Dimensioni del testo

Carattere

Tema

Evidenzia versetti con note

Stai leggendo

CEI1974

CEI 1974

Capitoli
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
BibbiaEDU-logo

CEI 1974 - Nuovo Testamento - Lettere Paoline - Romani - 8

Romani

8 Non c`è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù.
8,1 Il regime nuovo dello Spirito (cfr. 7, 6) sostituisce il regime della legge del peccato e della morte. Il cristiano vive in Cristo una vita nuova sotto l’azione dello Spirito (cfr. Rm 8, 1-13), una vita filiale destinata alla gloria (cfr. Rm 8, 14-30) e affidata all’amore (vv. 31-39).
2 Poiché la legge dello Spirito che dà vita in Cristo Gesù ti ha liberato dalla legge del peccato e della morte.
3 Infatti ciò che era impossibile alla legge, perché la carne la rendeva impotente, Dio lo ha reso possibile: mandando il proprio Figlio in una carne simile a quella del peccato e in vista del peccato, egli ha condannato il peccato nella carne,
4 perché la giustizia della legge si adempisse in noi, che non camminiamo secondo la carne ma secondo lo Spirito.
5 Quelli infatti che vivono secondo la carne, pensano alle cose della carne; quelli invece che vivono secondo lo Spirito, alle cose dello Spirito.
6 Ma i desideri della carne portano alla morte, mentre i desideri dello Spirito portano alla vita e alla pace.
7 Infatti i desideri della carne sono in rivolta contro Dio, perché non si sottomettono alla sua legge e neanche lo potrebbero.
8 Quelli che vivono secondo la carne non possono piacere a Dio.
9 Voi però non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene.
10 E se Cristo è in voi, il vostro corpo è morto a causa del peccato, ma lo spirito è vita a causa della giustificazione.
E se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.
Speranza della gloria futura
8,11 Cfr. 6, 5. cfr 1 Ts 4, 14. cfr 1 Cor 6, 14. cfr 15, 20 ss.; cfr 2 Cor 4, 14. cfr 13, 4. cfr. Ef 2, 6. cfr Col 1, 18. cfr 2, 12. cfr 2 Tm 2, 11.
12 Così dunque fratelli, noi siamo debitori, ma non verso la carne per vivere secondo la carne;
13 poiché se vivete secondo la carne, voi morirete; se invece con l`aiuto dello Spirito voi fate m0rire le opere del corpo, vivrete.
14 Infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio.
E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: "Abbà, Padre!".
8,15 Cfr. Gal 4, 5-7, nota.
16 Lo Spirito stesso attesta al nostro spirito che siamo figli di Dio.
17 E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se veramente partecipiamo alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria.
18 Io ritengo, infatti, che le sofferenze del momento presente non sono paragonabili alla gloria futura che dovrà essere rivelata in noi.
Desiderio della creazione e nostro
La creazione stessa attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio;
8,19-22 li mondo creato, fu coinvolto nel peccato dell’uomo (cfr. Gn 3, 17) e costretto a servire al peccato e alla morte, è anch’esso in attesa della liberazione: cfr. Ef 1, 10. cfr. Col 1, 19-20. cfr. Ap 21, 1.
20 essa infatti è stata sottomessa alla caducità - non per suo volere, ma per volere di colui che l`ha sottomessa - e nutre la speranza
21 di essere lei pure liberata dalla schiavitù della corruzione, per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio.
22 Sapppiamo bene infatti che tutta la creazione geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del parto;
essa non è la sola, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l`adozione a figli, la redenzione del nostro corpo.
8,23 La redenzione del corpo è la sua risurrezione gloriosa (cfr 1 Cor 15, 45-49), ultimo atto della salvezza, che è, come l’adozione filiale (vv.15.23), una realtà acquisita, in attesa della definitiva perfezione.
24 Poiché nella speranza noi siamo stati salvati. Ora, ciò che si spera, se visto, non è più speranza; infatti, ciò che uno già vede, come potrebbe ancora sperarlo?
25 Ma se speriamo quello che non vediamo, lo attendiamo con perseveranza.
L` opera dello Spirito Santo
26 Allo stesso modo anche lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente domandare, ma lo Spirito stesso intercede con insistenza per noi, con gemiti inesprimibili;
27 e colui che scruta i cuori sa quali sono i desideri dello Spirito, poiché egli intercede per i credenti secondo i disegni di Dio.
Del resto, noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio, che sono stati chiamati secondo il suo disegno.
8,28-29 Sintesi dei piano divino di salvezza, concepito dall’eternità. La conformità all’immagine non è esteriore; il battesimo ha dato inizio alla nostra trasformazione in Cristo, che si svilupperà fino alla fine dei tempi: cfr 2 Cor 3, 18. cfr 1 Cor 15, 49.
29 Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto li ha anche predestinati ad essere conformi all`immagine del Figlio suo, perché egli sia il primogenito tra molti fratelli;
quelli poi che ha predestinati li ha anche chiamati; quelli che ha chiamati li ha anche giustificati; quelli che ha giustificati li ha anche glorificati.
8,30 La glorificazione finale è considerata come un fatto compiuto perché fa parte del piano divino.
Che diremo dunque in proposito? Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi?
8,31-39 Un vibrante inno all’amore di Dio, che infonde piena fiducia.
Egli che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, come non ci donerà ogni cosa insieme con lui?
8,32 Richiamo del sacrificio di Isacco cfr. Gn 22, 16.
Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio giustifica.
8,33 Il v. si ispira forse a cfr. Is 50, 8, un testo dove si parla della passione del Messia, applicata da Paolo a chi soffre per Cristo.
34 Chi condannerà? Cristo Gesù, che è morto, anzi, che è risuscitato, sta alla destra di Dio e intercede per noi?
35 Chi ci separerà dunque dall`amore di Cristo? Forse la tribolazione, l`angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada?
Proprio come sta scritto:

