CEI 1974 - Nuovo Testamento - Apocalittica - Apocalisse - 16
Apocalisse
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Interconfessionale
CEI 1974
16
Udii poi una gran voce dal tempio che diceva ai sette angeli: "Andate e versate sulla terra le sette coppe dell`ira di Dio".
CEI 1974
16,2 Partì il primo e versò la sua coppa sopra la terra; e scoppiò una piaga dolorosa e maligna sugli uomini che recavano il marchio della bestia e si prostravano davanti alla sua statua.
Interconfessionale
ApIl primo angelo andò a versare la sua coppa sulla terra: su tutti gli uomini che avevano il marchio del mostro e avevano adorato la sua immagine, si formò una piaga dolorosa e maligna.
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16,3 Il secondo versò la sua coppa nel mare che diventò sangue come quello di un morto e perì ogni essere vivente che si trovava nel mare.
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16,4 Il terzo versò la sua coppa nei fiumi e nelle sorgenti delle acque, e diventarono sangue.
Interconfessionale
Ap16,4Il terzo angelo versò la sua coppa nei fiumi e nelle sorgenti: la loro acqua si trasformò in sangue,
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16,5 Allora udii l`angelo delle acque che diceva:
"Sei giusto, tu che sei e che eri,
tu, il Santo,
poiché così hai giudicato.
"Sei giusto, tu che sei e che eri,
tu, il Santo,
poiché così hai giudicato.
CEI 1974
16,6 Essi hanno versato il sangue di santi e di profeti,
tu hai dato loro sangue da bere:
ne sono ben degni!".
tu hai dato loro sangue da bere:
ne sono ben degni!".
Interconfessionale
Apa quanti hanno sparso il sangue di quelli che ti appartengono
e dei *profeti che parlavano per tuo incarico
tu hai dato loro sangue da bere.
Hanno avuto quel che si meritavano».
e dei *profeti che parlavano per tuo incarico
tu hai dato loro sangue da bere.
Hanno avuto quel che si meritavano».
Rimandi
16,6
il sangue di quelli che ti appartengono e dei profeti Mt 23,35-37; Ap 17,6; 18,24; 19,2. — hai dato loro sangue da bere Is 49,26.
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16,7 Udii una voce che veniva dall`altare e diceva:
"Sì, Signore, Dio onnipotente;
veri e giusti sono i tuoi giudizi!".
"Sì, Signore, Dio onnipotente;
veri e giusti sono i tuoi giudizi!".
CEI 1974
16,8 Il quarto versò la sua coppa sul sole e gli fu concesso di bruciare gli uomini con il fuoco.
Interconfessionale
Ap16,8Il quarto angelo versò la sua coppa sul sole, che si fece così ardente, da tormentare gli uomini con il suo calore.
CEI 1974
16,9 E gli uomini bruciarono per il terribile calore e bestemmiarono il nome di Dio che ha in suo potere tali flagelli, invece di ravvedersi per rendergli omaggio.
Interconfessionale
Ap16,9Tutti furono bruciati dalla sua vampa, ma non cambiarono vita e non lodarono Dio, anzi pronunziarono parole oltraggiose contro di lui, perché tiene in suo potere flagelli di questo genere.
CEI 1974
16,10 Il quinto versò la sua coppa sul trono della bestia e il suo regno fu avvolto dalle tenebre. Gli uomini si mordevano la lingua per il dolore e
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ApIl quinto angelo versò la sua coppa sul trono del mostro e il regno del mostro piombò nell’oscurità. La gente si mordeva la lingua per il dolore,
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16,11 bestemmiarono il Dio del cielo a causa dei dolori e delle piaghe, invece di pentirsi delle loro azioni.
Interconfessionale
Ap16,11e cominciò a bestemmiare contro il Dio del cielo a causa dei dolori e delle piaghe, però non smise di fare il male.
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Il sesto versò la sua coppa sopra il gran fiume Eufràte e le sue acque furono prosciugate per preparare il passaggio ai re dell`oriente.
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Poi dalla bocca del drago e dalla bocca della bestia e dalla bocca del falso profeta vidi uscire tre spiriti immondi, simili a rane:
Interconfessionale
Ap16,13Poi vidi tre spiriti immondi, che saltavano come rane dalla bocca del drago, dalla bocca del mostro e dalla bocca del falso *profeta.
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16,14 sono infatti spiriti di demòni che operano prodigi e vanno a radunare tutti i re di tutta la terra per la guerra del gran giorno di Dio onnipotente.
Interconfessionale
Ap16,14Erano spiriti di *demòni, che facevano sfoggio di *miracoli e andavano da tutti i re della terra a radunarli per la battaglia del gran *giorno di Dio, dominatore universale.
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16,15 Ecco, io vengo come un ladro. Beato chi è vigilante e conserva le sue vesti per non andar nudo e lasciar vedere le sue vergogne.
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E radunarono i re nel luogo che in ebraico si chiama Armaghedòn.
Settimo calice
Settimo calice
16,16
Armaghedon, cioè «la montagna di Meghiddo », dove il re Giosia subì una disastrosa sconfitta (2 Re 23, 29 ss.), indica simbolicamente lo sterminio dei nemici di Dio.
Interconfessionale
ApI tre spiriti immondi radunarono i re della terra in un luogo che in ebraico si chiama «Armaghedòn».
Note al Testo
16,16
Armaghedòn: cioè montagna di Meghiddo. La città cananea di Meghiddo si trovava all’estremità est della catena del monte Carmelo e fu teatro di sanguinose battaglie (vedi Giudici 5,19; 2 Re 23,29).
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16,17 Il settimo versò la sua coppa nell`aria e uscì dal tempio, dalla parte del trono, una voce potente che diceva: "E` fatto!".
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Ap16,17Il settimo angelo versò la sua coppa nell’aria, e dal santuario del cielo uscì una voce tonante che veniva dal trono, ed esclamò: «È fatto!».
CEI 1974
16,18 Ne seguirono folgori, clamori e tuoni, accompagnati da un grande terremoto, di cui non vi era mai stato l`uguale da quando gli uomini vivono sopra la terra.
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16,19 La grande città si squarciò in tre parti e crollarono le città delle nazioni. Dio si ricordò di Babilonia la grande, per darle da bere la coppa di vino della sua ira ardente.
CEI 1974
16,21 E grandine enorme del peso di mezzo quintale scrosciò dal cielo sopra gli uomini, e gli uomini bestemmiarono Dio a causa del flagello della grandine, poiché era davvero un grande flagello.