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CEI 1974 - Antico Testamento - Libri Storici - 2 Maccabei - 12

2 Maccabei

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Interconfessionale

CEI 1974 12 12,1 Conclusi questi accordi, Lisia ritornò presso il re; i Giudei invece si diedero a coltivare la terra.
Interconfessionale 2Mac12,1Fatti questi accordi, Lisia tornò dal re, e gli Ebrei ripresero il lavoro dei campi.
CEI 1974 Ma alcuni dei comandanti dei distretti e precisamente Timòteo e Apollonio, figlio di Gennèo, Ierònimo e Demofonte e, oltre questi, Nicànore, il comandante dei mercenari di Cipro, non li lasciavano vivere tranquilli né procedere in pace.
12,2 Questo Nicanore non è l'accanito nemico dei Giudei di cui si parla dal cfr. 8, 2. Questo Nicanore non è l'accanito nemico dei Giudei di cui si parla dal cfr. 8, 9.
Interconfessionale 2MacMa in alcune regioni i governatori non permisero agli Ebrei di vivere e lavorare in pace. Tra essi vanno ricordati Timòteo e Apollonio, figlio di Genneo; inoltre Girolamo e Demofonte e, in aggiunta, anche Nicànore, comandante dei mercenari di Cipro.
Note al Testo
12,2 Timòteo controllava la Transgiordania (vedi 1 Maccabei 5,6 e 2 Maccabei 10,24 e note). — Nicànore, comandante dei mercenari di Cipro non va confuso con il Nicànore di 8,9. Gli altri tre governatori sono sconosciuti.
CEI 1974 12,3 Gli abitanti di Giaffa perpetrarono un`empietà di questo genere: invitarono i Giudei che abitavano con loro a salire con le mogli e con i figli su barche allestite da loro, come se non ci fosse alcuna cattiva intenzione a loro riguardo,
Interconfessionale 2MacUn delitto orrendo fu commesso dagli abitanti di Giaffa. Essi invitarono gli Ebrei che vivevano con loro a salire con le mogli e i figli su alcune barche appositamente preparate, e li assicurarono che essi non avevano alcun rancore contro di loro.
Note al Testo
12,3 Giaffa: era un porto importante. Sulla presa di questa città vedi 1 Maccabei 10,76; 13,11; 14,34.
CEI 1974 12,4 ma fosse un`iniziativa di tutta la cittadinanza. Essi accettarono, desiderosi di rinsaldare la pace, e lontani da ogni sospetto. Ma quando furono al largo, li fecero affondare in numero non inferiore a duecento.
Interconfessionale 2Mac12,4Gli Ebrei accolsero l’invito fiduciosi, perché c’era stato addirittura un decreto pubblico a quel riguardo. Salirono sulle barche senza alcun sospetto. Desideravano infatti avere buone relazioni con loro. Ma quando furono in alto mare, furono fatti affondare. Erano non meno di duecento persone.
CEI 1974 12,5 Quando Giuda fu informato di questa crudeltà compiuta contro i suoi connazionali, diede ordine ai suoi uomini
Interconfessionale 2Mac12,5Venuto a conoscenza di quella brutale crudeltà commessa contro i suoi connazionali, Giuda Maccabeo convocò i suoi uomini.
CEI 1974 12,6 e, invocando Dio, giusto giudice, mosse contro gli assassini dei suoi fratelli e nella notte incendiò il porto, bruciò le navi e uccise di spada quanti vi si erano rifugiati.
Interconfessionale 2Mac12,6Invocò Dio che è il giudice giusto. Poi marciò contro gli assassini dei suoi fratelli. Di notte incendiò il porto, bruciò le barche e uccise tutti quelli che vi avevano cercato rifugio.
CEI 1974 12,7 Poi, dato che il luogo era sbarrato, abbandonò l`impresa con l`idea di tornare un`altra volta e sradicare tutta la cittadinanza di Giaffa.
Interconfessionale 2Mac12,7Poi, visto che le porte della città erano sbarrate, lasciò Giaffa, ma con il proposito di tornarci, per sterminare tutti gli abitanti.
