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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Sapienziali - Cantico dei Cantici - 6

Cantico dei Cantici

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CEI 1974

CEI 2008 6 Dov'è andato il tuo amato,
tu che sei bellissima tra le donne?
Dove ha diretto i suoi passi il tuo amato,
perché lo cerchiamo con te?
6,1-3 Io sono del mio amato e il mio amato è mio
 Questo canto della reciprocità fa da sfondo a tutto il Cantico. Nella storia dell’interpretazione, è stata colta qui un’eco della formula dell’alleanza biblica (“Il Signore è il nostro Dio e noi siamo il suo popolo”), evidenziando nel poema il legame che unisce Dio e Israele. Vi si è anche visto un rimando allo stupore estatico dell’uomo di fronte alla donna nel giardino di Eden, dove la solitudine di Adamo è vinta da Dio con il dono di Eva, la donna, (Gen 2,18-25).
CEI 1974 Ct6,1 Dov`è andato il tuo diletto,
o bella fra le donne?
Dove si è recato il tuo diletto,
perché noi lo possiamo cercare con te?
CEI 2008 6,2L'amato mio è sceso nel suo giardino
fra le aiuole di balsamo,
a pascolare nei giardini
e a cogliere gigli.
CEI 1974 Ct6,2 Il mio diletto era sceso nel suo giardino
fra le aiuole del balsamo
a pascolare il gregge nei giardini
e a cogliere gigli.
CEI 2008 6,3Io sono del mio amato
e il mio amato è mio;
egli pascola tra i gigli.
CEI 1974 Ct6,3 Io sono per il mio diletto e il mio diletto è per me;
egli pascola il gregge tra i gigli.
Compiacenza dello sposo
CEI 2008 Tu sei bella, amica mia, come la città di Tirsa,
incantevole come Gerusalemme,
terribile come un vessillo di guerra.
6,4 QUINTO POEMA (6,4-8,4)
Il fascino dell’amata
Tirsa (“la graziosa”): capitale del regno d’Israele, prima di Samaria.
CEI 1974 Ct Tu sei bella, amica mia, come Tirza,
leggiadra come Gerusalemme,
terribile come schiere a vessilli spiegati.
6,4 Tirza, cioè la graziosa, la desiderata, era la capitale del regno d'Israele prima di Samaria.
CEI 2008 6,5Distogli da me i tuoi occhi,
perché mi sconvolgono.
Le tue chiome sono come un gregge di capre
che scendono dal Gàlaad.
CEI 1974 Ct6,5 Distogli da me i tuoi occhi:
il loro sguardo mi turba.
Le tue chiome sono come un gregge di capre
che scendono dal Gàlaad.
CEI 2008 6,6I tuoi denti come un gregge di pecore
che risalgono dal bagno;
tutte hanno gemelli,
nessuna di loro è senza figli.
CEI 1974 Ct6,6 I tuoi denti come un gregge di pecore
che risalgono dal bagno.
Tutte procedono appaiate
e nessuna è senza compagna.
CEI 2008 6,7Come spicchio di melagrana è la tua tempia,
dietro il tuo velo.
CEI 1974 Ct6,7 Come spicchio di melagrana la tua gota,
attraverso il tuo velo.
CEI 2008 6,8Siano pure sessanta le mogli del re,
ottanta le concubine,
innumerevoli le ragazze!
CEI 1974 Ct Sessanta sono le regine,
ottanta le altre spose,
le fanciulle senza numero.
6,8-9 Un arem affollato non vale l'unica amata.
CEI 2008 6,9Ma unica è la mia colomba, il mio tutto,
unica per sua madre,
la preferita di colei che l'ha generata.
La vedono le giovani e la dicono beata.
Le regine e le concubine la coprono di lodi:
CEI 1974 Ct6,9 Ma unica è la mia colomba la mia perfetta,
ella è l`unica di sua madre,
la preferita della sua genitrice.
L`hanno vista le giovani e l`hanno detta beata,
le regine e le altre spose ne hanno intessuto le lodi.
CEI 2008 6,10"Chi è costei che sorge come l'aurora,
bella come la luna, fulgida come il sole,
terribile come un vessillo di guerra?".
CEI 1974 Ct6,10 "Chi è costei che sorge come l`aurora,
bella come la luna, fulgida come il sole,
terribile come schiere a vessilli spiegati?".
CEI 2008 6,11Nel giardino dei noci io sono sceso,
per vedere i germogli della valle
e osservare se la vite metteva gemme
e i melograni erano in fiore.
CEI 1974 Ct6,11 Nel giardino dei noci io sono sceso,
per vedere il verdeggiare della valle,
per vedere se la vite metteva germogli,
se fiorivano i melograni.
CEI 2008 6,12Senza che me ne accorgessi, il desiderio mi ha posto
sul cocchio del principe del mio popolo.


CEI 1974 Ct Non lo so, ma il mio desiderio mi ha posto
sui carri di Ammi-nadìb.
6,12 Ammi-nadib significa 'il mio popolo è generoso': un nome simbolico. Il testo è di difficile interpretazione.