CEI 1974 - Antico Testamento - Libri Storici - 2 Maccabei - 8
2 Maccabei
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Interconfessionale
CEI 1974
8
Intanto Giuda Maccabeo e i suoi compagni, passando di nascosto nei villaggi, invitavano i parenti e raccogliendo in più coloro che erano rimasti fedeli al giudaismo, misero insieme circa seimila uomini.
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2Mac8,1Intanto Giuda Maccabeo e i suoi compagni entravano di nascosto nei villaggi. Raccoglievano attorno a sé i parenti e quelli che erano rimasti fedeli alla loro religione. In tutto formarono un gruppo di circa seimila persone.
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8,2 Alzarono allora suppliche al Signore, perché riguardasse il popolo da tutti calpestato, avesse pietà del tempio profanato da uomini empi,
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2Mac8,2Essi pregavano il Signore di guardare con amore il popolo, che era calpestato da tutti; di voler risparmiare il tempio, profanato da uomini empi;
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8,3 usasse misericordia alla città devastata e prossima ad essere rasa al suolo, porgesse orecchio al sangue che gridava al suo cospetto,
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2Macdi avere pietà della città che andava in rovina e stava per essere rasa al suolo. Gli chiedevano anche di vendicare il sangue dei martiri che gridava verso di lui;
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8,4 non dimenticasse l`iniquo sterminio di fanciulli innocenti e le bestemmie pronunciate contro il suo nome e mostrasse il suo sdegno contro la malvagità.
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2Mac8,4di ricordarsi dei bambini innocenti, che erano stati ingiustamente massacrati, e di punire tutti quelli che avevano bestemmiato contro di lui.
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8,5 Il Maccabeo, postosi a capo del gruppo, divenne ormai invincibile per i pagani, mentre l`ira del Signore si volgeva in misericordia.
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2MacGiuda Maccabeo organizzò quel gruppo di uomini, e i pagani non poterono resistergli. Infatti Dio, che prima era sdegnato con loro, ora si mostrava benevolo.
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8,6 Piombando all`improvviso su città e villaggi, li incendiava e, impadronendosi delle posizioni più opportune, metteva in fuga non pochi dei nemici,
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2Mac8,6Giuda piombava improvvisamente su città e villaggi e li incendiava. Occupava le posizioni migliori e spesso metteva in fuga moltissimi nemici.
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8,7 scegliendo di preferenza la notte come tempo favorevole a queste incursioni. La fama del suo valore risuonava dovunque.
Nicanore mandato contro Giuda
Nicanore mandato contro Giuda
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2Mac8,7Per queste razzie, egli preferiva la notte. Intanto la fama della sua bravura si diffondeva dappertutto.
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Filippo, osservando che quest`uomo a poco a poco otteneva vantaggio e progrediva continuamente nei successi, scrisse a Tolomeo, stratega della Celesiria e della Fenicia, perché intervenisse a favore degli interessi del re.
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2MacFilippo si accorse che Giuda a poco a poco migliorava le sue posizioni, e i suoi successi si facevano sempre più frequenti. Allora scrisse a Tolomeo, governatore delle regioni della Celesiria e della Fenicia, e gli chiese di intervenire per difendere gli interessi del re.
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Quegli incaricò Nicànore, figlio di Pàtroclo, uno dei primi amici del re, e lo inviò, mettendo ai suoi ordini gente d`ogni nazione in numero non inferiore a ventimila, per sterminare totalmente la stirpe dei Giudei. Gli associò anche Gorgia, un generale di professione ed esperto nelle azioni belliche.
8,9
cfr 1 Mac 3, 38.
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2MacTolomeo scelse immediatamente Nicànore, figlio di Pàtroclo, uno degli amici più intimi del re, e lo inviò, alla testa di un esercito di almeno ventimila soldati di varie nazioni, con l’ordine di sterminare la razza ebraica. Mandò con lui anche Gorgia, un comandante di professione, molto esperto in strategia militare.
Rimandi
8,9
ventimila soldati cfr. 1 Mac 3,39.