CEI 1974 12,8 Avendo poi appreso che anche i cittadini di Iamnia volevano usare lo stesso sistema con i Giudei che abitavano con loro,
Interconfessionale 2MacIntanto Giuda fu avvertito che anche gli abitanti di Iàmnia volevano giocare lo stesso tiro agli Ebrei che abitavano con loro.
Note al Testo
12,8 Iàmnia: vedi nota a 1 Maccabei 5,58.
CEI 1974 piombando di notte sui cittadini di Iamnia, incendiò il porto con la flotta, così che si vedeva il bagliore delle fiamme fino a Gerusalemme, che è distante duecentoquaranta stadi.
Vittorie di Giuda nel Galaad
12,9 La cifra della distanza è approssimativa; le due città in linea d'aria distavano 50 km. Lo stadio = m. 184, 83.
Interconfessionale 2Mac12,9Allora, nottetempo, attaccò la città di Iàmnia: incendiò il porto con tutta la flotta. Il rogo che fece era tanto grande che si vedevano le fiamme anche da Gerusalemme, alla distanza di oltre quaranta chilometri.
CEI 1974 12,10 Quando si furono allontanati di là per nove stadi, dirigendosi contro Timòteo, non meno di cinquemila Arabi con cinquecento cavalieri irruppero contro Giuda.
Interconfessionale 2Mac12,10Giuda e il suo esercito si misero in marcia contro Timòteo. Si erano appena allontanati di un chilometro e mezzo, quando furono assaliti da un esercito di Arabi. Erano non meno di cinquemila fanti e cinquecento cavalieri.
CEI 1974 12,11 Ne nacque una zuffa furiosa, ma gli uomini di Giuda con l`aiuto di Dio ebbero la meglio. I nomadi invece, sopraffatti, supplicarono Giuda che stendesse loro la destra promettendo di cedergli bestiame e di aiutarlo in tutto il resto.
Interconfessionale 2Mac12,11Ne seguì una battaglia violenta, ma gli uomini di Giuda Maccabeo, aiutati da Dio, ne uscirono pienamente vincitori. Quei nomadi, quando si videro sconfitti, chiesero a Giuda di fare la pace, promisero di procurargli del bestiame e di continuare ad aiutarlo in altri modi.
CEI 1974 12,12 Giuda, prevedendo che realmente gli sarebbero stati utili in molte cose, acconsentì a far la pace con loro ed essi, strette le destre, tornarono alle loro tende.
Interconfessionale 2Mac12,12Giuda Maccabeo, persuaso che gli potevano essere veramente utili in tante cose, fece con loro la pace. E quelli, concluso l’accordo, si ritirarono nelle loro tende.
CEI 1974 12,13 Attaccò anche una città difesa da contrafforti, circondata da mura e abitata da gente d`ogni stirpe, chiamata Casfin.
Interconfessionale 2MacGiuda attaccò anche un’altra città fortificata. Era circondata da mura e abitata da gente di diversa provenienza. Il suo nome era Casfin.
Note al Testo
12,13 Casfin, o Casfo: vedi 1 Maccabei 5,26.36.
CEI 1974 12,14 Quelli di dentro, sicuri della solidità delle mura e delle riserve di viveri, si mostravano insolenti con gli uomini di Giuda, insultandoli, aggiungendo bestemmie e pronunciando frasi che non è lecito riferire.
Interconfessionale 2Mac12,14Gli assediati, che si credevano al sicuro, fiduciosi nelle solide mura della città e nelle loro riserve di viveri, furono quanto mai insolenti verso Giuda e i suoi uomini: li coprivano di insulti e urlavano orribili bestemmie.
CEI 1974 Ma gli uomini di Giuda, dopo aver invocato il grande Signore del mondo, il quale senza arieti e senza macchine ingegnose aveva fatto cadere Gerico al tempo di Giosuè, assalirono furiosamente le mura.
12,15 Allusione a cfr. Gs 6, 20.
Interconfessionale 2MacMa Giuda e i suoi soldati invocarono l’aiuto di Dio, il grande dominatore del mondo che, ai tempi di Giosuè, aveva fatto crollare Gerico senza usare né armi né macchine da guerra. Poi assalirono inferociti le mura di Casfin.
Rimandi
12,15 caduta di Gerico Gs 6.
