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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Storici - 1 Re - 3

1 Re

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Nova Vulgata

CEI 2008 3 Salomone divenne genero del faraone, re d'Egitto. Prese la figlia del faraone, che introdusse nella Città di Davide, ove rimase finché non terminò di costruire la propria casa, il tempio del Signore e le mura di cinta di Gerusalemme.
3,1 STORIA DI SALOMONE (3,1-11,43)
 Il sogno di Gàbaon
3,1 Il matrimonio di Salomone con la figlia del faraone è verosimile, in questo periodo di grande decadenza dell’Egitto.
Nova Vulgata 1 Reg3,1Et affinitate coniunctus est pharaoni regi Aegypti. Accepit namque filiam eius et adduxit in civitatem David, donec compleret aedificans domum suam et domum Domini et murum Ierusalem per circuitum.

CEI 2008 Il popolo però offriva sacrifici sulle alture, perché ancora non era stato costruito un tempio per il nome del Signore.
3,2-3 Il popolo però offriva sacrifici sulle alture: si tratta di colline sacre, destinate al culto. Nei primi tempi della monarchia queste alture potevano essere legittime; in seguito però divennero sempre più luoghi idolatrici. Di qui le condanne (Dt 12,2-3; 2Re 18,4; 23,5-15.19).
Nova Vulgata
1 Reg3,2Attamen populus immolabat in excelsis; non enim aedificatum erat templum nomini Domini usque in diem illum.
CEI 2008 3,3Salomone amava il Signore e nella sua condotta seguiva le disposizioni di Davide, suo padre; tuttavia offriva sacrifici e bruciava incenso sulle alture.
Nova Vulgata 1 Reg3,3Dilexit autem Salomon Dominum ambulans in praeceptis David patris sui, excepto quod in excelsis immolabat et accendebat thymiama.
CEI 2008 Il re andò a Gàbaon per offrirvi sacrifici, perché ivi sorgeva l'altura più grande. Su quell'altare Salomone offrì mille olocausti.
3,4 Gàbaon: sorgeva a circa 10 chilometri a nord-ovest di Gerusalemme.
Nova Vulgata 1 Reg3,4Abiit itaque in Gabaon, ut immolaret ibi; illud quippe erat excelsum maximum. Mille hostias in holocaustum obtulit Salomon super altare illud.

CEI 2008 3,5A Gàbaon il Signore apparve a Salomone in sogno durante la notte. Dio disse: "Chiedimi ciò che vuoi che io ti conceda".
Nova Vulgata
1 Reg3,5In Gabaon apparuit Dominus Salomoni per somnium nocte dicens: «Postula quod vis, ut dem tibi».
CEI 2008 3,6Salomone disse: "Tu hai trattato il tuo servo Davide, mio padre, con grande amore, perché egli aveva camminato davanti a te con fedeltà, con giustizia e con cuore retto verso di te. Tu gli hai conservato questo grande amore e gli hai dato un figlio che siede sul suo trono, come avviene oggi.
Nova Vulgata 1 Reg3,6Et ait Salomon: «Tu fecisti cum servo tuo David patre meo misericordiam magnam, sicut ambulavit in conspectu tuo in veritate et iustitia et recto corde tecum; custodisti ei misericordiam tuam grandem et dedisti ei filium sedentem super thronum eius, sicut est hodie.
CEI 2008 3,7Ora, Signore, mio Dio, tu hai fatto regnare il tuo servo al posto di Davide, mio padre. Ebbene io sono solo un ragazzo; non so come regolarmi.
Nova Vulgata 1 Reg3,7Et nunc, Domine Deus meus, tu regnare fecisti servum tuum pro David patre meo. Ego autem sum puer parvus et ignorans egressum et introitum meum;
CEI 2008 3,8Il tuo servo è in mezzo al tuo popolo che hai scelto, popolo numeroso che per quantità non si può calcolare né contare.
Nova Vulgata 1 Reg3,8et servus tuus in medio est populi, quem elegisti, populi infiniti, qui numerari et supputari non potest prae multitudine.
CEI 2008 Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male; infatti chi può governare questo tuo popolo così numeroso?".
3,9 Il cuore nella Bibbia è, abitualmente, la sede della conoscenza e della decisione. Salomone chiede un cuore docile per esercitare il suo compito di giudice.
Nova Vulgata 1 Reg3,9Da ergo servo tuo cor docile, ut iudicare possit populum tuum et discernere inter bonum et malum. Quis enim potest iudicare populum tuum hunc multum?».

