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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Storici - 2 Maccabei - 9

2 Maccabei

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Nova Vulgata

CEI 2008 9 In quel periodo Antioco ritornò con disonore dalle regioni della Persia.
9,1 -10,8 Morte di Antioco Epìfane
-10,8 Nella lunga narrazione, che presenta particolari divergenti sia dal breve riferimento di 2Mac 1,13-16, sia dal racconto di 1Mac 6,1-17, l’autore non appare interessato all’aspetto cronologico e all’esattezza storica, ma piuttosto al significato teologico. Antioco è superbo, empio, omicida e bestemmiatore; la piaga inguaribile ed invisibile che gli è stata inflitta è espressione della presenza e della giustizia del Dio di Israele.
Nova Vulgata 2 Mac9,1Eodem autem tempore Antiochus inhoneste revertebatur de regionibus circa Persidem.
CEI 2008 9,2Infatti egli era giunto nella città chiamata Persèpoli e si era accinto a depredare il tempio e a impadronirsi della città; ma i cittadini, ricorsi in massa all'aiuto delle armi, lo respinsero e accadde così che Antioco, messo in fuga dagli abitanti, dovette ritirarsi vergognosamente.
Nova Vulgata 2 Mac9,2Intraverat enim in eam, quae dicitur Persepolis, et tentavit exspoliare templum et civitatem opprimere; quapropter, multitudine ad armorum auxilium concurrente, in fugam versi sunt; et contigit ut Antiochus in fugam versus ab indigenis turpiter rediret.
CEI 2008 Mentre si trovava presso Ecbàtana, gli giunse notizia di ciò che era accaduto a Nicànore e agli uomini di Timòteo.
9,3 Ecbàtana: antica capitale dei Medi.
Nova Vulgata 2 Mac9,3Et cum esset circa Ecbatana, nuntiata sunt ea, quae erga Nicanorem et Timotheum gesta sunt.
CEI 2008 9,4Mosso da gran furore, pensava di sfogarsi sui Giudei anche per lo smacco inflittogli da coloro che lo avevano messo in fuga. Perciò diede ordine al cocchiere di compiere il viaggio spingendo i cavalli senza sosta; ma incombeva ormai su di lui il giudizio del Cielo. Così diceva nella sua superbia: "Farò di Gerusalemme un cimitero di Giudei, appena vi sarò giunto".
Nova Vulgata 2 Mac9,4Elatus autem ira arbitrabatur se etiam iniuriam illorum, qui se fugaverant, in Iudaeos retorquere; ideoque iussit, ut auriga sine intermissione iter perficeret, caelesti iam eum comitante iudicio. Ita enim superbe locutus erat: «Congeriem sepulcri Iudaeorum Hierosolymam faciam, cum venero illo».
CEI 2008 9,5Ma il Signore che tutto vede, il Dio d'Israele, lo colpì con piaga insanabile e invisibile. Aveva appena terminato quella frase, quando lo colpì un insopportabile dolore alle viscere e terribili spasimi intestinali,
Nova Vulgata
2 Mac9,5Sed qui universa conspicit, Dominus, Deus Israel, percussit eum insanabili et invisibili plaga; et continuo ut is finivit sermonem, apprehendit eum dolor dirus viscerum et amara internorum tormenta,
CEI 2008 9,6ben meritati da colui che aveva straziato le viscere altrui con molti e strani generi di torture.
Nova Vulgata 2 Mac9,6perquam iuste, quippe qui multis et novis cruciatibus aliorum torserat viscera.
CEI 2008 9,7Ma egli non desisteva affatto dalla sua alterigia, anzi era pieno ancora di superbia, spirando fuoco d'ira contro i Giudei, e comandando di accelerare la corsa. Gli capitò perciò di cadere dal carro in corsa tumultuosa e di rovinarsi tutte le membra del corpo nella violenta caduta.
Nova Vulgata 2 Mac9,7Ille vero nullo modo ab arrogantia cessabat; super hoc autem superbia repletus erat, ignem spirans animo in Iudaeos et praecipiens iter accelerari. Contigit autem, ut et ille caderet de curru, qui ferebatur impetu, et gravi lapsu corruens in omnibus corporis membris vexaretur.
