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CEI 1974 - Antico Testamento - Libri Sapienziali - Sapienza - 17

Sapienza

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CEI 2008

CEI 1974 17 17,1 I tuoi giudizi sono grandi e difficili da spiegare,
per questo le anime grossolane furono tratte in errore.
CEI 2008 Sap I tuoi giudizi sono grandi e difficili da spiegare;
per questo le anime senza istruzione si sono ingannate.
17,1-20  Le tenebre come castigo degli Egiziani
 Il testo racchiuso in 17,1-18,4 contiene la riflessione sulla piaga delle tenebre (Es 10,21-23). Al castigo delle tenebre viene contrapposto il beneficio della luce, mediante il quale Dio rende visibile la protezione accordata agli Ebrei.
CEI 1974 Gli iniqui credendo di dominare il popolo santo,
incatenati nelle tenebre e prigionieri di una lunga notte,
chiusi nelle case, giacevano esclusi dalla provvidenza eterna.
17,2 La nona piaga d'Egitto: cfr. Es 10, 21-23.
CEI 2008 SapInfatti gli ingiusti, avendo preteso di dominare il popolo santo,
prigionieri delle tenebre e incatenati a una lunga notte,
chiusi sotto i loro tetti, giacevano esclusi dalla provvidenza eterna.
17,2 lunga notte: simboleggia la condizione degli Egiziani, privi della luce della rivelazione di Dio. È anche immagine della condizione di peccato dell’empio (il giusto è, invece, nella luce).
CEI 1974 17,3 Credendo di restar nascosti con i loro peccati segreti,
sotto il velo opaco dell`oblio,
furono dispersi, colpiti da spavento terribile
e tutti agitati da fantasmi.
CEI 2008 Sap17,3Credendo di restare nascosti con i loro peccati segreti,
sotto il velo oscuro dell'oblio,
furono dispersi, terribilmente spaventati
e sconvolti da visioni.
CEI 1974 17,4 Neppure il nascondiglio in cui si trovavano
li preservò dal timore,
ma suoni spaventosi rimbombavano intorno a loro,
fantasmi lugubri dai volti tristi apparivano.
CEI 2008 Sap17,4Neppure il nascondiglio in cui si trovavano li preservò dal timore,
ma suoni spaventosi rimbombavano intorno a loro
e apparivano lugubri spettri dai volti tristi.
CEI 1974 17,5 Nessun fuoco, per quanto intenso riusciva a far luce,
neppure le luci splendenti degli astri
riuscivano a rischiarare quella cupa notte.
CEI 2008 Sap17,5Nessun fuoco, per quanto intenso, riusciva a far luce,
neppure le luci più splendenti degli astri
riuscivano a rischiarare dall'alto quella notte cupa.
CEI 1974 17,6 Appariva loro solo una massa di fuoco, improvvisa, spaventosa;
atterriti da quella fugace visione,
credevano ancora peggiori le cose viste.
CEI 2008 Sap17,6Appariva loro solo una massa di fuoco, improvvisa, tremenda;
atterriti da quella fugace visione,
credevano ancora peggiori le cose che vedevano.
CEI 1974 Fallivano i ritrovati della magia,
e la loro baldanzosa pretesa di sapienza.
17,7 Cfr. Es 7, 11-12. cfr. 8.3.
CEI 2008 Sap17,7Fallivano i ritrovati della magia,
e il vanto della loro saggezza era svergognato.
CEI 1974 17,8 Promettevano di cacciare timori e inquietudini dall`anima malata,
e cadevano malati per uno spavento ridicolo.
CEI 2008 Sap17,8Infatti quelli che promettevano di cacciare
timori e inquietudini dall'anima malata,
languivano essi stessi in un ridicolo timore.
CEI 1974 17,9 Anche se nulla di spaventoso li atterriva,
spaventati al passare delle bestiole e ai sibili dei rettili,
morivano di tremore, rifiutando persino di guardare l`aria,
a cui nessuno può sottrarsi.
CEI 2008 Sap17,9Anche se nulla di spaventoso li atterriva,
messi in agitazione al passare delle bestie e ai sibili dei rettili,
morivano di tremore,
