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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Sapienziali - Cantico dei Cantici - 7

Cantico dei Cantici

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Nova Vulgata

CEI 2008 7 Vòltati, vòltati, Sulammita,
vòltati, vòltati: vogliamo ammirarti.
Che cosa volete ammirare nella Sulammita
durante la danza a due cori?
7,1-10 Nella sposa tutto è bellezza e armonia
L’amata è chiamata ora con il nome di Sulammita: il termine porta in sé un’assonanza con Salomone e illumina così la simbologia regale, che fa da sfondo al Cantico. L’assonanza con shalòm (“pace”) rimanda all’idea di benessere, perfezione, compiutezza. la danza a due cori: probabilmente una particolare danza nuziale.
Nova Vulgata Ct7,1Convertere, convertere, Sulamitis;
convertere, convertere, ut intueamur te.
Quid aspicitis in Sulamitem,
cum saltat inter binos choros?
CEI 2008 7,2Come sono belli i tuoi piedi
nei sandali, figlia di principe!
Le curve dei tuoi fianchi sono come monili,
opera di mani d'artista.
Nova Vulgata
Ct7,2Quam pulchri sunt pedes tui in calceamentis,
filia principis!
Flexurae femorum tuorum sicut monilia,
quae fabricata sunt manu artificis.
CEI 2008 7,3Il tuo ombelico è una coppa rotonda
che non manca mai di vino aromatico.
Il tuo ventre è un covone di grano,
circondato da gigli.
Nova Vulgata
Ct7,3Gremium tuum crater tornatilis:
numquam indigeat vino mixto;
venter tuus sicut acervus tritici
vallatus liliis.
CEI 2008 7,4I tuoi seni sono come due cerbiatti,
gemelli di una gazzella.
Nova Vulgata
Ct7,4Duo ubera tua sicut duo hinnuli,
gemelli capreae,
CEI 2008 Il tuo collo come una torre d'avorio,
i tuoi occhi come le piscine di Chesbon
presso la porta di Bat-Rabbìm,
il tuo naso come la torre del Libano
che guarda verso Damasco.
7,5 Chesbon: località della Transgiordania, corrisponde all’attuale Tell Hesban, circa 20 chilometri da Amman. La porta di Bat-Rabbìm (“la porta della figlia dei molti”) è da collocare probabilmente in questa stessa città.
Nova Vulgata
Ct7,5collum tuum sicut turris eburnea.
Oculi tui sicut piscinae in Hesebon,
quae sunt ad portam Bathrabbim;
nasus tuus sicut turris Libani,
quae respicit contra Damascum.
CEI 2008 Il tuo capo si erge su di te come il Carmelo
e la chioma del tuo capo è come porpora;
un re è tutto preso dalle tue trecce.
7,6 Carmelo (“giardino”): monte sulla costa mediterranea; nel linguaggio poetico della Bibbia è simbolo di bellezza e di imponenza.
Nova Vulgata
Ct7,6Caput tuum ut Carmelus,
et comae capitis tui sicut purpura;
rex vincitur cincinnis.
CEI 2008 7,7Quanto sei bella e quanto sei graziosa,
o amore, piena di delizie!
Nova Vulgata
Ct7,7Quam pulchra es et quam decora,
carissima, in deliciis!
CEI 2008 7,8La tua statura è slanciata come una palma
e i tuoi seni sembrano grappoli.
Nova Vulgata
Ct7,8Statura tua assimilata est palmae,
et ubera tua botris.
CEI 2008 7,9Ho detto: "Salirò sulla palma,
coglierò i grappoli di datteri".
Siano per me i tuoi seni come grappoli d'uva
e il tuo respiro come profumo di mele.
Nova Vulgata
Ct7,9Dixi: «Ascendam in palmam
et apprehendam fructus eius».
Et erunt ubera tua sicut botri vineae,
et odor oris tui sicut malorum.
CEI 2008 7,10Il tuo palato è come vino squisito,
che scorre morbidamente verso di me
e fluisce sulle labbra e sui denti!
Nova Vulgata
Ct7,10Guttur tuum sicut vinum optimum,
dignum dilecto meo ad potandum,
labiisque et dentibus illius ad ruminandum.
CEI 2008 Io sono del mio amato
e il suo desiderio è verso di me.
7,11-14 Canto d’amore
Nova Vulgata
Ct7,11Ego dilecto meo,
et ad me appetitus eius.
CEI 2008 7,12Vieni, amato mio, andiamo nei campi,
passiamo la notte nei villaggi.
Nova Vulgata
CtVeni, dilecte mi, egrediamur in agrum,
commoremur in villis;
12 Principis populi – Lege nādîb ’ammî; TM ammî nādîb
CEI 2008 7,13Di buon mattino andremo nelle vigne;
vedremo se germoglia la vite,
se le gemme si schiudono,
se fioriscono i melograni:
là ti darò il mio amore!
Nova Vulgata Ct7,13mane properabimus ad vineas,
videbimus; si floruit vinea,
si flores aperiuntur,
si floruerunt mala punica;
ibi dabo tibi amores meos.
CEI 2008 Le mandragore mandano profumo;
alle nostre porte c'è ogni specie di frutti squisiti,
freschi e secchi:
amato mio, li ho conservati per te.


7,14 le mandragore: con i loro frutti gialli dolci e dall’intenso profumo, erano considerate un afrodisiaco.
Nova Vulgata
Ct7,14Mandragorae dederunt odorem;
in portis nostris omnia poma optima,
nova et vetera,
dilecte mi, servavi tibi.