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CEI 1974 - Antico Testamento - Libri Sapienziali - Sapienza - 10

Sapienza

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CEI 2008

CEI 1974 10 Essa protesse il padre del mondo, formato per primo da Dio,
quando fu creato solo;
poi lo liberò dalla sua caduta
10,1 Di qui alla fine del libro, la storia della salvezza dalle origini all'esodo dall'Egitto viene percorsa alla luce della sapienza di Dio: chi la segue riceve riconoscenza; chi la rifiuta, castigo.1. Adamo: cfr. Gn 1, 27-30. cfr. Gn 2, 18-23. cfr. Gn 3, 6-15.
CEI 2008 Sap Ella protesse il padre del mondo, plasmato per primo,
che era stato creato solo,
lo sollevò dalla sua caduta
10,1 LA SAPIENZA NELLA STORIA D’ISRAELE (10,1-19,22)
-19,22 La lunga sezione racchiusa nei cc. 10-19 è una riflessione sulla storia d’Israele, compresa come storia di salvezza. Essa è concentrata soprattutto sui fatti dell’esodo, letti alla luce dei grandi interventi di Dio, fonte della salvezza (cc. 11-19; il c. 10, invece, contiene la riflessione sulla storia delle origini e dei patriarchi fino a Mosè). Gli studiosi chiamano questa sezione “racconto midrashico”, ispirato cioè al genere letterario del midrash (termine ebraico che significa “ricerca”, “adattamento”), mediante il quale i maestri del giudaismo commentavano e adattavano con una certa libertà i testi biblici.
 La sapienza nella storia delle origini
 Alla sapienza, che l’autore in 9,2-3 aveva presentato come protagonista nella creazione, viene attribuita la liberazione di Adamo, chiamato padre del mondo (v. 1), dal peccato. A lui, immagine del giusto, viene contrapposto Caino, figura dell’empio che non segue l’insegnamento della sapienza. Il suo fratricidio è visto come causa del diluvio, il castigo che Dio inflisse agli empi e dal quale fu preservato il solo Noè con la famiglia (Gen 6-9). I nomi dei personaggi biblici (facilmente individuabili) sono taciuti, perché in essi l’autore vede il prototipo dei giusti di ogni epoca, con particolare riferimento alla situazione degli Ebrei che vivono in Alessandria d’Egitto, in mezzo ai pagani.
CEI 1974 10,2 e gli diede la forza per dominare su tutte le cose.
CEI 2008 Sap10,2e gli diede la forza per dominare tutte le cose.
CEI 1974 Ma un ingiusto, allontanatosi da essa nella sua collera
perì per il suo furore fratricida.
10,3 Caino: cfr. Gn 4, 8-16.
CEI 2008 Sap10,3Ma un ingiusto, allontanatosi da lei nella sua collera,
si rovinò con il suo furore fratricida.
CEI 1974 A causa sua la terra fu sommersa,
ma la sapienza di nuovo la salvò
pilotando il giusto e per mezzo di un semplice legno.
10,4 Noè: Gn cc. 6-8.
CEI 2008 Sap10,4La sapienza salvò di nuovo la terra sommersa per propria colpa,
pilotando il giusto su un semplice legno.
CEI 1974 Essa, quando le genti furono confuse,
concordi soltanto nella malvagità,
riconobbe il giusto e lo conservò davanti a Dio senza macchia
e lo mantenne forte nonostante la sua tenerezza per il figlio.
10,5 Abramo: cfr. Gn 12, 1-3. cfr. Gn 22, 1-19.
CEI 2008 SapQuando i popoli furono confusi, unanimi nella loro malvagità,
ella riconobbe il giusto,
lo conservò davanti a Dio senza macchia
e lo mantenne forte nonostante la sua tenerezza per il figlio.