Note al Testo
8,9
La volontà di Antioco di sterminare la razza ebraica (vedi 1 Maccabei 3,34-36) è la conseguenza negativa della politica di assimilazione, tentata in un primo tempo con la soppressione delle leggi e delle usanze religiose proprie degli Ebrei.
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8,10 Nicànore stabilì di pagare il tributo che il re doveva ai Romani, che era di duemila talenti, con la vendita degli schiavi giudei.
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2MacNicànore doveva pagare ai Romani, come tributo, quasi settecento quintali d’argento. Si propose allora di mettere insieme tutti quei soldi, vendendo come schiavi gli Ebrei che avrebbe fatti prigionieri.
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Anzi spedì senz`altro un avviso alle città della costa, invitandole all`acquisto di schiavi giudei e promettendo di barattare novanta prigionieri per un talento; non immaginava che la vendetta dell`Onnipotente stava per piombare su di lui.
Giuda incoraggia i suoi
Giuda incoraggia i suoi
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2Mac8,11Perciò invitò subito le città situate sulla riva del mare a comprarli: prometteva loro novanta Ebrei per la somma di trentaquattro chili d’argento. Non pensava affatto che Dio Onnipotente stava per colpirlo con la sua vendetta.
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8,12 Giuda fu informato della spedizione di Nicànore e annunciò ai suoi uomini dell`esercito.
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2Mac8,12La notizia dell’avanzata di Nicànore arrivò a Giuda. Egli informò i suoi compagni che l’esercito nemico era vicino.
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8,13 Allora i paurosi e quanti non confidavano nella giustizia di Dio fuggirono, portandosi lontano dalla zona.
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2Mac8,13Allora, tra i suoi soldati, quelli che erano paurosi e non avevano fiducia nella giustizia di Dio fuggirono e cercarono rifugio altrove.
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8,14 Altri vendevano tutte le cose che erano loro rimaste e insieme pregavano il Signore di salvare coloro che l`empio Nicànore aveva venduti prima ancora dello scontro;
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2Mac8,14Gli altri, invece, vendettero tutto quello che avevano e si misero a pregare il Signore di salvarli da Nicànore, quel maledetto, che li aveva venduti ancora prima della battaglia.
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8,15 questo, se non per loro merito, almeno per l`alleanza con i loro padri e per riguardo al suo glorioso nome invocato sopra di loro.
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2Mac8,15E lo pregavano appoggiandosi non sui loro meriti, ma sull’alleanza che egli aveva fatto con i loro padri. Avevano fiducia, perché su di loro era stata invocata la sua protezione santa e gloriosa.
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8,16 Il Maccabeo poi, radunando i suoi uomini in numero di seimila, li esortava a non scoraggiarsi davanti ai nemici, né a lasciarsi prendere da timore di fronte alla moltitudine dei pagani venuti ingiustamente contro di loro, ma a combattere da forti,
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2Mac8,16Allora Giuda Maccabeo radunò i suoi uomini: seimila in tutto. Li esortò a non lasciarsi prendere dalla paura davanti ai nemici. Non si dovevano preoccupare se i pagani, che stavano per attaccarli senza alcun motivo, erano una grande massa. Per incitarli a combattere con coraggio ricordò loro alcuni fatti.
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8,17 tenendo davanti agli occhi le violenze da essi empiamente perpetrate contro il luogo santo e lo strazio della città messa a ludibrio e ancora la soppressione dell`ordinamento politico degli antenati.
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2Mac8,17Bastava che tenessero davanti agli occhi l’orribile oltraggio compiuto dai nemici verso il tempio; la desolazione e l’umiliazione della città di Gerusalemme e, da ultimo, l’abolizione delle tradizioni degli antenati.
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8,18 "Costoro - disse - confidano nelle armi e insieme nel loro ardire; noi confidiamo nel Dio onnipotente, capace di abbattere quanti vengono contro di lui e il mondo intero con un sol cenno".
