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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Storici - 2 Samuele - 10

2 Samuele

10 Dopo questo, morì il re degli Ammoniti e Canun, suo figlio, divenne re al suo posto.
10,1-12,31 - Peccato di Davide
2Davide disse: "Manterrò fedeltà a Canun, figlio di Nacas, come suo padre la mantenne a me". Davide mandò alcuni suoi ministri a consolarlo per suo padre. I ministri di Davide andarono nel territorio degli Ammoniti.
3Ma i capi degli Ammoniti dissero a Canun, loro signore: "Forse Davide intende onorare tuo padre ai tuoi occhi, mandandoti dei consolatori? Non ha piuttosto mandato da te i suoi ministri per esplorare la città, per ispezionarla e perlustrarla?".
Canun allora prese i ministri di Davide, fece loro radere la metà della barba e tagliare le vesti a metà fino alle natiche, poi li rimandò.
10,4 fece loro radere la metà della barba: il trattamento inflitto ai ministri di Davide è segno di mancanza di fiducia, ma esprime al contempo il realismo politico dei capi Ammoniti (v. 3).
5Quando l'annunciarono a Davide, egli mandò qualcuno a incontrarli, perché quegli uomini si vergognavano moltissimo. Il re fece dire loro: "Rimanete a Gerico finché vi sia cresciuta di nuovo la barba, poi tornerete".
6Gli Ammoniti, vedendo che si erano attirati l'inimicizia di Davide, mandarono ad assoldare ventimila fanti di Aram Bet-Recob e di Aram Soba, mille uomini del re di Maacà e dodicimila uomini della gente di Tob.
7Quando Davide sentì questo, mandò Ioab con tutto l'esercito dei prodi.
8Gli Ammoniti uscirono e si disposero a battaglia all'ingresso della porta della città, mentre gli Aramei di Soba e di Recob e la gente di Tob e di Maacà stavano da parte, nella campagna.
9Ioab vide che il fronte della battaglia gli era davanti e alle spalle. Scelse allora un corpo tra i migliori d'Israele, lo schierò contro gli Aramei
10e affidò il resto dell'esercito a suo fratello Abisài, per schierarlo contro gli Ammoniti.
11Disse: "Se gli Aramei saranno più forti di me, tu mi verrai a salvare; se invece gli Ammoniti saranno più forti di te, verrò io a salvarti.
12Sii forte e dimostriamoci forti per il nostro popolo e per le città del nostro Dio. Il Signore faccia quello che a lui piacerà".
13Poi Ioab con la gente che aveva con sé attaccò battaglia con gli Aramei, i quali fuggirono davanti a lui.
14Quando gli Ammoniti videro che gli Aramei erano fuggiti, fuggirono davanti ad Abisài e rientrarono nella città. Allora Ioab tornò dalla spedizione contro gli Ammoniti e venne a Gerusalemme.
15Gli Aramei, vedendo che erano stati sconfitti da Israele, si riunirono insieme.
16Adadèzer mandò a chiamare gli Aramei che erano al di là del Fiume e quelli giunsero a Chelam; Sobac, comandante dell'esercito di Adadèzer, era alla loro testa.
17La cosa fu riferita a Davide, che radunò tutto Israele, attraversò il Giordano e giunse a Chelam. Gli Aramei si schierarono di fronte a Davide e si scontrarono con lui.
18Ma gli Aramei fuggirono davanti a Israele: Davide uccise degli Aramei settecento cavalieri e quarantamila fanti; colpì anche Sobac, comandante del loro esercito, che morì in quel luogo.
19Tutti i re vassalli di Adadèzer, quando si videro sconfitti da Israele, fecero la pace con Israele e gli rimasero sottoposti. Gli Aramei non osarono più venire a salvare gli Ammoniti.


Note al testo

10,1-12,31 - Peccato di Davide
10,4 fece loro radere la metà della barba: il trattamento inflitto ai ministri di Davide è segno di mancanza di fiducia, ma esprime al contempo il realismo politico dei capi Ammoniti (v. 3).