CEI 2008 9,8Colui che poco prima, nella sua sovrumana arroganza, pensava di comandare ai flutti del mare, e credeva di pesare sulla bilancia le cime dei monti, ora, gettato a terra, doveva farsi portare in lettiga, rendendo a tutti manifesta la potenza di Dio,
Nova Vulgata 2 Mac9,8Isque, qui nuper videbatur fluctibus maris imperare propter super hominem iactantiam et in statera montium altitudines appendere, humiliatus ad terram in gestatorio portabatur manifestam Dei virtutem omnibus ostendens,
CEI 2008 9,9a tal punto che nel corpo di quell'empio si formavano i vermi e, mentre era ancora vivo, le sue carni, fra spasimi e dolori, cadevano a brandelli e l'esercito era tutto nauseato dal fetore e dal marciume di lui.
Nova Vulgata 2 Mac9,9ita ut de oculis impii vermes scaturirent, ac viventis in doloribus et maeroribus carnes eius diffluerent, illiusque odore totus exercitus gravaretur propter putredinem.
CEI 2008 9,10Colui che poco prima credeva di toccare gli astri del cielo, ora nessuno poteva sopportarlo per l'intollerabile intensità del fetore.
Nova Vulgata 2 Mac9,10Et qui paulo ante sidera caeli contingere se arbitrabatur, eum nemo poterat propter intolerabilem foetoris gravitatem portare.
CEI 2008 9,11Allora finalmente, malconcio a quel modo, incominciò a deporre gran parte della sua superbia e ad avviarsi al ravvedimento per effetto del divino flagello, mentre senza tregua era lacerato dai dolori.
Nova Vulgata
2 Mac9,11Hinc igitur coepit multum superbiae deponere confractus et ad agnitionem venire divina plaga, per momenta doloribus extensus.
CEI 2008 9,12Non potendo più sopportare il suo proprio fetore, disse: "È giusto sottomettersi a Dio e non pretendere di essere uguale a Dio, quando si è mortali!".
Nova Vulgata 2 Mac9,12Et, cum nec ipse foetorem suum ferre posset, ita ait: «Iustum est subditum esse Deo et mortalem non superbe sentire».
CEI 2008 9,13Quindi quello scellerato si mise a pregare quel Signore che ormai non avrebbe più avuto misericordia di lui, e diceva
Nova Vulgata 2 Mac9,13Orabat autem hic scelestus Dominum, ei non amplius miserturum, ita dicens:
CEI 2008 9,14che avrebbe dichiarato libera la città santa, che prima si affrettava a raggiungere per raderla al suolo e farne un cimitero.
Nova Vulgata 2 Mac9,14sanctam quidem civitatem, ad quam festinans veniebat, ut eam solo aequalem faceret ac sepulcrum congestorum strueret, liberam ostendere;
CEI 2008 Diceva inoltre che avrebbe reso pari agli Ateniesi tutti i Giudei, che prima aveva stabilito di non degnare neppure della sepoltura, ma di gettare in pasto alle fiere insieme con i loro bambini,
9,15 Rendere pari agli Ateniesi tutti i Giudei: dare loro la facoltà di potersi governare con leggi e istituzioni proprie.
Nova Vulgata 2 Mac9,15Iudaeos autem, quos decreverat nec sepultura quidem se dignos habiturum, sed avibus devorandos cum parvulis se feris proiecturum, omnes hos aequales Atheniensibus facturum;
CEI 2008 9,16e che avrebbe adornato con magnifici doni votivi il sacro tempio, che prima aveva saccheggiato, e avrebbe restituito in numero ancora più grande tutti gli arredi sacri e avrebbe provveduto con le proprie entrate ai contributi fissati per i sacrifici.
Nova Vulgata 2 Mac9,16templum vero sanctum, quod prius exspoliaverat, pulcherrimis donis ornaturum et sacra vasa multiplicia cuncta se redditurum, et pertinentes ad sacrificia sumptus de redditibus suis praestaturum;
CEI 2008 9,17Prometteva, infine, che si sarebbe fatto Giudeo e si sarebbe recato in ogni luogo abitato per annunciare la potenza di Dio.
Nova Vulgata 2 Mac9,17super haec autem et Iudaeum se futurum et omnem locum habitabilem perambulaturum praedicantem Dei potestatem.
CEI 2008 9,18Ma poiché i dolori non diminuivano per nulla - era arrivato infatti su di lui il giusto giudizio di Dio - e disperando ormai di sé, scrisse ai Giudei la lettera riportata qui sotto, nello stile di una supplica, così concepita:
Nova Vulgata
2 Mac9,18Sed omnino non cessantibus doloribus — supervenerat enim in eum iustum Dei iudicium — semetipsum desperans scripsit ad Iudaeos hanc infra rescriptam epistulam modum deprecationis habentem, haec continentem:
CEI 2008 "Ai Giudei, ottimi cittadini, il re e condottiero Antioco augura perfetta salute, benessere e prosperità.
