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CEI 1974 - Antico Testamento - Pentateuco - Genesi - 35

Genesi

35 1 Dio disse a Giacobbe: "Alzati, và a Betel e abita là; costruisci in quel luogo un altare al Dio che ti è apparso quando fuggivi Esaù, tuo fratello".
2 Allora Giacobbe disse alla sua famiglia e a quanti erano con lui: "Eliminate gli dei stranieri che avete con voi, purificatevi e cambiate gli abiti.
3 Poi alziamoci e andiamo a Betel, dove io costruirò un altare al Dio che mi ha esaudito al tempo della mia angoscia e che è stato con me nel cammino che ho percorso".
4 Essi consegnarono a Giacobbe tutti gli dei stranieri che possedevano e i pendenti che avevano agli orecchi; Giacobbe li sotterrò sotto la quercia presso Sichem.
5 Poi levarono l`accampamento e un grande terrore assalì i popoli che stavano attorno a loro, così che non inseguirono i figli di Giacobbe.
6 Giacobbe e tutta la gente ch`era con lui arrivarono a Luz, cioè Betel, che è nel paese di Canaan.
7 Qui egli costruì un altare e chiamò quel luogo "El-Betel", perché là Dio gli si era rivelato, quando sfuggiva al fratello.
8 Allora morì Debora, la nutrice di Rebecca, e fu sepolta al disotto di Betel, ai piedi della quercia, che perciò si chiamò Quercia del Pianto.


Rinnovata promessa di una terra. -
9 Dio apparve un`altra volta a Giacobbe, quando tornava da Paddan-Aram, e lo benedisse.
10 Dio gli disse:

"Il tuo nome è Giacobbe.
Non ti chiamerai più Giacobbe,
ma Israele sarà il tuo nome".

Così lo si chiamò Israele.
11 Dio gli disse:

"Io sono Dio onnipotente.
Sii fecondo e diventa numeroso,
popolo e assemblea di popoli
verranno da te,
re usciranno dai tuoi fianchi.
12 Il paese che ho concesso
ad Abramo e a Isacco
darò a te
e alla tua stirpe dopo di te
darò il paese".

13 Dio scomparve da lui, nel luogo dove gli aveva parlato.
14 Allora Giacobbe eresse una stele, dove gli aveva parlato, una stele di pietra, e su di essa fece una libazione e versò olio.
15 Giacobbe chiamò Betel il luogo dove Dio gli aveva parlato.
Quindi levarono l`accampamento da Betel. Mancava ancora un tratto di cammino per arrivare ad Efrata, quando Rachele partorì ed ebbe un parto difficile.
35,16 Efrata è l'antico nome di Betlemme.
17 Mentre penava a partorire, la levatrice le disse: "Non temere: anche questo è un figlio!".
Mentre esalava l`ultimo respiro, perché stava morendo, essa lo chiamò Ben-Oni, ma suo padre lo chiamò Beniamino.
35,18 Ben-Oni significa 'figlio del mio dolore': Beniamino è il 'figlio della destra', cioè di buon augurio.
19 Così Rachele morì e fu sepolta lungo la strada verso Efrata, cioè Betlemme.
20 Giacobbe eresse sulla sua tomba una stele. Questa stele della tomba di Rachele esiste fino ad oggi.
21 Poi Israele levò l`accampamento e piantò la tenda al di là di Migdal-Eder.
22 Mentre Israele abitava in quel paese, Ruben andò a unirsi con Bila, concubina del padre, e Israele lo venne a sapere.
I figli di Giacobbe furono dodici.
23 I figli di Lia: il primogenito di Giacobbe, Ruben, poi Simeone, Levi, Giuda, Issacar e Zàbulon.
24 I figli di Rachele: Giuseppe e Beniamino.
25 I figli di Bila, schiava di Rachele: Dan e Neftali.
26 I figli di Zilpa, schiava di Lia: Gad e Aser. Questi sono i figli di Giacobbe che gli nacquero in Paddan-Aram.


Morte di Isacco. -
27 Giacobbe venne da suo padre Isacco a Mamre, a Kiriat-Arba, cioè Ebron, dove Abramo e Isacco avevano soggiornato come forestieri.
28 Isacco raggiunse l`età di centottat`anni.
29 Poi Isacco spirò, morì e si riunì al suo parentado, vecchio e sazio di giorni. Lo seppellirono i suoi figli Esaù e Giacobbe.



Note al testo

35,16 Efrata è l'antico nome di Betlemme.
35,18 Ben-Oni significa 'figlio del mio dolore': Beniamino è il 'figlio della destra', cioè di buon augurio.