Dimensioni del testo

Carattere

Tema

Evidenzia versetti con note

Stai leggendo

CEI1974

CEI 1974

Capitoli
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
BibbiaEDU-logo

CEI 1974 - Antico Testamento - Libri Storici - Tobia - 3

Tobia

CEI 1974 Torna al libro

AT ebraico

CEI 1974 3 3,1 Con l`animo affranto dal dolore, sospirai e piansi. Poi presi a dire questa preghiera di lamento:
CEI 1974 3,2 "Tu sei giusto, Signore, e giuste sono tutte le tue opere. Ogni tua via è misericordia e verità. Tu sei il giudice del mondo.
CEI 1974 3,3 Ora, Signore, ricordati di me e guardami. Non punirmi per i miei peccati e per gli errori miei e dei miei padri.
CEI 1974 3,4 Violando i tuoi comandi, abbiamo peccato davanti a te. Tu hai lasciato che ci spogliassero dei beni; ci hai abbandonati alla prigionia, alla morte e ad essere la favola, lo scherno, il disprezzo di tutte le genti, tra le quali ci hai dispersi.
CEI 1974 3,5 Ora, nel trattarmi secondo le colpe mie e dei miei padri, veri sono tutti i tuoi giudizi, perché non abbiamo osservato i tuoi decreti, camminando davanti a te nella verità.
CEI 1974 3,6 Agisci pure ora come meglio ti piace; dà ordine che venga presa la mia vita, in modo che io sia tolto dalla terra e divenga terra, poiché per me è preferibile la morte alla vita. I rimproveri che mi tocca sentire destano in me grande dolore. Signore, comanda che sia tolto da questa prova; fà che io parta verso l`eterno soggiorno; Signore, non distogliere da me il volto. Per me infatti è meglio morire che vedermi davanti questa grande angoscia e così non sentirmi più insultare!".
Sventure e preghiera di Sara
CEI 1974 Nello stesso giorno capitò a Sara figlia di Raguele, abitante di Ecbàtana, nella Media, di sentire insulti da parte di una serva di suo padre.
3,7 Raguele era cugino di Tobi: cfr. 7, 2.
CEI 1974 Bisogna sapere che essa era stata data in moglie a sette uomini e che Asmodeo, il cattivo demonio, glieli aveva uccisi, prima che potessero unirsi con lei come si fa con le mogli. A lei appunto disse la serva: "Sei proprio tu che uccidi i tuoi mariti. Ecco, sei già stata data a sette mariti e neppure di uno hai potuto godere.
3,8 Asmodeo, in ebraico, significa 'il distruttore'; nell'Avesta, libro sacro dei Persiani, il peggiore demonio si chiama Ashma-Deva.
CEI 1974 3,9 Perché vuoi battere noi, se i tuoi mariti sono morti? Vattene con loro e che da te non abbiamo mai a vedere né figlio né figlia".
CEI 1974 3,10 In quel giorno dunque essa soffrì molto, pianse e salì nella stanza del padre con l`intenzione di impiccarsi. Ma tornando a riflettere pensava: "Che non abbiano ad insultare mio padre e non gli dicano: La sola figlia che avevi, a te assai cara, si è impiccata per le sue sventure. Così farei precipitare la vecchiaia di mio padre con angoscia negli inferi. Farò meglio a non impiccarmi e a supplicare il Signore che mi sia concesso di morire, in modo da non sentire più insulti nella mia vita".
CEI 1974 3,11 In quel momento stese le mani verso la finestra e pregò: "Benedetto sei tu, Dio misericordioso, e benedetto è il tuo nome nei secoli. Ti benedicano tutte le tue opere per sempre.
CEI 1974 3,12 Ora a te alzo la faccia e gli occhi.
CEI 1974 3,13 Dì che io sia tolta dalla terra, perché non abbia a sentire più insulti.
CEI 1974 3,14 Tu sai, Signore, che sono pura da ogni disonestà con uomo
CEI 1974 3,15 e che non ho disonorato il mio nome, né quello di mio padre nella terra dell`esilio. Io sono l`unica figlia di mio padre. Egli non ha altri figli che possano ereditare, né un fratello vicino, né un parente, per il quale io possa serbarmi come sposa. Già sette mariti ho perduto: perché dovrei vivere ancora? Se tu non vuoi che io muoia, guardami con benevolenza: che io non senta più insulti".
Dio esaudice la preghiera di Tobi e Sara
CEI 1974 In quel medesimo momento la preghiera di tutti e due fu accolta davanti alla gloria di Dio
3,16 Raffaele, in ebraico, significa 'Dio guarisce': è un angelo che sta al cospetto di Dio (cfr. 5, 4. cfr. 12, 12-15 e svolge funzioni di intercessore e di soccorritore.)
CEI 1974 3,17 e fu mandato Raffaele a guarire i due: a togliere le macchie bianche dagli occhi di Tobi, perché con gli occhi vedesse la luce di Dio; a dare Sara, figlia di Raguele, in sposa a Tobia, figlio di Tobi, e a liberarla dal cattivo demonio Asmodeo. Di diritto, infatti, spettava a Tobia di sposarla, prima che a tutti gli altri pretendenti. Proprio allora Tobi rientrava dal cortile in casa e Sara, figlia di Raguele, stava scendendo dalla camera.