Atti degli Apostoli
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CEI 2008
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16
16,1 Paolo si recò a Derbe e a Listra. C`era qui un discepolo chiamato Timòteo, figlio di una donna giudea credente e di padre greco;
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Paolo volle che partisse con lui, lo prese e lo fece circoncidere per riguardo ai Giudei che si trovavano in quelle regioni; tutti infatti sapevano che suo padre era greco.
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16,4 Percorrendo le città, trasmettevano loro le decisioni prese dagli apostoli e dagli anziani di Gerusalemme, perché le osservassero.
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At16,4Percorrendo le città, trasmettevano loro le decisioni prese dagli apostoli e dagli anziani di Gerusalemme, perché le osservassero.
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16,5 Le comunità intanto si andavano fortificando nella fede e crescevano di numero ogni giorno.
Visione di Paolo a Troade
Visione di Paolo a Troade
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At16,5Le Chiese intanto andavano fortificandosi nella fede e crescevano di numero ogni giorno.
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Attraversarono quindi la Frigia e la regione della Galazia, avendo lo Spirito Santo vietato loro di predicare la parola nella provincia di Asia.
16,6
La Frigia era nell'altopiano anatolico, verso occidente; la Galazia era probabilmente la Galazia del nord, nel territorio circostante l'odierna Ankara. In Galazia Paolo si ammalò: cfr. Gal 4, 13-15.
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AtAttraversarono quindi la Frìgia e la regione della Galazia, poiché lo Spirito Santo aveva impedito loro di proclamare la Parola nella provincia di Asia.
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Raggiunta la Misia, si dirigevano verso la Bitinia, ma lo Spirito di Gesù non lo permise loro;
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AtGiunti verso la Mìsia, cercavano di passare in Bitìnia, ma lo Spirito di Gesù non lo permise loro;
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così, attraversata la Misia, discesero a Troade.
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Atcosì, lasciata da parte la Mìsia, scesero a Tròade.
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16,9 Durante la notte apparve a Paolo una visione: gli stava davanti un Macedone e lo supplicava: "Passa in Macedonia e aiutaci!".
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At16,9Durante la notte apparve a Paolo una visione: era un Macèdone che lo supplicava: "Vieni in Macedonia e aiutaci!".
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Dopo che ebbe avuto questa visione, subito cercammo di partire per la Macedonia, ritenendo che Dio ci aveva chiamati ad annunziarvi la parola del Signore.
Paolo in Macedonia
Paolo in Macedonia
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AtDopo che ebbe questa visione, subito cercammo di partire per la Macedonia, ritenendo che Dio ci avesse chiamati ad annunciare loro il Vangelo.
16,10
Cominciano qui le cosiddette sezioni con il “noi” (16,10-17; 20,5-15; 21,1-18; 27,1-28,16) che riportano soprattutto notizie su viaggi per mare. Secondo alcuni, l’autore del libro vuole dirci così che egli ha preso parte agli eventi; altri invece ritengono che egli inserisca qui testi di un testimone oculare; non manca chi vi vede soltanto un espediente letterario per dare vivacità e credibilità alla narrazione.
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Salpati da Troade, facemmo vela verso Samotracia e il giorno dopo verso Neapoli e
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AtSalpati da Tròade, facemmo vela direttamente verso Samotràcia e, il giorno dopo, verso Neàpoli
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di qui a Filippi, colonia romana e città del primo distretto della Macedonia. Restammo in questa città alcuni giorni;
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Ate di qui a Filippi, colonia romana e città del primo distretto della Macedonia. Restammo in questa città alcuni giorni.
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il sabato uscimmo fuori della porta lungo il fiume, dove ritenevamo che si facesse la preghiera, e sedutici rivolgevamo la parola alle donne colà riunite.
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At16,13Il sabato uscimmo fuori della porta lungo il fiume, dove ritenevamo che si facesse la preghiera e, dopo aver preso posto, rivolgevamo la parola alle donne là riunite.
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C`era ad ascoltare anche una donna di nome Lidia, commerciante di porpora, della città di Tiàtira, una credente in Dio, e il Signore le aprì il cuore per aderire alle parole di Paolo.
16,14
Tiatira (cfr. Ap 2, 18) era una città della Lidia, famosa per le stoffe di porpora
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AtAd ascoltare c'era anche una donna di nome Lidia, commerciante di porpora, della città di Tiàtira, una credente in Dio, e il Signore le aprì il cuore per aderire alle parole di Paolo.
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16,15 Dopo esser stata battezzata insieme alla sua famiglia, ci invitò: "Se avete giudicato ch`io sia fedele al Signore, venite ad abitare nella mia casa". E ci costrinse ad accettare.
La serva indovina
La serva indovina
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At16,15Dopo essere stata battezzata insieme alla sua famiglia, ci invitò dicendo: "Se mi avete giudicata fedele al Signore, venite e rimanete nella mia casa". E ci costrinse ad accettare.
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16,16 Mentre andavamo alla preghiera, venne verso di noi una giovane schiava, che aveva uno spirito di divinazione e procurava molto guadagno ai suoi padroni facendo l`indovina.
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AtMentre andavamo alla preghiera, venne verso di noi una schiava che aveva uno spirito di divinazione: costei, facendo l'indovina, procurava molto guadagno ai suoi padroni.
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16,17 Essa seguiva Paolo e noi gridando: "Questi uomini sono servi del Dio Altissimo e vi annunziano la via della salvezza".
