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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Storici - 1 Re - 11

1 Re

11 Il re Salomone amò molte donne straniere, oltre la figlia del faraone: moabite, ammonite, edomite, sidònie e ittite,
11,1-13 Il peccato di Salomone
2provenienti dai popoli di cui aveva detto il Signore agli Israeliti: "Non andate da loro ed essi non vengano da voi, perché certo faranno deviare i vostri cuori dietro i loro dèi". Salomone si legò a loro per amore.
Aveva settecento principesse per mogli e trecento concubine; le sue donne gli fecero deviare il cuore.
11,3 I numeri settecento e trecento sono iperbolici e vogliono accentuare, a loro modo, la magnificenza di Salomone.
4Quando Salomone fu vecchio, le sue donne gli fecero deviare il cuore per seguire altri dèi e il suo cuore non restò integro con il Signore, suo Dio, come il cuore di Davide, suo padre.
5Salomone seguì Astarte, dea di quelli di Sidone, e Milcom, obbrobrio degli Ammoniti.
6Salomone commise il male agli occhi del Signore e non seguì pienamente il Signore come Davide, suo padre.
7Salomone costruì un'altura per Camos, obbrobrio dei Moabiti, sul monte che è di fronte a Gerusalemme, e anche per Moloc, obbrobrio degli Ammoniti.
8Allo stesso modo fece per tutte le sue donne straniere, che offrivano incenso e sacrifici ai loro dèi.
9Il Signore, perciò, si sdegnò con Salomone, perché aveva deviato il suo cuore dal Signore, Dio d'Israele, che gli era apparso due volte
10e gli aveva comandato di non seguire altri dèi, ma Salomone non osservò quanto gli aveva comandato il Signore.
11Allora disse a Salomone: "Poiché ti sei comportato così e non hai osservato la mia alleanza né le leggi che ti avevo dato, ti strapperò via il regno e lo consegnerò a un tuo servo.
12Tuttavia non lo farò durante la tua vita, per amore di Davide, tuo padre; lo strapperò dalla mano di tuo figlio.
13Ma non gli strapperò tutto il regno; una tribù la darò a tuo figlio, per amore di Davide, mio servo, e per amore di Gerusalemme, che ho scelto".
Il Signore suscitò contro Salomone un avversario, l'edomita Adad, che era della stirpe regale di Edom.
11,14-25 Ribellioni esterne
15Dopo la disfatta inflitta da Davide a Edom, quando Ioab, capo dell'esercito, era andato a seppellire i cadaveri e aveva ucciso tutti i maschi di Edom -
16Ioab, con tutto Israele, vi si era fermato sei mesi finché ebbe sterminato ogni maschio di Edom -
17Adad, con alcuni Edomiti a servizio del padre, fuggì per andare in Egitto. Allora Adad era un ragazzo.
18Essi partirono da Madian e andarono a Paran; presero con sé uomini di Paran e andarono in Egitto dal faraone, re d'Egitto, che diede ad Adad una casa, gli fissò alimenti e gli diede una terra.
19Adad trovò grande favore agli occhi del faraone, tanto che gli diede in moglie la sorella della propria moglie, la sorella di Tacpenès, la regina madre.
20La sorella di Tacpenès gli partorì il figlio Ghenubàt, che Tacpenès svezzò nel palazzo del faraone. Ghenubàt visse nella casa del faraone, tra i figli del faraone.
21Quando Adad seppe in Egitto che Davide si era addormentato con i suoi padri e che era morto Ioab, capo dell'esercito, disse al faraone: "Lasciami partire; voglio andare nella mia terra".
22Il faraone gli rispose: "Ti manca forse qualcosa nella mia casa perché tu cerchi di andare nella tua terra?". Quegli soggiunse: "No, ma, ti prego, lasciami partire!".
Dio suscitò contro Salomone un altro avversario, Rezon figlio di Eliadà, che era fuggito da Adadèzer, re di Soba, suo signore.
11,23-25 I vari re di Damasco, capitale dell’omonimo regno arameo, approfitteranno della divisione del regno in Israele e Giuda e saranno avversari d’Israele per quasi due secoli.
24Egli radunò uomini presso di sé e divenne capo di una banda, quando Davide aveva massacrato gli Aramei. Andarono quindi a Damasco, si stabilirono là e cominciarono a regnare in Damasco.
25Fu avversario d'Israele per tutta la vita di Salomone, e questo oltre al male fatto da Adad; detestò Israele e regnò su Aram.
