Sapienza
CEI 1974 Torna al libro
AT greco
CEI 1974
13
Davvero stolti per natura tutti gli uomini
che vivevano nell`ignoranza di Dio,
e dai beni visibili non riconobbero colui che è,
non riconobbero l`artefice, pur considerandone le opere.
che vivevano nell`ignoranza di Dio,
e dai beni visibili non riconobbero colui che è,
non riconobbero l`artefice, pur considerandone le opere.
AT greco
Sap13,1μάταιοι μὲν γὰρ πάντες ἄνθρωποι φύσει οἷς παρῆν θεοῦ ἀγνωσία καὶ ἐκ τῶν ὁρωμένων ἀγαθῶν οὐκ ἴσχυσαν εἰδέναι τὸν ὄντα οὔτε τοῖς ἔργοις προσέχοντες ἐπέγνωσαν τὸν τεχνίτην
CEI 1974
13,2 Ma o il fuoco o il vento o l`aria sottile
o la volta stellata o l`acqua impetuosa o i luminari del cielo
considerarono come dei, reggitori del mondo.
o la volta stellata o l`acqua impetuosa o i luminari del cielo
considerarono come dei, reggitori del mondo.
AT greco
Sap13,2ἀλλ’ ἢ πῦρ ἢ πνεῦμα ἢ ταχινὸν ἀέρα ἢ κύκλον ἄστρων ἢ βίαιον ὕδωρ ἢ φωστῆρας οὐρανοῦ πρυτάνεις κόσμου θεοὺς ἐνόμισαν
CEI 1974
13,3 Se, stupiti per la loro bellezza, li hanno presi per dei,
pensino quanto è superiore il loro Signore,
perché li ha creati lo stesso autore della bellezza.
pensino quanto è superiore il loro Signore,
perché li ha creati lo stesso autore della bellezza.
AT greco
Sap13,3ὧν εἰ μὲν τῇ καλλονῇ τερπόμενοι ταῦτα θεοὺς ὑπελάμβανον γνώτωσαν πόσῳ τούτων ὁ δεσπότης ἐστὶ βελτίων ὁ γὰρ τοῦ κάλλους γενεσιάρχης ἔκτισεν αὐτά
CEI 1974
13,4 Se sono colpiti dalla loro potenza e attività,
pensino da ciò quanto è più potente colui che li ha formati.
pensino da ciò quanto è più potente colui che li ha formati.
AT greco
Sap13,4εἰ δὲ δύναμιν καὶ ἐνέργειαν ἐκπλαγέντες νοησάτωσαν ἀπ’ αὐτῶν πόσῳ ὁ κατασκευάσας αὐτὰ δυνατώτερός ἐστιν
CEI 1974
13,6 Tuttavia per costoro leggero è il rimprovero,
perché essi forse s`ingannano
nella loro ricerca di Dio e nel volere trovarlo.
perché essi forse s`ingannano
nella loro ricerca di Dio e nel volere trovarlo.
AT greco
Sap13,6ἀλλ’ ὅμως ἐπὶ τούτοις μέμψις ἐστὶν ὀλίγη καὶ γὰρ αὐτοὶ τάχα πλανῶνται θεὸν ζητοῦντες καὶ θέλοντες εὑρεῖν
CEI 1974
13,7 Occupandosi delle sue opere, compiono indagini,
ma si lasciano sedurre dall`apparenza,
perché le cosa vedute sono tanto belle.
ma si lasciano sedurre dall`apparenza,
perché le cosa vedute sono tanto belle.
AT greco
Sap13,7ἐν γὰρ τοῖς ἔργοις αὐτοῦ ἀναστρεφόμενοι διερευνῶσιν καὶ πείθονται τῇ ὄψει ὅτι καλὰ τὰ βλεπόμενα
CEI 1974
13,9 perché se tanto poterono sapere da scrutare l`universo,
come mai non ne hanno trovato più presto il padrone?
Stoltezza degl` idolatri
come mai non ne hanno trovato più presto il padrone?
Stoltezza degl` idolatri
AT greco
Sap13,9εἰ γὰρ τοσοῦτον ἴσχυσαν εἰδέναι ἵνα δύνωνται στοχάσασθαι τὸν αἰῶνα τὸν τούτων δεσπότην πῶς τάχιον οὐχ εὗρον
CEI 1974
13,10 Infelici sono coloro le cui speranze sono in cose morte
e che chiamarono dèi i lavori di mani d`uomo,
oro e argento lavorati con arte,
e immagini di animali,
oppure una pietra inutile, opera di mano antica.
e che chiamarono dèi i lavori di mani d`uomo,
oro e argento lavorati con arte,
e immagini di animali,
oppure una pietra inutile, opera di mano antica.
