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CEI 2008 - Antico Testamento - Pentateuco - Esodo - 13

Esodo

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Interconfessionale

CEI 2008 13 13,1 Il Signore disse a Mosè:
Interconfessionale EsIl Signore disse a Mosè:
Rimandi
13,1 Devi consacrarmi ogni primogenito 13,12; 22,28-29; 34,19-20; Nm 3,12-13; 8,16-18; Dt 15,19-20; Lc 2,23; cfr. Gn 22.
CEI 2008 13,2"Consacrami ogni essere che esce per primo dal seno materno tra gli Israeliti: ogni primogenito di uomini o di animali appartiene a me".
Interconfessionale Es13,2«Devi consacrarmi ogni primogenito, perché in Israele il primo nato di ogni madre, sia fra gli uomini sia fra gli animali, appartiene a me».
CEI 2008 13,3Mosè disse al popolo: "Ricòrdati di questo giorno, nel quale siete usciti dall'Egitto, dalla dimora di schiavitù, perché con la potenza del suo braccio il Signore vi ha fatto uscire di là: non si mangi nulla di lievitato.
Interconfessionale EsMosè disse al popolo: «Ricordatevi di questo giorno in cui siete stati liberati dalla schiavitù dell’Egitto: è il Signore che vi ha fatto uscire con la potenza della sua mano!».
Mosè continuò: «È assolutamente proibito mangiare cibi lievitati in questo giorno!
Rimandi
13,3-7 pane non lievitato 12,15+.
13,3 schiavitù 20,2+.
CEI 2008 13,4In questo giorno del mese di Abìb voi uscite.
Interconfessionale Es13,4Il giorno della tua liberazione è nel mese di Abìb.
CEI 2008 13,5Quando il Signore ti avrà fatto entrare nella terra del Cananeo, dell'Ittita, dell'Amorreo, dell'Eveo e del Gebuseo, che ha giurato ai tuoi padri di dare a te, terra dove scorrono latte e miele, allora tu celebrerai questo rito in questo mese.
Interconfessionale EsQuando il Signore ti avrà fatto entrare nella terra dei Cananei, degli Ittiti, degli Amorrei, degli Evei e dei Gebusei (la terra che egli ha giurato ai tuoi padri di dare a te, una terra dove scorre latte e miele) allora, proprio in questo mese, dovrai celebrare con una festa il ricordo di questo fatto.
Note al Testo
13,5 fatto entrare: per la quinta volta (2,24; 3,8.17; 6,4) si ricorda la promessa fatta ai patriarchi del dono della terra. — latte e miele: vedi nota a 3,8.
CEI 2008 13,6Per sette giorni mangerai azzimi.
Nel settimo giorno vi sarà una festa in onore del Signore.
Interconfessionale Es13,6«Per sette giorni mangerai pane non lievitato, e nel settimo ci sarà una festa in onore del Signore.
CEI 2008 13,7Nei sette giorni si mangeranno azzimi e non compaia presso di te niente di lievitato; non ci sia presso di te lievito entro tutti i tuoi confini.
Interconfessionale Es13,7Per sette giorni si mangerà pane non lievitato e non potrai conservare nulla di lievitato: in tutto il tuo territorio non ci deve essere lievito!
CEI 2008 13,8In quel giorno tu spiegherai a tuo figlio: "È a causa di quanto ha fatto il Signore per me, quando sono uscito dall'Egitto".
Interconfessionale Es«In quel giorno tu spiegherai a tuo figlio: Faccio così per ricordare quel che il Signore ha fatto per me, quando sono uscito dall’Egitto.
Rimandi
13,8 tu spiegherai a tuo figlio 10,2+.
Note al Testo
13,8 sono uscito dall’Egitto: in ogni tempo e in qualsiasi luogo il credente ebreo si considerava personalmente liberato dalla schiavitù dell’Egitto (vedi pure 1 Corinzi 11,23).
CEI 2008 13,9Sarà per te segno sulla tua mano e memoriale fra i tuoi occhi, affinché la legge del Signore sia sulla tua bocca. Infatti il Signore ti ha fatto uscire dall'Egitto con mano potente.
