Romani
CEI 1974 Torna al libro
Interconfessionale
CEI 1974
4
Che diremo dunque di Abramo, nostro antenato secondo la carne?
CEI 1974
4,2 Se infatti Abramo è stato giustificato per le opere, certo ha di che gloriarsi, ma non davanti a Dio.
Interconfessionale
RmSe la posizione di Abramo dinanzi a Dio dipendesse dalle sue opere, egli potrebbe vantarsene. Ma non con Dio.
CEI 1974
Ora, che cosa dice la Scrittura? Abramo ebbe fede in Dio e ciò gli fu accreditato come giustizia.
4,3
Cfr. di Gn 15, 6.
Interconfessionale
RmChe cosa dice, infatti, la *Bibbia? Abramo ebbe fiducia in Dio e per questo Dio lo considerò giusto.
Rimandi
4,3
Gn 15,6; cfr. Rm 4,9; Gal 3,6-9; Gc 2,20-24. — la fede di Abramo Gn 12,1-5.
Note al Testo
4,3
per questo Dio lo considerò giusto: oppure: e ciò gli fu messo in conto di giustizia: oppure: e Dio gliela accreditò come giustizia. In 4,3.5.6.9.22; 5,17.21 ricorre senza aggiunte quella parola greca che molti rendono con giustizia, per il suo senso bisogna tenere conto di quanto si è detto nelle note a 1,17 e 3,26.
Interconfessionale
RmQuando uno lavora e riceve una paga questa non gli è data come regalo, ma perché gli è dovuta.
CEI 1974
4,5 a chi invece non lavora, ma crede in colui che giustifica l`empio, la sua fede gli viene accreditata come giustizia.
CEI 1974
4,6 Così anche Davide proclama beato l`uomo a cui Dio accredita la giustizia indipendentemente dalle opere:
Interconfessionale
Rm4,6Anche Davide proclama beato l’uomo che Dio considera giusto indipendentemente dalle opere che compie:
CEI 1974
4,9 Orbene, questa beatitudine riguarda chi è circonciso o anche chi non è circonciso? Noi diciamo infatti che la fede fu accreditata ad Abramo come giustizia.
Interconfessionale
Rm4,9La gioia del perdono è data solamente a chi è circonciso, oppure anche a chi non lo è? Abbiamo appena detto: Abramo ebbe fede in Dio e per questo Dio lo considerò giusto.
CEI 1974
4,10 Come dunque gli fu accreditata? Quando era circonciso o quando non lo era? Non certo dopo la circoncisione, ma prima.
Interconfessionale
Rm4,10Ma quando lo considerò giusto? Prima che fosse circonciso, o dopo? Prima, quando non lo era ancora.
CEI 1974
Infatti egli ricevette il segno della circoncisione quale sigillo della giustizia derivante dalla fede che aveva già ottenuta quando non era ancora circonciso; questo perché fosse padre di tutti i non circoncisi che credono e perché anche a loro venisse accreditata la giustizia
4,11
La circoncisione venne più tardi (cfr. Gn 17, 10 ss.), quando Abramo già era giusto per la sua fede nelle promesse di Dio.
Interconfessionale
RmEgli ricevette la *circoncisione in seguito, come segno che Dio lo aveva considerato giusto per la sua fede. Così Abramo è diventato padre di tutti quelli che credono in Dio senza essere circoncisi: Dio considera giusti anche loro.
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4,12 e fosse padre anche dei circoncisi, di quelli che non solo hanno la circoncisione, ma camminano anche sulle orme della fede del nostro padre Abramo prima della sua circoncisione.
Le promesse furono fatte alla fede
Le promesse furono fatte alla fede
Interconfessionale
Rm4,12Allo stesso modo Abramo è anche il padre di tutti quelli che sono circoncisi, i quali però non si accontentano di questo fatto, ma seguono l’esempio della fede che Abramo, nostro padre, ha avuto prima di essere circonciso.
