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CEI 1974 - Antico Testamento - Libri Profetici - Daniele - 2

Daniele

2 Nel secondo anno del suo regno, Nabucodònosor fece un sogno e il suo animo ne fu tanto agitato da non poter più dormire.
2,1 Dovrebbe essere l'anno terzo: cfr. 1, 5.18.
2 Allora il re ordinò che fossero chiamati i maghi, gli astrologi, gli incantatori e i caldei a spiegargli i sogni. Questi vennero e si presentarono al re.
3 Egli disse loro: "Ho fatto un sogno e il mio animo si è tormentato per trovarne la spiegazione".
I caldei risposero al re: "Re, vivi per sempre. Racconta il sogno ai tuoi servi e noi te ne daremo la spiegazione".
2,4 Di qui al c. 7 il testo è in lingua aramaica, che in quel tempo era la lingua internazionale.
5 Rispose il re ai caldei: "Questa è la mia decisione: se voi non mi rivelate il sogno e la sua spiegazione sarete fatti a pezzi e le vostre case saranno ridotte in letamai.
6 Se invece mi rivelerete il sogno e me ne darete la spiegazione, riceverete da me doni, regali e grandi onori. Ditemi dunque il sogno e la sua spiegazione".
7 Essi replicarono: "Esponga il re il sogno ai suoi servi e noi ne daremo la spiegazione".
8 Rispose il re: "Comprendo bene che voi volete guadagnar tempo, perché avete inteso la mia decisione.
9 Se non mi dite qual era il mio sogno, una sola sarà la vostra sorte. Vi siete messi d`accordo per darmi risposte astute e false in attesa che le circostanze si mutino. Perciò ditemi il sogno e io saprò che voi siete in grado di darmene anche la spiegazione".
10 I caldei risposero davanti al re: "Non c`è nessuno al mondo che possa soddisfare la richiesa del re: difatti nessun re, per quanto potente e grande, ha mai domandato una cosa simile ad un mago, indovino o caldeo.
11 La richiesa del re è tanto difficile, che nessuno ne può dare al re la risposta, se non gli dei la cui dimora è lontano dagli uomini".
12 Allora il re, acceso di furore, ordinò che tutti i saggi di Babilonia fossero messi a morte.
13 Il decreto fu pubblicato e già i saggi venivano uccisi; anche Daniele e i suoi compagni erano ricercati per essere messi a morte.
Daniele capo dei sapienti di Babilonia
14 Ma Daniele rivolse parole piene di saggezza e di prudenza ad Ariòch, capo delle guardie del re, che stava per uccidere i saggi di Babilonia,
15 e disse ad Ariòch, ufficiale del re: "Perché il re ha emanato un decreto così severo?". Ariòch ne spiegò il motivo a Daniele.
16 Egli allora entrò dal re e pregò che gli si concedesse tempo: egli avrebbe dato la spiegazione dei sogni al re.
17 Poi Daniele andò a casa e narrò la cosa ai suoi compagni, Anania, Misaele e Azaria,
ed essi implorarono misericordia dal Dio del cielo riguardo a questo mistero, perché Daniele e i suoi compagni non fossero messi a morte insieme con tutti gli altri saggi di Babilonia.
2,18 "Dio del cielo" è un titolo frequente nell'epoca persiana.
19 Allora il mistero fu svelato a Daniele in una visione notturna; perciò Daniele benedisse il Dio del cielo:
20 "Sia benedetto il nome di Dio di secolo in secolo,
perché a lui appartengono la sapienza e la potenza.
21 Egli alterna tempi e stagioni, depone i re e li innalza,
concede la sapienza ai saggi,
agli intelligenti il sapere.
22 Svela cose profonde e occulte
e sa quel che è celato nelle tenebre
e presso di lui è la luce.
23 Gloria e lode a te, Dio dei miei padri,
che mi hai concesso la sapienza e la forza,
mi hai manifestato ciò che ti abbiamo domandato
e ci hai illustrato la richiesta del re".
24 Allora Daniele si recò da Ariòch, al quale il re aveva affidato l`incarico di uccidere i saggi di Babilonia, e presentatosi gli disse: "Non uccidere i saggi di Babilonia, ma conducimi dal re e io gli farò conoscere la spiegazione del sogno".
25 Ariòch condusse in fretta Daniele alla presenza del re e gli disse: "Ho trovato un uomo fra i Giudei deportati, il quale farà conoscere al re la spiegazione del sogno".
26 Il re disse allora a Daniele, chiamato Baltazzàr: "Puoi tu davvero rivelarmi il sogno che ho fatto e darmene la spiegazione?".
27 Daniele, davanti al re, rispose: "Il mistero di cui il re chiede la spiegazione non può essere spiegato né da saggi, né da astrologi, né da maghi, né da indovini;
ma c`è un Dio nel cielo che svela i misteri ed egli ha rivelato al re Nabucodònosor quel che avverrà al finire dei giorni. Ecco dunque qual era il tuo sogno e le visioni che sono passate per la tua mente, mentre dormivi nel tuo letto.
