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CEI 1974 - Antico Testamento - Libri Profetici - Ezechiele - 8

Ezechiele

8 Al quinto giorno del sesto mese dell`anno sesto, mentre mi trovavo in casa e dinanzi a me sedevano gli anziani di Giuda, la mano del Signore Dio si posò su di me
8,1 Settembre 592 a. C.
e vidi qualcosa dall`aspetto d`uomo: da ciò che sembravano i suoi fianchi in giù, appariva come di fuoco e dai fianchi in su appariva come uno splendore simile all`elettro.
8,2 Cfr. 1, 26-28.
Stese come una mano e mi afferrò per i capelli: uno spirito mi sollevò fra terra e cielo e mi portò in visioni divine a Gerusalemme, all`ingresso del cortile interno, che guarda a settentrione, dove era collocato l`idolo della gelosia, che provocava la gelosia.
8,3 L'idolo della gelosia è la statua di Astarte, la Venere dei Fenici (2 Re 21, 7. 23, 6), che provoca la gelosia di Dio sposo d'Israele. L'idolatria dagli Ebrei era concepita come un adulterio.
4 Ed ecco là era la gloria del Dio d`Israele, simile a quella che avevo visto nella valle.Scene idolatriche
5 Mi disse: "Figlio dell`uomo, alza gli occhi verso settentrione!". Ed ecco a settentrione della porta dell`altare l`idolo della gelosia, proprio all`ingresso.
6 Mi disse: "Figlio dell`uomo, vedi che fanno costoro? Guarda i grandi abomini che la casa d`Israele commette qui per allontanarmi dal mio santuario! Ne vedrai altri ancora peggiori".
7 Mi condusse allora all`ingresso del cortile e vidi un foro nella parete.
8 Mi disse: "Figlio dell`uomo, sfonda la parete". Sfondai la parete, ed ecco apparve una porta.
9 Mi disse: "Entra e osserva gli abomini malvagi che commettono costoro".
Io entrai e vidi ogni sorta di rettili e di animali abominevoli e tutti gli idoli del popolo d`Israele raffigurati intorno alle pareti
8,10 Rettili e animali alludono forse a culti di provenienza egiziana.
11 e settanta anziani della casa d`Israele, fra i quali Iazanià figlio di Safàn, in piedi, davanti ad essi, ciascuno con il turibolo in mano, mentre il profumo saliva in nubi d`incenso.
12 Mi disse: "Hai visto, figlio dell`uomo, quello che fanno gli anziani del popolo d`Israele nelle tenebre, ciascuno nella stanza recondita del proprio idolo? Vanno dicendo: Il Signore non ci vede... il Signore ha abbandonato il paese...".
13 Poi mi disse: "Hai visto, figlio dell`uomo? Vedrai che si commettono nefandezze peggiori di queste".
Mi condusse all`ingresso del portico della casa del Signore che guarda a settentrione e vidi donne sedute che piangevano Tammuz.
8,14 Tammuz -venerato più tardi dai Greci come Adone, amante di Venere- era il dio della vegetazione, di cui si piangeva la morte simboleggiata dall'estate.
15 Mi disse: "Hai visto, figlio dell`uomo? Vedrai abomini peggiori di questi".
16 Mi condusse nell`atrio interno del tempio; ed ecco all`ingresso del tempio, fra il vestibolo e l`altare, circa venticinque uomini, con le spalle voltate al tempio e la faccia a oriente che, prostrati, adoravano il sole.
Mi disse: "Hai visto, figlio dell`uomo? Come se fosse piccola cosa per la casa di Giuda, commettere simili nefandezze in questo luogo, hanno riempito il paese di violenze, per provocare la mia collera. Eccoli, vedi, che si portano il ramoscello sacro alle narici.
8,17 I Persiani usavano coprire narici con rami d'erbe sacre per non contaminare col fiato l'atmosfera del sole che sorgeva.
18 Ebbene anch`io agirò con furore. Il mio occhio non s`impietosirà; non avrò compassione: manderanno alte grida ai miei orecchi, ma non li ascolterò".

Note al testo

8,1 Settembre 592 a. C.
8,2 Cfr. 1, 26-28.
8,3 L'idolo della gelosia è la statua di Astarte, la Venere dei Fenici (2 Re 21, 7. 23, 6), che provoca la gelosia di Dio sposo d'Israele. L'idolatria dagli Ebrei era concepita come un adulterio.
8,10 Rettili e animali alludono forse a culti di provenienza egiziana.
8,14 Tammuz -venerato più tardi dai Greci come Adone, amante di Venere- era il dio della vegetazione, di cui si piangeva la morte simboleggiata dall'estate.
8,17 I Persiani usavano coprire narici con rami d'erbe sacre per non contaminare col fiato l'atmosfera del sole che sorgeva.