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CEI 1974 - Nuovo Testamento - Lettere Paoline - 1 Tessalonicesi - 1

1 Tessalonicesi

1 Paolo, Silvano e Timòteo alla Chiesa dei Tessalonicesi che è in Dio Padre e nel Signore Gesù Cristo: grazia a voi e pace!
1,1 Silvano è la forma romana del nome ebraico Sila, che, con Timoteo, fu collaboratore di Paolo nell’apostolato in Macedonia: cfr At cc. 16-1818.
2 Ringraziamo sempre Dio per tutti voi, ricordandovi nelle nostre preghiere, continuamente
memori davanti a Dio e Padre nostro del vostro impegno nella fede, della vostra operosità nella carità e della vostra costante speranza nel Signore nostro Gesù Cristo.
1,3 Le tre virtù teologali sono l’anima della vita cristiana.
Noi ben sappiamo, fratelli amati da Dio, che siete stati eletti da lui.
1,4 Eletti, cioè chiamati alla fede.
5 Il nostro vangelo, infatti, non si è diffuso fra voi soltanto per mezzo della parola, ma anche con potenza e con Spirito Santo e con profonda convinzione, e ben sapete come ci siamo comportati in mezzo a voi per il vostro bene.
6 E voi siete diventati imitatori nostri e del Signore, avendo accolto la parola con la gioia dello Spirito Santo anche in mezzo a grande tribolazione,
7 così da diventare modello a tutti i credenti che sono nella Macedonia e nell`Acaia.
8 Infatti la parola del Signore riecheggia per mezzo vostro non soltanto in Macedonia e nell`Acaia, ma la fama della vostra fede in Dio si è diffusa dappertutto, di modo che non abbiamo bisogno di parlarne.
9 Sono loro infatti a parlare di noi, dicendo come noi siamo venuti in mezzo a voi e come vi siete convertiti a Dio, allontanandovi dagli idoli, per servire al Dio vivo e vero
e attendere dai cieli il suo Figlio, che egli ha risuscitato dai morti, Gesù, che ci libera dall`ira ventura.
1,10 La venuta gloriosa di Cristo alla fine dei tempi è ricordata con il linguaggio dell’A.T., dove l’ira ventura è il giorno del giudizio di Dio.

Note al testo

1,1 Silvano è la forma romana del nome ebraico Sila, che, con Timoteo, fu collaboratore di Paolo nell’apostolato in Macedonia: cfr At cc. 16-1818.
1,3 Le tre virtù teologali sono l’anima della vita cristiana.
1,4 Eletti, cioè chiamati alla fede.
1,10 La venuta gloriosa di Cristo alla fine dei tempi è ricordata con il linguaggio dell’A.T., dove l’ira ventura è il giorno del giudizio di Dio.