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CEI 1974 - Antico Testamento - Libri Sapienziali - Sapienza - 13

Sapienza

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Interconfessionale

CEI 1974 13 Davvero stolti per natura tutti gli uomini
che vivevano nell`ignoranza di Dio,
e dai beni visibili non riconobbero colui che è,
non riconobbero l`artefice, pur considerandone le opere.
13,1 Dio qui al c. 15 una serrata critica all'idolatria ellenistica: cfr. At 14,17. cfr. Rm 1, 19.23.
Interconfessionale SapTutti quelli che non conoscono Dio,
nella loro debolezza si illudono.
Vedono le cose buone
ma non sanno risalire alla loro fonte;
prendono in considerazione le opere,
ma non sanno riconoscere l’artefice che le ha fatte.
Rimandi
13,1 non sanno risalire alla fonte; greco: a colui che è cfr. Es 3,14+.
CEI 1974 13,2 Ma o il fuoco o il vento o l`aria sottile
o la volta stellata o l`acqua impetuosa o i luminari del cielo
considerarono come dei, reggitori del mondo.
Interconfessionale Sap13,2Essi considerano delle divinità messe a capo del mondo
il fuoco, il vento, l’aria veloce,
le costellazioni e l’acqua impetuosa,
il sole e la luna.
CEI 1974 13,3 Se, stupiti per la loro bellezza, li hanno presi per dei,
pensino quanto è superiore il loro Signore,
perché li ha creati lo stesso autore della bellezza.
Interconfessionale Sap13,3Ma, se affascinati dalla loro bellezza
arrivano a considerarli degli dèi,
sappiano che il Signore di queste cose è ancora più grande:
colui che le ha fatte è la sorgente stessa della bellezza.
CEI 1974 13,4 Se sono colpiti dalla loro potenza e attività,
pensino da ciò quanto è più potente colui che li ha formati.
Interconfessionale Sap13,4Se sono presi da stupore per la loro potenza ed energia,
imparino da loro quanto è più forte chi le ha fatte.
CEI 1974 13,5 Difatti dalla grandezza e bellezza delle creature
per analogia si conosce l`autore.
Interconfessionale Sap13,5Perché, a partire dalle creature grandi e belle,
ci si può fare un’idea del loro autore.

CEI 1974 13,6 Tuttavia per costoro leggero è il rimprovero,
perché essi forse s`ingannano
nella loro ricerca di Dio e nel volere trovarlo.
Interconfessionale SapMa questi uomini non si devono rimproverare troppo.
Infatti forse si sbagliano
proprio mentre cercano Dio e vogliono trovarlo.
Rimandi
13,6 si sbagliano proprio mentre cercano Dio At 17,16-34.
CEI 1974 13,7 Occupandosi delle sue opere, compiono indagini,
ma si lasciano sedurre dall`apparenza,
perché le cosa vedute sono tanto belle.
Interconfessionale Sap13,7Tutti dediti alle sue opere, essi le indagano
e cedono alla loro bellezza,
perché le cose visibili sono belle.
CEI 1974 13,8 Neppure costoro però sono scusabili,
Interconfessionale Sap13,8Però non si possono interamente scusare.
CEI 1974 13,9 perché se tanto poterono sapere da scrutare l`universo,
come mai non ne hanno trovato più presto il padrone?
Stoltezza degl` idolatri
Interconfessionale Sap13,9Se infatti sono riusciti a esplorare
tutti i segreti del mondo,
come mai non sono giunti a scoprire ancor prima il Signore del mondo?
CEI 1974 13,10 Infelici sono coloro le cui speranze sono in cose morte
e che chiamarono dèi i lavori di mani d`uomo,
oro e argento lavorati con arte,
e immagini di animali,
oppure una pietra inutile, opera di mano antica.
Interconfessionale SapSono dei poveri infelici, loro e tutte le loro speranze,
quelli che invocano come divinità le opere fatte da uomini.
Hanno fiducia in cose senza vita:
oro e argento lavorati con arte,
immagini di animali,
pietre senza valore, lavorate da mani esperte.
Rimandi
13,10 le opere fatte da uomini Is 40,18-20; 44,9-20; Ger 10,1-15 ecc.; cfr. Es 20,4+.
CEI 1974 13,11 Se insomma un abile legnaiuolo,
segato un albero maneggevole,
ne raschia con diligenza tutta la scorza
e, lavorando con abilità conveniente,
ne forma un utensile per gli usi della vita;
Interconfessionale Sap13,11Prendiamo per esempio il falegname:
taglia un tronco facile da maneggiare.
Pratico del mestiere, toglie la corteccia.
Con la sua abilità lo lavora
e ottiene un oggetto utile per i bisogni di tutti i giorni.
CEI 1974 13,12 raccolti poi gli avanzi del suo lavoro,
li consuma per prepararsi il cibo e si sazia.
Interconfessionale Sap13,12Il legno che gli è rimasto
lo mette sul fuoco
per prepararsi il cibo e sfamarsi.
CEI 1974 13,13 Quanto avanza ancora, buono proprio a nulla,
legno distorto e pieno di nodi,
lo prende e lo scolpisce per occupare il tempo libero;
senza impegno, per diletto, gli dà una forma,
lo fa simile a un`immagine umana
Interconfessionale Sap13,13Quel che gli avanza ancora e non serve più a nulla
perché è contorto e pieno di nodi,
lo prende e, per occupare il tempo, lo scolpisce.
Con la passione propria dei momenti di svago
riesce a dargli una figura
e ottiene l’immagine di un uomo
CEI 1974 13,14 oppure a quella di un vile animale.
Lo vernicia con minio, ne colora di rosso la superficie
e ricopre con la vernice ogni sua macchia;
Interconfessionale Sap13,14o di un animale spregevole.
Poi lo cosparge di minio,
ne colora di rosso la superficie,
coprendo con la vernice ogni sua macchia.
CEI 1974 13,15 quindi, preparatagli una degna dimora,
lo pone sul muro, fissandolo con un chiodo.
Interconfessionale Sap13,15Poi cerca un posto adatto dove metterlo,
lo pone su una parete e lo fissa con un chiodo;
CEI 1974 13,16 Provvede perché non cada,
ben sapendo che non è in grado di aiutarsi da sé;
esso infatti è solo un`immagine e ha bisogno di aiuto.
Interconfessionale Sap13,16si preoccupa perché non cada.
Sa bene che è un pezzo di legno
incapace di pensare a se stesso:
è solo una statua e ha bisogno di aiuto.
CEI 1974 13,17 Eppure quando prega per i suoi beni,
per le sue nozze e per i figli,
non si vergogna di parlare a quell`oggetto inanimato;
per la sua salute invoca un essere debole,
Interconfessionale Sap13,17Eppure si mette a pregarlo
per gli affari, per le nozze, per i figli;
non si vergogna di parlare a una cosa che non ha vita.
Per la propria salute si rivolge a una cosa debole,
CEI 1974 13,18 per la sua vita prega un morto:
per un aiuto supplica un essere inetto,
per il suo viaggio chi non può neppure camminare;
Interconfessionale Sap13,18per la vita a una cosa morta,
per ricevere un aiuto prega chi è senza mezzi,
per i suoi viaggi chi è incapace di fare un passo.
CEI 1974 13,19 per acquisti, lavoro e successo negli affari,
chiede abilità ad uno che è il più inabile di mani.
Interconfessionale Sap13,19Per guadagnarsi il pane, per il successo e per il lavoro delle sue mani,
chiede aiuto a chi non riesce nemmeno a muovere una mano.