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CEI 1974 - Antico Testamento - Libri Profetici - Daniele - 4

Daniele

CEI 1974 Torna al libro

NT greco

CEI 1974 4 4,1 Io Nabucodònosor ero tranquillo in casa e felice nella reggia,
CEI 1974 4,2 quando ebbi un sogno che mi spaventò. Le immaginazioni che mi vennero mentre ero nel mio letto e le visioni che mi passarono per la mente mi turbarono.
CEI 1974 4,3 Feci un decreto con cui ordinavo che tutti i saggi di Babilonia fossero condotti davanti a me, per farmi conoscere la spiegazione del sogno.
CEI 1974 4,4 Allora vennero i maghi, gli astrologi, i caldei e gli indovini, ai quali esposi il sogno, ma non me ne potevano dare la spiegazione.
CEI 1974 Infine mi si presentò Daniele, chiamato Baltazzàr dal nome del mio dio, un uomo in cui è lo spirito degli dei santi, e gli raccontai il sogno
4,5 Dal nome del mio dio: Bel, prima sillaba di Baltazzar.
CEI 1974 4,6 dicendo: "Baltazzàr, principe dei maghi, poiché io so che lo spirito degli dei santi è in te e che nessun segreto ti è difficile, ecco le visioni che ho avuto in sogno: tu dammene la spiegazione".
CEI 1974 Le visioni che mi passarono per la mente, mentre stavo a letto, erano queste:

Io stavo guardando
ed ecco un albero di grande altezza in mezzo alla terra.
4,7 L'albero è spesso simbolo di una nazione: cfr. 17, 1 ss.; cfr. 31, 3 ss.; cfr. Is 10, 33-11, 1.
CEI 1974 4,8 Quell`albero era grande, robusto,
la sua cima giungeva al cielo
e si poteva vedere fin dall`estremità della terra.
CEI 1974 4,9 I suoi rami erano belli e i suoi frutti abbondanti
e vi era in esso da mangiare per tutti.
Le bestie della terra si riparavano alla sua ombra
e gli uccelli del cielo facevano il nido fra i suoi rami;
di lui si nutriva ogni vivente.
CEI 1974 Mentre nel mio letto stavo osservando
le visioni che mi passavano per la mente,
ecco un vigilante, un santo, scese dal cielo
4,10 Il vigilante e il santo è un angelo, che è alla presenza di Dio e ne esegue gli ordini.
CEI 1974 4,11 e gridò a voce alta:
"Tagliate l`albero e stroncate i suoi rami:
scuotete le foglie, disperdetene i frutti:
fuggano le bestie di sotto e gli uccelli dai suoi rami.
CEI 1974 4,12 Lasciate però nella terra il ceppo con le radici,
legato con catene di ferro e di bronzo
fra l`erba della campagna.
Sia bagnato dalla rugiada del cielo
e la sua sorte sia insieme con le bestie sui prati.
CEI 1974 4,13 Si muti il suo cuore e invece di un cuore umano
gli sia dato un cuore di bestia:
sette tempi passeranno su di lui.
CEI 1974 4,14 Così è deciso per sentenza dei vigilanti
e secondo la parola dei santi.