rifiutando persino di guardare l'aria che in nessun modo si può evitare.
CEI 1974 La malvagità condannata dalla propria testimonianza
è qualcosa di vile
e oppressa dalla coscienza presume sempre il peggio.
17,10-12 La paura nasce dalla coscienza del peccato. Coscienza era un termine tecnico della filosofia morale stoica.
CEI 2008 SapLa malvagità condannata dalla propria testimonianza
è qualcosa di vile
e, oppressa dalla coscienza, aumenta sempre le difficoltà.
17,10  coscienza (in greco syneidesis): il termine appare qui per la prima volta nella Bibbia greca; viene probabilmente dal linguaggio filosofico degli stoici.
CEI 1974 17,11 Il timore infatti non è altro che rinunzia agli aiuti della ragione;
CEI 2008 Sap17,11La paura infatti altro non è che l'abbandono degli aiuti della ragione;
CEI 1974 17,12 quanto meno nell`intimo ci si aspetta da essi,
tanto più grave si stima l`ignoranza
della causa che produce il tormento.
CEI 2008 Sap17,12quanto meno ci si affida nell'intimo a tali aiuti,
tanto più grave è l'ignoranza della causa che provoca il tormento.
CEI 1974 17,13 Ma essi durante tale notte davvero impotente,
uscita dai recessi impenetrabili degli inferi senza potere,
intorpiditi da un medesimo sonno,
CEI 2008 Sap17,13Ma essi, durante tale notte davvero impotente,
uscita dagli antri del regno dei morti anch'esso impotente,
mentre dormivano il medesimo sonno,
CEI 1974 17,14 ora erano agitati da fantasmi mostruosi,
ora paralizzati per l`abbattimento dell`anima;
poiché un terrore improvviso e inaspettato
si era riversato su di loro.
CEI 2008 Sap17,14ora erano tormentati da fantasmi mostruosi,
ora erano paralizzati, traditi dal coraggio,
perché una paura improvvisa e inaspettata si era riversata su di loro.
CEI 1974 17,15 Così chiunque, cadendo là dove si trovava,
era custodito chiuso in un carcere senza serrami,
CEI 2008 Sap17,15Così chiunque, come caduto là dove si trovava,
era custodito chiuso in un carcere senza sbarre:
CEI 1974 17,16 fosse un agricoltore o un pastore
o un operaio impegnato in lavori in luoghi solitari,
sorpreso cadeva sotto la necessità ineluttabile,
perché tutti eran legati dalla stessa catena di tenebre.
CEI 2008 Sap17,16agricoltore o pastore
o lavoratore che fatica nel deserto,
sorpreso, subiva l'ineluttabile destino,
perché tutti erano legati dalla stessa catena di tenebre.
CEI 1974 17,17 Il sibilare del vento,
il canto melodioso di uccelli tra folti rami,
il mormorio di impetuosa acqua corrente,
il cupo fragore di rocce cadenti,
CEI 2008 Sap17,17Il vento che sibila
o canto melodioso di uccelli tra folti rami
o suono cadenzato dell'acqua che scorre con forza
o cupo fragore di rocce che precipitano
CEI 1974 17,18 la corsa invisibile di animali imbizzarriti,
le urla di crudelissime belve ruggenti,
l`eco ripercossa delle cavità dei monti,
tutto li paralizzava e li riempiva di terrore.
CEI 2008 Sap17,18o corsa invisibile di animali imbizzarriti
o urla di crudelissime belve ruggenti
o eco rimbalzante dalle cavità dei monti,
tutto li paralizzava riempiendoli di terrore.
CEI 1974 17,19 Tutto il mondo era illuminato di luce splendente
ed ognuno era dedito ai suoi lavori senza impedimento.
CEI 2008 Sap17,19Il mondo intero splendeva di luce smagliante
e attendeva alle sue opere senza impedimento.
CEI 1974 17,20 Soltanto su di essi si stendeva una notte profonda,
immagine della tenebra che li avrebbe avvolti;
ma erano a se stessi più gravosi della tenebra.
CEI 2008 Sap17,20Soltanto su di loro si stendeva una notte profonda,
immagine della tenebra che li avrebbe avvolti;
ma essi erano a se stessi più gravosi delle tenebre.