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CEI 1974 - Antico Testamento - Libri Profetici - Isaia - 24

Isaia

24 Ecco che il Signore spacca la terra,
la squarcia e ne sconvolge la superficie
e ne disperde gli abitanti.
24,1 I cc. 24-27 sono una raccolta di brani di intonazione apocalittica, opera, forse di un discepolo e imitatore di Isaia vivente dopo l'esilio. La distruzione di una capitale mondiale (Babilonia, distrutta da Serse nel 485 a. C.?) offre lo spunto per parlare di un grandioso giudizio di Dio.
2 Avverrà lo stesso al popolo come al sacerdote,
allo schiavo come al suo padrone,
alla schiava come alla sua padrona,
al compratore come al venditore,
al creditore come al debitore,
a chi riceve come a chi dà in prestito.
3 Sarà tutta spaccata la terra
sarà tutta saccheggiata,
perché il Signore ha pronunziato questa parola.
4 E` in lutto, languisce la terra;
è squallido, languisce il mondo,
il cielo con la terra perisce.
La terra è stata profanata dai suoi abitanti,
perché hanno trasgredito le leggi,
hanno disobbedito al decreto,
hanno infranto l`alleanza eterna.
24,5 L'alleanza eterna di Dio con l'umanità è quella di Noè: cfr. Gn 9, 16.
6 Per questo la maledizione divora la terra,
i suoi abitanti ne scontano la pena;
per questo sono bruciati gli abitanti della terra
e sono rimasti solo pochi uomini.
7 Lugubre è il mosto, la vigna languisce,
gemono tutti.
8 E` cessata la gioia dei timpani,
è finito il chiasso dei gaudenti,
è cessata la gioia della cetra.
9 Non si beve più il vino tra i canti,
la bevanda inebriante è amara per chi la beve.
E` distrutta la città del caos,
è chiuso l`ingresso di ogni casa.
24,10 La città del caos, cioè dello sconvolgimento totale, e la capitale dell'idolatria.
11 Per le strade si lamentano, perché non c`è vino;
ogni gioia è scomparsa,
se ne è andata la letizia dal paese.
12 Nella città è rimasta la desolazione;
la porta è stata abbattuta, fatta a pezzi.
13 Perché così accadrà nel centro della terra,
in mezzo ai popoli,
come quando si bacchiano le ulive,
come quando si racimola, finita la vendemmia.
Giubilo prematuro
Quelli alzeranno la voce, acclameranno
alla maestà del Signore.
Gridano dal mare:
"Acclamate, pertanto, popoli!
24,14-15 Il resto d'Israele, spettatore della catastrofe.
15 Voi in oriente, glorificate il Signore,
nelle isole del mare, il nome del Signore, Dio d`Israele.
16 Dagli angoli estremi della terra abbiamo udito il canto:
Gloria al giusto".
Ma io dico: "Guai a me!
Guai a me! Ohimè!".
I perfidi agiscono perfidamente,
i perfidi operano con perfidia.
17 Terrore, fossa e laccio
ti sovrastano, o abitante della terra.
Chi fugge al grido di terrore
cadrà nella fossa, chi risale dalla fossa
sarà preso nel laccio.
Le cateratte dall`alto si aprono
e si scuotono le fondamenta della terra.
24,18 Una specie di proverbio: cfr. Ger 48, 43 ss.
19 A pezzi andrà la terra,
in frantumi si ridurrà la terra,
crollando crollerà la terra.
20 Certo, barcollerà la terra come un ubriaco,
vacillerà come una tenda;
peserà su di essa la sua iniquità,
cadrà e non si rialzerà.
In quel giorno il Signore punirà
in alto l`esercito di lassù
e qui in terra i re della terra.
24,21 Gli eserciti di lassù sono gli astri adorati come divinità.
22 Saranno radunati e imprigionati in una fossa,
saranno rinchiusi in un carcere
e dopo lungo tempo saranno puniti.
Arrossirà la luna,
impallidirà il sole,
perché il Signore degli eserciti regna
sul monte Sion e in Gerusalemme
e davanti ai suoi anziani sarà glorificato.
24,23 Lo sconvolgimento del cosmo per gli interventi del Giudice supremo è un tema caro alla letteratura apocalittica.

Note al testo

24,1 I cc. 24-27 sono una raccolta di brani di intonazione apocalittica, opera, forse di un discepolo e imitatore di Isaia vivente dopo l'esilio. La distruzione di una capitale mondiale (Babilonia, distrutta da Serse nel 485 a. C.?) offre lo spunto per parlare di un grandioso giudizio di Dio.
24,5 L'alleanza eterna di Dio con l'umanità è quella di Noè: cfr. Gn 9, 16.
24,10 La città del caos, cioè dello sconvolgimento totale, e la capitale dell'idolatria.
24,14-15 Il resto d'Israele, spettatore della catastrofe.
24,18 Una specie di proverbio: cfr. Ger 48, 43 ss.
24,21 Gli eserciti di lassù sono gli astri adorati come divinità.
24,23 Lo sconvolgimento del cosmo per gli interventi del Giudice supremo è un tema caro alla letteratura apocalittica.