Così i viventi sappiano che l`Altissimo domina sul regno degli uomini e che egli lo può dare a chi vuole e insediarvi anche il più piccolo degli uomini".
CEI 1974 4,15 Questo è il sogno, che io, re Nabucodònosor, ho fatto. Ora tu, Baltazzàr, dammene la spiegazione. Tu puoi darmela, perché, mentre fra tutti i saggi del mio regno nessuno me ne spiega il significato, in te è lo spirito degli dei santi.
Interpretazione del sogno
CEI 1974 4,16 Allora Daniele, chiamato Baltazzàr, rimase per qualche tempo confuso e turbato dai suoi pensieri. Ma il re gli si rivolse: "Baltassar , il sogno non ti turbi e neppure la sua spiegazione". Rispose Baltassar: "Signor mio, valga il sogno per i tuoi nemici e la sua spiegazione per i tuoi avversari.
CEI 1974 4,17 L`albero che tu hai visto, grande e robusto, la cui cima giungeva fino al cielo e si poteva vedere da tutta la terra
CEI 1974 4,18 e le cui foglie erano belle e i suoi frutti abbondanti e in cui c`era da mangiare per tutti e sotto il quale dimoravano le bestie della terra e sui cui rami facevano il nido gli uccelli del cielo,
CEI 1974 4,19 sei tu, re, che sei diventato grande e forte; la tua grandezza è cresciuta, è giunta al cielo e il tuo dominio si è esteso sino ai confini della terra.
CEI 1974 Che il re abbia visto un vigilante, un santo che scendeva dal cielo e diceva: Tagliate l`albero, spezzatelo, però lasciate nella terra il ceppo delle sue radici legato con catene di ferro e di bronzo fra l`erba della campagna e sia bagnato dalla rugiada del cielo e abbia sorte comune con le bestie della terra, finché sette tempi siano passati su di lui,
4,20 Il ceppo lasciato indica che il re si riprenderà: cfr. Is 6, 13. Sette tempi sono sette anni.
CEI 1974 4,21 questa, o re, ne è la spiegazione e questo è il decreto dell`Altissimo, che deve essere eseguito sopra il re, mio signore:
CEI 1974 4,22 Tu sarai cacciato dal consorzio umano e la tua dimora sarà con le bestie della terra; ti pascerai d`erba come i buoi e sarai bagnato dalla rugiada del cielo; sette tempi passeranno su di te, finché tu riconosca che l`Altissimo domina sul regno degli uomini e che egli lo dà a chi vuole.
CEI 1974 L`ordine che è stato dato di lasciare il ceppo con le radici dell`albero significa che il tuo regno ti sarà ristabilito, quando avrai riconosciuto che al Cielo appartiene il dominio.
4,23 Dio è chiamato Cielo per la prima volta nella Bibbia ( cfr. Lc 15, 18.); la sostituzione è dovuta allo scrupolo di non pronunziare il nome santo di Dio per non correre il rischio di profanarlo.
CEI 1974 4,24 Perciò, re, accetta il mio consiglio: sconta i tuoi peccati con l`elemosina e le tue iniquità con atti di misericordia verso gli afflitti, perché tu possa godere lunga prosperità".
Avveramento del sogno
CEI 1974 4,25 Tutte queste cose avvennero al re Nabucodònosor.
CEI 1974 4,26 Dodici mesi dopo, passeggiando sopra la terrazza della reggia di Babilonia,
CEI 1974 4,27 il re prese a dire: "Non è questa la grande Babilonia che io ho costruito come reggia per la gloria della mia maestà, con la forza della mia potenza?".
CEI 1974 4,28 Queste parole erano ancora sulle labbra del re, quando una voce venne dal cielo: "A te io parlo, re Nabucodònosor: il regno ti è tolto!
CEI 1974 4,29 Sarai cacciato dal consorzio umano e la tua dimora sarà con le bestie della terra; ti pascerai d`erba come i buoi e passeranno sette tempi su di te, finché tu riconosca che l`Altissimo domina sul regno degli uomini e che egli lo dà a chi vuole".
CEI 1974 4,30 In quel momento stesso si adempì la parola sopra Nabucodònosor. Egli fu cacciato dal consorzio umano, mangiò l`erba come i buoi e il suo corpo fu bagnato dalla rugiada del cielo: il pelo gli crebbe come le penne alle aquile e le unghie come agli uccelli.
Nabucodonosor si umilia
CEI 1974 4,31 "Ma finito quel tempo, io Nabucodònosor alzai gli occhi al cielo e la ragione tornò in me e benedissi l`Altissimo; lodai e glorificai colui che vive in eterno,

la cui potenza è potenza eterna
e il cui regno è di generazione in generazione.
CEI 1974 4,32 Tutti gli abitanti della terra
sono, davanti a lui, come un nulla;
egli dispone come gli piace delle schiere del cielo
e degli abitanti della terra.
Nessuno può fermargli la mano e dirgli: Che cosa fai?
CEI 1974 4,33 In quel tempo tornò in me la conoscenza e con la gloria del regno mi fu restituita la mia maestà e il mio splendore: i miei ministri e i miei prìncipi mi ricercarono e io fui ristabilito nel mio regno e mi fu concesso un potere anche più grande.
CEI 1974 4,34 Ora io, Nabucodònosor, lodo, esalto e glorifico il Re del cielo: tutte le sue opere sono verità e le sue vie giustizia; egli può umiliare coloro che camminano nella superbia".