Giovanni
il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
1,1 Questo prologo è in realtà un grandioso inno, che accenna i temi principali dei vangelo e si comprende pienamente alla fine della lettura di tutto il libro. "Verbo" corrisponde al greco Logos-Parola, un termine polivalente d'uso comune nella filosofia greca di quel tempo, ma che Gv intende alla luce dell'A.T. ( cfr. Pro 8,22-36. cfr. Sir 24,1-31) e della tradizione cristiana. " Verbo " è Gesù (v. 14) in quanto "Parola" del Padre, di lui rivelatore e manifestazione perfetta (cfr. 14,9), della stessa natura di Dio, ma da lui distinto come persona ( cfr. Sap 7,22-27).
e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste.
e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre,
ma le tenebre non l`hanno accolta.
1,5 Le tenebre sono le potenze del male che si oppongono a Dio e, più in concreto, i malvagi: cfr. 3,19-21.
e il suo nome era Giovanni. 7 Egli venne come testimone
per rendere testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui. 8 Egli non era la luce,
ma doveva render testimonianza alla luce. Veniva nel mondo
la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
1,9 La luce vera nel senso di piena; Giovanni non era la luce perfetta e salvifica: cfr. 5,35.
e il mondo fu fatto per mezzo di lui,
eppure il mondo non lo riconobbe. 11 Venne fra la sua gente,
ma i suoi non l`hanno accolto. A quanti però l`hanno accolto,
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue,
né da volere di carne,
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi vedemmo la sua gloria,
gloria come di unigenito dal Padre,
pieno di grazia e di verità. 15 Giovanni gli rende testimonianza
e grida: "Ecco l`uomo di cui io dissi:
Colui che viene dopo di me
mi è passato avanti,
perché era prima di me". 16 Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto
e grazia su grazia. Perché la legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
proprio il Figlio unigenito,
che è nel seno del Padre,
lui lo ha rivelato.
Testimonianza di Giovanni E questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e leviti a interrogarlo: "Chi sei tu?".
1,21 Sul creduto ritorno di Elia cfr. Mt11,13-14.
"Io sono voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
come disse il profeta Isaia". 24 Essi erano stati mandati da parte dei farisei. Lo interrogarono e gli dissero: "Perché dunque battezzi se tu non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?".
1,25 Il profeta era quello atteso secondo la profezia di cfr. Dt 18,15.
1,29 L'agnello di Dio è la vittima che cancella il peccato: cfr. Is 53,4-7. cfr. Es 2,1. Sui vari possibili significati dell'agnello cfr. 19,36. cfr. Ap 5,6-12. cfr 1Cor 5,7. cfr. At 8,31-35. cfr 1Pt 1,18-20.
1,41 Cristo, in greco, significa l'unto, il consacrato: cfr. Mt 1,17.
1,42 Cefa, in aramaico, significa pietra, roccia: cfr. Mt 16,18. Il nome era allora sconosciuto. Nella Bibbia, mutare il nome significa prendere possesso di qualcuno, dare una direzione nuova alla sua vita.
1,45 Natanaele è l'apostolo Bartolomeo: cfr. Mt 10,3.
1,51 Allusione alla visione di Giacobbe in cfr. Gn 28,10-17. Sul Figlio dell'uomo cfr. Mt 8,20. 1 discepoli avranno altre prove della divinità di Cristo.
Note al testo