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CEI 1974 - Nuovo Testamento - Atti degli Apostoli - Atti degli Apostoli - 27

Atti degli Apostoli

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AT ebraico

CEI 1974 27 Quando fu deciso che ci imbarcassimo per l`Italia, consegnarono Paolo, insieme ad alcuni altri prigionieri, a un centurione di nome Giulio della coorte Augusta.
27,1 Comincia un diario di Luca minuzioso e vivace, informatissimo sull'antica arte del navigare.
CEI 1974 Salimmo su una nave di Adramitto, che stava per partire verso i porti della provincia d`Asia e salpammo, avendo con noi Aristarco, un Macèdone di Tessalonica.
27,2 Adramitto era nella Misia, a sud-est di Tròade. Su Aristarco cfr. 19, 29. cfr. 20, 4. cfr. Col 4, 10.
CEI 1974 Il giorno dopo facemmo scalo a Sidone e Giulio, con gesto cortese verso Paolo, gli permise di recarsi dagli amici e di riceverne le cure.
27,3 Sidone era un porto della costa fenicia.
CEI 1974 27,4 Salpati di là, navigammo al riparo di Cipro a motivo dei venti contrari
CEI 1974 e, attraversato il mare della Cilicia e della Panfilia, giungemmo a Mira di Licia.
27,5 Mira: cfr. 21, 1-2.
CEI 1974 27,6 Qui il centurione trovò una nave di Alessandria in partenza per l`Italia e ci fece salire a bordo.
CEI 1974 Navigammo lentamente parecchi giorni, giungendo a fatica all`altezza di Cnido. Poi, siccome il vento non ci permetteva di approdare, prendemmo a navigare al riparo di Creta, dalle parti di Salmone,
27,7 Cnido, nell'omonima penisola a nord di Rodi.
CEI 1974 27,8 e costeggiandola a fatica giungemmo in una località chiamata Buoni Porti, vicino alla quale era la città di Lasèa.
CEI 1974 Essendo trascorso molto tempo ed essendo ormai pericolosa la navigazione poiché era già passata la festa dell`Espiazione, Paolo li ammoniva dicendo:
27,9 L'Espiazione era la grande celebrazione penitenziale degli Ebrei ( cfr. Lv 16, 29-31), che cadeva nell'autunno.
CEI 1974 27,10 "Vedo, o uomini, che la navigazione comincia a essere di gran rischio e di molto danno non solo per il carico e per la nave, ma anche per le nostre vite".
CEI 1974 27,11 Il centurione però dava più ascolto al pilota e al capitano della nave che alle parole di Paolo.
CEI 1974 27,12 E poiché quel porto era poco adatto a trascorrervi l`inverno, i più furono del parere di salpare di là nella speranza di andare a svernare a Fenice, un porto di Creta esposto a libeccio e a maestrale.
Tempesta nelle acque di Creta
CEI 1974 27,13 Appena cominciò a soffiare un leggero scirocco, convinti di potere ormai realizzare il progetto, levarono le ancore e costeggiavano da vicino Creta.
CEI 1974 Ma dopo non molto tempo si scatenò contro l`isola un vento d`uragano, detto allora "Euroaquilone".
27,14 L'Euroaquilone era il vento di nord-ovest.
CEI 1974 27,15 La nave fu travolta nel turbine e, non potendo più resistere al vento, abbandonati in sua balìa, andavamo alla deriva.
CEI 1974 Mentre passavamo sotto un isolotto chiamato Càudas, a fatica riuscimmo a padroneggiare la scialuppa;
27,16 Càudas, 40 km. a sud di Fenice.
CEI 1974 la tirarono a bordo e adoperarono gli attrezzi per fasciare di gòmene la nave. Quindi, per timore di finire incagliati nelle Sirti, calarono il galleggiante e si andava così alla deriva.
27,17 Le Sirti erano due insenature con estesi banchi sabbiosi sulla costa libica tra Misurata e Bengasi. Erano tristamente celebri negli ambienti marinari.
CEI 1974 27,18 Sbattuti violentemente dalla tempesta, il giorno seguente cominciarono a gettare a mare il carico;
CEI 1974 27,19 il terzo giorno con le proprie mani buttarono via l`attrezzatura della nave.
