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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Profetici - Daniele - 9

Daniele

CEI 2008 Torna al libro

Interconfessionale

CEI 2008 9 Nell'anno primo di Dario, figlio di Serse, della progenie dei Medi, il quale era stato costituito re sopra il regno dei Caldei,
9,1-27 Interpretazione della profezia di Geremia circa i settant’anni
Nell’anno primo di Dario: indicazione cronologica insoddisfacente. Per quanto ne sappiamo, Dario non era figlio, ma padre di Serse; entrambi erano persiani e non medi (vedi anche note a 5,1-27,1).
CEI 2008 9,2nel primo anno del suo regno io, Daniele, tentavo di comprendere nei libri il numero degli anni di cui il Signore aveva parlato al profeta Geremia e che si dovevano compiere per le rovine di Gerusalemme, cioè settant'anni.
CEI 2008 9,3Mi rivolsi al Signore Dio alla ricerca di un responso con preghiera e suppliche, con il digiuno, veste di sacco e cenere
Interconfessionale Dn9,3Cominciai anche a digiunare e, vestito di sacco, con la testa coperta di cenere mi rivolsi al Signore Dio per pregarlo e supplicarlo.
CEI 2008 9,4e feci la mia preghiera e la mia confessione al Signore, mio Dio: "Signore Dio, grande e tremendo, che sei fedele all'alleanza e benevolo verso coloro che ti amano e osservano i tuoi comandamenti,
Interconfessionale Dn9,4Pregai il Signore, mio Dio, e riconobbi i peccati dicendo:
«Signore Dio, tu sei grande e tremendo, tu mantieni la tua alleanza con quelli che ubbidiscono ai tuoi comandamenti e sei fedele con quelli che ti amano.
CEI 2008 9,5abbiamo peccato e abbiamo operato da malvagi e da empi, siamo stati ribelli, ci siamo allontanati dai tuoi comandamenti e dalle tue leggi!
Interconfessionale Dn9,5Noi non ti abbiamo ubbidito, abbiamo peccato e siamo colpevoli; ci siamo ribellati contro di te, ci siamo allontanati dai tuoi comandamenti e dalle tue leggi.
CEI 2008 9,6Non abbiamo obbedito ai tuoi servi, i profeti, i quali nel tuo nome hanno parlato ai nostri re, ai nostri prìncipi, ai nostri padri e a tutto il popolo del paese.
Interconfessionale DnNon abbiamo dato ascolto ai tuoi servi, i profeti, che hanno parlato da parte tua ai nostri re, ai nostri capi, ai nostri padri e al popolo tutto.
Rimandi
9,6 non dare ascolto Dn 9,10.14; Ger 7,26.
CEI 2008 9,7A te conviene la giustizia, o Signore, a noi la vergogna sul volto, come avviene ancora oggi per gli uomini di Giuda, per gli abitanti di Gerusalemme e per tutto Israele, vicini e lontani, in tutti i paesi dove tu li hai dispersi per i delitti che hanno commesso contro di te.
Interconfessionale Dn9,7Tu solo, Signore, sei giusto! Anche oggi dobbiamo solo vergognarci, noi abitanti di Gerusalemme, popolo di Giuda e tutti gli altri Israeliti, vicini o lontani, dispersi nelle nazioni dove tu ci hai cacciati a causa della nostra infedeltà verso di te.
CEI 2008 9,8Signore, la vergogna sul volto a noi, ai nostri re, ai nostri prìncipi, ai nostri padri, perché abbiamo peccato contro di te;
Interconfessionale Dn9,8«Sì, Signore, noi siamo pieni di vergogna: noi, i nostri re, i nostri capi e i nostri padri, perché abbiamo peccato contro di te!
CEI 2008 9,9al Signore, nostro Dio, la misericordia e il perdono, perché ci siamo ribellati contro di lui,
Interconfessionale Dn9,9Ma tu, Signore, nostro Dio, nella tua benevolenza, perdonaci, anche se noi ci siamo ribellati contro di te!
CEI 2008 9,10non abbiamo ascoltato la voce del Signore, nostro Dio, né seguito quelle leggi che egli ci aveva dato per mezzo dei suoi servi, i profeti.
