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CEI 1974 - Nuovo Testamento - Lettere Paoline - Filippesi - 2

Filippesi

2 1 Se c`è pertanto qualche consolazione in Cristo, se c`è conforto derivante dalla carità, se c`è qualche comunanza di spirito, se ci sono sentimenti di amore e di compassione,
2 rendete piena la mia gioia con l`unione dei vostri spiriti, con la stessa carità, con i medesimi sentimenti.
3 Non fate nulla per spirito di rivalità o per vanagloria, ma ognuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso.
4 Non cerchi ciascuno il proprio interesse, ma anche quello degli altri.
L`esempio di Cristo
Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù,
2,5-11 L’inno sul mistero di Cristo Figlio di Dio preesistente, incarnato ed esaltato dopo la sua morte, è uno dei testi più preziosi e sublimi dei N.T. L’inno potrebbe essere anche anteriore a Paolo.
il quale, pur essendo di natura divina,
non considerò un tesoro geloso
la sua uguaglianza con Dio;
2,6-8 Cristo Figlio di Dio, in tutto eguale al Padre, avrebbe potuto, facendosi uomo, manifestare esternamente la perfezione e la gloria della divinità da lui posseduta, ma per nostro amore vi ha rinunziato, umiliandosi fino all’obbrobrio della croce.
7 ma spogliò se stesso,
assumendo la condizione di servo
e divenendo simile agli uomini;
apparso in forma umana,
8 umiliò se stesso
facendosi obbediente fino alla morte
e alla morte di croce.
Per questo Dio l`ha esaltato
e gli ha dato il nome
che è al di sopra di ogni altro nome;
2,9 Il nome, cioè la dignità e il potere di cui al v. 11 : cfr. Ef 1, 21. cfr. Eb 1, 4.
perché nel nome di Gesù
ogni ginocchio si pieghi
nei cieli, sulla terra e sotto terra;
2,10-11 Cfr. Is 45, 3. Nella traduzione greca dell’A.T., il titolo Signore era riservato a Dio.
11 e ogni lingua proclami
che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre.

Esortazione alla santità
12 Quindi, miei cari, obbedendo come sempre, non solo come quando ero presente, ma molto più ora che sono lontano, attendete alla vostra salvezza con timore e tremore.
13 E` Dio infatti che suscita in voi il volere e l`operare secondo i suoi benevoli disegni.
14 Fate tutto senza mormorazioni e senza critiche,
15 perché siate irreprensibili e semplici, figli di Dio immacolati in mezzo a una generazione perversa e degenere, nella quale dovete splendere come astri nel mondo,
16 tenendo alta la parola di vita. Allora nel giorno di Cristo, io potrò vantarmi di non aver corso invano né invano faticato.
E anche se il mio sangue deve essere versato in libagione sul sacrificio e sull`offerta della vostra fede, sono contento, e ne godo con tutti voi.
2,17 cfr. Rm 15, 16.
18 Allo stesso modo anche voi godetene e rallegratevi con me.
Notizie
19 Ho speranza nel Signore Gesù di potervi presto inviare Timòteo, per essere anch`io confortato nel ricevere vostre notizie.
20 Infatti, non ho nessuno d`animo uguale al suo e che sappia occuparsi così di cuore delle cose vostre,
21 perché tutti cercano i propri interessi, non quelli di Gesù Cristo.
22 Ma voi conoscete la buona prova da lui data, poiché ha servito il vangelo con me, come un figlio serve il padre.
23 Spero quindi di mandarvelo presto, non appena avrò visto chiaro nella mia situazione.
24 Ma ho la convinzione nel Signore che presto verrò anch`io di persona.
Per il momento ho creduto necessario mandarvi Epafrodìto, questo nostro fratello che è anche mio compagno di lavoro e di lotta, vostro inviato per sovvenire alle mie necessità;
2,25 Epafrodito è citato solo qui.
26 lo mando perché aveva grande desiderio di rivedere voi tutti e si preoccupava perché eravate a conoscenza della sua malattia.
27 E` stato grave, infatti, e vicino alla morte. Ma Dio gli ha usato misericordia, e non a lui solo ma anche a me, perché non avessi dolore su dolore.
28 L`ho mandato quindi con tanta premura perché vi rallegriate al vederlo di nuovo e io non sia più preoccupato.
29 Accoglietelo dunque nel Signore con piena gioia e abbiate grande stima verso persone come lui;
30 perché ha rasentato la morte per la causa di Cristo, rischiando la vita, per sostituirvi nel servizio presso di me.

Note al testo

2,5-11 L’inno sul mistero di Cristo Figlio di Dio preesistente, incarnato ed esaltato dopo la sua morte, è uno dei testi più preziosi e sublimi dei N.T. L’inno potrebbe essere anche anteriore a Paolo.
2,6-8 Cristo Figlio di Dio, in tutto eguale al Padre, avrebbe potuto, facendosi uomo, manifestare esternamente la perfezione e la gloria della divinità da lui posseduta, ma per nostro amore vi ha rinunziato, umiliandosi fino all’obbrobrio della croce.
2,9 Il nome, cioè la dignità e il potere di cui al v. 11 : cfr. Ef 1, 21. cfr. Eb 1, 4.
2,10-11 Cfr. Is 45, 3. Nella traduzione greca dell’A.T., il titolo Signore era riservato a Dio.
2,17 cfr. Rm 15, 16.
2,25 Epafrodito è citato solo qui.