Anche Geroboamo, figlio dell'efraimita Nebat, di Seredà - sua madre, una vedova, si chiamava Seruà -, mentre era al servizio di Salomone, alzò la mano contro il re.
11,26-43 La rivolta di Geroboamo
27Questa è la ragione per cui alzò la mano contro il re: Salomone costruiva il Millo e chiudeva la breccia apertasi nella Città di Davide, suo padre.
28Geroboamo era un uomo di riguardo; Salomone, visto quanto il giovane lavorava, lo nominò sorvegliante di tutto il lavoro coatto della casa di Giuseppe.
29In quel tempo Geroboamo, uscito da Gerusalemme, incontrò per strada il profeta Achia di Silo, che era coperto con un mantello nuovo; erano loro due soli, in campagna.
Achia afferrò il mantello nuovo che indossava e lo lacerò in dodici pezzi.
11,30 lo lacerò in dodici pezzi: il gesto simbolico che compie il profeta, rende visibile ed efficace la parola che pronunicia (vedi Ger 27,1-8; 28,1-4.10-11). Il profeta assegna dieci tribù a Geroboamo e due a Giuda: forse Giuda e Beniamino (vedi 1Re 12,21) o Giuda e Simeone. Tutta l'azione simbolica viene formulata con la terminologia deuteronimistica.
31Quindi disse a Geroboamo: "Prenditi dieci pezzi, poiché dice il Signore, Dio d'Israele: "Ecco, strapperò il regno dalla mano di Salomone e ne darò a te dieci tribù.
32A lui rimarrà una tribù a causa di Davide, mio servo, e a causa di Gerusalemme, la città che ho scelto fra tutte le tribù d'Israele.
33Ciò avverrà perché mi hanno abbandonato e si sono prostrati davanti ad Astarte, dea di quelli di Sidone, a Camos, dio dei Moabiti, e a Milcom, dio degli Ammoniti, e non hanno camminato sulle mie vie, compiendo ciò che è retto ai miei occhi, osservando le mie leggi e le mie norme come Davide, suo padre.
34Non gli toglierò tutto il regno dalla mano, perché l'ho stabilito principe per tutti i giorni della sua vita a causa di Davide, mio servo, che ho scelto, il quale ha osservato i miei comandi e le mie leggi.
35Toglierò il regno dalla mano di suo figlio e ne consegnerò a te dieci tribù.
36A suo figlio darò una tribù, affinché ci sia una lampada per Davide, mio servo, per tutti i giorni dinanzi a me a Gerusalemme, la città che mi sono scelta per porvi il mio nome.
37Io prenderò te e tu regnerai su quanto vorrai; sarai re d'Israele.
38Se ascolterai quanto ti comanderò, se seguirai le mie vie e farai ciò che è retto ai miei occhi, osservando le mie leggi e i miei comandi, come ha fatto Davide, mio servo, io sarò con te e ti edificherò una casa stabile come l'ho edificata per Davide. Ti consegnerò Israele;
39umilierò la discendenza di Davide per questo motivo, ma non per sempre"".
40Salomone cercò di far morire Geroboamo, il quale però trovò rifugio in Egitto da Sisak, re d'Egitto. Geroboamo rimase in Egitto fino alla morte di Salomone.
Le altre gesta di Salomone, tutte le sue azioni e la sua sapienza, non sono forse descritte nel libro delle gesta di Salomone?
11,41 libro delle gesta di Salomone: una delle antiche fonti andate poi perdute.
Il tempo in cui Salomone aveva regnato a Gerusalemme su tutto Israele fu di quarant'anni.
11,42 quarant’anni: probabilmente dal 970 al 931 circa a.C.
43Salomone si addormentò con i suoi padri e fu sepolto nella Città di Davide, suo padre; al suo posto divenne re suo figlio Roboamo.


Note al testo

11,1-13 Il peccato di Salomone
11,3 I numeri settecento e trecento sono iperbolici e vogliono accentuare, a loro modo, la magnificenza di Salomone.
11,14-25 Ribellioni esterne
11,23-25 I vari re di Damasco, capitale dell’omonimo regno arameo, approfitteranno della divisione del regno in Israele e Giuda e saranno avversari d’Israele per quasi due secoli.
11,26-43 La rivolta di Geroboamo
11,30 lo lacerò in dodici pezzi: il gesto simbolico che compie il profeta, rende visibile ed efficace la parola che pronunicia (vedi Ger 27,1-8; 28,1-4.10-11). Il profeta assegna dieci tribù a Geroboamo e due a Giuda: forse Giuda e Beniamino (vedi 1Re 12,21) o Giuda e Simeone. Tutta l'azione simbolica viene formulata con la terminologia deuteronimistica.
11,41 libro delle gesta di Salomone: una delle antiche fonti andate poi perdute.
11,42 quarant’anni: probabilmente dal 970 al 931 circa a.C.