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2MacTra l’altro disse: «Quelli confidano nelle loro armi e nel loro valore! noi invece confidiamo in Dio, che è Onnipotente e può con un solo cenno distruggere non soltanto i nemici, che ora ci assalgono, ma il mondo intero!».
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Ricordò loro distintamente gli interventi divini al tempo degli antenati, quello avvenuto contro Sennàcherib, quando morirono centottantacinquemila uomini,
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2MacInfine Giuda ricordò ai suoi uomini le occasioni in cui Dio aveva aiutato i loro antenati: come, al tempo del re Sennàcherib, erano periti centottantacinquemila nemici;
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8,20 e quello successo in Babilonia nella battaglia contro i Gàlati, quando vennero nella necessità di battersi, essendo in tutto ottomila insieme con quattromila Macedoni, e mentre i Macedoni soccombevano, gli ottomila sterminarono centoventimila uomini con l`aiuto venuto loro dal Cielo, riportandone un grande vantaggio.
Nicarone sconfitto
Nicarone sconfitto
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2Mace anche come in Babilonia, nella battaglia contro i Gàlati, gli Ebrei erano andati all’attacco con appena ottomila uomini. Essi combattevano allora al fianco di quattromila Macedoni; ma i Macedoni vennero a trovarsi in difficoltà e gli ottomila Ebrei, aiutati dal Signore, riuscirono da soli a sterminare centoventimila nemici, e fecero anche un grosso bottino.
Rimandi
8,20
vittoria su un nemico più numeroso 1 Mac 3,18+.
Note al Testo
8,20
contro i Gàlati: una battaglia contro i Gàlati non è ricordata altrove; i Gàlati però potevano combattere come mercenari arruolati in altri eserciti.
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fece inoltre leggere da Eleàzaro il libro sacro e, data la parola d`ordine "Aiuto di Dio", postosi a capo del primo reparto, attaccò Nicànore.
8,23
cfr 1 Mac 3,48.
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2MacPoi incaricò Eleàzaro di leggere il libro santo. Dopo aver data la parola d’ordine «È Dio che ci aiuta!», Giuda, alla testa del primo reparto dell’esercito, attaccò Nicànore.
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8,24 L`Onnipotente si fece in realtà loro alleato ed essi uccisero più di novemila nemici, ferirono e mutilarono nelle membra la maggior parte dell`esercito di Nicànore e costrinsero tutti a fuggire.
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2Mac8,24Dio, con la sua onnipotenza, combatté al loro fianco. Così Giuda e i suoi uomini uccisero più di novemila nemici. Ferirono e mutilarono molti dei soldati di Nicànore e costrinsero tutti gli altri a fuggire.
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S`impadronirono anche del denaro dei mercanti convenuti per acquistarli; inseguirono poi i nemici per un pezzo, ma tornarono indietro impediti dall`ora tarda.
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2Mac8,25Riuscirono anche a mettere le mani sul denaro dei mercanti, che erano venuti a comprarli come schiavi. Inseguirono i nemici in fuga per un bel pezzo di strada; ma poi tornarono indietro, perché si era fatto tardi
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8,27 Raccolte le armi dei nemici e tolte loro le spoglie, passarono il sabato benedicendo incessantemente e ringraziando il Signore che li aveva fatti giungere salvi fino a quel giorno, fissandolo per loro come inizio della sua misericordia.
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2Mac8,27ma si limitarono a raccogliere le armi e i bagagli dei nemici. Poi passarono il sabato benedicendo più che mai il Signore. Lo lodarono perché in quell’occasione aveva fatto scendere su di loro, come rugiada, le prime gocce della sua misericordia.
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8,28 Dopo il sabato distribuirono parte delle spoglie ai danneggiati, agli orfani; il resto se lo divisero loro e i loro figli.
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2Mac8,28L’indomani distribuirono una parte del bottino alle vittime della persecuzione, alle vedove e agli orfani. Il resto lo divisero tra loro stessi e i propri figli.
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8,29 Compiute queste cose, alzarono insieme preghiere al Signore misericordioso, scongiurandolo di riconciliarsi pienamente con i suoi servi.
