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CEI 1974 - Nuovo Testamento - Vangeli - Luca - 16

Luca

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CEI 2008

CEI 1974 16 Diceva anche ai discepoli: "C`era un uomo ricco che aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi.
16,1 Nell'esortare a un prudente uso dei beni terreni Gesù non giustifica le frodi dell'amministratore, ma ne loda soltanto l'abilità, la sola proposta ad esempio.
CEI 2008 Lc Diceva anche ai discepoli: "Un uomo ricco aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi.
16,1-9 Parabola dell’amministratore disonesto
CEI 1974 16,2 Lo chiamò e gli disse: Che è questo che sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché non puoi più essere amministratore.
CEI 2008 Lc16,2Lo chiamò e gli disse: "Che cosa sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché non potrai più amministrare".
CEI 1974 16,3 L`amministratore disse tra sé: Che farò ora che il mio padrone mi toglie l`amministrazione? Zappare, non ho forza, mendicare, mi vergogno.
CEI 2008 Lc16,3L'amministratore disse tra sé: "Che cosa farò, ora che il mio padrone mi toglie l'amministrazione? Zappare, non ne ho la forza; mendicare, mi vergogno.
CEI 1974 16,4 So io che cosa fare perché, quando sarò stato allontanato dall`amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua.
CEI 2008 Lc16,4So io che cosa farò perché, quando sarò stato allontanato dall'amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua".
CEI 1974 16,5 Chiamò uno per uno i debitori del padrone e disse al primo:
CEI 2008 Lc16,5Chiamò uno per uno i debitori del suo padrone e disse al primo: "Tu quanto devi al mio padrone?".
CEI 1974 16,6 Tu quanto devi al mio padrone? Quello rispose: Cento barili d`olio. Gli disse: Prendi la tua ricevuta, siediti e scrivi subito cinquanta.
CEI 2008 Lc16,6Quello rispose: "Cento barili d'olio". Gli disse: "Prendi la tua ricevuta, siediti subito e scrivi cinquanta".
CEI 1974 16,7 Poi disse a un altro: Tu quanto devi? Rispose: Cento misure di grano. Gli disse: Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta.
CEI 2008 Lc16,7Poi disse a un altro: "Tu quanto devi?". Rispose: "Cento misure di grano". Gli disse: "Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta".
CEI 1974 16,8 Il padrone lodò quell`amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce.
CEI 2008 Lc16,8Il padrone lodò quell'amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce.
CEI 1974 16,9 Ebbene, io vi dico: Procuratevi amici con la iniqua ricchezza, perché, quand`essa verrà a mancare, vi accolgano nelle dimore eterne.
CEI 2008 Lc16,9Ebbene, io vi dico: fatevi degli amici con la ricchezza disonesta, perché, quando questa verrà a mancare, essi vi accolgano nelle dimore eterne.
CEI 1974 16,10 Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto; e chi è disonesto nel poco, è disonesto anche nel molto.
CEI 2008 LcChi è fedele in cose di poco conto, è fedele anche in cose importanti; e chi è disonesto in cose di poco conto, è disonesto anche in cose importanti.
16,10-15  Non potete servire Dio e la ricchezza (per il v. 13 vedi Mt 6,24)
CEI 1974 16,11 Se dunque non siete stati fedeli nella iniqua ricchezza, chi vi affiderà quella vera?
CEI 2008 Lc16,11Se dunque non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella vera?
CEI 1974 16,12 E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra?
CEI 2008 Lc16,12E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra?
CEI 1974 Nessun servo può servire a due padroni: o odierà l`uno e amerà l`altro oppure si affezionerà all`uno e disprezzerà l`altro. Non potete servire a Dio e a mammona".
Ipocrisia dei farisei
16,13 Cfr. Mt 6, 24.
CEI 2008 Lc16,13Nessun servitore può servire due padroni, perché o odierà l'uno e amerà l'altro, oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro. Non potete servire Dio e la ricchezza".
CEI 1974 16,14 I farisei, che erano attaccati al denaro, ascoltavano tutte queste cose e si beffavano di lui.
CEI 2008 Lc16,14I farisei, che erano attaccati al denaro, ascoltavano tutte queste cose e si facevano beffe di lui.
CEI 1974 16,15 Egli disse: "Voi vi ritenete giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori: ciò che è esaltato fra gli uomini è cosa detestabile davanti a Dio.
CEI 2008 Lc16,15Egli disse loro: "Voi siete quelli che si ritengono giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori: ciò che fra gli uomini viene esaltato, davanti a Dio è cosa abominevole.
CEI 1974 La Legge i Profeti fino a Giovanni; da allora in poi viene annunziato il regno di Dio e ognuno si sforza per entrarvi.
