CEI 1974 - Antico Testamento - Libri Profetici - Geremia - 38
Geremia
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CEI 1974
38
38,1 Sefatià figlio di Mattàn, Godolia figlio di Pascùr, Iucàl figlio di Selemia e Pascùr figlio di Malchia udirono queste parole che Geremia rivolgeva a tutto il popolo:
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38,2 "Dice il Signore: Chi rimane in questa città morirà di spada, di fame e di peste, mentre chi passerà ai Caldei vivrà: per lui la sua vita sarà come bottino e vivrà.
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Gerquesto messaggio del Signore: «Chi vuol rimanere in città, morirà di spada, o di fame o di peste. Ma chi decide di uscire per arrendersi ai Babilonesi, non sarà ucciso: avrà salva la vita.
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38,3 Dice il Signore: Certo questa città sarà data in mano all`esercito del re di Babilonia che la prenderà".
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Ger38,3Questa città cadrà certamente in mano all’esercito del re di Babilonia e sarà occupata. Lo dice il Signore».
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38,4 I capi allora dissero al re: "Si metta a morte questo uomo, appunto perché egli scoraggia i guerrieri che sono rimasti in questa città e scoraggia tutto il popolo dicendo loro simili parole, poiché questo uomo non cerca il benessere del popolo, ma il male".
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38,5 Il re Sedecìa rispose: "Ecco, egli è nelle vostre mani; il re infatti non ha poteri contro di voi".
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38,6 Essi allora presero Geremia e lo gettarono nella cisterna di Malchia, principe regale, la quale si trovava nell`atrio della prigione. Calarono Geremia con corde. Nella cisterna non c`era acqua ma fango, e così Geremia affondò nel fango.
Geremia soccorso da Ebed-Melech
Geremia soccorso da Ebed-Melech
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GerAllora quelli fecero prendere Geremia per gettarlo nella cisterna di uno della famiglia reale, Malchia, che era situata nell’atrio della prigione. Lo calarono con delle corde nella cisterna. Non c’era acqua ma solo fango e Geremia vi sprofondò.
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38,7 Ebed-Mèlech l`Etiope, un eunuco che era nella reggia, sentì che Geremia era stato messo nella cisterna. Ora, mentre il re stava alla porta di Beniamino,
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GerUn certo Ebed-Melec, originario dell’Etiopia, alto funzionario del palazzo reale, venne a sapere che avevano gettato Geremia nella cisterna. Mentre il re si trovava presso la ∆porta di Beniamino per amministrare la giustizia,
Rimandi
38,7
la porta di Beniamino Ger 37,13.
Note al Testo
38,7
Alto funzionario: altri: eunuco. — La porta di Beniamino si trovava lungo il muro settentrionale della città.
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38,9 "Re mio signore, quegli uomini hanno agito male facendo quanto hanno fatto al profeta Geremia, gettandolo nella cisterna. Egli morirà di fame sul posto, perché non c`è più pane nella città".
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Ger38,9— Re mio signore — gli disse — quegli uomini si sono comportati male con il profeta Geremia! L’hanno gettato nella cisterna e là dentro morirà di fame, perché non c’è più pane in città.
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38,10 Allora il re diede quest`ordine a Ebed-Mèlech l`Etiope: "Prendi con te da qui tre uomini e fà risalire il profeta Geremia dalla cisterna prima che muoia".
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GerAllora il re diede a Ebed-Melec, l’Etiope, quest’ordine:
— Prendi subito con te tre uomini e tira fuori Geremia dalla cisterna prima che muoia.
— Prendi subito con te tre uomini e tira fuori Geremia dalla cisterna prima che muoia.
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38,11 Ebed-Mèlech prese con sé gli uomini, andò nella reggia, nel guardaroba del tesoro e, presi di là pezzi di cenci e di stracci, li gettò a Geremia nella cisterna con corde.
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Ger38,11Ebed-Melec ritornò alla reggia con i tre uomini, prese nel ripostiglio del magazzino stracci e panni vecchi, li calò con delle corde a Geremia nella cisterna,
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38,12 Ebed-Mèlech disse a Geremia: "Su, mettiti i pezzi dei cenci e degli stracci alle ascelle sotto le corde". Geremia fece così.
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Ger38,12e gli disse:
— Presto, mettiti gli stracci e i panni vecchi alle ascelle, e poi sotto fa’ passare le corde.
Appena Geremia fu pronto,
— Presto, mettiti gli stracci e i panni vecchi alle ascelle, e poi sotto fa’ passare le corde.
Appena Geremia fu pronto,
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38,13 Allora tirarono su Geremia con le corde, facendolo uscire dalla cisterna, e Geremia rimase nell`atrio della prigione.
Ultimo colloquio di Geremia con Sedecia
Ultimo colloquio di Geremia con Sedecia
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Ger38,13lo tirarono su dalla cisterna con le corde. Da quel momento, Geremia rimase nell’atrio della prigione.
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38,14 Il re Sedecìa mandò a prendere il profeta Geremia e, fattolo venire presso di sé al terzo ingresso del tempio del Signore, il re gli disse: "Ti domando una cosa, non nascondermi nulla!".
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Ger38,14Un giorno il re Sedecia fece venire il profeta Geremia e, presolo da parte vicino al terzo ingresso del tempio, gli disse:
— Voglio farti una domanda e tu non nascondermi nulla.
— Voglio farti una domanda e tu non nascondermi nulla.
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38,15 Geremia rispose a Sedecìa: "Se te la dico, non mi farai forse morire? E se ti do un consiglio, non mi darai ascolto".
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Ger38,15Geremia rispose:
— Se ti dico la verità, tu certamente mi farai uccidere; se ti do un consiglio, tu non ne terrai conto!
