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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Storici - 1 Cronache - 21

1 Cronache

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NT greco

CEI 2008 21 Satana insorse contro Israele e incitò Davide a censire Israele.
21,1-17 Il peccato del censimento
Satana: questo termine in origine era un nome comune e significava “avversario”. Nell’AT appare in Gb 1-2 e Zc 3,1 con l’articolo determinativo. Qui è senza articolo, come nome proprio.
CEI 2008 21,2Davide disse a Ioab e ai capi del popolo: "Andate, contate gli Israeliti da Betsabea a Dan; quindi portatemene il conto, così che io conosca il loro numero".
CEI 2008 21,3Ioab disse a Davide: "Il Signore aumenti il suo popolo cento volte più di quello che è! Ma, o re, mio signore, essi non sono tutti sudditi del mio signore? Perché il mio signore vuole questa inchiesta? Perché dovrebbe cadere tale colpa su Israele?".
CEI 2008 21,4Ma l'ordine del re prevalse su Ioab. Questi partì e percorse tutto Israele, quindi tornò a Gerusalemme.
CEI 2008 21,5Ioab consegnò a Davide il totale del censimento del popolo: c'erano in tutto Israele un milione e centomila uomini in grado di maneggiare la spada; in Giuda risultarono quattrocentosettantamila uomini in grado di maneggiare la spada.
CEI 2008 21,6Fra costoro Ioab non censì i leviti né la tribù di Beniamino, perché l'ordine del re gli appariva un abominio.
CEI 2008 21,7Il fatto dispiacque agli occhi di Dio, che perciò colpì Israele.
CEI 2008 21,8Davide disse a Dio: "Ho peccato molto facendo una cosa simile. Ti prego, togli la colpa del tuo servo, poiché io ho commesso una grande stoltezza".
CEI 2008 21,9Il Signore disse a Gad, veggente di Davide:
CEI 2008 21,10"Va', riferisci a Davide: Così dice il Signore: "Io ti propongo tre cose: scegline una e quella ti farò"".
CEI 2008 21,11Gad venne dunque da Davide e gli riferì: "Dice il Signore: "Scegli
CEI 2008 21,12fra tre anni di carestia, tre mesi di fuga di fronte al tuo nemico, sotto l'incubo della spada dei tuoi nemici, e tre giorni della spada del Signore, con la peste che si diffonde sulla terra e l'angelo del Signore che porta lo sterminio in tutto il territorio d'Israele". Ora vedi che cosa io debba riferire a chi mi ha mandato".
CEI 2008 21,13Davide rispose a Gad: "Sono in grande angustia. Ebbene, che io cada nelle mani del Signore, perché la sua misericordia è grande, ma che io non cada nelle mani degli uomini".
CEI 2008 21,14Così il Signore mandò la peste in Israele; caddero settantamila Israeliti.
CEI 2008 21,15Dio mandò un angelo a Gerusalemme per devastarla. Ma, nell'atto di devastare, il Signore guardò e si pentì di quel male. Egli disse all'angelo devastatore: "Ora basta! Ritira la mano".
L'angelo del Signore stava ritto presso l'aia di Ornan il Gebuseo.
CEI 2008 21,16Davide, alzàti gli occhi, vide l'angelo del Signore ritto fra terra e cielo, con la spada sguainata in mano, tesa verso Gerusalemme. Allora Davide e gli anziani, coperti di sacco, si prostrarono con la faccia a terra.
CEI 2008 21,17Davide disse a Dio: "Non sono forse stato io a ordinare il censimento del popolo? Io ho peccato e ho commesso il male; ma queste pecore che cosa hanno fatto? Signore, mio Dio, sì, la tua mano venga contro di me e contro la casa di mio padre, ma non colpisca il tuo popolo".
CEI 2008 L'angelo del Signore ordinò a Gad di riferire a Davide che salisse a innalzare un altare al Signore nell'aia di Ornan il Gebuseo.
21,18-22,1 - Acquisto dell’area per il tempio
CEI 2008 21,19Davide salì, secondo la parola che Gad aveva pronunciato nel nome del Signore.
CEI 2008 21,20Ornan si volse e vide l'angelo; i suoi quattro figli, che erano con lui, si nascosero. Ornan stava trebbiando il grano,
CEI 2008 21,21quando gli si avvicinò Davide. Ornan guardò e, riconosciuto Davide, uscì dall'aia, prostrandosi con la faccia a terra davanti a Davide.
CEI 2008 21,22Davide disse a Ornan: "Cedimi il terreno dell'aia, perché io vi costruisca un altare al Signore; cedimelo per tutto il suo valore, così che il flagello si allontani dal popolo".
CEI 2008 21,23Ornan disse a Davide: "Prenditelo; il re mio signore ne faccia quello che vuole. Vedi, io ti do anche i giovenchi per gli olocausti, le trebbie per la legna e il grano per l'offerta; tutto io ti offro".
CEI 2008 21,24Ma il re Davide disse a Ornan: "No! Lo voglio acquistare per tutto il suo valore; non presenterò al Signore una cosa che appartiene a te offrendo un olocausto gratuitamente".
CEI 2008 21,25E così Davide diede a Ornan seicento sicli d'oro per il terreno.
CEI 2008 21,26Quindi Davide costruì in quel luogo un altare al Signore e offrì olocausti e sacrifici di comunione. Invocò il Signore, che gli rispose con il fuoco sceso dal cielo sull'altare dell'olocausto.
CEI 2008 21,27Il Signore ordinò all'angelo e questi ripose la spada nel fodero.
CEI 2008 21,28Allora, visto che il Signore l'aveva ascoltato sull'aia di Ornan il Gebuseo, Davide offrì là un sacrificio.
CEI 2008 21,29La Dimora del Signore, eretta da Mosè nel deserto, e l'altare dell'olocausto in quel tempo stavano sull'altura che era a Gàbaon;
CEI 2008 21,30ma Davide non osava recarsi là a consultare Dio, perché si era molto spaventato di fronte alla spada dell'angelo del Signore.