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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Storici - 2 Re - 17

2 Re

17 Nell'anno dodicesimo di Acaz, re di Giuda, Osea, figlio di Ela, divenne re su Israele a Samaria. Egli regnò nove anni.
17,1-6 Osea, ultimo re d’Israele
Osea: regna dal 732 al 724 circa.
2Fece ciò che è male agli occhi del Signore, ma non come i re d'Israele che l'avevano preceduto.
Contro di lui mosse Salmanàssar, re d'Assiria; Osea divenne suo vassallo e gli pagò un tributo.
17,3 Salmanàssar V: figlio di Tiglat-Pilèser III, re d’Assiria dal 726 al 722 circa.
4Ma poi il re d'Assiria scoprì una congiura di Osea; infatti questi aveva inviato messaggeri a So, re d'Egitto, e non spediva più il tributo al re d'Assiria, come ogni anno. Perciò il re d'Assiria lo arrestò e, incatenato, lo gettò in carcere.
Il re d'Assiria invase tutta la terra, salì a Samaria e l'assediò per tre anni.
17,5-6 Dopo un assedio di tre anni, perché la città si trovava in un’eccezionale posizione strategica, nel 722 Salmanàssar occupa la capitale Samaria. Salmanàssar morì pochi mesi dopo la caduta di Samaria e, forse per questo motivo, gli Annali assiri dicono che fu Sargon II a conquistarla e a deportarne la popolazione. I deportati vengono dispersi nelle varie regioni dell’impero assiro per togliere loro ogni possibilità di riorganizzazione e di rivincita.
6Nell'anno nono di Osea, il re d'Assiria occupò Samaria, deportò gli Israeliti in Assiria, e li stabilì a Calach e presso il Cabor, fiume di Gozan, e nelle città della Media.
Ciò avvenne perché gli Israeliti avevano peccato contro il Signore, loro Dio, che li aveva fatti uscire dalla terra d'Egitto, dalle mani del faraone, re d'Egitto. Essi venerarono altri dèi,
17,7-23 Riflessioni sulle cause della rovina
8seguirono le leggi delle nazioni che il Signore aveva scacciato davanti agli Israeliti, e quelle introdotte dai re d'Israele.
9Gli Israeliti riversarono contro il Signore, loro Dio, parole non giuste e si costruirono alture in ogni loro città, dalla torre di guardia alla città fortificata.
10Si eressero stele e pali sacri su ogni alto colle e sotto ogni albero verde.
11Ivi, su ogni altura, bruciarono incenso come le nazioni che il Signore aveva scacciato davanti a loro; fecero azioni cattive, irritando il Signore.
12Servirono gli idoli, dei quali il Signore aveva detto: "Non farete una cosa simile!".
13Eppure il Signore, per mezzo di tutti i suoi profeti e dei veggenti, aveva ordinato a Israele e a Giuda: "Convertitevi dalle vostre vie malvagie e osservate i miei comandi e i miei decreti secondo tutta la legge che io ho prescritto ai vostri padri e che ho trasmesso a voi per mezzo dei miei servi, i profeti".
14Ma essi non ascoltarono, anzi resero dura la loro cervice, come quella dei loro padri, i quali non avevano creduto al Signore, loro Dio.
15Rigettarono le sue leggi e la sua alleanza, che aveva concluso con i loro padri, e le istruzioni che aveva dato loro; seguirono le vanità e diventarono vani, seguirono le nazioni intorno a loro, pur avendo il Signore proibito di agire come quelle.
Abbandonarono tutti i comandi del Signore, loro Dio; si eressero i due vitelli in metallo fuso, si fecero un palo sacro, si prostrarono davanti a tutta la milizia celeste e servirono Baal.
17,16 la milizia celeste: gli astri in quanto oggetto di culto (Dt 4,19; 2Re 21,3.5).
17Fecero passare i loro figli e le loro figlie per il fuoco, praticarono la divinazione e trassero presagi; si vendettero per compiere ciò che è male agli occhi del Signore, provocandolo a sdegno.
18Il Signore si adirò molto contro Israele e lo allontanò dal suo volto e non rimase che la sola tribù di Giuda.
19Neppure quelli di Giuda osservarono i comandi del Signore, loro Dio, ma seguirono le leggi d'Israele.
20Il Signore rigettò tutta la discendenza d'Israele; li umiliò e li consegnò in mano a predoni, finché non li scacciò dal suo volto.
21Quando aveva strappato Israele dalla casa di Davide, avevano fatto re Geroboamo, figlio di Nebat; poi Geroboamo aveva spinto Israele a staccarsi dal Signore e gli aveva fatto commettere un grande peccato.
22Gli Israeliti imitarono tutti i peccati che Geroboamo aveva commesso; non se ne allontanarono,
23finché il Signore non allontanò Israele dal suo volto, come aveva detto per mezzo di tutti i suoi servi, i profeti. Israele fu deportato dalla sua terra in Assiria, fino ad oggi.
Il re d'Assiria mandò gente da Babilonia, da Cuta, da Avva, da Camat e da Sefarvàim e la stabilì nelle città della Samaria al posto degli Israeliti. E quelli presero possesso della Samaria e si stabilirono nelle sue città.
17,24-41 Origine dei Samaritani
Alla deportazione d’Israele verso oriente gli Assiri fanno seguire la deportazione di gente straniera verso la Samaria. Di qui la nascita di un popolo nuovo, costituito da una mescolanza di stirpi e di religioni diverse. Il racconto semplifica e generalizza i fatti, in quanto quelle colonizzazioni possono essere state più di una e in tempi diversi.
25All'inizio del loro insediamento non veneravano il Signore ed egli inviò contro di loro dei leoni, che ne facevano strage.
26Allora dissero al re d'Assiria: "Le popolazioni che tu hai trasferito e stabilito nelle città della Samaria non conoscono il culto del dio locale ed egli ha mandato contro di loro dei leoni, i quali seminano morte tra loro, perché esse non conoscono il culto del dio locale".
27Il re d'Assiria ordinò: "Mandate laggiù uno dei sacerdoti che avete deportato di là: vada, vi si stabilisca e insegni il culto del dio locale".
28Venne uno dei sacerdoti deportati da Samaria, che si stabilì a Betel e insegnava loro come venerare il Signore.
29Ogni popolazione si fece i suoi dèi e li mise nei templi delle alture costruite dai Samaritani, ognuna nella città dove dimorava.
30Gli uomini di Babilonia si fecero Succot-Benòt, gli uomini di Cuta si fecero Nergal, gli uomini di Camat si fecero Asimà.
31Gli Avviti si fecero Nibcaz e Tartak; i Sefarvei bruciavano nel fuoco i propri figli in onore di Adrammèlec e di Anammèlec, divinità di Sefarvàim.
32Veneravano anche il Signore; si fecero sacerdoti per le alture, scegliendoli tra di loro: prestavano servizio per loro nei templi delle alture.
33Veneravano il Signore e servivano i loro dèi, secondo il culto delle nazioni dalle quali li avevano deportati.
34Fino ad oggi essi agiscono secondo i culti antichi: non venerano il Signore e non agiscono secondo le loro norme e il loro culto, né secondo la legge e il comando che il Signore ha dato ai figli di Giacobbe, a cui impose il nome d'Israele.
35Il Signore aveva concluso con loro un'alleanza e aveva loro ordinato: "Non venerate altri dèi, non prostratevi davanti a loro, non serviteli e non sacrificate a loro,
36ma venerate solo il Signore, che vi ha fatto salire dalla terra d'Egitto con grande potenza e con braccio teso: a lui prostratevi e a lui sacrificate.
37Osservate le norme, i precetti, la legge e il comando che egli ha scritto per voi, mettendoli in pratica tutti i giorni; non venerate altri dèi.
38Non dimenticate l'alleanza che ho concluso con voi e non venerate altri dèi,
39ma venerate soltanto il Signore, vostro Dio, ed egli vi libererà dal potere di tutti i vostri nemici".
40Essi però non ascoltarono, ma continuano ad agire secondo il loro culto antico.
Così quelle popolazioni veneravano il Signore e servivano i loro idoli, e così pure i loro figli e i figli dei loro figli: come fecero i loro padri essi fanno ancora oggi.


