune navi così grandi che i naviganti potessero scorgerle dal mare.
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13,30 Tale è il mausoleo che eresse in Modin e che esiste ancora.
Simone si riavvicina a Demetrio II
Simone si riavvicina a Demetrio II
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1Mac13,30Quel monumento costruito da Simone c’è ancora oggi nella città di Modin.
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13,33 Simone intanto completò le fortezze della Giudea, le cinse di torri elevate e di mura solide con portoni e sbarre e rifornì le fortezze di viveri.
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1Mac13,33Simone intanto costruì fortezze nella Giudea e le cinse con mura solide e grandi torri e con porte sprangate. In esse depositò dei viveri.
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13,34 Poi Simone scelse uomini adatti e li inviò al re Demetrio per ottenere esoneri al paese; perché tutti gli atti di Trifone erano state rapine.
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1Mac13,34Poi scelse alcuni uomini e li mandò dal re Demetrio per chiedergli di esentare il paese dalle tasse. Infatti Trifone non aveva mai smesso di saccheggiarli.
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13,35 Il re Demetrio lo assicurò in questo senso, poi gli rispose per iscritto inviandogli la seguente lettera:
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1Mac13,35Il re Demetrio accettò le richieste di Simone e gli scrisse in risposta una lettera.
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Abbiamo ricevuto la corona d`oro e la palma che ci avete inviata e siamo pronti a concludere con voi una pace solenne e a scrivere ai sovrintendenti agli affari di concedervi le esenzioni;
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13,38 quanto stabilimmo con voi resta stabilito e le fortezze che avete costruite restino di vostra proprietà.
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13,39 Vi condoniamo le mancanze e le colpe fino ad oggi e la corona che ci dovete; se altro si riscuoteva in Gerusalemme, non sia più riscosso.
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13,40 Se alcuni di voi sono atti ad essere iscritti al seguito della nostra persona, siano iscritti e regni la pace tra di noi".
Indipendenza della Giudea
Indipendenza della Giudea
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1Mac13,40Se fra voi ci sono uomini pronti ad arruolarsi nel nostro esercito, lo facciano e tra noi ci sia definitivamente la pace».
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13,42 e il popolo cominciò a scrivere negli atti pubblici e nei contratti: "Anno primo di Simone il grande, sommo sacerdote, stratega e capo dei Giudei".
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1Mac13,42Il popolo cominciò a datare i documenti e i contratti così: «Anno primo di Simone, il grande sommo sacerdote, condottiero e capo degli Ebrei».
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13,43 In quel tempo Simone pose il campo contro Ghezer, la circondò di accampamenti, fece allestire una torre mobile, la spinse contro la città e abbattè una torre impadronendosene.
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1Mac13,43In quei giorni Simone fissò l’accampamento presso la città di Ghezer e l’assediò con il suo esercito. Fece costruire una torre mobile e l’accostò alle mura della città.
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13,44 I soldati della torre mobile si lanciarono nella città e si produsse in città un grande trambusto.
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1Mac13,44I soldati saltarono dalla torre mobile ed entrarono in città. Tutti gli abitanti furono presi da grande paura,
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13,45 I cittadini salirono sulle mura insieme con le mogli e i bambini, con le vesti stracciate, e supplicarono a gran voce per indurre Simone a dar loro la destra
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1Mac13,45salirono sulle mura con le mogli e con i bambini, si strapparono le vesti e si misero a gridare a gran voce. Supplicavano Simone di fare la pace con loro.
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1Mac13,46Dicevano: «Non trattarci come abbiamo meritato con la nostra cattiveria, ma sii misericordioso».
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13,47 Simone venne a patti con loro e non combattè oltre contro di loro; ma li scacciò dalla città, purificò le case nelle quali c`erano idoli, e così entrò in città con canti di lode e di ringraziamento.
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1Mac13,47Simone accettò di fare la pace e non li attaccò più. Ma li scacciò dalla città, e purificò le case dove c’erano idoli. Così entrò in città fra acclamazioni e canti.
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13,48 Egli eliminò da essa ogni contaminazione e vi stabilì uomini che fossero osservanti della legge; poi la fortificò e costruì in essa la propria dimora.
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1Mac13,48Purificò completamente la città e vi lasciò uomini fedeli alla legge di Mosè. Poi fortificò la città e vi fece costruire una casa per sé.
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13,49 Ora quelli dell`Acra in Gerusalemme, messi nell`impossibilità di uscire e venire nel paese a comprare e vendere, erano terribilmente affamati e buon numero di essi moriva di fame.
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1MacI nemici occupavano ancora la Cittadella di Gerusalemme, ma non potevano uscire. Non potevano neppure andare per la regione a comprare e a vendere. Pativano molto la fame e alcuni di essi erano già morti di stenti.
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13,50 Allora fecero giungere il loro grido a Simone, perché desse loro la destra, e Simone la diede; così li sloggiò di là e purificò l`Acra da tutte le contaminazioni.
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1Mac13,50Allora si rivolsero a Simone per ottenere la pace e Simone la concesse. Tuttavia li cacciò di là e purificò la Cittadella da tutto ciò che la contaminava.
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Fecero ingresso in quel luogo il ventitrè del secondo mese dell`anno centosettantuno, con canti di lode e con palme, con suoni di cetre, cembali e arpe e con inni e canti, perché era stato eliminato un grande nemico da Israele.
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1MacIl 23 del secondo mese dell’anno 171 entrarono nella Cittadella portando rami di palme tra canti di lode e al suono di cetre, cembali e arpe. Tutti acclamavano e cantavano perché Israele era riuscito a cacciare via da Gerusalemme un grande nemico.
Rimandi
13,51
acclamavano e cantavano 1 Cr 15,16.28; 2 Cr 5,13.
Note al Testo
13,51
23 del secondo mese dell’anno 171: ossia il 4 giugno del 141 a.C. L’occupazione della Cittadella di Gerusalemme da parte di una guarnigione seleucide era durata 26 anni.
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13,52 Simone stabilì di celebrare ogni anno questo giorno di festa. Intanto completò la fortificazione del monte del tempio lungo l`Acra; qui abitò con i suoi.
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1Mac13,52Simone poi stabilì di celebrare ogni anno quella giornata con grande festa. Fece fortificare il monte del tempio, che è vicino alla Cittadella, e vi andò ad abitare insieme ai suoi.
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13,53 Vedendo poi che suo figlio Giovanni era ormai uomo, Simone lo fece capo di tutte le milizie e questi pose la sua residenza in Ghezer.
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1Mac13,53Siccome suo figlio Giovanni era ormai un uomo, Simone lo fece capo di tutto l’esercito. Giovanni quindi si stabilì nella città di Ghezer.