Interconfessionale Dn9,10Noi non ti abbiamo ascoltato quando ci chiedevi di ubbidire alle leggi che tu ci hai comunicato per mezzo dei tuoi servi, i profeti.
CEI 2008 9,11Tutto Israele ha trasgredito la tua legge, si è allontanato per non ascoltare la tua voce; così si è riversata su di noi la maledizione sancita con giuramento, scritto nella legge di Mosè, servo di Dio, perché abbiamo peccato contro di lui.
Interconfessionale DnTutto il popolo d’Israele ha violato la tua legge e si è allontanato per non ascoltare le tue parole. Allora la maledizione scritta nella legge di Mosè, tuo servo, si è riversata sopra di noi, perché ti abbiamo disubbidito.
Rimandi
9,11 violare la legge Ger 18,10; 42,13.18.
Note al Testo
9,11 perché ti abbiamo disubbidito: altri: perché abbiamo peccato contro di lui.
CEI 2008 9,12Egli ha messo in atto quelle parole che aveva pronunciato contro di noi e i nostri governanti, mandando su di noi un male così grande, che sotto tutto il cielo mai è accaduto nulla di simile a quello che si è verificato per Gerusalemme.
Interconfessionale Dn9,12Tu hai realizzato contro di noi e contro i capi che ci governavano quel che avevi annunziato: hai mandato su di noi a Gerusalemme disgrazie tali che non si sono viste in nessun’altra parte.
CEI 2008 9,13Tutto questo male è venuto su di noi, proprio come sta scritto nella legge di Mosè. Tuttavia noi non abbiamo supplicato il Signore, nostro Dio, convertendoci dalle nostre iniquità e riconoscendo la tua verità.
Interconfessionale Dn9,13Quelle disgrazie ci sono arrivate proprio com’è scritto nella legge di Mosè; e noi, Signore nostro Dio, non ti abbiamo supplicato, non ci siamo allontanati dai nostri peccati e non abbiamo seguito la tua verità.
CEI 2008 9,14Il Signore ha vegliato sopra questo male, l'ha mandato su di noi, poiché il Signore, nostro Dio, è giusto in tutte le cose che fa, mentre noi non abbiamo ascoltato la sua voce.
Interconfessionale DnPerciò hai voluto mandare su di noi queste disgrazie. Perché tu, Signore, nostro Dio, sei giusto in tutto quel che fai, ma noi non abbiamo ascoltato le tue parole.
Note al Testo
9,14 Perciò hai voluto… disgrazie: altri: Il Signore ha vegliato sopra questo male.
CEI 2008 9,15Signore, nostro Dio, che hai fatto uscire il tuo popolo dall'Egitto con mano forte e ti sei fatto un nome qual è oggi, noi abbiamo peccato, abbiamo agito da empi.
Interconfessionale Dn9,15«Signore, nostro Dio, tu hai mostrato la tua potenza facendo uscire il tuo popolo dall’Egitto e ti sei fatto una fama che dura fino a oggi; noi invece non ti abbiamo ubbidito e siamo colpevoli.
CEI 2008 9,16Signore, secondo la tua giustizia, si plachi la tua ira e il tuo sdegno verso Gerusalemme, tua città, tuo monte santo, poiché per i nostri peccati e per l'iniquità dei nostri padri Gerusalemme e il tuo popolo sono oggetto di vituperio presso tutti i nostri vicini.
Interconfessionale Dn9,16Rinnova, Signore, i tuoi benefici. Allontana la tua ira da Gerusalemme, la tua città, il tuo monte santo. A causa delle nostre colpe e dei peccati dei nostri padri, le nazioni che ci circondano coprono di insulti Gerusalemme e il tuo popolo.
CEI 2008 9,17Ora ascolta, nostro Dio, la preghiera del tuo servo e le sue suppliche e per amor tuo, o Signore, fa' risplendere il tuo volto sopra il tuo santuario, che è devastato.
Interconfessionale Dn9,17Ascolta, Signore, nostro Dio, la mia preghiera e la mia supplica. Per amor tuo, guarda con bontà il tuo santuario devastato.
