CEI 1974 - Antico Testamento - Pentateuco - Genesi - 21
Genesi
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Interconfessionale
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Gn21,1Come aveva detto, il Signore agì in favore di Sara. Fece per lei quel che aveva promesso.
CEI 1974
Allora Sara disse: "Motivo di lieto riso mi ha dato Dio: chiunque lo saprà sorriderà di me!".
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21,7 Poi disse: "Chi avrebbe mai detto ad Abramo: Sara deve allattare figli! Eppure gli ho partorito un figlio nella sua vecchiaia!".
Cacciata di Agar e di Ismaele.
Cacciata di Agar e di Ismaele.
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Gn21,7E aggiunse: «Chi avrebbe mai detto ad Abramo: Sara allatterà figli? Eppure io gli ho dato un figlio nella sua vecchiaia».
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21,8 Il bambino crebbe e fu svezzato e Abramo fece un grande banchetto quando Isacco fu svezzato.
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Gn21,8Isacco cresceva. Nel giorno del suo svezzamento Abramo organizzò una grande festa.
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21,9 Ma Sara vide che il figlio di Agar l`Egiziana, quello che essa aveva partorito ad Abramo, scherzava con il figlio Isacco.
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GnSara notò il figlio che Abramo aveva avuto da Agar, l’Egiziana: stava scherzando con suo figlio Isacco.
Rimandi
21,9-21
Sara e Agar 16,1+.
Note al Testo
21,9
scherzando con suo figlio Isacco: il testo ebraico dice soltanto che rideva, ma le antiche traduzioni greca e latina aggiungono: con suo figlio Isacco. Il testo risulta così più comprensibile.
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21,10 Disse allora ad Abramo: "Scaccia questa schiava e suo figlio, perché il figlio di questa schiava non deve essere erede con mio figlio Isacco".
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GnAllora disse ad Abramo: «Manda via questa schiava e suo figlio. Egli non deve spartire l’eredità con mio figlio Isacco!».
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21,12 Ma Dio disse ad Abramo: "Non ti dispiaccia questo, per il fanciullo e la tua schiava: ascolta la parola di Sara in quanto ti dice, ascolta la sua voce, perché attraverso Isacco da te prenderà nome una stirpe.
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21,14 Abramo si alzò di buon mattino, prese il pane e un otre di acqua e li diede ad Agar, caricandoli sulle sue spalle; le consegnò il fanciullo e la mandò via. Essa se ne andò e si smarrì per il deserto di Bersabea.
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GnAllora Abramo si alzò di buon mattino, prese del pane e un otre d’acqua, li pose sulle spalle di Agar, le diede pure il figlio e la mandò via. Essa se ne andò e si smarrì nel deserto di Bersabea.
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21,15 Tutta l`acqua dell`otre era venuta a mancare. Allora essa depose il fanciullo sotto un cespuglio
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Gn21,15Quando non ci fu più acqua nell’otre, prese il figlio e lo lasciò sotto un cespuglio.
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21,16 e andò a sedersi di fronte, alla distanza di un tiro d`arco, perché diceva: "Non voglio veder morire il fanciullo!". Quando gli si fu seduta di fronte, egli alzò la voce e pianse.
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Gn21,16Si allontanò e si mise seduta di fronte a lui, a un centinaio di metri. Diceva fra sé: «Non voglio vedere morire mio figlio». E standosene lì seduta si mise a piangere.
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21,17 Ma Dio udì la voce del fanciullo e un angelo di Dio chiamò Agar dal cielo e le disse: "Che hai, Agar? Non temere, perché Dio ha udito la voce del fanciullo là dove si trova.
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Gn21,17Dio udì il lamento del ragazzo, e l’angelo di Dio chiamò Agar dal cielo e le disse: «Agar, che hai? Non temere, perché Dio ha udito la voce del ragazzo.
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21,18 Alzati, prendi il fanciullo e tienilo per mano, perché io ne farò una grande nazione".
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Gn21,18Alzati, riprendi il ragazzo e abbi cura di lui, perché io lo farò diventare padre di un grande popolo».
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21,19 Dio le aprì gli occhi ed essa vide un pozzo d`acqua. Allora andò a riempire l`otre e fece bere il fanciullo.
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GnPoi Dio le aprì gli occhi e Agar notò una sorgente d’acqua. Andò a riempire l’otre e diede da bere al ragazzo.
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21,22 In quel tempo Abimelech con Picol, capo del suo esercito, disse ad Abramo: "Dio è con te in quanto fai.
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21,23 Ebbene, giurami qui per Dio che tu non ingannerai né me né i miei figli né i miei discendenti: come io ho agito amichevolmente con te, così tu agirai con me e con il paese nel quale sei forestiero".
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21,26 Abimelech disse: "Io non so chi abbia fatto questa cosa: né tu me ne hai informato, né io ne ho sentito parlare se non oggi".
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Gn21,26Abimèlec rispose: — Non so chi ha fatto questo. Tu non me ne avevi mai parlato. Lo sento per la prima volta.
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21,29 Abimelech disse ad Abramo: "Che significano quelle sette agnelle che hai messe in disparte?".
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Gn21,29Abimèlec gli chiese:
— Che significato hanno le sette agnelle messe da parte?
— Che significato hanno le sette agnelle messe da parte?
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21,30 Rispose: "Tu accetterai queste sette agnelle dalla mia mano, perché ciò mi valga di testimonianza che io ho scavato questo pozzo".
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Gn21,30Abramo rispose:
— Tu devi accettare direttamente dalle mie mani queste sette agnelle. In tal modo riconoscerai che sono stato io a scavare questo pozzo.
— Tu devi accettare direttamente dalle mie mani queste sette agnelle. In tal modo riconoscerai che sono stato io a scavare questo pozzo.
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GnQuel pozzo fu chiamato ‘Bersabea’, perché lì Abramo e Abimèlec avevano fatto un patto.
Rimandi
Note al Testo
21,31
Bersabea: nei vv. 30-31 c’è in ebraico un gioco di parole tra Bersabea, sette e giuramento. Il nome dato al pozzo, in ebraico può infatti significare pozzo dei sette (con allusione alle sette agnelle): oppure: pozzo del giuramento (quella del patto tra Abimèlec e Abramo).
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21,32 E dopo che ebbero concluso l`alleanza a Bersabea, Abimelech si alzò con Picol, capo del suo esercito, e ritornarono nel paese dei Filistei.
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GnDopo aver concluso l’alleanza a Bersabea, Abimèlec e Picol, capo del suo esercito, se ne tornarono nella regione dei Filistei.