CEI 1974 12,16 Presa la città per volere di Dio, fecero innumerevoli stragi, cosicché il lago adiacente, largo due stadi, sembrava pieno del sangue che vi colava dentro.
Vittoria di Giuda a Carnion
Interconfessionale 2Mac12,16Come era nel disegno di Dio, conquistarono la città. Fecero una strage indescrivibile. Il lago vicino alla città, largo quattrocento metri circa, alla fine sembrava pieno di sangue.
CEI 1974 12,17 Allontanatisi di là settecentocinquanta stadi giunsero a Caraca, presso i Giudei chiamati Tubiani;
Interconfessionale 2MacAllontanatisi di centotrenta chilometri circa, Giuda e i suoi uomini arrivarono a Càraca, presso un gruppo di Ebrei chiamati Tubiani.
Note al Testo
12,17 Càraca: nome di una fortezza di Timòteo nell’Ammanìtide, regione di Amman, a est del Giordano, dove risiedeva il governatore di questa regione. — Tubiani: abitanti della regione di Tubia (vedi 1 Maccabei 5,13 e nota), ossia parte dell’Ammanìtide; erano cavalieri famosi (vedi v. 35).
CEI 1974 12,18 ma da quelle parti non trovarono Timòteo, il quale era già partito dalla zona, senza aver intrapreso alcuna azione, ma lasciando in un certo luogo un presidio molto forte.
Interconfessionale 2Mac12,18Ma non trovarono Timòteo perché era già partito di là. Egli non aveva concluso nulla, ma aveva lasciato da quelle parti un presidio molto fortificato.
CEI 1974 12,19 Dosìteo e Sosìpatro, due capitani del Maccabeo, in una sortita sterminarono gli uomini di Timòteo lasciati nella fortezza, che erano più di diecimila.
Interconfessionale 2Mac12,19Allora Dositeo e Sosipatro, due comandanti dell’esercito di Giuda, attaccarono quella fortezza e uccisero tutti i soldati che Timòteo vi aveva lasciato: erano più di diecimila.
CEI 1974 12,20 Intanto il Maccabeo ordinò il suo esercito dividendolo in reparti, nominò questi al comando dei reparti e mosse contro Timòteo, il quale aveva con sé centoventimila fanti e duemilacinquecento cavalieri.
Interconfessionale 2Mac12,20Nel frattempo, Giuda Maccabeo divise il suo esercito in diverse pattuglie, e alla testa di ognuna nominò un capo. Poi marciò contro Timòteo, che aveva ai suoi ordini centoventimila fanti e duemilacinquecento cavalieri.
CEI 1974 12,21 Quando Timòteo seppe dell`arrivo di Giuda, mandò avanti le donne, i fanciulli e tutto il bagaglio nel luogo chiamato Carnion: era questa una posizione inespugnabile e inaccessibile per la strettezza di tutti i passaggi.
Interconfessionale 2MacQuando fu informato dell’avanzata di Giuda, Timòteo mandò avanti le donne e i bambini con il grosso dei bagagli, per farli rifugiare in una località chiamata Kàrnion. Si trovava in un posto inespugnabile ed era anche difficile raggiungerla perché i passaggi, nella zona, erano tutti strettissimi.
Note al Testo
12,21 Kàrnion: santuario della dea Astarte-dai-corni (vedi 1 Maccabei 5,43 e nota). — passaggi… strettissimi: si tratta probabilmente delle gole scavate dal torrente che scorre non lontano da quel luogo.
CEI 1974 12,22 All`apparire del primo reparto di Giuda, si diffuse tra i nemici il panico e il terrore perché si verificò contro di loro l`apparizione di colui che dall`alto tutto vede, e perciò cominciarono a fuggire precipitandosi chi da una parte chi dall`altra, cosicché spesso erano colpiti dai propri compagni e trafitti dalle punte delle loro spade.
Interconfessionale 2Mac12,22Ma quando comparve la prima pattuglia di Giuda, i nemici furono invasi da una grande paura, perché si era manifestato il Dio che vede tutto. Essi cominciarono a fuggire, chi da una parte e chi dall’altra. Nella confusione della fuga, in molti casi si ferivano l’un l’altro, colpiti dalla spada dei propri compagni.