CEI 2008 9,18Porgi l'orecchio, mio Dio, e ascolta: apri gli occhi e guarda le nostre distruzioni e la città sulla quale è stato invocato il tuo nome! Noi presentiamo le nostre suppliche davanti a te, confidando non sulla nostra giustizia, ma sulla tua grande misericordia.
Interconfessionale Dn9,18Mio Dio, ascoltami, e guarda attentamente: vedi la rovina della nostra città, di questa città a te consacrata. Ti presentiamo le nostre suppliche ma non contiamo sui nostri meriti bensì sul tuo amore infinito.
CEI 2008 9,19Signore, ascolta! Signore, perdona! Signore, guarda e agisci senza indugio, per amore di te stesso, mio Dio, poiché il tuo nome è stato invocato sulla tua città e sul tuo popolo".
Interconfessionale Dn9,19Signore, ascoltaci! Signore, perdonaci! Signore, guardaci! Per amor tuo, Dio mio, intervieni presto in favore di questa città e di questo popolo a te consacrato».
CEI 2008 9,20Mentre io stavo ancora parlando e pregavo e confessavo il mio peccato e quello del mio popolo Israele e presentavo la supplica al Signore, mio Dio, per il monte santo del mio Dio,
Interconfessionale DnStavo ancora pregando: confessavo i miei peccati e quelli del mio popolo Israele, rivolgevo al Signore, mio Dio, le mie suppliche per la sua santa montagna.
Note al Testo
9,20 La santa montagna è il luogo dove sorgeva il tempio e la città di Gerusalemme (vedi v. 16).
CEI 2008 9,21mentre dunque parlavo e pregavo, Gabriele, che io avevo visto prima in visione, volò veloce verso di me: era l'ora dell'offerta della sera.
Interconfessionale DnIn quello stesso momento l’angelo Gabriele che mi era apparso nella mia precedente visione, si accostò a me, volando rapidamente, nell’ora in cui si offre il sacrificio della sera.
Rimandi
9,21 Gabriele Dn 8,16+.
CEI 2008 9,22Egli, giunto presso di me, mi rivolse la parola e mi disse: "Daniele, sono venuto per istruirti e farti comprendere.
Interconfessionale Dn9,22Mi disse: «Daniele, sono venuto per aiutarti a comprendere.
CEI 2008 9,23Fin dall'inizio delle tue suppliche è uscita una parola e io sono venuto per annunciartela, poiché tu sei un uomo prediletto. Ora sta' attento alla parola e comprendi la visione:

Interconfessionale Dn9,23Dal momento in cui hai cominciato a supplicare Dio, egli ha pronunziato un messaggio che io sono venuto a comunicarti, perché egli ti ama. Sforzati dunque di comprendere questo messaggio e di cogliere il significato della tua visione.
CEI 2008 Settanta settimane sono fissate
per il tuo popolo e per la tua santa città
per mettere fine all'empietà,
mettere i sigilli ai peccati,
espiare l'iniquità,
stabilire una giustizia eterna,
suggellare visione e profezia
e ungere il Santo dei Santi.
9,24 I settant’anni indicati da Geremia devono essere intesi come settanta settimane di anni (= 490 anni). Con questa interpretazione si giunge all’epoca di composizione del libro di Daniele: l’intento è quello di dare una lettura attualizzante alla profezia di Geremia.
Interconfessionale Dn«Per il tuo popolo e per la città santa è stato fissato un tempo di settanta settimane. Questo tempo è necessario perché termini la disubbidienza, cessino le colpe e i peccati siano perdonati, la giustizia eterna si manifesti, le visioni e le profezie si realizzino e il Luogo Santissimo sia di nuovo consacrato.
Note al Testo
9,24 settanta settimane: dal contesto appare chiaro che si tratta di settimane di anni — il Luogo Santissimo… consacrato: probabile allusione alla dedicazione del tempio (vedi 1 Maccabei 4,36-59).
CEI 2008 Sappi e intendi bene:
da quando uscì la parola
sul ritorno e la ricostruzione di Gerusalemme
fino a un principe consacrato,
vi saranno sette settimane.