CEI 1974 27,20 Da vari giorni non comparivano più né sole, né stelle e la violenta tempesta continuava a infuriare, per cui ogni speranza di salvarci sembrava ormai perduta.
CEI 1974 27,21 Da molto tempo non si mangiava, quando Paolo, alzatosi in mezzo a loro, disse: "Sarebbe stato bene, o uomini, dar retta a me e non salpare da Creta; avreste evitato questo pericolo e questo danno.
CEI 1974 27,22 Tuttavia ora vi esorto a non perdervi di coraggio, perché non ci sarà alcuna perdita di vite in mezzo a voi, ma solo della nave.
CEI 1974 27,23 Mi è apparso infatti questa notte un angelo del Dio al quale appartengo e che servo,
CEI 1974 27,24 dicendomi: Non temere, Paolo; tu devi comparire davanti a Cesare ed ecco, Dio ti ha fatto grazia di tutti i tuoi compagni di navigazione.
CEI 1974 27,25 Perciò non perdetevi di coraggio, uomini; ho fiducia in Dio che avverrà come mi è stato annunziato.
CEI 1974 27,26 Ma è inevitabile che andiamo a finire su qualche isola".
CEI 1974 Come giunse la quattordicesima notte da quando andavamo alla deriva nell`Adriatico, verso mezzanotte i marinai ebbero l`impressione che una qualche terra si avvicinava.
27,27 L'Adriatico indicava in genere i mari tra l'Italia, la Grecia e l'Africa.
CEI 1974 Gettato lo scandaglio, trovarono venti braccia; dopo un breve intervallo, scandagliando di nuovo, trovarono quindici braccia.
27,28 Un braccio è di m. 1,85.
CEI 1974 27,29 Nel timore di finire contro gli scogli, gettarono da poppa quattro ancore, aspettando con ansia che spuntasse il giorno.
CEI 1974 27,30 Ma poiché i marinai cercavano di fuggire dalla nave e già stavano calando la scialuppa in mare, col pretesto di gettare le ancore da prora, Paolo disse al centurione e ai soldati:
CEI 1974 27,31 "Se costoro non rimangono sulla nave, voi non potrete mettervi in salvo".
CEI 1974 27,32 Allora i soldati recisero le gòmene della scialuppa e la lasciarono cadere in mare.
CEI 1974 27,33 Finché non spuntò il giorno, Paolo esortava tutti a prendere cibo: "Oggi è il quattordicesimo giorno che passate digiuni nell`attesa, senza prender nulla.
CEI 1974 27,34 Per questo vi esorto a prender cibo; è necessario per la vostra salvezza. Neanche un capello del vostro capo andrà perduto".
CEI 1974 Ciò detto, prese il pane, rese grazie a Dio davanti a tutti, lo spezzò e cominciò a mangiare.
27,35 Si può trattare o di un pasto normale preceduto dalla tradizionale preghiera o di una celebrazione eucaristica: cfr. 2, 42.
CEI 1974 27,36 Tutti si sentirono rianimati, e anch`essi presero cibo.
CEI 1974 27,37 Eravamo complessivamente sulla nave duecentosettantasei persone.
CEI 1974 27,38 Quando si furono rifocillati, alleggerirono la nave, gettando il frumento in mare.
Naufragio a Malta
CEI 1974 27,39 Fattosi giorno non riuscivano a riconoscere quella terra, ma notarono un`insenatura con spiaggia e decisero, se possibile, di spingere la nave verso di essa.
CEI 1974 27,40 Levarono le ancore e le lasciarono andare in mare; al tempo stesso allentarono i legami dei timoni e spiegata al vento la vela maestra, mossero verso la spiaggia.
CEI 1974 27,41 Ma incapparono in una secca e la nave vi si incagliò; mentre la prua arenata rimaneva immobile, la poppa minacciava di sfasciarsi sotto la violenza delle onde.
CEI 1974 I soldati pensarono allora di uccidere i prigionieri, perché nessuno sfuggisse gettandosi a nuoto,
27,42 I soldati avrebbero pagato con la vita la fuga dei prigionieri: cfr. 12, 19. cfr. 16, 27.
CEI 1974 27,43 ma il centurione, volendo salvare Paolo, impedì loro di attuare questo progetto; diede ordine che si gettassero per primi quelli che sapevano nuotare e raggiunsero la terra;
CEI 1974 27,44 poi gli altri, chi su tavole, chi su altri rottami della nave. E così tutti poterono mettersi in salvo a terra.