CEI 1974 12,23 Giuda dirigeva l`inseguimento con ogni energia, trafiggendo quegli empi: ne sterminò circa trentamila.
Interconfessionale 2Mac12,23Giuda inseguì senza tregua quei criminali. Ne uccise circa trentamila.
CEI 1974 12,24 Lo stesso Timòteo, caduto in mano agli uomini di Dosìteo e Sosìpatro, supplicava con molta astuzia di essere lasciato sano e salvo, perché tratteneva come ostaggi i genitori di molti di loro e di alcuni i fratelli ai quali sarebbe capitato di essere trattati senza riguardo.
Interconfessionale 2Mac12,24Timòteo era già caduto nelle mani di Dositeo e Sosipatro. Ma si valse di una grande astuzia: chiese di lasciarlo andare sano e salvo. Disse che teneva in ostaggio i genitori o i fratelli di molti di loro e minacciò che sarebbero stati uccisi se lo toccavano.
CEI 1974 12,25 Avendo egli con molti discorsi prestato solenne promessa di restituire incolumi gli ostaggi, lo lasciarono libero per la salvezza dei propri fratelli.
Interconfessionale 2Mac12,25Promise invece di restituire gli ostaggi, senza torcere loro un capello, se lo lasciavano libero. Li assicurò in tutti i modi che avrebbe mantenuto quell’impegno. E così gli Ebrei lo rilasciarono, per salvare la vita ai propri fratelli.
CEI 1974 Giuda mosse poi contro Carnion e l`Atergatèo e uccise venticinquemila uomini.
12,26 L'Atergateo indica un tempio dedicato alla dea Atargate, venerita in Siria sotto la forma di una donna con sembianze di pesce.
Interconfessionale 2MacPoi Giuda tornò a Kàrnion e al santuario della dea Atargatis. Vi uccise venticinquemila persone.
Note al Testo
12,26 Atargatis: dea siriana. Non è chiaro dal testo se il suo santuario, detto Atargatèo, sia distinto da quello chiamato Kàrnion (in caso di identità, le due dee Astarte e Atargatis sarebbero qui confuse tra loro).
CEI 1974 12,27 Dopo la sconfitta e lo sterminio di questi, marciò contro la fortezza di Efron, nella quale era stanziato Lisia con una moltitudine di gente di ogni razza; davanti alle mura erano schierati i giovani più forti e combattevano vigorosamente, mentre nella città stavano pronte molte riserve di macchine e di proiettili.
Interconfessionale 2MacDopo quella completa vittoria sui nemici, Giuda Maccabeo marciò anche contro la fortezza di Efron, dove si trovava Lisània. Sulle mura della città erano appostati giovani robusti che la difendevano con coraggio, e all’interno i nemici avevano una gran quantità di macchine da guerra e di proiettili.
Note al Testo
12,27 Lisània: alcuni manoscritti hanno: Lisia e gente di ogni razza. Comunque si tratta di un comandante locale distinto da Lisia, tutore del re (vedi 13,1).
CEI 1974 12,28 Avendo invocato il Signore che distrugge con la sua potenza le forze dei nemici, i Giudei fecero cadere la città nelle proprie mani e uccisero venticinquemila di coloro che vi stavano dentro.
Interconfessionale 2Mac12,28Ma gli Ebrei invocarono l’aiuto del Signore che, con la sua potenza, spezza la resistenza dei nemici. Riuscirono a conquistare Efron e uccisero venticinquemila abitanti.
CEI 1974 12,29 Ritornati di là, mossero verso Beisan, che dista seicento stadi da Gerusalemme.
Interconfessionale 2MacDi là si diressero verso Scitòpoli, una città distante da Gerusalemme circa centodieci chilometri.
Note al Testo
12,29 Scitòpoli: l’antica città di Bet-Sean (vedi Giudici 1,27; 1 Samuele 31,10) nella vallata del Giordano (vedi 1 Maccabei 5,52).
CEI 1974 12,30 Ma i Giudei che vi abitavano testimoniarono che i cittadini di Beisan avevano dimostrato loro benevolenza e buona comprensione nel tempo della sventura
Interconfessionale 2Mac12,30Ma gli Ebrei di quella città li assicurarono che gli abitanti di Scitòpoli li avevano trattati bene e li avevano aiutati anche durante i momenti più brutti.