Durante sessantadue settimane
saranno restaurati, riedificati piazze e fossati,
e ciò in tempi angosciosi.
9,25 Il principe consacrato dovrebbe essere Ciro re di Persia, che consentì agli Ebrei di tornare alla loro terra; sette settimane, cioè 49 anni, corrispondono al periodo tra il 587 (distruzione di Gerusalemme e deportazione) e il 538 (editto di Ciro).
Interconfessionale DnEcco quel che tu devi sapere e comprendere: dal momento in cui è stato pronunziato il messaggio che riguarda il ritorno dall’esilio e la ricostruzione di Gerusalemme fino all’apparizione di un condottiero consacrato devono passare sette settimane. Per sessantadue settimane saranno nuovamente riedificate piazze e fortificazioni, e ciò avverrà in tempi difficili.
Note al Testo
9,25 il messaggio…: quello di Geremia (vedi Geremia 25,11-12; 29,10). — condottiero consacrato: non è nota l’identità di questo personaggio, anche se molti pensano a Ciro (vedi Isaia 45,1 e nota). — sette settimane… sessantadue settimane: il primo periodo, che copre 49 anni, corrisponde grosso modo alla durata dell’esilio, mentre il secondo (434 anni) resta per noi oscuro nei suoi riferimenti concreti.
CEI 2008 Dopo sessantadue settimane,
un consacrato sarà soppresso senza colpa in lui.
Il popolo di un principe che verrà
distruggerà la città e il santuario;
la sua fine sarà un'inondazione
e guerra e desolazioni sono decretate fino all'ultimo.
9,26 Il consacrato a cui ci si riferisce qui è, secondo molti interpreti, il sommo sacerdote Onia III, deposto verso il 175 e poi ucciso (vedi 2Mac 4,30-38).
Interconfessionale DnAl termine di queste sessantadue settimane, un uomo consacrato sarà eliminato senza che alcuno lo difenda. Poi verrà un condottiero con il suo esercito per distruggere la città e il santuario. La fine arriverà come un torrente in piena. Sino alla fine ci sarà una guerra di devastazione, com’è stato deciso da Dio.
Note al Testo
9,26 un uomo consacrato: probabilmente il sommo sacerdote Onia III, assassinato nel 171 a.C. (ma questa data non si accorda con i 434 anni che formano le 62 settimane). — senza che alcuno lo difenda: l’espressione ebraica è poco chiara, perché manca una parola nel testo; altri intendono: senza colpa di lui oppure senza avere un successore.
CEI 2008 Egli stringerà una solida alleanza con molti
per una settimana e, nello spazio di metà settimana,
farà cessare il sacrificio e l'offerta;
sull'ala del tempio porrà l'abominio devastante,
finché un decreto di rovina
non si riversi sul devastatore".


9,27 L’ultima settimana riguarda le vicende dell’epoca dei Maccabei; metà settimana rimanda ancora al periodo di tre anni e mezzo, ricordato in 7,25: è la durata della profanazione del santuario, prima della sua purificazione da parte di Giuda Maccabeo (vedi 1Mac 1,41-644,36-61).
Interconfessionale Dn«Durante il periodo di una settimana, questo condottiero consoliderà un patto per un gran numero di persone. E nello spazio di metà settimana, farà cessare anche i sacrifici e le offerte, porrà sull’altare un idolo orribile, finché la fine decretata non si abbatterà su questo devastatore».
Note al Testo
9,27 un condottiero: probabile allusione ad Antioco IV Epifane (vedi 7,24 e nota), il quale fece cessare i sacrifici e le offerte e fece mettere nel tempio un altare dedicato all’idolo orribile (questa espressione ebraica sembra creare un gioco di parole con il nome del dio fenicio Baal dei cieli). Secondo il testo la sua attività si esercita per una settimana, ossia 7 anni (in realtà egli regnò per 11 anni), mentre la persecuzione contro gli Ebrei e Gerusalemme durò metà settimana, cioè 3 anni e mezzo (ma vedi nota a 8,14).