— Se ti dico la verità, tu certamente mi farai uccidere; se ti do un consiglio, tu non ne terrai conto!
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38,16 Allora il re Sedecìa giurò in segreto a Geremia: "Com`è vero che vive il Signore che ci ha dato questa vita, non ti farò morire né ti consegnerò in balìa di quegli uomini che attentano alla tua vita!".
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GerMa Sedecia fece in segreto questo giuramento a Geremia:
— Davanti al Signore vivente che ci ha donato la vita, ti giuro che non ti farò morire né ti consegnerò nelle mani di quegli uomini che cercano di ucciderti.
— Davanti al Signore vivente che ci ha donato la vita, ti giuro che non ti farò morire né ti consegnerò nelle mani di quegli uomini che cercano di ucciderti.
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38,17 Geremia allora disse a Sedecìa: "Dice il Signore, Dio degli eserciti, Dio di Israele: Se uscirai incontro ai generali del re di Babilonia, allora avrai salva la vita e questa città non sarà data in fiamme; tu e la tua famiglia vivrete;
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GerAllora Geremia disse a Sedecia:
— Questo è il messaggio del Signore, Dio dell’universo e Dio d’Israele: Se andrai ad arrenderti agli ufficiali del re di Babilonia, tu e la tua famiglia avrete salva la vita e questa città non sarà data alle fiamme.
— Questo è il messaggio del Signore, Dio dell’universo e Dio d’Israele: Se andrai ad arrenderti agli ufficiali del re di Babilonia, tu e la tua famiglia avrete salva la vita e questa città non sarà data alle fiamme.
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38,18 se invece non uscirai incontro ai generali del re di Babilonia, allora questa città sarà messa in mano ai Caldei, i quali la daranno alle fiamme e tu non scamperai dalle loro mani".
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Ger38,18Ma se non ti arrenderai, questa città sarà data in potere ai Babilonesi: la distruggeranno col fuoco e anche tu non riuscirai a sfuggire alle loro mani.
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38,19 Il re Sedecìa rispose a Geremia: "Ho paura dei Giudei che sono passati ai Caldei; temo di essere consegnato in loro potere e che essi mi maltrattino".
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Ger38,19Sedecia rispose:
— Ho paura degli abitanti di Giuda che sono passati dalla parte dei Babilonesi. C’è pericolo che cada nelle loro mani e che mi maltrattino.
— Ho paura degli abitanti di Giuda che sono passati dalla parte dei Babilonesi. C’è pericolo che cada nelle loro mani e che mi maltrattino.
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38,20 Ma Geremia disse: "Non ti consegneranno a loro. Ascolta la voce del Signore riguardo a ciò che ti dico; ti andrà bene e tu vivrai;
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Ger38,21Se invece rifiuti di arrenderti, senti quel che il Signore mi ha rivelato:
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38,22 Ecco, tutte le donne rimaste nella reggia di Giuda saranno condotte ai generali del re di Babilonia e diranno:
Ti hanno abbindolato e ingannato
gli uomini di tua fiducia.
I tuoi piedi si sono affondati nella melma,
mentre essi sono spariti.
Ti hanno abbindolato e ingannato
gli uomini di tua fiducia.
I tuoi piedi si sono affondati nella melma,
mentre essi sono spariti.
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GerTutte le donne rimaste ancora nel tuo palazzo saranno condotte agli ufficiali del re di Babilonia e diranno di te:
«I suoi amici l’hanno ingannato.
Si fidava di loro ma l’hanno imbrogliato.
I suoi piedi affondano nel fango
e gli amici l’hanno lasciato».
«I suoi amici l’hanno ingannato.
Si fidava di loro ma l’hanno imbrogliato.
I suoi piedi affondano nel fango
e gli amici l’hanno lasciato».
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38,23 Tutte le donne e tutti i tuoi figli saranno condotti ai Caldei e tu non sfuggirai alle loro mani, ma sarai tenuto prigioniero in mano del re di Babilonia e questa città sarà data alle fiamme".
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Ger38,23Tutte le donne e i tuoi figli saranno prigionieri dei Babilonesi e nemmeno tu riuscirai a sfuggire dalle loro mani. Il re di Babilonia ti terrà prigioniero e distruggerà con il fuoco questa città.
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Sedecìa disse a Geremia: "Nessuno sappia di questi discorsi perché tu non muoia.
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Ger38,24Sedecia raccomandò a Geremia:
— Non far sapere nulla a nessuno di questa conversazione, se non vuoi morire.
— Non far sapere nulla a nessuno di questa conversazione, se non vuoi morire.
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38,25 Se i dignitari sentiranno che ho parlato con te e verranno da te e ti domanderanno: Riferiscici quanto hai detto al re, non nasconderci nulla, altrimenti ti uccideremo; raccontaci che cosa ti ha detto il re,
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Ger38,25I dignitari di corte verranno a sapere che io ho parlato con te e ti chiederanno quel che mi hai detto. Minacceranno di ucciderti se non racconterai per filo e per segno che cosa ti ho confidato.
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38,26 tu risponderai loro: Ho presentato la supplica al re perché non mi mandasse di nuovo nella casa di Giònata a morirvi".
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38,27 Ora tutti i dignitari vennero da Geremia e lo interrogarono; egli rispose proprio come il re gli aveva ordinato, così che lo lasciarono tranquillo, poiché la conversazione non era stata ascoltata.
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Ger38,27I dignitari andarono effettivamente da Geremia e lo interrogarono. Egli rispose proprio come il re gli aveva ordinato di dire e così lo lasciarono in pace. Infatti la conversazione con il re non era stata ascoltata da nessuno.
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GerGeremia rimase dunque nell’atrio della prigione fino alla caduta di Gerusalemme.