CEI 1974 12,31 e questi li ringraziarono e li esortarono ad essere ben disposti anche in seguito verso il loro popolo. Poi si recarono a Gerusalemme nell`imminenza della festa delle settimane.
Giuda vince Gorgia
Interconfessionale 2Mac12,31Allora Giuda e i suoi soldati ringraziarono la gente di Scitòpoli e li pregarono di dimostrarsi ben disposti verso gli Ebrei anche in futuro. Poi tornarono a Gerusalemme, appena in tempo per la festa delle Settimane.
CEI 1974 12,32 Dopo questa festa, chiamata Pentecoste, mossero contro Gorgia, stratega dell`Idumea.
Interconfessionale 2Mac12,32Celebrata quella festa, chiamata anche Pentecoste, gli Ebrei si misero in marcia contro Gorgia, governatore dell’Idumea.
CEI 1974 12,33 Questi avanzò con tremila fanti e quattrocento cavalieri.
Interconfessionale 2Mac12,33Gorgia era alla testa di tremila fanti e di quattrocento cavalieri.
CEI 1974 12,34 Schieratisi in combattimento, caddero un piccolo numero di Giudei.
Interconfessionale 2Mac12,34Nella battaglia cadde però un piccolo numero di soldati ebrei.
CEI 1974 12,35 Un certo Dosìteo, degli uomini di Bacènore, abile nel cavalcare e valoroso, si attaccò a Gorgia e, afferratolo per la clamide, lo trascinava a gran forza volendo prendere vivo quello scellerato; ma uno dei cavalieri traci si gettò su di lui tagliandogli la spalla e Gorgia potè fuggire a Maresa.
Interconfessionale 2MacUn certo Dositeo, un cavaliere valoroso del gruppo di Ebrei chiamati Tubiani, riuscì a mettere le mani su Gorgia. Lo prese per la divisa e si mise a trascinarlo di peso, perché voleva catturare quel maledetto. Ma un cavaliere originario della Tracia si gettò contro Dositeo e con un colpo gli tagliò via il braccio. Così Gorgia fuggì nella città di Maresà.
Note al Testo
12,35 Dositeo: è il generale che catturò Timòteo (vedi v. 25). — del gruppo di Ebrei chiamati Tubiani: alcuni manoscritti hanno: del gruppo di Bacènore (quest’ultimo è un personaggio sconosciuto). — Tracia: regione situata tra la Macedonia e il Mar Nero. I Seleucidi vi reclutavano mercenari.
CEI 1974 12,36 Poiché gli uomini di Esdrin combattevano da lungo tempo ed erano stanchi, Giuda supplicò il Signore che si mostrasse loro alleato e guida nella battaglia.
Interconfessionale 2Mac12,36Gli Ebrei, comandati da Esdrin, combattevano da tanto tempo e, a un certo punto, quasi crollavano per la stanchezza. Allora Giuda Maccabeo pregò il Signore di mettersi al loro fianco e di guidarli nella battaglia.
CEI 1974 12,37 Poi, intonato nella lingua paterna il grido di guerra che si accompagnava agli inni, diede un assalto improvviso alle truppe di Gorgia e le mise in fuga.
Giuda fa offrire scarifici per i morti
Interconfessionale 2MacPoi intonò nella lingua dei suoi padri il grido di guerra e altri canti. Attaccò di sorpresa gli uomini di Gorgia e li mise in fuga.
Note al Testo
12,37 nella lingua dei suoi padri: vedi nota a 7,8.
CEI 1974 12,38 Giuda poi radunò l`esercito e venne alla città di Odollam; poiché si compiva la settimana, si purificarono secondo l`uso e vi passarono il sabato.
Interconfessionale 2MacIn seguito, Giuda radunò l’esercito e raggiunse la città di Odollàm. Stava per iniziare il settimo giorno della settimana. Perciò si purificarono secondo l’usanza e là celebrarono il sabato.
Note al Testo
12,38 Odollàm: è l’antica fortezza di Adullàm, a 25 km a sud-ovest di Gerusalemme (vedi 1 Samuele 22,1; 2 Cronache 11,7). — si purificarono: i soldati avevano ucciso e toccato cadaveri, e questo li rendeva impuri per sette giorni.