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Non infatti in virtù della legge fu data ad Abramo o alla sua discendenza la promessa di diventare erede del mondo, ma in virtù della giustizia che viene dalla fede;
Interconfessionale
RmDio promise ad Abramo che i suoi discendenti avrebbero avuto in eredità il mondo intero. Questa promessa fu fatta non perché Abramo avesse ubbidito alla *Legge, ma perché Dio l’aveva considerato giusto a motivo della sua fede.
Rimandi
4,13
la promessa fatta ad Abramo Gn 12,2-3; 22,15-18; Gal 3,15-16. — la fede di Abramo Eb 11,8-12.
CEI 1974
4,14 poiché se diventassero eredi coloro che provengono dalla legge, sarebbe resa vana la fede e nulla la promessa.
Interconfessionale
Rm4,14Se gli eredi fossero quelli che ubbidiscono alla legge di Mosè, la fede diventerebbe inutile e la promessa di Dio non avrebbe alcun senso.
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La legge infatti provoca l`ira; al contrario, dove non c`è legge, non c`è nemmeno trasgressione.
Interconfessionale
RmLa Legge infatti provoca la collera di Dio, ma dove non c’è nessuna legge non ci può essere nemmeno una disubbidienza.
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4,16 Eredi quindi si diventa per la fede, perché ciò sia per grazia e così la promessa sia sicura per tutta la discendenza, non soltanto per quella che deriva dalla legge, ma anche per quella che deriva dalla fede di Abramo, il quale è padre di tutti noi.
Interconfessionale
RmQuindi, si diventa eredi della promessa di Dio perché si ha fede. L’eredità è data per grazia. Solo così la promessa è assicurata a tutti i discendenti di Abramo. Non soltanto a quelli che hanno la Legge, ma anche a quelli che hanno fede, come Abramo. Egli è il padre di tutti noi.
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Infatti sta scritto: Ti ho costituito padre di molti popoli; (è nostro padre) davanti al Dio nel quale credette, che dà vita ai morti e chiama all`esistenza le cose che ancora non esistono.
Interconfessionale
RmDice infatti la Bibbia: Ti ho fatto diventare padre di molti popoli.
Egli è nostro padre dinanzi a Dio, perché ha creduto in colui che fa rivivere i morti e chiama all’esistenza le cose che ancora non esistono.
Egli è nostro padre dinanzi a Dio, perché ha creduto in colui che fa rivivere i morti e chiama all’esistenza le cose che ancora non esistono.
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4,18 Egli ebbe fede sperando contro ogni speranza e così divenne padre di molti popoli, come gli era stato detto: Così sarà la tua discendenza.
Interconfessionale
RmAl di là di ogni umana speranza, egli credette che sarebbe diventato padre di molti popoli, perché Dio gli aveva detto: molto numerosi saranno i tuoi discendenti.
Note al Testo
4,18
molto numerosi saranno i tuoi discendenti: oppure: tale sarà la tua discendenza, cioè come le stelle del cielo (vedi Genesi 15,5).
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Egli non vacillò nella fede, pur vedendo già come morto il proprio corpo - aveva circa cento anni - e morto il seno di Sara.
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RmAbramo aveva allora circa cent’anni e si rendeva conto che il suo corpo e quello di Sara erano come morti, cioè ormai incapaci di avere figli. Eppure continuò a credere.
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4,20 Per la promessa di Dio non esitò con incredulità, ma si rafforzò nella fede e diede gloria a Dio,
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4,21 pienamente convinto che quanto egli aveva promesso era anche capace di portarlo a compimento.
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4,24 ma anche per noi, ai quali sarà egualmente accreditato: a noi che crediamo in colui che ha risuscitato dai morti Gesù nostro Signore,
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il quale è stato messo a morte per i nostri peccati ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione.
4,25
Cfr. Is 53, 4. ss.
Interconfessionale
RmEgli è stato messo a morte a causa dei nostri peccati, ma Dio lo ha risuscitato per metterci in rapporto giusto con sé.
Rimandi
Note al Testo
4,25
per metterci in rapporto giusto con sé: è il senso dell’espressione greca: per la nostra giustificazione. La parola greca qui tradotta è leggermente diversa da quella che alcuni traducono con giustizia (lo stesso termine ricorre anche in 5,18).