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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Storici - 1 Maccabei - 10

1 Maccabei

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AT ebraico

CEI 2008 10 Nell'anno centosessanta Alessandro Epìfane, figlio di Antioco, s'imbarcò e occupò Tolemàide, dove fu ben accolto e cominciò a regnare.
10,1-66 Giònata sommo sacerdote, stratega e governatore
anno centosessanta: è l’anno 152/151. Alessandro Epìfane: altro nome di Alessandro Bala, un giovane di umili origini che si oppose a Demetrio come pretendente al trono.
CEI 2008 10,2Quando lo seppe, il re Demetrio radunò un esercito molto grande e gli mosse contro per fargli guerra.
CEI 2008 10,3Demetrio mandò anche lettere a Giònata, con espressioni di amicizia per esaltarlo.
CEI 2008 10,4Diceva infatti tra sé: "Affrettiamoci a far pace con Giònata, prima che lui la faccia con Alessandro contro di noi.
CEI 2008 10,5Si ricorderà certo di tutti i mali che abbiamo causato a lui, ai suoi fratelli e al suo popolo".
CEI 2008 10,6Gli concesse facoltà di raccogliere milizie, di preparare armi e considerarsi suo alleato, e gli fece restituire gli ostaggi che erano nella Cittadella.
CEI 2008 10,7Giònata venne a Gerusalemme e lesse le lettere davanti a tutto il popolo e a quelli della Cittadella,
CEI 2008 10,8i quali ebbero grande timore quando sentirono che il re gli aveva concesso facoltà di arruolare milizie.
CEI 2008 10,9Quelli della Cittadella perciò restituirono gli ostaggi a Giònata, che li rese ai loro genitori.
CEI 2008 10,10Giònata allora pose la residenza a Gerusalemme e incominciò a ricostruire e rinnovare la città.
CEI 2008 10,11Ordinò ai costruttori di edificare le mura e la cinta muraria del monte Sion con pietre quadrate per fortificazione, e così fecero.
CEI 2008 10,12Gli stranieri che stavano nelle fortezze edificate da Bàcchide fuggirono,
CEI 2008 10,13abbandonando ciascuno la sua posizione e tornando alla propria terra;
CEI 2008 10,14solo a Bet-Sur rimasero alcuni traditori della legge e dei comandamenti, e fu quello il loro rifugio.
CEI 2008 10,15Il re Alessandro seppe dell'ambasciata che Demetrio aveva mandato a Giònata; gli narrarono anche le battaglie e gli atti di valore che egli e i suoi fratelli avevano compiuto e le fatiche sopportate.
CEI 2008 10,16Allora disse: "Troveremo un altro come lui? Facciamocelo amico e nostro alleato".
CEI 2008 10,17Scrisse e spedì a lui questa lettera:
CEI 2008 "Il re Alessandro al fratello Giònata, salute!
10,18-20 Alessandro Bala nomina Giònata sommo sacerdote e gli invia la porpora e la corona d’oro, segni di rango principesco. Giònata apparteneva a una famiglia sacerdotale (2,1), ma la sua non era tra quelle famiglie alle quali fino ad allora erano appartenuti i sommi sacerdoti. Così egli unifica in sé l’autorità religiosa e il potere militare e politico (vedi v. 65 e nota).
CEI 2008 10,19Abbiamo sentito dire di te che sei uomo forte e potente e disposto a essere nostro amico.
CEI 2008 10,20Noi dunque ti nominiamo oggi sommo sacerdote del tuo popolo e amico del re - gli aveva inviato anche la porpora e la corona d'oro - perché tu favorisca la nostra causa e mantenga amicizia con noi".
CEI 2008 Giònata indossò le vesti sacre nel settimo mese dell'anno centosessanta, nella festa delle Capanne, arruolò soldati e fece preparare molte armi.
10,21 Sono indicate la data e la festa liturgica del momento in cui Giònata assume la dignità di sommo sacerdote: nel settembre-ottobre del 152, durante la festa delle Capanne. Era questa la festa di ringraziamento per il raccolto (Es 23,16; 34,22; Dt 16,13-16).
CEI 2008 10,22Demetrio venne a sapere queste cose e rattristato disse:
CEI 2008 10,23"Perché abbiamo lasciato che Alessandro ci prevenisse nell'accaparrarsi l'amicizia dei Giudei a suo sostegno?