10,5-9  Abramo e Lot
 Anche le vicende dei patriarchi (Gen 12-50) sono poste sotto l’azione salvifica della sapienza. Abramo emerge come figura del giusto dall’insipienza del progetto orgoglioso degli abitanti di Sinar (allusione all’episodio della torre di Babele: Gen 11,1-9), mentre Lot viene preservato dal castigo con cui il Signore punisce gli abitanti corrotti delle città di Sòdoma e Gomorra e di tutta la loro regione (le cinque città, v. 6: Gen 18-19).
CEI 1974 E mentre perivano gli empi, salvò un giusto,
che fuggiva il fuoco caduto sulle cinque città.
La Sapienza e i Patriarchi
10,6 Lot: cfr. Gn 19.
CEI 2008 Sap10,6Mentre perivano gli empi, ella liberò un giusto
che fuggiva il fuoco caduto sulle cinque città.
CEI 1974 10,7 Quale testimonianza di quella gente malvagia
esiste ancora una terra desolata, fumante
insieme con alberi che producono frutti immaturi
e a memoria di un`anima incredula,
s`innalza una colonna di sale.
CEI 2008 SapA testimonianza di quella malvagità
esiste ancora una terra desolata, fumante,
alberi che producono frutti immaturi
e, a memoria di un'anima incredula, s'innalza una colonna di sale.
10,7  terra desolata, fumante: la regione del Mar Morto, zona desertica e con abbondante evaporazione delle acque di questo lago. L’anima incredula è la moglie di Lot, trasformata in statua di sale (Gen 19,26).
CEI 1974 10,8 Allontanandosi dalla sapienza,
non solo ebbero il danno di non conoscere il bene,
ma lasciarono anche ai viventi un ricordo di insipienza,
perché le loro colpe non rimanessero occulte.
CEI 2008 Sap10,8Essi infatti, incuranti della sapienza,
non solo subirono il danno di non conoscere il bene,
ma lasciarono anche ai viventi un ricordo di insipienza,
perché nelle cose in cui sbagliarono
non potessero rimanere nascosti.
CEI 1974 10,9 Ma la sapienza liberò i suoi devoti dalle sofferenze:
CEI 2008 Sap10,9La sapienza invece liberò dalle sofferenze
coloro che la servivano.
CEI 1974 essa condusse per diritti sentieri
il giusto in fuga dall`ira del fratello,
gli mostrò il regno di Dio
e gli diede la conoscenza delle cose sante;
gli diede successo nelle sue fatiche
e moltiplicò i frutti del suo lavoro.
10,10 Giacobbe ed Esaù: cfr. Gn 27, 41-45. allusione alla visione della scala di cfr. Gn 28, 10-11.
CEI 2008 SapPer diritti sentieri ella guidò il giusto
in fuga dall'ira del fratello,
gli mostrò il regno di Dio
e gli diede la conoscenza delle cose sante;
lo fece prosperare nelle fatiche
e rese fecondo il suo lavoro.
10,10-12  Giacobbe
 Giacobbe sperimenta la guida della sapienza tra le drammatiche vicende che caratterizzano la sua esistenza (fuga dal fratello Esaù, visione di Dio a Betel, contrasti e fatiche presso lo zio Làbano, protezione dai nemici: Gen 27-32). Anche l’autore del libro della Sapienza, come Os 12,5, interpreta la lotta notturna di Giacobbe con il misterioso personaggio (Gen 32,23-33) come immagine profonda della preghiera, che tutto può: perché sapesse che più potente di tutto è la pietà (v. 12).
CEI 1974 10,11 Lo assistette contro l`avarizia dei suoi avversari
e lo fece ricco;
CEI 2008 Sap10,11Lo assistette contro l'ingordigia dei suoi oppressori
e lo rese ricco;
CEI 1974 lo custodì dai nemici,
lo protesse da chi lo insidiava,
gli assegnò la vittoria in una lotta dura,
perché sapesse che la pietà è più potente di tutto.