17,41 essi fanno ancora oggi: si spiega così il disprezzo e il distacco nei riguardi dei Samaritani da parte dei Giudei nell’AT e nel NT (Esd 4,1-24; Gv 4,9).

Note al testo

17,1-6 Osea, ultimo re d’Israele
Osea: regna dal 732 al 724 circa.
17,3 Salmanàssar V: figlio di Tiglat-Pilèser III, re d’Assiria dal 726 al 722 circa.
17,5-6 Dopo un assedio di tre anni, perché la città si trovava in un’eccezionale posizione strategica, nel 722 Salmanàssar occupa la capitale Samaria. Salmanàssar morì pochi mesi dopo la caduta di Samaria e, forse per questo motivo, gli Annali assiri dicono che fu Sargon II a conquistarla e a deportarne la popolazione. I deportati vengono dispersi nelle varie regioni dell’impero assiro per togliere loro ogni possibilità di riorganizzazione e di rivincita.
17,7-23 Riflessioni sulle cause della rovina
17,16 la milizia celeste: gli astri in quanto oggetto di culto (Dt 4,19; 2Re 21,3.5).
17,24-41 Origine dei Samaritani
Alla deportazione d’Israele verso oriente gli Assiri fanno seguire la deportazione di gente straniera verso la Samaria. Di qui la nascita di un popolo nuovo, costituito da una mescolanza di stirpi e di religioni diverse. Il racconto semplifica e generalizza i fatti, in quanto quelle colonizzazioni possono essere state più di una e in tempi diversi.
17,41 essi fanno ancora oggi: si spiega così il disprezzo e il distacco nei riguardi dei Samaritani da parte dei Giudei nell’AT e nel NT (Esd 4,1-24; Gv 4,9).