CEI 2008 10,24Scriverò anch'io parole d'invito con proposte di onori e di doni, perché mi siano di aiuto".
CEI 2008 10,25Scrisse loro in questi termini: "Il re Demetrio alla nazione dei Giudei, salute!
CEI 2008 10,26Avete osservato le nostre alleanze, siete rimasti nella nostra amicizia e non siete passati ai nostri nemici: l'abbiamo saputo e ce ne siamo rallegrati.
CEI 2008 10,27Continuate dunque a mantenerci la vostra fedeltà e ricambieremo con favori quello che farete per noi.
CEI 2008 10,28Vi concederemo ampie immunità e vi invieremo doni.
CEI 2008 Fin da ora dispenso voi ed esonero tutti i Giudei dal tributo e dalla tassa del sale e dalle corone.
10,29 tassa del sale: tassa personale fondata sul consumo di sale, calcolato mediamente per ogni individuo; corone: doni in natura accompagnati dall’invio di una corona in metallo prezioso.
CEI 2008 10,30Rinuncio anche da oggi in poi a riscuotere dalla Giudea e dai tre distretti che le sono annessi, dalla Samaria e dalla Galilea, la terza parte del grano e la metà dei frutti degli alberi che mi spetta, da oggi per sempre.
CEI 2008 10,31Gerusalemme con il suo distretto sia santa ed esente dalle decime e dai tributi.
CEI 2008 10,32Rinuncio al potere sulla Cittadella di Gerusalemme e la cedo al sommo sacerdote, perché vi stabilisca uomini da lui scelti a presidiarla.
CEI 2008 10,33Rimetto in libertà senza compenso ogni persona giudea, fatta prigioniera fuori del paese di Giuda in tutti i miei domìni; tutti siano esonerati dai tributi, anche da quelli del bestiame.
CEI 2008 10,34Tutte le feste, i sabati, i noviluni, i giorni stabiliti, il triduo prima e il triduo dopo la festa, siano tutti giorni di esenzione e di immunità per tutti i Giudei che sono nel mio regno;
CEI 2008 10,35nessuno avrà il potere di intentare causa contro di loro o di disturbarli per alcun motivo.
CEI 2008 10,36Si arruoleranno nell'esercito del re fino a trentamila uomini e sarà dato loro il soldo, come spetta a tutte le forze del re.
CEI 2008 10,37Sarà posto di stanza qualcuno di loro nelle più grandi fortezze del re e alcuni di loro saranno preposti agli affari di fiducia del regno; i loro superiori e i comandanti saranno scelti tra di loro e potranno regolarsi secondo le loro leggi, come ha prescritto il re anche per la Giudea.
CEI 2008 10,38I tre distretti assegnati alla Giudea, detraendoli dalla regione della Samaria, saranno riconosciuti alla Giudea e considerati come sottoposti a uno solo e non dipendenti da altra autorità che non sia quella del sommo sacerdote.
CEI 2008 10,39Assegno Tolemàide e le sue dipendenze come dono al tempio di Gerusalemme, per le spese necessarie al santuario.
CEI 2008 Dai diritti del re sulle località di mia spettanza, io ogni anno assegno quindicimila sicli d'argento.
10,40 quindicimila sicli d’argento: il siclo, in quanto moneta del conio di Tiro, era di peso superiore al siclo corrente in Israele (vedi nota a Es 30,13).
CEI 2008 10,41Gli ulteriori contributi, che non sono stati versati dagli incaricati come negli anni precedenti, d'ora in poi saranno corrisposti per le opere del tempio.
CEI 2008 10,42Oltre a ciò, i cinquemila sicli che venivano prelevati dall'ammontare delle entrate annuali del tempio, sono condonati anch'essi, perché appartengono ai sacerdoti che vi prestano servizio.
CEI 2008 10,43Chiunque si rifugerà nel tempio di Gerusalemme e nella sua zona, con debiti da rendere al re o per qualunque motivo, sarà dichiarato libero con quanto gli appartiene nel mio regno.
CEI 2008 10,44Per le costruzioni e i restauri nel tempio le spese saranno sostenute dalla cassa del re.
