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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Storici - 2 Samuele - 7

2 Samuele

7 Il re, quando si fu stabilito nella sua casa, e il Signore gli ebbe dato riposo da tutti i suoi nemici all'intorno,
7,1-29 Oracolo di Natan e preghiera di Davide
quando si fu stabilito nella sua casa: la profezia di Natan gioca sul duplice significato del termine ebraico che viene tradotto “casa” (v. 5), e può valere sia “edificio”, “tempio”, sia “famiglia”, “discendenza” (vv. 11.16). Il brano profetico conoscerà una serie di sviluppi nella successiva storiografia davidica, come anche nel Salterio (Sal 89,31-35) e nei profeti. Si può dire che esso sta alla base del messianismo davidico fino al NT.
2disse al profeta Natan: "Vedi, io abito in una casa di cedro, mentre l'arca di Dio sta sotto i teli di una tenda".
3Natan rispose al re: "Va', fa' quanto hai in cuor tuo, perché il Signore è con te".
4Ma quella stessa notte fu rivolta a Natan questa parola del Signore:
5"Va' e di' al mio servo Davide: Così dice il Signore: "Forse tu mi costruirai una casa, perché io vi abiti?
6Io infatti non ho abitato in una casa da quando ho fatto salire Israele dall'Egitto fino ad oggi; sono andato vagando sotto una tenda, in un padiglione.
7Durante tutto il tempo in cui ho camminato insieme con tutti gli Israeliti, ho forse mai detto ad alcuno dei giudici d'Israele, a cui avevo comandato di pascere il mio popolo Israele: Perché non mi avete edificato una casa di cedro?".
8Ora dunque dirai al mio servo Davide: Così dice il Signore degli eserciti: "Io ti ho preso dal pascolo, mentre seguivi il gregge, perché tu fossi capo del mio popolo Israele.
9Sono stato con te dovunque sei andato, ho distrutto tutti i tuoi nemici davanti a te e renderò il tuo nome grande come quello dei grandi che sono sulla terra.
10Fisserò un luogo per Israele, mio popolo, e ve lo pianterò perché vi abiti e non tremi più e i malfattori non lo opprimano come in passato
11e come dal giorno in cui avevo stabilito dei giudici sul mio popolo Israele. Ti darò riposo da tutti i tuoi nemici. Il Signore ti annuncia che farà a te una casa.
12Quando i tuoi giorni saranno compiuti e tu dormirai con i tuoi padri, io susciterò un tuo discendente dopo di te, uscito dalle tue viscere, e renderò stabile il suo regno.
13Egli edificherà una casa al mio nome e io renderò stabile il trono del suo regno per sempre.
Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio. Se farà il male, lo colpirò con verga d'uomo e con percosse di figli d'uomo,
7,14 Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio: con questa metafora si indica la strettissima relazione che si costituisce tra Dio e il re al momento dell’ascesa al trono (vedi Sal 2,7; 89,27).
15ma non ritirerò da lui il mio amore, come l'ho ritirato da Saul, che ho rimosso di fronte a te.
16La tua casa e il tuo regno saranno saldi per sempre davanti a te, il tuo trono sarà reso stabile per sempre"".
17Natan parlò a Davide secondo tutte queste parole e secondo tutta questa visione.
18Allora il re Davide andò a presentarsi davanti al Signore e disse: "Chi sono io, Signore Dio, e che cos'è la mia casa, perché tu mi abbia condotto fin qui?
19E questo è parso ancora poca cosa ai tuoi occhi, Signore Dio: tu hai parlato anche della casa del tuo servo per un lontano avvenire: e questa è la legge per l'uomo, Signore Dio!
20Che cosa potrebbe dirti di più Davide? Tu conosci il tuo servo, Signore Dio!
21Per amore della tua parola e secondo il tuo cuore, hai compiuto tutte queste grandi cose, manifestandole al tuo servo.
22Tu sei davvero grande, Signore Dio! Nessuno è come te e non vi è altro Dio fuori di te, proprio come abbiamo udito con i nostri orecchi.
23E chi è come il tuo popolo, come Israele, unica nazione sulla terra che Dio è venuto a riscattare come popolo per sé e a dargli un nome operando cose grandi e stupende, per la tua terra, davanti al tuo popolo che ti sei riscattato dalla nazione d'Egitto e dai suoi dèi?
24Hai stabilito il tuo popolo Israele come popolo tuo per sempre, e tu, Signore, sei diventato Dio per loro.
25Ora, Signore Dio, la parola che hai pronunciato sul tuo servo e sulla sua casa confermala per sempre e fa' come hai detto.
26Il tuo nome sia magnificato per sempre così: "Il Signore degli eserciti è il Dio d'Israele!". La casa del tuo servo Davide sia dunque stabile davanti a te!
27Poiché tu, Signore degli eserciti, Dio d'Israele, hai rivelato questo al tuo servo e gli hai detto: "Io ti edificherò una casa!". Perciò il tuo servo ha trovato l'ardire di rivolgerti questa preghiera.
28Ora, Signore Dio, tu sei Dio, le tue parole sono verità. Hai fatto al tuo servo queste belle promesse.
29Dégnati dunque di benedire ora la casa del tuo servo, perché sia sempre dinanzi a te! Poiché tu, Signore Dio, hai parlato e per la tua benedizione la casa del tuo servo è benedetta per sempre!".


Note al testo

7,1-29 Oracolo di Natan e preghiera di Davide
quando si fu stabilito nella sua casa: la profezia di Natan gioca sul duplice significato del termine ebraico che viene tradotto “casa” (v. 5), e può valere sia “edificio”, “tempio”, sia “famiglia”, “discendenza” (vv. 11.16). Il brano profetico conoscerà una serie di sviluppi nella successiva storiografia davidica, come anche nel Salterio (Sal 89,31-35) e nei profeti. Si può dire che esso sta alla base del messianismo davidico fino al NT.
7,14 Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio: con questa metafora si indica la strettissima relazione che si costituisce tra Dio e il re al momento dell’ascesa al trono (vedi Sal 2,7; 89,27).