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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Storici - 2 Maccabei - 1

2 Maccabei

1 Ai fratelli Giudei dimoranti in Egitto, salute! I fratelli Giudei che sono a Gerusalemme e nella regione della Giudea augurano una pace sincera.
1,1 INTRODUZIONE (1,1-2,32)
 Prima lettera ai Giudei d’Egitto
Si ritiene che la prima lettera sia stata scritta nel 124, così come indicato dal testo (v. 9).
2Dio voglia concedervi i suoi benefici e ricordarsi della sua alleanza con Abramo, Isacco e Giacobbe, suoi servi fedeli.
3Doni a tutti voi un cuore per adorarlo e per compiere i suoi voleri con spirito generoso e animo pronto.
4Vi apra il cuore alla sua legge e ai suoi precetti e vi conceda pace.
5Esaudisca le vostre preghiere, si riconcili con voi e vi sia propizio e non vi abbandoni nell'ora dell'avversità.
6Così ora noi qui preghiamo per voi.
Sotto il regno di Demetrio, nell'anno centosessantanove, noi Giudei vi abbiamo scritto: "Nelle calamità e nell'angustia che si è abbattuta su di noi in questi anni, da quando Giasone e i suoi partigiani hanno tradito la terra santa e il regno,
1,7 Demetrio: Demetrio II, re di Siria negli anni 145-140 e 129-125. L’anno centosessantanove, come in genere le altre date, è computato secondo l’èra seleucide, iniziata nel 312/311, a partire cioè dalla fondazione della dinastia per opera di Seleuco I. Esso corrisponde al 143/142.
8incendiando il portale e versando sangue innocente, noi abbiamo pregato il Signore e siamo stati esauditi; abbiamo offerto un sacrificio e del fior di farina, abbiamo acceso le lampade e presentato i pani".
Vi scriviamo per esortarvi a celebrare i giorni delle Capanne nel mese di Chisleu. L'anno centoottantotto.
1,9 i giorni delle Capanne: la festa ebraica di Sukkot, che veniva celebrata in ringraziamento del raccolto nel mese di Tishri, in settembre-ottobre. In realtà qui si tratta della festa della Dedicazione, che nei riti si ispira ad essa e che si dovrà celebrare ogni anno nel mese di Chisleu, novembre-dicembre, a ricordo della dedicazione del nuovo altare fatto costruire da Giuda Maccabeo (vedi 1Mac 4,59; 2Mac 10,5-6). L’anno centoottantotto: è l’anno 124/123.
I Giudei che sono a Gerusalemme e nella Giudea, il consiglio degli anziani e Giuda, ad Aristòbulo, maestro del re Tolomeo, appartenente alla stirpe dei sacerdoti consacrati con l'unzione, e ai Giudei dell'Egitto salute e prosperità.
1,10 -2,18 Seconda lettera ai Giudei d’Egitto
-2,18 Questa seconda lettera viene datata al 164, perché in essa si parla della morte di Antioco IV Epìfane.
il consiglio degli anziani: coloro che governavano la città, una specie di senato. Vedi 4,44; 11,27; 1Mac 12,6 e nota relativa.
Aristòbulo: molto probabilmente lo storico giudeo-alessandrino, autore di un commentario biblico allegorico e precettore del re Tolomeo VI Filomètore (180-145).
Da grandi pericoli salvati da Dio, lo ringraziamo molto, in quanto abbiamo potuto schierarci contro il re.
1,11-17 Il racconto della morte di Antioco appare diverso sia da quello di 1Mac 6,1-17 sia da quello di 2Mac 9,1-29, ma contiene la stessa lettura teologica dell’accaduto: Dio punisce gli empi con la morte.
12In realtà è lui che ha respinto quanti si erano schierati contro la santa città.
Infatti il loro capo, recatosi in Persia con il suo esercito creduto invincibile, fu fatto a pezzi nel tempio della dea Nanea, grazie a un tranello tesogli dai sacerdoti di Nanea.
1,13 Nanea: dea mesopotamica, identificata dai Greci con Artemide o con Afrodite.
14Con il pretesto di celebrare le nozze con lei, Antioco con i suoi amici si era recato sul posto per prelevarne le immense ricchezze a titolo di dote.
15Dopo che i sacerdoti del tempio di Nanea gliele ebbero mostrate, egli entrò con pochi nel recinto sacro e quelli, chiuso il tempio alle spalle di Antioco
16e aperta una porta segreta nel soffitto, scagliarono pietre e fulminarono il condottiero e i suoi. Poi, fattili a pezzi e tagliate le loro teste, le gettarono a quelli di fuori.
17In tutto sia benedetto il nostro Dio, che ha consegnato alla morte i sacrileghi.
Apprestandoci a celebrare la purificazione del tempio il venticinque di Chisleu, abbiamo creduto necessario darvi qualche spiegazione, perché anche voi celebriate la festa delle Capanne e del fuoco, apparso quando Neemia offrì sacrifici dopo la ricostruzione del tempio e dell'altare.
1,18 fuoco, apparso quando Neemia: si riteneva che il fuoco del primo sacrificio offerto nel tempio ricostruito, dopo la deportazione in Babilonia, fosse venuto direttamente da Dio. In Lv 9,23-24 si narrava la stessa cosa riguardo al primo sacrificio di Aronne.
19Infatti, quando i nostri padri furono deportati in Persia, i pii sacerdoti di allora, preso il fuoco dall'altare, lo nascosero con cautela nella cavità di un pozzo che aveva il fondo asciutto e là lo misero al sicuro, in modo che il luogo rimanesse ignoto a tutti.
20Dopo un buon numero di anni, quando piacque a Dio, Neemia, inviato dal re di Persia, mandò i discendenti di quei sacerdoti, che avevano nascosto il fuoco, a farne ricerca; quando però ci riferirono che non avevano trovato il fuoco, ma un'acqua spessa, comandò loro di attingerne e portarne.
21Poi, quando furono pronte le offerte per i sacrifici, Neemia comandò ai sacerdoti di aspergere con quell'acqua la legna e quanto vi era sopra.
22Appena questo avvenne e fu trascorso un po' di tempo, il sole, che prima era coperto da nubi, cominciò a risplendere e si accese un gran rogo, con grande meraviglia di tutti.
23Mentre il sacrificio veniva consumato, i sacerdoti facevano la preghiera e con loro tutti gli altri: Giònata intonava, gli altri continuavano in coro insieme a Neemia.
24La preghiera era formulata in questo modo: "Signore, Signore Dio, creatore di tutto, tremendo e potente, giusto e misericordioso, tu solo re e buono,
25tu solo generoso, tu solo giusto e onnipotente ed eterno, che salvi Israele da ogni male, che hai fatto i nostri padri oggetto di elezione e santificazione,
26accetta il sacrificio offerto per tutto Israele, tuo popolo, custodisci la tua porzione e santificala.
27Riunisci i nostri dispersi, libera quelli che sono schiavi in mano alle nazioni, guarda benigno i disprezzati e gli oltraggiati; sappiano così le nazioni che tu sei il nostro Dio.
28Punisci quelli che ci opprimono e ci ingiuriano con superbia.
Trapianta il tuo popolo nel tuo luogo santo, come ha detto Mosè".
1,29 come ha detto: è riferimento al cantico di vittoria di Mosè (Es 15,17).
30I sacerdoti a loro volta cantavano inni.
31Poi, quando le vittime furono consumate, Neemia ordinò che il resto dell'acqua venisse versato sulle pietre più grosse.
32Fatto questo, si accese una fiamma, la quale tuttavia fu assorbita dal bagliore del fuoco acceso sull'altare.
33Quando il fatto fu divulgato e al re dei Persiani fu annunciato che, nel luogo dove i sacerdoti deportati avevano nascosto il fuoco, era comparsa acqua, con la quale poi i compagni di Neemia avevano purificato le cose necessarie al sacrificio,
34il re fece cingere il luogo e lo dichiarò sacro, dopo aver accertato il fatto.
35Il re ricevette molti doni da quelli che aveva favorito e ne diede loro a sua volta.
36I compagni di Neemia chiamarono questo liquido neftar, che significa purificazione; ma i più lo chiamano nafta.