9,19-27 I pareri sull’autenticità di questa lettera sono discordi. In essa Antioco Epìfane designa come suo successore il figlio Antioco Eupàtore.
Nova Vulgata 2 Mac9,19«Optimis civibus Iudaeis plurimam salutem et bene valere et esse felices, rex et dux Antiochus.
CEI 2008 9,20Se voi state bene e i figli e le vostre cose procedono secondo il vostro pensiero, io, riponendo la mia speranza nel Cielo,
Nova Vulgata 2 Mac9,20Si bene valetis et filii vestri, et res vestrae ex sententia sunt vobis, precans refero quidem Deo maximam gratiam, in caelum spem habens;
CEI 2008 9,21mi ricordo con tenerezza del vostro onore e della vostra benevolenza. Ritornando dalle province della Persia e trovandomi colpito da una malattia insopportabile, ho creduto necessario pensare alla comune sicurezza di tutti.
Nova Vulgata 2 Mac9,21ego vero in infirmitate constitutus eram, vestri autem honoris et benevolentiae memineram cum affectione. Reversus de Persidis locis et in infirmitatem incidens molestiam habentem, necessarium duxi pro communi omnium securitate curam habere.
CEI 2008 9,22Non dispero del mio stato, avendo molta fiducia di scampare alla malattia.
Nova Vulgata 2 Mac9,22Non desperans memetipsum, sed spem multam habens effugiendi infirmitatem,
CEI 2008 9,23Considerando d'altra parte che anche mio padre, quando aveva intrapreso spedizioni nelle province settentrionali, designava il successore,
Nova Vulgata 2 Mac9,23respiciens autem quod et pater meus, quibus temporibus in superiora loca duxit exercitum, ostendit, qui susciperet principatum;
CEI 2008 9,24perché, se fosse accaduto qualche cosa di inaspettato o si fosse diffusa la notizia di qualche grave incidente, gli abitanti del paese, sapendo in mano a chi era stato lasciato il governo, non si agitassero,
Nova Vulgata 2 Mac9,24ut, si quid contrarium accideret aut etiam quid difficile nuntiaretur, scientes hi, qui circa regionem erant, cui esset rerum summa derelicta, non turbarentur.
CEI 2008 9,25e oltre a questo, constatando che i sovrani vicini e confinanti con il nostro regno spiano il momento opportuno e attendono gli eventi, ho designato come re mio figlio Antioco, che già più volte, quando intraprendevo i viaggi nei distretti settentrionali, ho raccomandato e affidato a moltissimi di voi. A lui indirizzo la lettera qui unita.
Nova Vulgata 2 Mac9,25Ad haec autem considerans de proximo potentes et vicinos regno temporibus insidiantes et eventum exspectantes, designavi filium Antiochum regem, quem saepe recurrens in superiora regna plurimis vestrum committebam et commendabam; et scripsi ad eum, quae subiecta sunt.
CEI 2008 9,26Vi prego dunque e vi scongiuro di ricordarvi dei benefici ricevuti, pubblicamente o privatamente, e prego ciascuno di conservare la vostra benevolenza verso di me e mio figlio.
Nova Vulgata 2 Mac9,26Oro itaque vos et peto memores beneficiorum publice et privatim, ut unusquisque conservet hanc, quam habetis benevolentiam in me et in filium.
CEI 2008 9,27Ho fiducia che egli, seguendo le mie direttive, si comporterà con voi con moderazione e umanità".
Nova Vulgata 2 Mac9,27Confido enim eum modeste et humane, sequentem propositum meum, vobiscum acturum».
CEI 2008 9,28Quest'omicida e bestemmiatore, dunque, soffrendo crudeli tormenti, come li aveva fatti subire agli altri, finì così la sua vita con miserabile morte in terra straniera, sui monti.
Nova Vulgata
2 Mac9,28Igitur homicida et blasphemus pessima perpessus, ut ipse alios tractaverat, peregre in montibus miserabili obitu vita functus est.
CEI 2008 9,29Curò il trasporto della salma Filippo, suo compagno d'infanzia, il quale poi, diffidando del figlio di Antioco, si ritirò in Egitto presso Tolomeo Filomètore.


Nova Vulgata 2 Mac9,29Transferebat autem corpus Philippus collactaneus eius, qui etiam metuens filium Antiochi ad Ptolemaeum Philometorem in Aegyptum se contulit.