CEI 2008 3,10Piacque agli occhi del Signore che Salomone avesse domandato questa cosa.
Nova Vulgata
1 Reg3,10Placuit ergo sermo coram Domino quod Salomon rem huiuscemodi postulasset,
CEI 2008 3,11Dio gli disse: "Poiché hai domandato questa cosa e non hai domandato per te molti giorni, né hai domandato per te ricchezza, né hai domandato la vita dei tuoi nemici, ma hai domandato per te il discernimento nel giudicare,
Nova Vulgata 1 Reg3,11et dixit Deus Salomoni: «Quia postulasti verbum hoc et non petisti tibi dies multos nec divitias aut animam inimicorum tuorum, sed postulasti tibi sapientiam ad discernendum iudicium,
CEI 2008 3,12ecco, faccio secondo le tue parole. Ti concedo un cuore saggio e intelligente: uno come te non ci fu prima di te né sorgerà dopo di te.
Nova Vulgata 1 Reg3,12ecce feci tibi secundum sermones tuos et dedi tibi cor sapiens et intellegens, in tantum ut nullus ante te similis tui fuerit nec post te surrecturus sit;
CEI 2008 3,13Ti concedo anche quanto non hai domandato, cioè ricchezza e gloria, come a nessun altro fra i re, per tutta la tua vita.
Nova Vulgata 1 Reg3,13sed et haec, quae non postulasti, dedi tibi, divitias scilicet et gloriam, ut nemo fuerit similis tui in regibus cunctis diebus tuis.
CEI 2008 3,14Se poi camminerai nelle mie vie osservando le mie leggi e i miei comandi, come ha fatto Davide, tuo padre, prolungherò anche la tua vita".
Nova Vulgata 1 Reg3,14Si autem ambulaveris in viis meis et custodieris praecepta mea et mandata mea, sicut ambulavit David pater tuus, longos faciam dies tuos».
CEI 2008 3,15Salomone si svegliò; ecco, era stato un sogno. Andò a Gerusalemme; stette davanti all'arca dell'alleanza del Signore, offrì olocausti, compì sacrifici di comunione e diede un banchetto per tutti i suoi servi.
Nova Vulgata 1 Reg3,15Igitur evigilavit Salomon et intellexit quod esset somnium. Cumque venisset Ierusalem, stetit coram arca foederis Domini et obtulit holocausta et fecit victimas pacificas et convivium universis famulis suis.