Interconfessionale Es«Ricorderai allora che proprio il Signore con la sua potenza ti ha fatto uscire dall’Egitto. Questa festa sarà per te come un segno posto sulla tua mano e un ricordo sempre davanti ai tuoi occhi, affinché la legge del Signore sia sempre sulla tua bocca.
Note al Testo
13,9 un segno… un ricordo: nell’antichità si usava mostrare la propria appartenenza a un gruppo religioso o sociale attraverso tatuaggi o portando su di sé oggetti sacri. Per gli Israeliti la parola che ricorda la liberazione dall’Egitto deve essere così concreta e presente come gli oggetti materiali usati dalle altre religioni.
CEI 2008 13,10Osserverai questo rito nella sua ricorrenza di anno in anno.
Interconfessionale Es13,10Ogni anno tu dovrai osservare questa festa quando sarà la sua ricorrenza.
CEI 2008 Quando il Signore ti avrà fatto entrare nella terra del Cananeo, come ha giurato a te e ai tuoi padri, e te l'avrà data in possesso,
13,11-13 Il riscatto del primogenito dell’uomo con il sacrificio di animali mette in rilievo l’intangibilità della vita umana; il riscatto dell’asino è permesso per la preziosità di questo animale per l’uomo.
CEI 2008 13,12tu riserverai per il Signore ogni primogenito del seno materno; ogni primo parto del tuo bestiame, se di sesso maschile, lo consacrerai al Signore.
CEI 2008 13,13Riscatterai ogni primo parto dell'asino mediante un capo di bestiame minuto e, se non lo vorrai riscattare, gli spaccherai la nuca. Riscatterai ogni primogenito dell'uomo tra i tuoi discendenti.
Interconfessionale EsAl posto del primo nato dell’asino puoi offrire un agnello. Se non lo vuoi riscattare gli spezzerai il collo.
«In ogni caso devi sacrificare un animale al posto di ogni maschio primogenito dei tuoi figli.
Rimandi
13,13 primo nato dell’asino Nm 18,15.
Note al Testo
13,13 gli spezzerai il collo: l’asino era un animale impuro e perciò non poteva essere sacrificato al Signore.
CEI 2008 13,14Quando tuo figlio un domani ti chiederà: "Che significa ciò?", tu gli risponderai: "Con la potenza del suo braccio il Signore ci ha fatto uscire dall'Egitto, dalla condizione servile.
Interconfessionale Es13,14Quando tuo figlio un domani ti chiederà: “Che cosa significa questo?”, tu gli risponderai: “Con la potenza della sua mano il Signore ci ha fatti uscire dall’Egitto dove eravamo schiavi.
CEI 2008 13,15Poiché il faraone si ostinava a non lasciarci partire, il Signore ha ucciso ogni primogenito nella terra d'Egitto: i primogeniti degli uomini e i primogeniti del bestiame. Per questo io sacrifico al Signore ogni primo parto di sesso maschile e riscatto ogni primogenito dei miei discendenti".
Interconfessionale Es13,15Il faraone si ostinava a non lasciarci partire e il Signore ha fatto morire ogni primogenito egiziano, sia degli uomini sia del bestiame. Per questo io sacrifico al Signore ogni maschio, primizia del seno materno, e riscatto ogni primogenito tra i miei figli”.
CEI 2008 13,16Questo sarà un segno sulla tua mano, sarà un pendaglio fra i tuoi occhi, poiché con la potenza del suo braccio il Signore ci ha fatto uscire dall'Egitto".
Interconfessionale Es13,16Questo — concluse Mosè — ti farà ricordare che il Signore con la sua potenza ci ha fatti uscire dall’Egitto; sarà per te come un segno sulla tua mano e come un pendaglio davanti ai tuoi occhi».
La salvezza al Mar Rosso
CEI 2008 Quando il faraone lasciò partire il popolo, Dio non lo condusse per la strada del territorio dei Filistei, benché fosse più corta, perché Dio pensava: "Che il popolo non si penta alla vista della guerra e voglia tornare in Egitto!".
13,17-15,21 Israele in fuga è inseguito e, durante una sosta al Mar Rosso, è assediato dall’esercito egiziano: stretto da tutte le parti, il mare davanti e l’Egitto alle spalle, viene liberato dal suo Dio attraverso un fenomeno portentoso. Secondo la versione più antica, Dio prosciuga il mare con un forte vento d’oriente; secondo una versione più recente, dai chiari intenti apologetici e teologici, Dio opera invece un prodigio grandioso, com’è la divisione delle acque (14,21-22). Paolo legge il passaggio del Mar Rosso come un preannuncio del battesimo cristiano (1Cor 10,1-2).