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At16,17Ella si mise a seguire Paolo e noi, gridando: "Questi uomini sono servi del Dio altissimo e vi annunciano la via della salvezza".
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16,18 Questo fece per molti giorni finché Paolo, mal sopportando la cosa, si volse e disse allo spirito: "In nome di Gesù Cristo ti ordino di partire da lei". E lo spirito partì all`istante.
Paolo e Sila in prigione
Paolo e Sila in prigione
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At16,18Così fece per molti giorni, finché Paolo, mal sopportando la cosa, si rivolse allo spirito e disse: "In nome di Gesù Cristo ti ordino di uscire da lei". E all'istante lo spirito uscì.
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16,19 Ma vedendo i padroni che era partita anche la speranza del loro guadagno, presero Paolo e Sila e li trascinarono nella piazza principale davanti ai capi della città;
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At16,19Ma i padroni di lei, vedendo che era svanita la speranza del loro guadagno, presero Paolo e Sila e li trascinarono nella piazza principale davanti ai capi della città.
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16,20 presentandoli ai magistrati dissero: "Questi uomini gettano il disordine nella nostra città; sono Giudei
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At16,20Presentandoli ai magistrati dissero: "Questi uomini gettano il disordine nella nostra città; sono Giudei
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e predicano usanze che a noi Romani non è lecito accogliere né praticare".
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Ate predicano usanze che a noi Romani non è lecito accogliere né praticare".
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La folla allora insorse contro di loro, mentre i magistrati, fatti strappare loro i vestiti, ordinarono di bastonarli
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AtLa folla allora insorse contro di loro e i magistrati, fatti strappare loro i vestiti, ordinarono di bastonarli
16,22
I missionari sono perseguitati in quanto Giudei, non perché cristiani. Paolo parlerà dei maltrattamenti subiti a Filippi (1Ts 2,2; vedi anche 2Cor 11,25).
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16,23 e dopo averli caricati di colpi, li gettarono in prigione e ordinarono al carceriere di far buona guardia.
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At16,23e, dopo averli caricati di colpi, li gettarono in carcere e ordinarono al carceriere di fare buona guardia.
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16,24 Egli, ricevuto quest`ordine, li gettò nella cella più interna della prigione e strinse i loro piedi nei ceppi.
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At16,24Egli, ricevuto quest'ordine, li gettò nella parte più interna del carcere e assicurò i loro piedi ai ceppi.
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16,25 Verso mezzanotte Paolo e Sila, in preghiera, cantavano inni a Dio, mentre i carcerati stavano ad ascoltarli.
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AtVerso mezzanotte Paolo e Sila, in preghiera, cantavano inni a Dio, mentre i prigionieri stavano ad ascoltarli.
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16,26 D`improvviso venne un terremoto così forte che furono scosse le fondamenta della prigione; subito tutte le porte si aprirono e si sciolsero le catene di tutti.
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Il carceriere si svegliò e vedendo aperte le porte della prigione, tirò fuori la spada per uccidersi, pensando che i prigionieri fossero fuggiti.
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16,29 Quegli allora chiese un lume, si precipitò dentro e tremando si gettò ai piedi di Paolo e Sila;
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At16,29Quello allora chiese un lume, si precipitò dentro e tremando cadde ai piedi di Paolo e Sila;
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16,33 Egli li prese allora in disparte a quella medesima ora della notte, ne lavò le piaghe e subito si fece battezzare con tutti i suoi;
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At16,33Egli li prese con sé, a quell'ora della notte, ne lavò le piaghe e subito fu battezzato lui con tutti i suoi;
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16,34 poi li fece salire in casa, apparecchiò la tavola e fu pieno di gioia insieme a tutti i suoi per avere creduto in Dio.
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At16,34poi li fece salire in casa, apparecchiò la tavola e fu pieno di gioia insieme a tutti i suoi per avere creduto in Dio.
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At16,35Fattosi giorno, i magistrati inviarono le guardie a dire: "Rimetti in libertà quegli uomini!".
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16,36 Il carceriere annunziò a Paolo questo messaggio: "I magistrati hanno ordinato di lasciarvi andare! Potete dunque uscire e andarvene in pace".
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At16,36Il carceriere riferì a Paolo questo messaggio: "I magistrati hanno dato ordine di lasciarvi andare! Uscite dunque e andate in pace".
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Ma Paolo disse alle guardie: "Ci hanno percosso in pubblico e senza processo, sebbene siamo cittadini romani, e ci hanno gettati in prigione; e ora ci fanno uscire di nascosto? No davvero! Vengano di persona a condurci fuori!".
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AtMa Paolo disse alle guardie: "Ci hanno percosso in pubblico e senza processo, pur essendo noi cittadini romani, e ci hanno gettato in carcere; e ora ci fanno uscire di nascosto? No davvero! Vengano loro di persona a condurci fuori!".
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16,38 E le guardie riferirono ai magistrati queste parole. All`udire che erano cittadini romani, si spaventarono;
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At16,38E le guardie riferirono ai magistrati queste parole. All'udire che erano cittadini romani, si spaventarono;
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16,39 vennero e si scusarono con loro; poi li fecero uscire e li pregarono di partire dalla città.
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At16,39vennero e si scusarono con loro; poi li fecero uscire e li pregarono di andarsene dalla città.
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16,40 Usciti dalla prigione, si recarono a casa di Lidia dove, incontrati i fratelli, li esortarono e poi partirono.
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At16,40Usciti dal carcere, si recarono a casa di Lidia, dove incontrarono i fratelli, li esortarono e partirono.