Per causa tua siamo messi a morte tutto il giorno
siamo trattati come pecore da macello.
8,36 Citazione del cfr. Sal 43, 23.
37 Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori per virtù di colui che ci ha amati.
Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire,
8,38 Con i termini angeli, principati, altezza, profondità Paolo forse si riferisce a ogni specie di potenza, amica o nemica.
39 né potenze, né altezza né profondità, né alcun`altra creatura potrà mai separarci dall`amore di Dio, in Cristo Gesù, nostro Signore.

Note al testo

8,1 Il regime nuovo dello Spirito (cfr. 7, 6) sostituisce il regime della legge del peccato e della morte. Il cristiano vive in Cristo una vita nuova sotto l’azione dello Spirito (cfr. Rm 8, 1-13), una vita filiale destinata alla gloria (cfr. Rm 8, 14-30) e affidata all’amore (vv. 31-39).
8,11 Cfr. 6, 5. cfr 1 Ts 4, 14. cfr 1 Cor 6, 14. cfr 15, 20 ss.; cfr 2 Cor 4, 14. cfr 13, 4. cfr. Ef 2, 6. cfr Col 1, 18. cfr 2, 12. cfr 2 Tm 2, 11.
8,15 Cfr. Gal 4, 5-7, nota.
8,19-22 li mondo creato, fu coinvolto nel peccato dell’uomo (cfr. Gn 3, 17) e costretto a servire al peccato e alla morte, è anch’esso in attesa della liberazione: cfr. Ef 1, 10. cfr. Col 1, 19-20. cfr. Ap 21, 1.
8,23 La redenzione del corpo è la sua risurrezione gloriosa (cfr 1 Cor 15, 45-49), ultimo atto della salvezza, che è, come l’adozione filiale (vv.15.23), una realtà acquisita, in attesa della definitiva perfezione.
8,28-29 Sintesi dei piano divino di salvezza, concepito dall’eternità. La conformità all’immagine non è esteriore; il battesimo ha dato inizio alla nostra trasformazione in Cristo, che si svilupperà fino alla fine dei tempi: cfr 2 Cor 3, 18. cfr 1 Cor 15, 49.
8,30 La glorificazione finale è considerata come un fatto compiuto perché fa parte del piano divino.
8,31-39 Un vibrante inno all’amore di Dio, che infonde piena fiducia.
8,32 Richiamo del sacrificio di Isacco cfr. Gn 22, 16.
8,33 Il v. si ispira forse a cfr. Is 50, 8, un testo dove si parla della passione del Messia, applicata da Paolo a chi soffre per Cristo.
8,36 Citazione del cfr. Sal 43, 23.
8,38 Con i termini angeli, principati, altezza, profondità Paolo forse si riferisce a ogni specie di potenza, amica o nemica.