13,17 Dio non lo condusse per la strada del territorio dei Filistei: lasciando l’Egitto, gli Ebrei potevano imboccare la cosiddetta via dei Filistei, la più breve e settentrionale, lungo la quale si trovavano diversi posti di blocco egiziani. Mosè, allora, scelse la via meridionale, detta del deserto, in direzione del Mar Rosso.
Interconfessionale EsQuando il faraone scacciò gli Israeliti, Dio non li condusse per la strada che porta verso il territorio dei Filistei, che è la più corta. Dio pensava: «Se il popolo si trovasse in pericolo di guerra, potrebbe pentirsi e tornare indietro in Egitto».
Note al Testo
13,17 la strada che porta verso il territorio dei Filistei costeggiava il Mar Mediterraneo ed era controllata dagli Egiziani. I Filistei, popolo originario dell’isola di Creta o dell’Asia Minore, in questo periodo si erano installati sulla costa della Palestina tra le attuali città di Tel-Aviv e Gaza.
CEI 2008 Dio fece deviare il popolo per la strada del deserto verso il Mar Rosso. Gli Israeliti, armati, uscirono dalla terra d'Egitto.
13,18 Mar Rosso: nel testo ebraico si parla di Mar dei Giunchi; è stata la traduzione dei LXX a usare l’espressione greca che, sebbene si riferisse originariamente a un mare molto più esteso, in seguito è venuta ad indicare l’odierno Mar Rosso. Il Mar dei Giunchi va localizzato probabilmente nella regione paludosa dei laghi attualmente assorbiti dal canale di Suez.
Interconfessionale EsDio guidò il popolo per la strada del deserto verso il Mar Rosso. Gli Israeliti uscirono dall’Egitto schierati a gruppi di cinquanta.
Note al Testo
13,18 Mar Rosso: secondo l’antica traduzione greca. Nella Bibbia ebraica è chiamato Mare delle Canne. L’espressione richiama l’abbondanza di giunchi o canne che ricoprivano le sue rive, soprattutto quelle del golfo di Suez. All’epoca dell’Esodo il Mar Rosso forse si estendeva molto più a nord fino a comunicare con i Laghi Amari che si trovano tra il golfo di Suez e il Mediterraneo.
CEI 2008 13,19Mosè prese con sé le ossa di Giuseppe, perché questi aveva fatto prestare un solenne giuramento agli Israeliti, dicendo: "Dio, certo, verrà a visitarvi; voi allora vi porterete via le mie ossa".
Interconfessionale EsMosè prese con sé le ossa di Giuseppe, perché questi aveva detto solennemente agli Israeliti: «Dio si prenderà certo cura di voi. Allora voi giuratemi di portar via di qui le mie ossa».
Rimandi
13,19 le ossa di Giuseppe Gn 50,25; Gs 24,32.
CEI 2008 13,20Partirono da Succot e si accamparono a Etam, sul limite del deserto.
Interconfessionale EsGli Israeliti partirono da Succot e si accamparono a Etam, dove inizia il deserto.
Rimandi
13,20 da Succot a Etam Nm 33,6.
Note al Testo
13,20 Succot: vedi 12,37 e nota. — Etam si trovava probabilmente a est di Succot.
CEI 2008 13,21Il Signore marciava alla loro testa di giorno con una colonna di nube, per guidarli sulla via da percorrere, e di notte con una colonna di fuoco, per far loro luce, così che potessero viaggiare giorno e notte.
Interconfessionale EsDi giorno il Signore era davanti a loro come una grossa nube per indicare la strada, e di notte come un fuoco splendente per far loro luce. Così potevano camminare giorno e notte.
Rimandi Note al Testo
13,21 La nube indica la presenza misteriosa del Signore.
CEI 2008 13,22Di giorno la colonna di nube non si ritirava mai dalla vista del popolo, né la colonna di fuoco durante la notte.


Interconfessionale Es13,22La nube di giorno e il fuoco di notte avanzavano sempre davanti al popolo.