CEI 1974 - Antico Testamento - Libri Storici - 2 Cronache - 35
2 Cronache
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Interconfessionale
CEI 1974
35
Giosia celebrò in Gerusalemme la pasqua per il Signore. Gli agnelli pasquali furono immolati il quattordici del primo mese.
35,1
cfr 2 Re 23, 21-30.
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2Cr35,1Giosia celebrò a Gerusalemme la Pasqua in onore del Signore. Il quattordici del primo mese furono uccisi gli agnelli.
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2Cr35,2Egli stabilì i sacerdoti nelle loro funzioni e li incoraggiò nel loro servizio al tempio.
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35,3 Egli disse ai leviti che ammaestravano tutto Israele e che si erano consacrati al Signore: "Collocate l`arca santa nel tempio costruito da Salomone figlio di Davide, re di Israele; essa non costituirà più un peso per le vostre spalle. Ora servite il Signore vostro Dio e il suo popolo Israele.
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2Cr35,3Ricordò anche ai leviti il dovere di essere consacrati al Signore e di istruire il popolo: «Voi leviti — disse — dovete essere al servizio del Signore e d’Israele suo popolo, non è più vostro compito portare l’arca santa sulle spalle, perché essa è ormai al suo posto nel tempio costruito da Salomone figlio di Davide, re d’Israele.
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Disponetevi, secondo i vostri casati, secondo le vostre classi, in base alla prescrizione di Davide, re di Israele, e alla prescrizione di Salomone suo figlio.
35,4
cfr 2 Re 14, 4.
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2CrSuddividetevi in gruppi di servizio, famiglia per famiglia, secondo le norme scritte da Davide re d’Israele e da suo figlio Salomone.
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35,5 State nel santuario a disposizione dei casati dei vostri fratelli, dei figli del popolo; per i leviti ci sarà una parte nei singoli casati.
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2Cr35,5Poi mettetevi a disposizione di tutto il popolo nel tempio. Ognuna delle vostre famiglie aiuti un determinato gruppo di famiglie del popolo
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35,6 Immolate gli agnelli pasquali, purificatevi e mettetevi a disposizione dei vostri fratelli, secondo la parola del Signore comunicata per mezzo di Mosè ".
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2Cr35,6nell’offerta dell’agnello pasquale. Purificatevi e aiutate gli altri Israeliti perché la Pasqua sia celebrata secondo la legge data dal Signore per mezzo di Mosè».
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35,7 Giosia diede ai figli del popolo, a quanti erano lì presenti, del bestiame minuto, cioè tremila agnelli e capretti come vittime pasquali, e in più tremila buoi. Tutto questo bestiame era di proprietà del re.
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35,8 I suoi ufficiali fecero offerte spontanee per il popolo, per i sacerdoti e per i leviti. Chelkia, Zaccaria, Iechiel, preposti al tempio, diedero ai sacerdoti, per i sacrifici pasquali, duemilaseicento agnelli e capretti, oltre trecento buoi.
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2Cr35,8Anche i ministri del re offrirono spontaneamente animali per il popolo, per i sacerdoti e per i leviti. I capi del tempio, Chelkia, Zaccaria e Iechièl, misero a disposizione dei sacerdoti duemilaseicento agnelli per la Pasqua, oltre a trecento buoi.
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35,9 Conania, Semaia e Netaneè l suoi fratelli, Casabia, Iechiel e Iozabàd capi dei leviti, diedero ai leviti, per i sacrifici pasquali, cinquemila agnelli e capretti, oltre cinquecento buoi.
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2Cr35,9I capi dei leviti Conania, con Semaià e Netanèl suoi fratelli, Casabia, Ieiel e Iozabàd, misero a disposizione dei leviti cinquemila agnelli per la Pasqua, oltre a cinquecento buoi.
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35,10 Così tutto fu pronto per il servizio; i sacerdoti si misero al loro posto, così anche i leviti secondo le loro classi, secondo il comando del re.
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2Cr35,10La celebrazione della Pasqua si svolse così: i sacerdoti si misero al loro posto e i leviti si divisero in gruppi come aveva ordinato il re.
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35,11 Immolarono gli agnelli pasquali: i sacerdoti spargevano il sangue, mentre i leviti scuoiavano.
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2Cr35,11Prima si uccisero gli agnelli, poi i sacerdoti versarono il sangue sull’altare mentre i leviti scuoiavano gli animali.
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35,12 Misero da parte l`olocausto da distribuire ai figli del popolo, secondo le divisioni dei vari casati, perché lo presentassero al Signore, come sta scritto nel libro di Mosè . Lo stesso fecero per i buoi.
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2Cr35,12Misero da parte gli animali per i sacrifici completi, compresi i tori. Li assegnarono ai gruppi familiari del popolo, per poi offrirli al Signore come è scritto nel libro di Mosè.
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35,13 Secondo l`usanza arrostirono l`agnello pasquale sul fuoco; le parti consacrate le cossero in pentole, in caldaie e tegami e le distribuirono sollecitamente a tutto il popolo.
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2Cr35,13Fecero arrostire gli agnelli pasquali sul fuoco e cuocere le altre offerte in pentole, caldaie e tegami. Distribuirono subito la carne a tutti i presenti.
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35,14 Dopo, prepararono la pasqua per se stessi e per i sacerdoti, poiché i sacerdoti, figli di Aronne, furono occupati fino a notte nell`offrire gli olocausti e le parti grasse; per questo i leviti prepararono per se stessi e per i sacerdoti figli di Aronne.