2,28 La fine dei giorni indica l'epoca messianica.
29 O re, i pensieri che ti sono venuti mentre eri a letto riguardano il futuro; colui che svela i misteri ha voluto svelarti ciò che dovrà avvenire.
30 Se a me è stato svelato questo mistero, non è perché io possieda una sapienza superiore a tutti i viventi, ma perché ne sia data la spiegazione al re e tu possa conoscere i pensieri del tuo cuore.
31 Tu stavi osservando, o re, ed ecco una statua, una statua enorme, di straordinario splendore, si ergeva davanti a te con terribile aspetto.
32 Aveva la testa d`oro puro, il petto e le braccia d`argento, il ventre e le cosce di bronzo,
33 le gambe di ferro e i piedi in parte di ferro e in parte di creta.
34 Mentre stavi guardando, una pietra si staccò dal monte, ma non per mano di uomo, e andò a battere contro i piedi della statua, che erano di ferro e di argilla, e li frantumò.
35 Allora si frantumarono anche il ferro, l`argilla, il bronzo, l`argento e l`oro e divennero come la pula sulle aie d`estate; il vento li portò via senza lasciar traccia, mentre la pietra, che aveva colpito la statua, divenne una grande montagna che riempì tutta quella regione.
36 Questo è il sogno: ora ne daremo la spiegazione al re.
37 Tu o re, sei il re dei re; a te il Dio del cielo ha concesso il regno, la potenza, la forza e la gloria.
38 A te ha concesso il dominio sui figli dell`uomo, sugli animali selvatici, sugli uccelli del cielo; tu li domini tutti: tu sei la testa d`oro.
Dopo di te sorgerà un altro regno, inferiore al tuo; poi un terzo regno, quello di bronzo, che dominerà su tutta la terra.
2,39-40 Il secondo regno è quello medo-persiano; il terzo è l'impero greco di Alessandro Magno; il quarto è l'impero dei suoi successori, i Seleucidi di Siria e i Lagidi d'Egitto.
40 Ci sarà poi un quarto regno, duro come il ferro. Come il ferro spezza e frantuma tutto, così quel regno spezzerà e frantumerà tutto.
41 Come hai visto, i piedi e le dita erano in parte di argilla da vasaio e in parte di ferro: ciò significa che il regno sarà diviso, ma avrà la durezza del ferro unito all`argilla.
42 Se le dita dei piedi erano in parte di ferro e in parte di argilla, ciò significa che una parte del regno sarà forte e l`altra fragile.
Il fatto d`aver visto il ferro mescolato all`argilla significa che le due parti si uniranno per via di matrimoni, ma non potranno diventare una cosa sola, come il ferro non si amalgama con l`argilla.
2,43 I matrimoni politici nelle dinastie sira ed egiziana.
44 Al tempo di questi re, il Dio del cielo farà sorgere un regno che non sarà mai distrutto e non sarà trasmesso ad altro popolo: stritolerà e annienterà tutti gli altri regni, mentre esso durerà per sempre.
Questo significa quella pietra che tu hai visto staccarsi dal monte, non per mano di uomo, e che ha stritolato il ferro, il bronzo, l`argilla, l`argento e l`oro. Il Dio grande ha rivelato al re quello che avverrà da questo tempo in poi. Il sogno è vero e degna di fede ne è la spiegazione".
2,45 Il regno eterno è il regno messianico (cfr. 41, 33); il Messia è la pietra che diventa montagna e prende il posto dei grandi imperi terreni: cfr. Is 28, 16 ss.; cfr. Ez 17, 22 ss.
46 Allora il re Nabucodònosor piegò la faccia a terra, si prostrò davanti a Daniele e ordinò che gli si offrissero sacrifici e incensi.
47 Quindi rivolto a Daniele gli disse: "Certo, il vostro Dio è il Dio degli dei, il Signore dei re e il rivelatore dei misteri, poiché tu hai potuto svelare questo mistero".
48 Il re esaltò Daniele e gli fece molti preziosi regali, lo costituì governatore di tutta la provincia di Babilonia e capo di tutti i saggi di Babilonia;
49 su richiesta di Daniele, il re fece amministratori della provincia di Babilonia, Sadrach, Mesach e Abdenego. Daniele rimase alla corte del re.

Note al testo

2,1 Dovrebbe essere l'anno terzo: cfr. 1, 5.18.
2,4 Di qui al c. 7 il testo è in lingua aramaica, che in quel tempo era la lingua internazionale.
2,18 "Dio del cielo" è un titolo frequente nell'epoca persiana.
2,28 La fine dei giorni indica l'epoca messianica.
2,39-40 Il secondo regno è quello medo-persiano; il terzo è l'impero greco di Alessandro Magno; il quarto è l'impero dei suoi successori, i Seleucidi di Siria e i Lagidi d'Egitto.
2,43 I matrimoni politici nelle dinastie sira ed egiziana.
2,45 Il regno eterno è il regno messianico (cfr. 41, 33); il Messia è la pietra che diventa montagna e prende il posto dei grandi imperi terreni: cfr. Is 28, 16 ss.; cfr. Ez 17, 22 ss.