CEI 2008 10,45Anche per la costruzione delle mura e delle fortificazioni intorno a Gerusalemme le spese saranno sostenute dall'erario del re e così per la costruzione di mura nella Giudea".
CEI 2008 10,46Quando Giònata e il popolo intesero simili espressioni, non vi prestarono fede e non le accettarono, ricordando le grandi iniquità da lui compiute contro Israele e quanto li avesse fatti soffrire.
CEI 2008 10,47Invece preferirono Alessandro, perché questi era stato il primo ad avviare trattative di pace, e gli furono sempre alleati.
CEI 2008 10,48Il re Alessandro raccolse grandi forze e uscì in campo contro Demetrio.
CEI 2008 10,49I due re attaccarono battaglia e l'esercito di Demetrio fu messo in fuga; Alessandro lo inseguì ed ebbe la meglio sulle sue truppe.
CEI 2008 10,50La battaglia infuriò fino al tramonto del sole e Demetrio cadde ucciso in quel giorno.
CEI 2008 10,51Alessandro mandò allora ambasciatori a Tolomeo, re d'Egitto, con questo messaggio:
CEI 2008 10,52"Ecco, sono rientrato nel mio regno e mi sono seduto sul trono dei miei padri; ho ripreso il comando e ho sconfitto Demetrio e mi sono impadronito della nostra regione.
CEI 2008 10,53Infatti gli ho mosso guerra ed egli e il suo esercito sono stati sconfitti da noi, sicché ci siamo seduti sul trono del suo regno.
CEI 2008 10,54Ora, perciò, concludiamo tra noi un patto di amicizia; tu concedimi in sposa tua figlia, io sarò tuo genero e offrirò a te e a lei doni degni di te".
CEI 2008 10,55Il re Tolomeo rispose: "Felice il giorno in cui sei tornato nella terra dei tuoi padri e ti sei seduto sul trono del loro regno.
CEI 2008 10,56Io farò quanto hai proposto, ma tu vienimi incontro fino a Tolemàide, perché possiamo vederci l'un l'altro, e io diventerò tuo suocero, come hai chiesto".
CEI 2008 10,57Tolomeo partì dall'Egitto con la figlia Cleopatra e si recò a Tolemàide nell'anno centosessantadue.
CEI 2008 10,58Gli andò incontro il re Alessandro: Tolomeo gli diede sua figlia Cleopatra e celebrò le sue nozze a Tolemàide, secondo lo stile dei re, in grande sfarzo.
CEI 2008 10,59Il re Alessandro scrisse a Giònata di venirgli incontro.
CEI 2008 10,60Egli andò con grande sfarzo a Tolemàide e s'incontrò con i due re; offrì a loro e ai loro amici oro e argento e molti doni, e si guadagnò il loro favore.
CEI 2008 10,61Si accordarono però contro di lui uomini pestiferi d'Israele, traditori della legge, per deporre contro di lui, ma il re non prestò loro ascolto.
CEI 2008 Il re invece diede ordine di far deporre a Giònata le sue vesti e di rivestirlo della porpora, e l'ordine fu eseguito.
10,62 La porpora è il mantello di cerimonia dei cortigiani, secondo l’uso persiano e macedone; il colore attestava una forma di partecipazione alla vita del monarca.
CEI 2008 10,63Il re lo fece sedere accanto a sé e disse ai suoi ufficiali: "Attraversate con lui la città e proclamate che nessuno porti accuse contro di lui, per qualunque motivo, e nessuno gli rechi molestia in alcun modo".
CEI 2008 10,64Ora, quando i suoi accusatori videro gli onori che riceveva, come proclamava il banditore, e che era stato rivestito di porpora, si dileguarono tutti.
CEI 2008 Il re gli conferì onori e lo ascrisse tra i suoi primi amici e lo costituì stratega e governatore della provincia.
10,65 Il titolo di stratega si riferisce al comando militare; quello di governatore della provincia indica il potere civile sulla Giudea.
CEI 2008 10,66Così Giònata tornò a Gerusalemme in pace e gioia.
CEI 2008 Nell'anno centosessantacinque Demetrio, figlio di Demetrio, venne da Creta nella terra dei suoi padri.
10,67 -11,74 Giònata aumenta ancora il suo potere
anno centosessantacinque: è l’anno 147/146.