CEI 2008 Un giorno vennero dal re due prostitute e si presentarono innanzi a lui.
3,16-28 Il giudizio di Salomone
Nova Vulgata
1 Reg3,16Tunc venerunt duae mulieres meretrices ad regem steteruntque coram eo.
CEI 2008 3,17Una delle due disse: "Perdona, mio signore! Io e questa donna abitiamo nella stessa casa; io ho partorito mentre lei era in casa.
Nova Vulgata 1 Reg3,17Quarum una ait: «Obsecro, mi domine; ego et mulier haec habitabamus in domo una, et peperi apud eam in domo;
CEI 2008 3,18Tre giorni dopo il mio parto, anche questa donna ha partorito; noi stiamo insieme e non c'è nessun estraneo in casa fuori di noi due.
Nova Vulgata 1 Reg3,18tertia vero die, postquam ego peperi, peperit et haec; et eramus simul, nullusque alius nobiscum in domo, exceptis nobis duabus.
CEI 2008 3,19Il figlio di questa donna è morto durante la notte, perché lei gli si era coricata sopra.
Nova Vulgata 1 Reg3,19Mortuus est autem filius mulieris huius nocte; dormiens quippe oppressit eum.
CEI 2008 3,20Ella si è alzata nel cuore della notte, ha preso il mio figlio dal mio fianco, mentre la tua schiava dormiva, e se lo è messo in seno e sul mio seno ha messo il suo figlio morto.
Nova Vulgata 1 Reg3,20Et consurgens intempesta nocte, silentio tulit filium meum de latere meo ancillae tuae dormientis et collocavit in sinu suo; suum autem filium, qui erat mortuus, posuit in sinu meo.
CEI 2008 3,21Al mattino mi sono alzata per allattare mio figlio, ma ecco, era morto. L'ho osservato bene al mattino; ecco, non era il figlio che avevo partorito io".
Nova Vulgata 1 Reg3,21Cumque surrexissem mane, ut darem lac filio meo, apparuit mortuus; quem diligentius intuens clara luce, deprehendi non esse meum, quem genueram».
CEI 2008 3,22L'altra donna disse: "Non è così! Mio figlio è quello vivo, il tuo è quello morto". E quella, al contrario, diceva: "Non è così! Quello morto è tuo figlio, il mio è quello vivo". Discutevano così alla presenza del re.
Nova Vulgata 1 Reg3,22Responditque altera mulier: «Non est ita, sed filius meus vivit, tuus autem mortuus est». E contrario illa dicebat: «Mentiris. Filius quippe tuus mortuus est, meus autem vivit». Atque in hunc modum contendebant coram rege.

CEI 2008 3,23Il re disse: "Costei dice: "Mio figlio è quello vivo, il tuo è quello morto", mentre quella dice: "Non è così! Tuo figlio è quello morto e il mio è quello vivo"".
Nova Vulgata
1 Reg3,23Tunc rex ait: «Haec dicit: “Filius meus vivit, et filius tuus mortuus est”; et ista respondit: “Non, sed filius tuus mortuus est, et filius meus vivit”».
CEI 2008 3,24Allora il re ordinò: "Andate a prendermi una spada!". Portarono una spada davanti al re.
Nova Vulgata 1 Reg3,24Dixit ergo rex: «Afferte mihi gladium!». Cumque attulissent gladium coram rege:
CEI 2008 3,25Quindi il re aggiunse: "Tagliate in due il bambino vivo e datene una metà all'una e una metà all'altra".
Nova Vulgata 1 Reg3,25«Dividite, inquit, infantem vivum in duas partes, et date dimidiam partem uni et dimidiam partem alteri».
CEI 2008 3,26La donna il cui figlio era vivo si rivolse al re, poiché le sue viscere si erano commosse per il suo figlio, e disse: "Perdona, mio signore! Date a lei il bimbo vivo; non dovete farlo morire!". L'altra disse: "Non sia né mio né tuo; tagliate!".
Nova Vulgata 1 Reg3,26Dixit autem mulier, cuius filius erat vivus, ad regem — commota sunt quippe viscera eius super filio suo —: «Obsecro, domine, date illi infantem vivum et nolite interficere eum». E contrario illa dicebat: «Nec mihi nec tibi sit; dividatur».
CEI 2008 3,27Presa la parola, il re disse: "Date alla prima il bimbo vivo; non dovete farlo morire. Quella è sua madre".
Nova Vulgata 1 Reg3,27Respondens rex ait: «Date huic infantem vivum, et non occidatur; haec est mater eius».
CEI 2008 3,28Tutti gli Israeliti seppero della sentenza pronunciata dal re e provarono un profondo rispetto per il re, perché avevano constatato che la sapienza di Dio era in lui per rendere giustizia.


Nova Vulgata
1 Reg3,28Audivit itaque omnis Israel iudicium, quod iudicasset rex; et timuerunt regem videntes sapientiam Dei esse in eo ad faciendum iudicium.