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2Cr35,14Alla fine i leviti prepararono la carne per sé e per i sacerdoti discendenti da Aronne, perché questi ultimi furono occupati fino a notte nel bruciare sacrifici completi e le parti grasse.
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35,15 I cantori, figli di Asaf, occupavano il loro posto, secondo le prescrizioni di Davide, di Asaf, di Eman e di Idutun veggente del re; i portieri erano alle varie porte. Costoro non dovettero allontanarsi dal loro posto, perché i leviti loro fratelli prepararono tutto per loro.
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2Cr35,15I leviti prepararono gli agnelli pasquali anche per portinai, i quali poterono così rimanere ai loro posti vicino alle porte. Lo stesso fecero per i cantori discendenti di Asaf, i quali poterono così continuare il loro compito secondo le prescrizioni date da Davide e dai suoi consiglieri Asaf, Eman e Iedutùn.
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35,16 Così in quel giorno fu disposto tutto il servizio del Signore per celebrare la pasqua e per offrire gli olocausti sull`altare del Signore, secondo l`ordine del re Giosia.
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2Cr35,16Così, in quel giorno, si svolse la celebrazione della Pasqua e l’offerta dei sacrifici sull’altare, in onore del Signore, come aveva ordinato il re Giosia.
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35,17 Gli Israeliti presenti celebrarono allora la pasqua e la festa degli azzimi per sette giorni.
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2Cr35,17Gli Israeliti presenti celebrarono, oltre alla festa di Pasqua, anche la settimana dei Pani non lievitati.
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35,18 Dal tempo del profeta Samuele non era stata celebrata una pasqua simile in Israele; nessuno dei re di Israele aveva celebrato una pasqua come questa celebrata da Giosia, insieme con i sacerdoti, i leviti, tutti quelli di Giuda, i convenuti da Israele e gli abitanti di Gerusalemme.
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2CrUna Pasqua simile non si era più celebrata fin dai tempi del profeta Samuele. Nessun re d’Israele aveva mai celebrato una Pasqua come questa voluta da Giosia con la partecipazione dei sacerdoti, dei leviti, degli abitanti di Gerusalemme e di gente venuta dal regno di Giuda e dal territorio d’Israele.
Note al Testo
35,18
Nessun re: un’osservazione simile si trova in 30,26. Le Pasque celebrate da Ezechia e Giosia furono molto importanti. Quella di Giosia presuppone che la celebrazione si svolga soltanto a Gerusalemme (vedi Deuteronomio 16,18). Vedi Pasqua.
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35,20 Dopo tutto ciò, dopo che Giosia aveva riorganizzato il tempio, Necao re d`Egitto andò a combattere in Carchemis sull`Eufrate. Giosia marciò contro di lui.
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2Cr35,20Dopo che Giosia ebbe restaurato il tempio, il re d’Egitto, Necao, si diresse verso Càrchemis, sul fiume Eufrate, per una battaglia. Giosia decise di opporsi al suo passaggio.
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35,21 Quegli mandò messaggeri a dirgli: "Che c`è fra me e te, o re di Giuda? Io non vengo contro di te, ma contro un`altra casa sono in guerra e Dio mi ha imposto di affrettarmi. Pertanto non opporti a Dio che è con me affinchè egli non ti distrugga".
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2CrNecao gli mandò messaggeri a dirgli: «Questa guerra non riguarda te, o re di Giuda. Ora sto marciando contro un altro regno, non contro il tuo. Dio mi ha ordinato di farlo in fretta. Non mettere ostacoli a Dio, che è dalla mia parte, se non vuoi che egli ti distrugga».
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35,22 Ma Giosia non si ritirò. Deciso ad affrontarlo, non ascoltò le parole di Necao, che venivano dalla bocca di Dio, e attaccò battaglia nella valle di Meghiddo.
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2CrMa Giosia non volle ritirarsi, non ascoltò l’avvertimento che Necao gli aveva dato da parte di Dio. Si vestì per il combattimento in modo da non farsi riconoscere e affrontò Necao nella valle di ∆Meghiddo.
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35,23 Gli arcieri tirarono sul re Giosia. Il re diede l`ordine ai suoi ufficiali: "Portatemi via, perché sono ferito gravemente".
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2CrDurante la battaglia fu colpito da alcuni tiratori d’arco. Allora pregò i suoi ufficiali: «Portatemi via perché sono gravemente ferito».
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35,24 I suoi ufficiali lo tolsero dal suo carro, lo misero in un altro carro e lo riportarono in Gerusalemme, ove morì. Fu sepolto nei sepolcri dei suoi padri. Tutti quelli di Giuda e di Gerusalemme fecero lutto per Giosia.
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2Cr35,24Lo fecero scendere dal carro di guerra, lo deposero su un altro dei suoi carri e lo condussero a Gerusalemme. Là il re Giosia morì. Fu sepolto nella tomba dei suoi antenati e tutti gli abitanti di Gerusalemme e del regno di Giuda fecero il lutto per la sua morte.
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Geremia compose un lamento su Giosia; tutti i cantori e le cantanti lo ripetono ancora nei lamenti su Giosia; è diventata una tradizione in Israele. Esso è inserito fra i lamenti.
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2CrIl profeta Geremia compose un lamento per la morte di Giosia. Tutti i cantori e le cantanti eseguono ancor oggi questo canto in morte di Giosia, che è diventato tradizionale in Israele. È scritto nel libro delle ‘Lamentazioni’.
Note al Testo
35,25
Questo canto non si trova nel libro ebraico delle Lamentazioni, ma forse anticamente era nella raccolta. Nel libro di Geremia si trova soltanto un’allusione alla morte di Giosia (vedi Geremia 22,10).