CEI 1974 12,39 Il giorno dopo, quando ormai la cosa era diventata necessaria, gli uomini di Giuda andarono a raccogliere i cadaveri per deporli con i loro parenti nei sepolcri di famiglia.
Interconfessionale 2Mac12,39Era diventato ormai urgente raccogliere i cadaveri dei soldati caduti. Perciò, l’indomani, Giuda e i suoi uomini andarono a prenderli per seppellirli nelle tombe di famiglia insieme ai loro parenti.
CEI 1974 12,40 Ma trovarono sotto la tunica di ciascun morto oggetti sacri agli idoli di Iamnia, che la legge proibisce ai Giudei; fu perciò a tutti chiaro il motivo per cui costoro erano caduti.
Interconfessionale 2MacMa sotto la tunica di ciascuno di loro trovarono degli amuleti dedicati agli idoli di Iàmnia, oggetti che la legge proibisce espressamente agli Ebrei di portare addosso. Così tutti capirono perché quei soldati erano morti.
Rimandi
12,40 amuleti dedicati agli idoli cfr. Dt 7,25.
Note al Testo
12,40 Si tratta di amuleti offerti agli idoli nei templi dell’antica Filistea (vedi 1 Maccabei 5,68). Avrebbero dovuto essere bruciati (vedi Deuteronomio 7,25 e Giosuè 7).
CEI 1974 12,41 Perciò tutti, benedicendo l`operato di Dio, giusto giudice che rende palesi le cose occulte,
Interconfessionale 2Mac12,41Allora lodarono l’opera del Signore, il giudice giusto che svela le cose nascoste.
CEI 1974 12,42 ricorsero alla preghiera, supplicando che il peccato commesso fosse pienamente perdonato. Il nobile Giuda esortò tutti quelli del popolo a conservarsi senza peccati, avendo visto con i propri occhi quanto era avvenuto per il peccato dei caduti.
Interconfessionale 2Mac12,42E poi si misero a pregarlo, per ottenere il completo perdono di quel peccato. Il nobile Giuda esortò la sua gente a tenersi lontana dal male, perché avevano visto con i loro occhi quel che era capitato a quei soldati, morti in battaglia a causa del loro peccato.
CEI 1974 Poi fatta una colletta, con tanto a testa, per circa duemila dramme d`argento, le inviò a Gerusalemme perché fosse offerto un sacrificio espiatorio, compiendo così un`azione molto buona e nobile, suggerita dal pensiero della risurrezione.
12,43-45 L'autore attribuisce chiaramente il gesto di Giuda ala sua fede nella risurrezione dei morti; in cfr. 7, 9 parla della retribuzione nell'al di là. Il sacrificio serve ad espiare i peccati dei morti per ottenere il perdono. Queste affermazioni sono alla base della dottrina cristiana del Purgatorio e dei suffragi per i defunti.
Interconfessionale 2Mac12,43Poi Giuda fece una colletta fra il suo esercito. Raccolse del denaro da ciascun soldato e mandò a Gerusalemme la somma di duemila monete d’argento, e con esse fece offrire un sacrificio per il perdono dei peccati. Il suo fu un gesto bello e nobile, suggerito dalla fiducia nella risurrezione.
CEI 1974 12,44 Perché se non avesse avuto ferma fiducia che i caduti sarebbero risuscitati, sarebbe stato superfluo e vano pregare per i morti.
Interconfessionale 2Mac12,44Infatti, se Giuda non avesse avuto ferma fiducia che quei soldati caduti sarebbero risorti, non avrebbe avuto nessun senso pregare per i morti.
CEI 1974 12,45 Ma se egli considerava la magnifica ricompensa riservata a coloro che si addormentano nella morte con sentimenti di pietà, la sua considerazione era santa e devota. Perciò egli fece offrire il sacrificio espiatorio per i morti, perché fossero assolti dal peccato.
Interconfessionale 2Mac12,45Invece Giuda era sicuro che a quanti fanno una morte santa è destinata una ricompensa magnifica. Perciò egli si lasciò ispirare da un pensiero santo e bello. E proprio per quel motivo fece offrire un sacrificio per il perdono, perché quei morti fossero liberati dal loro peccato.