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CEI 1974 - Nuovo Testamento - Vangeli - Matteo - 18

Matteo

18 In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: "Chi dunque è il più grande nel regno dei cieli?".
18,1 Cfr. Mc 9, 33-48. cfr. Lc 9, 46-48. cfr. Lc 17, 1-3.
2 Allora Gesù chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse:
"In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli.
18,3 Come bambini, cioè disponibili alla grazia, confidenti in Dio, senza orgoglio e ambizioni.
4 Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli.
5 E chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me.
Contro lo scandalo
Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare.
18,6 La macina era la parte mobile dei mulini di pietra.
7 Guai al mondo per gli scandali! E` inevitabile che avvengano scandali, ma guai all`uomo per colpa del quale avviene lo scandalo!
Se la tua mano o il tuo piede ti è occasione di scandalo, taglialo e gettalo via da te; è meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, che avere due mani o due piedi ed essere gettato nel fuoco eterno.
18,8-9 Cfr. 5, 29. per la Geenna v. nota cfr. 5, 21.
9 E se il tuo occhio ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te; è meglio per te entrare nella vita con un occhio solo, che avere due occhi ed essere gettato nella Geenna del fuoco.
10 Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perché vi dico che i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli. [
E` venuto infatti il Figlio dell`uomo a salvare ciò che era perduto].
La pecorella smarrita
18,11 Il v. mancante in molti manoscritti, sembra trasferito qui da cfr. Lc 19, 10.
12 Che ve ne pare? Se un uomo ha cento pecore e ne smarrisce una, non lascerà forse le novantanove sui monti, per andare in cerca di quella perduta?
13 Se gli riesce di trovarla, in verità vi dico, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite.
14 Così il Padre vostro celeste non vuole che si perda neanche uno solo di questi piccoli.
Correzione fraterna
15 Se il tuo fratello commette una colpa, và e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello;
se non ti ascolterà, prendi con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni.
18,16 Citazione di cfr. Dt 19, 15.
Se poi non ascolterà neppure costoro, dillo all`assemblea; e se non ascolterà neanche l`assemblea, sia per te come un pagano e un pubblicano.Il perdono cristiano
18,17 Pubblicano, cioè peccatore: cfr. 5, 46.
In verità vi dico: tutto quello che legherete sopra la terra sarà legato anche in cielo e tutto quello che scioglierete sopra la terra sarà sciolto anche in cielo.
18,18 Cfr. 16, 18-19. Il potere viene esteso ai Dodici.
19 In verità vi dico ancora: se due di voi sopra la terra si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli ve la concederà.
20 Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro".
21 Allora Pietro gli si avvicinò e gli disse: "Signore, quante volte dovrò perdonare al mio fratello, se pecca contro di me? Fino a sette volte?".
E Gesù gli rispose: "Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette.
Parabola del servitore spietato
18,22 Settanta volte sette, cioè senza computo, sempre.
23 A questo proposito, il regno dei cieli è simile a un re che volle fare i conti con i suoi servi.
Incominciati i conti, gli fu presentato uno che gli era debitore di diecimila talenti.
18,24 La somma equivale a 60 milioni di paghe giornaliere di un operaio.
25 Non avendo però costui il denaro da restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, con i figli e con quanto possedeva, e saldasse così il debito.
26 Allora quel servo, gettatosi a terra, lo supplicava: Signore, abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa.
27 Impietositosi del servo, il padrone lo lasciò andare e gli condonò il debito.
Appena uscito, quel servo trovò un altro servo come lui che gli doveva cento denari e, afferratolo, lo soffocava e diceva: Paga quel che devi!
18,28 Cento denari, una somma 600.000 volte minore di quella del cfr. Mt 18, 24.
29 Il suo compagno, gettatosi a terra, lo supplicava dicendo: Abbi pazienza con me e ti rifonderò il debito.
30 Ma egli non volle esaudirlo, andò e lo fece gettare in carcere, fino a che non avesse pagato il debito.
31 Visto quel che accadeva, gli altri servi furono addolorati e andarono a riferire al loro padrone tutto l`accaduto.
32 Allora il padrone fece chiamare quell`uomo e gli disse: Servo malvagio, io ti ho condonato tutto il debito perché mi hai pregato.
33 Non dovevi forse anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?
34 E, sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non gli avesse restituito tutto il dovuto.
35 Così anche il mio Padre celeste farà a ciascuno di voi, se non perdonerete di cuore al vostro fratello".

Note al testo

18,1 Cfr. Mc 9, 33-48. cfr. Lc 9, 46-48. cfr. Lc 17, 1-3.
18,3 Come bambini, cioè disponibili alla grazia, confidenti in Dio, senza orgoglio e ambizioni.
18,6 La macina era la parte mobile dei mulini di pietra.
18,8-9 Cfr. 5, 29. per la Geenna v. nota cfr. 5, 21.
18,11 Il v. mancante in molti manoscritti, sembra trasferito qui da cfr. Lc 19, 10.
18,16 Citazione di cfr. Dt 19, 15.
18,17 Pubblicano, cioè peccatore: cfr. 5, 46.
18,18 Cfr. 16, 18-19. Il potere viene esteso ai Dodici.
18,22 Settanta volte sette, cioè senza computo, sempre.
18,24 La somma equivale a 60 milioni di paghe giornaliere di un operaio.
18,28 Cento denari, una somma 600.000 volte minore di quella del cfr. Mt 18, 24.