CEI 2008 10,68Il re Alessandro, quando lo seppe, ne fu assai preoccupato e tornò ad Antiòchia.
CEI 2008 Demetrio affidò il governo della Celesiria ad Apollònio, il quale, radunato un grande esercito, si accampò presso Iàmnia e inviò al sommo sacerdote Giònata questo messaggio:
10,69 Celesiria: il termine significa “Siria infossata” e veniva dato, ma non sempre in modo uniforme, alla valle dell’Oronte, alla valle del Giordano e alle zone vicine.
CEI 2008 10,70"Soltanto tu ti sei alzato contro di noi e io sono diventato oggetto di derisione e di scherno a causa tua. Perché ti fai forte contro di noi stando sui monti?
CEI 2008 10,71Ora, se sei tanto sicuro delle tue forze, scendi contro di noi nella pianura e qui misuriamoci, perché con me c'è la forza delle città.
CEI 2008 10,72Infórmati e sappi chi sono io e chi sono gli altri che ci aiutano. Ti diranno: "Non potete tenere saldo il piede davanti a noi, perché già due volte sono stati da noi respinti i tuoi padri nella loro terra".
CEI 2008 10,73Così ora non potrai resistere alla cavalleria e a un esercito come il nostro in pianura, ove non c'è roccia né scoglio né luogo in cui rifugiarsi".
CEI 2008 10,74Quando Giònata intese le parole di Apollònio, ne ebbe l'animo irritato; scelse diecimila uomini e uscì da Gerusalemme. Suo fratello Simone gli venne incontro per aiutarlo.
CEI 2008 Si accampò presso Giaffa, ma gli abitanti avevano chiuso la città, perché a Giaffa c'era un presidio di Apollònio. Le diedero l'assalto
10,75 Giaffa: vicino alla moderna Tel-Aviv, costituiva il miglior porto della regione, dal Carmelo all’Egitto.
CEI 2008 10,76e i cittadini, spaventati, aprirono. Così Giònata divenne padrone di Giaffa.
CEI 2008 10,77Apollònio lo seppe e mise in campo tremila cavalieri e molte truppe e si mosse verso Azoto, come se intendesse fare quel percorso; ma subito si spinse nella pianura, poiché aveva una cavalleria numerosa, sulla quale contava.
CEI 2008 10,78Giònata lo inseguì alle spalle in direzione di Azoto e gli eserciti attaccarono battaglia.
CEI 2008 10,79Apollònio aveva lasciato un migliaio di cavalieri nascosti dietro di loro;
CEI 2008 10,80Giònata però si era accorto che c'era un appostamento dietro di lui. Quelli circondarono il suo schieramento e lanciarono frecce contro le truppe dal mattino alla sera.
CEI 2008 10,81Ma le truppe tennero fermo, come aveva ordinato Giònata, mentre i cavalli di quelli si stancarono.
CEI 2008 10,82Allora Simone fece uscire le sue riserve e attaccò la falange e, poiché la cavalleria ormai era esausta, quelli furono da lui travolti e si diedero alla fuga;
CEI 2008 10,83i cavalieri si dispersero nella pianura: fuggirono verso Azoto ed entrarono in Bet-Dagon, il tempio del loro idolo, in cerca di scampo.
CEI 2008 10,84Giònata allora incendiò Azoto e le città dei dintorni, prese le loro spoglie e diede alle fiamme anche il tempio di Dagon con quanti vi si erano rifugiati.
CEI 2008 10,85Gli uccisi di spada e i morti tra le fiamme assommarono a circa ottomila uomini.
CEI 2008 Poi Giònata tolse il campo di là e si accampò di fronte ad Àscalon, e i cittadini gli vennero incontro con grandi onori.
10,86 Àscalon: antica e importante città filistea.
CEI 2008 10,87Così Giònata tornò a Gerusalemme con i suoi uomini carichi di bottino.
CEI 2008 10,88Il re Alessandro, udendo queste notizie, aumentò gli onori a Giònata;
CEI 2008 gli inviò la fibbia d'oro, che si usa donare ai parenti del re, e gli diede in possesso Ekron e tutto il suo territorio.


10,89 parenti del re: la classe più elevata dei dignitari di corte. Ekron: altra città filistea.