CEI 2008 - Antico Testamento - Pentateuco - Esodo - 1
Esodo
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Interconfessionale
IN EGITTO: GLI EBREI OPPRESSI E LIBERATI
( 1,1-15,21 )
Crescita degli Ebrei e oppressione da parte del faraone
( 1,1-1,22 )
CEI 2008
1
Questi sono i nomi dei figli d'Israele entrati in Egitto; essi vi giunsero insieme a Giacobbe, ognuno con la sua famiglia:
1,1-7
Il brano collega il libro dell’ Esodo a quello della Genesi, indicando il passaggio dalla generazione dei padri a quella dei loro discendenti. Secondo Es 12,40 sarebbero passati 430 anni dall’ingresso di Giacobbe in Egitto fino all’uscita del popolo con Mosè.
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EsQuesti sono i nomi degli Israeliti che scesero in Egitto con il loro padre Giacobbe e con le loro famiglie:
Note al Testo
1,1
i nomi: l’elenco si limita agli antenati delle dodici tribù e al loro padre Giacobbe. Per gli altri nomi vedi Genesi 46,8-27.
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1,5Tutte le persone discendenti da Giacobbe erano settanta. Giuseppe si trovava già in Egitto.
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EsGiuseppe si trovava già in Egitto. Tutti insieme i discendenti di Giacobbe erano settanta persone.
Note al Testo
1,5
settanta: l’antica versione greca seguita da Atti, 7,14, ha settantacinque. Caso identico in Genesi 46,27 (vedi nota).
Interconfessionale
EsCon il passare del tempo morirono Giuseppe, i suoi fratelli e quella generazione.
Note al Testo
1,6
Giuseppe: della sua morte si parla in Genesi 50,26; qui si ricorda la morte di quelli che scesero da Canaan in Egitto (vedi pure Atti 7,15).
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1,7I figli d'Israele prolificarono e crebbero, divennero numerosi e molto forti, e il paese ne fu pieno.
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EsGli Israeliti però ebbero molti figli e diventarono così numerosi e forti che riempirono tutto il territorio.
Rimandi
1,7
ebbero molti figli Dt 26,5; Sal 105,24; Gdt 5,10; At 7,17; 13,17.
Note al Testo
1,7
riempirono tutto il territorio: come in Genesi 47,27 (vedi nota) si constata che si sta compiendo la promessa di una numerosa discendenza fatta da Dio ad Abramo (vedi Genesi 12,2; 13,16; 15,5; 17,5-6), a Isacco (vedi Genesi 26,4.24) e a Giacobbe (vedi Genesi 28,14; 35,11).
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1,9Egli disse al suo popolo: "Ecco che il popolo dei figli d'Israele è più numeroso e più forte di noi.
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Es1,9Egli disse al suo popolo: «Il popolo degli Israeliti è ormai diventato più forte e numeroso di noi!
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1,10Cerchiamo di essere avveduti nei suoi riguardi per impedire che cresca, altrimenti, in caso di guerra, si unirà ai nostri avversari, combatterà contro di noi e poi partirà dal paese".
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Es1,10È ora di prendere provvedimenti contro di loro perché non aumentino ancora di più. Altrimenti, in caso di guerra, si uniranno ai nostri nemici per combatterci e abbandoneranno l’Egitto».
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Perciò vennero imposti loro dei sovrintendenti ai lavori forzati, per opprimerli con le loro angherie, e così costruirono per il faraone le città-deposito, cioè Pitom e Ramses.
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EsAllora gli Egiziani imposero agli Israeliti alcuni capi perché li opprimessero con lavori forzati. Così costruirono per il faraone le città di Pitom e Ramses per i rifornimenti militari.
Rimandi
1,11
Ramses Gn 47,11.
Note al Testo
1,11
Pitom e Ramses: città probabilmente situate nella parte orientale del delta del Nilo.
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1,12Ma quanto più opprimevano il popolo, tanto più si moltiplicava e cresceva, ed essi furono presi da spavento di fronte agli Israeliti.
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Es1,12Ma più gli Israeliti erano oppressi, più si moltiplicavano e cresceva il loro numero, tanto che gli Egiziani avevano paura di loro.
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1,14Resero loro amara la vita mediante una dura schiavitù, costringendoli a preparare l'argilla e a fabbricare mattoni, e ad ogni sorta di lavoro nei campi; a tutti questi lavori li obbligarono con durezza.
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1,15Il re d'Egitto disse alle levatrici degli Ebrei, delle quali una si chiamava Sifra e l'altra Pua:
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Es1,15Gli Israeliti avevano due levatrici: Sifra e Pua. Il re dell’Egitto comandò loro:
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1,16"Quando assistete le donne ebree durante il parto, osservate bene tra le due pietre: se è un maschio, fatelo morire; se è una femmina, potrà vivere".
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Es«Quando assistete nel parto le donne ebree, fate attenzione al sesso del bambino: se è un maschio, dovete farlo morire; se invece è una femmina, lasciatela vivere».
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1,17Ma le levatrici temettero Dio: non fecero come aveva loro ordinato il re d'Egitto e lasciarono vivere i bambini.
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Es1,17Le levatrici però preferirono ubbidire a Dio: non eseguirono il comando del re e lasciarono in vita i bambini.
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1,18Il re d'Egitto chiamò le levatrici e disse loro: "Perché avete fatto questo e avete lasciato vivere i bambini?".
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Es1,18Il re chiamò le levatrici e disse loro:
— Perché avete agito così e avete lasciato vivere anche i maschi?
— Perché avete agito così e avete lasciato vivere anche i maschi?
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1,19Le levatrici risposero al faraone: "Le donne ebree non sono come le egiziane: sono piene di vitalità. Prima che giunga da loro la levatrice, hanno già partorito!".
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Es1,19Le levatrici risposero:
— Le donne ebree non sono come le egiziane: sono più robuste e, quando arriva la levatrice, hanno già partorito.
— Le donne ebree non sono come le egiziane: sono più robuste e, quando arriva la levatrice, hanno già partorito.
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Es1,20Dio favorì l’opera delle levatrici e il popolo israelita crebbe e diventò sempre più numeroso.
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E poiché le levatrici avevano temuto Dio, egli diede loro una discendenza.
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Es1,21Dal momento che esse gli avevano ubbidito, Dio concesse loro di avere una propria famiglia.
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1,22Allora il faraone diede quest'ordine a tutto il suo popolo: "Gettate nel Nilo ogni figlio maschio che nascerà, ma lasciate vivere ogni femmina".