Note al testo

1,1 INTRODUZIONE (1,1-2,32)
 Prima lettera ai Giudei d’Egitto
Si ritiene che la prima lettera sia stata scritta nel 124, così come indicato dal testo (v. 9).
1,7 Demetrio: Demetrio II, re di Siria negli anni 145-140 e 129-125. L’anno centosessantanove, come in genere le altre date, è computato secondo l’èra seleucide, iniziata nel 312/311, a partire cioè dalla fondazione della dinastia per opera di Seleuco I. Esso corrisponde al 143/142.
1,9 i giorni delle Capanne: la festa ebraica di Sukkot, che veniva celebrata in ringraziamento del raccolto nel mese di Tishri, in settembre-ottobre. In realtà qui si tratta della festa della Dedicazione, che nei riti si ispira ad essa e che si dovrà celebrare ogni anno nel mese di Chisleu, novembre-dicembre, a ricordo della dedicazione del nuovo altare fatto costruire da Giuda Maccabeo (vedi 1Mac 4,59; 2Mac 10,5-6). L’anno centoottantotto: è l’anno 124/123.
1,10 -2,18 Seconda lettera ai Giudei d’Egitto
-2,18 Questa seconda lettera viene datata al 164, perché in essa si parla della morte di Antioco IV Epìfane.
il consiglio degli anziani: coloro che governavano la città, una specie di senato. Vedi 4,44; 11,27; 1Mac 12,6 e nota relativa.
Aristòbulo: molto probabilmente lo storico giudeo-alessandrino, autore di un commentario biblico allegorico e precettore del re Tolomeo VI Filomètore (180-145).
1,11-17 Il racconto della morte di Antioco appare diverso sia da quello di 1Mac 6,1-17 sia da quello di 2Mac 9,1-29, ma contiene la stessa lettura teologica dell’accaduto: Dio punisce gli empi con la morte.
1,13 Nanea: dea mesopotamica, identificata dai Greci con Artemide o con Afrodite.
1,18 fuoco, apparso quando Neemia: si riteneva che il fuoco del primo sacrificio offerto nel tempio ricostruito, dopo la deportazione in Babilonia, fosse venuto direttamente da Dio. In Lv 9,23-24 si narrava la stessa cosa riguardo al primo sacrificio di Aronne.
1,29 come ha detto: è riferimento al cantico di vittoria di Mosè (Es 15,17).