Vittorie su Timoteo e Bacchide
Vittorie su Timoteo e Bacchide
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2Mac8,29Infine, si misero a pregare tutti insieme. Chiesero al Signore di avere misericordia e di trattare con bontà i suoi servi.
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8,30 Combatterono anche contro gli uomini di Timòteo e di Bàcchide, uccidendone più di ventimila, e divennero padroni di alte fortezze e distribuirono l`abbondante bottino, facendo parti uguali per sé, per i danneggiati, per gli orfani, per le vedove e anche per i vecchi.
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2Mac8,30Giuda e i suoi uomini attaccarono anche i soldati di Timòteo e di Bàcchide e ne uccisero più di ventimila. Si impadronirono di alcune fortezze situate sulle alture. Divisero il grosso bottino in parti uguali: per sé, per i perseguitati, per gli orfani e le vedove, senza dimenticare gli anziani.
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8,31 Raccolte le armi dei nemici, con molta cura riposero il tutto in luoghi opportuni; il resto del bottino lo portarono a Gerusalemme.
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2Mac8,31Raccolsero con cura le armi dei nemici e le deposero in luoghi sicuri, il resto del bottino lo portarono invece a Gerusalemme.
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8,32 Uccisero anche l`ufficiale preposto alle guardie di Timòteo, uomo scelleratissimo, che aveva fatto soffrire molto i Giudei.
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8,33 Mentre si celebrava la vittoria in patria, bruciarono coloro che avevano incendiato le sacre porte, compreso Callìstene, che si era rifugiato in una casupola; ricevette così una degna mercede della sua empietà.
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2MacTornati a Gerusalemme, mentre festeggiavano la vittoria, bruciarono vivi quelli che avevano incendiato le porte del tempio e che insieme con ∆Callìstene avevano cercato rifugio in una piccola casa. Così quegli empi furono ripagati come si meritavano.
Rimandi
8,33
bruciarono quelli che avevano incendiato 1 Mac 3,5+; cfr. 2 Mac 9,6+. — incendio delle porte del tempio 1,8.
Note al Testo
8,33
L’incendio delle porte del tempio ebbe luogo in occasione del violento intervento narrato in 1 Maccabei 1,29-35. — Callìstene: personaggio sconosciuto.
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8,34 Il tristissimo Nicànore, colui che aveva convocato mille mercanti per la vendita dei Giudei,
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2Mac8,34Nicànore, quel gran maledetto, aveva portato con sé mille mercanti per vendere gli Ebrei come schiavi.
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8,35 umiliato, con l`aiuto di Dio, da coloro che erano da lui ritenuti insignificanti, deposta la splendida veste, fuggiasco come uno schiavo attraverso la campagna e ormai privo di tutto, arrivò ad Antiochia, già troppo fortunato di essere sopravvissuto alla rovina dell`esercito.
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2Mac8,35Ma, grazie all’intervento del Signore, fu umiliato proprio da loro che lui credeva buoni a nulla. Egli buttò via la sua splendida veste e si mise a fuggire per i campi, come uno schiavo appena scappato. Arrivò ad Antiòchia, solo e abbandonato da tutti. E poteva ancora dirsi fortunato, dopo che il suo esercito era stato distrutto.
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8,36 Così chi si riprometteva di assicurare il tributo per i Romani con la vendita dei prigionieri in Gerusalemme, confessava ora che i Giudei avevano un difensore, che i Giudei erano per questa ragione invincibili, perché obbedivano alle leggi stabilite da lui.
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2MacNicànore aveva promesso ai Romani di pagare il tributo con la vendita dei cittadini di Gerusalemme che avrebbe fatto prigionieri. Ora proprio lui diceva apertamente che il Dio degli Ebrei era un grande difensore. Anzi affermava che erano invincibili perché seguivano le leggi che quel difensore aveva loro comandato di osservare.
Rimandi
8,36
proclamazione del Dio d’Israele da parte di un pagano 3,36; 9,12; Dn 3,28-29; 4,31-34; 6,27-28; Gdt 5,6-21.