Ezechiele
Giustizia inesorabile 12 Mi fu rivolta questa parola del Signore: 13 "Figlio dell`uomo, se un paese pecca contro di me e si rende infedele, io stendo la mano sopra di lui e gli tolgo la riserva del pane e gli mando contro la fame e stèrmino uomini e bestie; anche se nel paese vivessero questi tre uomini: Noè, Daniele e Giobbe, essi con la loro giustizia salverebbero solo se stessi, dice il Signore Dio.
14,14 Il Daniele che si trova tra i due antichissimi e noti personaggi della Bibbia non è il profeta dell'omonimo libro sacro, che era più giovane di Ezechiele. In un poema fenicio del sec. XV-XIV a. C. Daniele è un saggio famoso. Sull'efficacia della intercessione degli uomini di Dio cfr. Gn c. 18. cfr. Es 32,11-cfr. Nm 14,13-18. cfr 1Sam 7,6-9. cfr. Ger 7,16. Per la dottrina della retribuzione individuale v. 3,16-21. cfr. 18,1-32. cfr. 33,1-20.
Un piccolo resto 21 Dice infatti il Signore Dio: Quando manderò contro Gerusalemme i miei quattro tremendi castighi: la spada, la fame, le bestie feroci e la peste, per estirpare da essa uomini e bestie, ecco vi sarà in mezzo un residuo che si metterà in salvo con i figli e le figlie. Essi verranno da voi perché vediate la loro condotta e le loro opere e vi consoliate del male che ho mandato contro Gerusalemme, di quanto ho mandato contro di lei.
Note al testo