10,12 La lotta con l'angelo: cfr. Gn 32, 23-25.
CEI 2008 Sap10,12lo custodì dai nemici,
lo protesse da chi lo insidiava,
gli assegnò la vittoria in una lotta dura,
perché sapesse che più potente di tutto è la pietà.
CEI 1974 Essa non abbandonò il giusto venduto,
ma lo preservò dal peccato.
10,13-14 Giuseppe venduto dai fratelli: Gn cc. 39-41.
CEI 2008 SapElla non abbandonò il giusto venduto,
ma lo liberò dal peccato.
10,13-14  Giuseppe
 Chiamato il giusto venduto, Giuseppe è collocato nella luce della sapienza, che è capace di trasformare in bene anche ciò che è negativo, facendo trionfare la giustizia sulla prevaricazione, la verità sulla menzogna, l’innocenza sull’accusa falsa. In brevissime battute, l’autore sintetizza quanto è detto in Gen 37; 39-41.
CEI 1974 10,14 Scese con lui nella prigione,
non lo abbandonò mentre era in catene,
finché gli procurò uno scettro regale
e potere sui propri avversari,
smascherò come mendaci i suoi accusatori
e gli diede una gloria eterna.
La Sapienza guida d` Israele
CEI 2008 Sap10,14Scese con lui nella prigione,
non lo abbandonò mentre era in catene,
finché gli procurò uno scettro regale
e l'autorità su coloro che dominavano sopra di lui;
mostrò che i suoi accusatori erano bugiardi
e gli diede una gloria eterna.
CEI 1974 Essa liberò un popolo santo e una stirpe senza macchia
da una nazione di oppressori.
10,15-20 L'esodo dall'Egitto (Es cc. 3-15); il servo del Signore è Mosè: cfr. Es 14, 31. cfr. Nm 12, 7.
CEI 2008 SapElla liberò il popolo santo e la stirpe senza macchia
da una nazione di oppressori.
10,15-21 La sapienza e la liberazione d’Israele
CEI 1974 10,16 Entro nell`anima di un servo del Signore
e si oppose con prodigi e con segni a terribili re.
CEI 2008 Sap10,16Entrò nell'anima di un servo del Signore
e con prodigi e segni tenne testa a re terribili.
CEI 1974 10,17 Diede ai santi la ricompensa delle loro pene,
li guidò per una strada meravigliosa,
divenne loro riparo di giorno
e luce di stelle nella notte.
CEI 2008 Sap10,17Diede ai santi la ricompensa delle loro pene,
li guidò per una strada meravigliosa,
divenne per loro riparo di giorno
e luce di stelle nella notte.
CEI 1974 10,18 Fece loro attraversare il Mar Rosso,
guidandoli attraverso molte acque;
CEI 2008 Sap10,18Fece loro attraversare il Mar Rosso
e li guidò attraverso acque abbondanti;
CEI 1974 10,19 sommerse invece i loro nemici
e li rigettò dal fondo dell`abisso.
CEI 2008 Sap10,19sommerse invece i loro nemici
e li rigettò dal fondo dell'abisso.
CEI 1974 10,20 Per questo i giusti spogliarono gli empi
e celebrarono, Signore, il tuo nome santo
e lodarono concordi la tua mano protettrice,
CEI 2008 SapPer questo i giusti depredarono gli empi
e celebrarono, o Signore, il tuo nome che è santo,
e lodarono concordi la tua mano che combatteva per loro,
10,20 e celebrarono, o Signore, il tuo nome che è santo: la meditazione sulle vicende dell’esodo si svolge come una grande preghiera di lode a Dio, fino al termine del libro.
CEI 1974 10,21 perché la sapienza aveva aperto la bocca dei muti
e aveva sciolto la lingua degli infanti.
CEI 2008 Sap10,21perché la sapienza aveva aperto la bocca dei muti
e aveva reso chiara la lingua dei bambini.