16,16-18 Cfr. Mt 11, 12-13.cfr. Mt 5, 18.cfr. Mt 5, 32. cfr. Mt 19, 9.
CEI 2008 LcLa Legge e i Profeti fino a Giovanni: da allora in poi viene annunciato il regno di Dio e ognuno si sforza di entrarvi.
16,16-18  Legge di Mosè e regno di Dio (vedi Mt 11,12-13; 5,18.32; 19,9; Mc 10,11)
CEI 1974 16,17 E` più facile che abbiano fine il cielo e la terra, anziché cada un solo trattino della Legge.
CEI 2008 Lc16,17È più facile che passino il cielo e la terra, anziché cada un solo trattino della Legge.
CEI 1974 16,18 Chiunque ripudia la propria moglie e ne sposa un`altra, commette adulterio; chi sposa una donna ripudiata dal marito, commette adulterio.
Il ricco epulone
CEI 2008 Lc16,18Chiunque ripudia la propria moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio; chi sposa una donna ripudiata dal marito, commette adulterio.
CEI 1974 C`era un uomo ricco, che vestiva di porpora e di bisso e tutti i giorni banchettava lautamente.
16,19 Anche questa parabola è propria di Lc, ed è l'unica in cui un personaggio di fantasia abbia un nome: Lazzaro, cioè Eleazaro.
CEI 2008 LcC'era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti.
16,19-31  Parabola del ricco e del povero
 Questa parabola ha vari significati: ricorda l’importanza del buon uso delle ricchezze e della premura verso i bisognosi; insegna che con la morte vi è il giudizio individuale, che non sarà più modificato; soprattutto è un appello a convertirsi finché vi è tempo, senza pretendere segni straordinari, che non gioverebbero affatto.
CEI 1974 16,20 Un mendicante, di nome Lazzaro, giaceva alla sua porta, coperto di piaghe,
CEI 2008 Lc16,20Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe,
CEI 1974 16,21 bramoso di sfamarsi di quello che cadeva dalla mensa del ricco. Perfino i cani venivano a leccare le sue piaghe.
CEI 2008 Lc16,21bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe.
CEI 1974 Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto.
16,22 Nel seno di Abramo, cioè al posto d'onore nel convito celeste, che è immagine della beatitudine eterna.
CEI 2008 LcUn giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto.
16,22 accanto ad Abramo: letteralmente “nel seno di Abramo”, cioè al posto d’onore nel convito celeste, che è immagine della beatitudine eterna.
CEI 1974 16,23 Stando nell`inferno tra i tormenti, levò gli occhi e vide di lontano Abramo e Lazzaro accanto a lui.
CEI 2008 Lc16,23Stando negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui.
CEI 1974 16,24 Allora gridando disse: Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell`acqua la punta del dito e bagnarmi la lingua, perché questa fiamma mi tortura.
CEI 2008 Lc16,24Allora gridando disse: "Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell'acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma".
CEI 1974 16,25 Ma Abramo rispose: Figlio, ricordati che hai ricevuto i tuoi beni durante la vita e Lazzaro parimenti i suoi mali; ora invece lui è consolato e tu sei in mezzo ai tormenti.
CEI 2008 Lc16,25Ma Abramo rispose: "Figlio, ricòrdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti.
CEI 1974 16,26 Per di più, tra noi e voi è stabilito un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi non possono, né di costì si può attraversare fino a noi.
CEI 2008 Lc16,26Per di più, tra noi e voi è stato fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, né di lì possono giungere fino a noi".
CEI 1974 16,27 E quegli replicò: Allora, padre, ti prego di mandarlo a casa di mio padre,
CEI 2008 Lc16,27E quello replicò: "Allora, padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre,
CEI 1974 16,28 perché ho cinque fratelli. Li ammonisca, perché non vengano anch`essi in questo luogo di tormento.
CEI 2008 Lc16,28perché ho cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perché non vengano anch'essi in questo luogo di tormento".
CEI 1974 16,29 Ma Abramo rispose: Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro.
CEI 2008 Lc16,29Ma Abramo rispose: "Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro".
CEI 1974 16,30 E lui: No, padre Abramo, ma se qualcuno dai morti andrà da loro, si ravvederanno.
CEI 2008 Lc16,30E lui replicò: "No, padre Abramo, ma se dai morti qualcuno andrà da loro, si convertiranno".
CEI 1974 16,31 Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i Profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti sarebbero persuasi".
CEI 2008 Lc16,31Abramo rispose: "Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti"".