AT greco
Sap13,10ταλαίπωροι δὲ καὶ ἐν νεκροῖς αἱ ἐλπίδες αὐτῶν οἵτινες ἐκάλεσαν θεοὺς ἔργα χειρῶν ἀνθρώπων χρυσὸν καὶ ἄργυρον τέχνης ἐμμελέτημα καὶ ἀπεικάσματα ζῴων ἢ λίθον ἄχρηστον χειρὸς ἔργον ἀρχαίας
CEI 1974
13,11 Se insomma un abile legnaiuolo,
segato un albero maneggevole,
ne raschia con diligenza tutta la scorza
e, lavorando con abilità conveniente,
ne forma un utensile per gli usi della vita;
segato un albero maneggevole,
ne raschia con diligenza tutta la scorza
e, lavorando con abilità conveniente,
ne forma un utensile per gli usi della vita;
AT greco
Sap13,11εἰ δὲ καί τις ὑλοτόμος τέκτων εὐκίνητον φυτὸν ἐκπρίσας περιέξυσεν εὐμαθῶς πάντα τὸν φλοιὸν αὐτοῦ καὶ τεχνησάμενος εὐπρεπῶς κατεσκεύασεν χρήσιμον σκεῦος εἰς ὑπηρεσίαν ζωῆς
CEI 1974
13,12 raccolti poi gli avanzi del suo lavoro,
li consuma per prepararsi il cibo e si sazia.
li consuma per prepararsi il cibo e si sazia.
CEI 1974
13,13 Quanto avanza ancora, buono proprio a nulla,
legno distorto e pieno di nodi,
lo prende e lo scolpisce per occupare il tempo libero;
senza impegno, per diletto, gli dà una forma,
lo fa simile a un`immagine umana
legno distorto e pieno di nodi,
lo prende e lo scolpisce per occupare il tempo libero;
senza impegno, per diletto, gli dà una forma,
lo fa simile a un`immagine umana
AT greco
Sap13,13τὸ δὲ ἐξ αὐτῶν ἀπόβλημα εἰς οὐθὲν εὔχρηστον ξύλον σκολιὸν καὶ ὄζοις συμπεφυκός λαβὼν ἔγλυψεν ἐν ἐπιμελείᾳ ἀργίας αὐτοῦ καὶ ἐμπειρίᾳ συνέσεως ἐτύπωσεν αὐτό ἀπείκασεν αὐτὸ εἰκόνι ἀνθρώπου
CEI 1974
13,14 oppure a quella di un vile animale.
Lo vernicia con minio, ne colora di rosso la superficie
e ricopre con la vernice ogni sua macchia;
Lo vernicia con minio, ne colora di rosso la superficie
e ricopre con la vernice ogni sua macchia;
AT greco
Sap13,14ἢ ζῴῳ τινὶ εὐτελεῖ ὡμοίωσεν αὐτὸ καταχρίσας μίλτῳ καὶ φύκει ἐρυθήνας χρόαν αὐτοῦ καὶ πᾶσαν κηλῖδα τὴν ἐν αὐτῷ καταχρίσας
CEI 1974
13,16 Provvede perché non cada,
ben sapendo che non è in grado di aiutarsi da sé;
esso infatti è solo un`immagine e ha bisogno di aiuto.
ben sapendo che non è in grado di aiutarsi da sé;
esso infatti è solo un`immagine e ha bisogno di aiuto.
AT greco
Sap13,16ἵνα μὲν οὖν μὴ καταπέσῃ προενόησεν αὐτοῦ εἰδὼς ὅτι ἀδυνατεῖ ἑαυτῷ βοηθῆσαι καὶ γάρ ἐστιν εἰκὼν καὶ χρείαν ἔχει βοηθείας
CEI 1974
13,17 Eppure quando prega per i suoi beni,
per le sue nozze e per i figli,
non si vergogna di parlare a quell`oggetto inanimato;
per la sua salute invoca un essere debole,
per le sue nozze e per i figli,
non si vergogna di parlare a quell`oggetto inanimato;
per la sua salute invoca un essere debole,
AT greco
Sap13,17περὶ δὲ κτημάτων καὶ γάμων αὐτοῦ καὶ τέκνων προσευχόμενος οὐκ αἰσχύνεται τῷ ἀψύχῳ προσλαλῶν καὶ περὶ μὲν ὑγιείας τὸ ἀσθενὲς ἐπικαλεῖται
CEI 1974
13,18 per la sua vita prega un morto:
per un aiuto supplica un essere inetto,
per il suo viaggio chi non può neppure camminare;
per un aiuto supplica un essere inetto,
per il suo viaggio chi non può neppure camminare;
AT greco
Sap13,18περὶ δὲ ζωῆς τὸ νεκρὸν ἀξιοῖ περὶ δὲ ἐπικουρίας τὸ ἀπειρότατον ἱκετεύει περὶ δὲ ὁδοιπορίας τὸ μηδὲ βάσει χρῆσθαι δυνάμενον
CEI 1974
13,19 per acquisti, lavoro e successo negli affari,
chiede abilità ad uno che è il più inabile di mani.
chiede abilità ad uno che è il più inabile di mani.
AT greco
Sap13,19περὶ δὲ πορισμοῦ καὶ ἐργασίας καὶ χειρῶν ἐπιτυχίας τὸ ἀδρανέστατον ταῖς χερσὶν εὐδράνειαν αἰτεῖται