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CEI 2008 - Antico Testamento - Pentateuco - Esodo - 21

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Nova Vulgata

CEI 2008 21 21,1 Queste sono le norme che tu esporrai loro.
Nova Vulgata EX21,1Haec sunt iudicia, quae propones eis:
CEI 2008 Quando tu avrai acquistato uno schiavo ebreo, egli ti servirà per sei anni e nel settimo potrà andarsene libero, senza riscatto.
21,2-11 In Israele era ammessa la schiavitù, ma non poteva essere perpetua. Il caso qui previsto riguarda l’Ebreo che per debiti contratti si dà come schiavo al suo creditore assieme alla famiglia. Il tempo della schiavitù non poteva prolungarsi oltre il sesto anno, a meno che non fosse lo stesso schiavo ebreo a richiedere di rimanere in quello stato.
Nova Vulgata
EX21,2Si emeris servum Hebraeum, sex annis serviet tibi; in septimo egredietur liber gratis.
CEI 2008 21,3Se è venuto solo, solo se ne andrà; se era coniugato, sua moglie se ne andrà con lui.
Nova Vulgata EX21,3Si solus intraverit, solus exeat; si habens uxorem, et uxor egredietur simul.
CEI 2008 21,4Se il suo padrone gli ha dato moglie e questa gli ha partorito figli o figlie, la donna e i suoi figli saranno proprietà del padrone, ed egli se ne andrà solo.
Nova Vulgata EX21,4Sin autem dominus dederit illi uxorem, et pepererit filios et filias, mulier et liberi eius erunt domini sui; ipse vero exibit solus.
CEI 2008 21,5Ma se lo schiavo dice: "Io sono affezionato al mio padrone, a mia moglie, ai miei figli, non voglio andarmene libero",
Nova Vulgata EX21,5Quod si dixerit servus: “Diligo dominum meum et uxorem ac liberos, non egrediar liber”,
CEI 2008 allora il suo padrone lo condurrà davanti a Dio, lo farà accostare al battente o allo stipite della porta e gli forerà l'orecchio con la lesina, e quello resterà suo schiavo per sempre.
21,6 Il rito della foratura dell’orecchio è il segno con cui si lega lo schiavo alla famiglia del padrone in perpetuo.
Nova Vulgata EX21,6afferet eum dominus ad Deum et applicabit eum ad ostium vel postes perforabitque aurem eius subula; et erit ei servus in saeculum.
CEI 2008 21,7Quando un uomo venderà la figlia come schiava, ella non se ne andrà come se ne vanno gli schiavi.
Nova Vulgata
EX21,7Si quis vendiderit filiam suam in famulam, non egredietur sicut servi exire consueverunt.
CEI 2008 21,8Se lei non piace al padrone, che perciò non la destina a sé in moglie, la farà riscattare. In ogni caso egli non può venderla a gente straniera, agendo con frode verso di lei.
Nova Vulgata EX21,8Si displicuerit oculis domini sui, cui tradita fuerat, faciat eam redimi; populo autem alieno vendendi non habebit potestatem, quia fraudavit eam.
CEI 2008 21,9Se egli la vuol destinare in moglie al proprio figlio, si comporterà nei suoi riguardi secondo il diritto delle figlie.
Nova Vulgata EX21,9Sin autem filio suo desponderit eam, iuxta morem filiarum faciet illi.
CEI 2008 21,10Se egli prende in moglie un'altra, non diminuirà alla prima il nutrimento, il vestiario, la coabitazione.
Nova Vulgata EX21,10Quod si alteram sibi acceperit, cibum et vestimentum et concubitum non negabit.
CEI 2008 21,11Se egli non le fornisce queste tre cose, lei potrà andarsene, senza che sia pagato il prezzo del riscatto.
Nova Vulgata EX21,11Si tria ista non fecerit ei, egredietur gratis absque pretio.
CEI 2008 21,12Colui che colpisce un uomo causandone la morte, sarà messo a morte.
Nova Vulgata
EX21,12Qui percusserit hominem, et ille mortuus fuerit, morte moriatur.
CEI 2008 21,13Se però non ha teso insidia, ma Dio glielo ha fatto incontrare, io ti fisserò un luogo dove potrà rifugiarsi.
Nova Vulgata EX21,13Qui autem non est insidiatus, sed Deus illum tradidit in manus eius, constituam tibi locum, in quem fugere debeat.
CEI 2008 21,14Ma se un uomo aveva premeditato di uccidere il suo prossimo con inganno, allora lo strapperai anche dal mio altare, perché sia messo a morte.
Nova Vulgata EX21,14Si quis de industria occiderit proximum suum et per insidias, ab altari meo evelles eum, ut moriatur.
CEI 2008 21,15Colui che percuote suo padre o sua madre, sarà messo a morte.
Nova Vulgata
EX21,15Qui percusserit patrem suum aut matrem, morte moriatur.
CEI 2008 21,16Colui che rapisce un uomo, sia che lo venda sia che lo si trovi ancora in mano sua, sarà messo a morte.
Nova Vulgata
EX21,16Qui furatus fuerit hominem sive vendiderit eum sive inventus fuerit in manu eius, morte moriatur.
CEI 2008 21,17Colui che maledice suo padre o sua madre, sarà messo a morte.
Nova Vulgata
EX21,17Qui maledixerit patri suo vel matri, morte moriatur.
CEI 2008 Quando alcuni uomini litigano e uno colpisce il suo prossimo con una pietra o con il pugno e questi non muore, ma deve mettersi a letto,
21,18-32 Il criterio che soggiace a tutti i casi contemplati di pene per colpi e ferite è la riparabilità o meno del danno inferto: nel primo caso si esige un compenso in moneta; nel secondo si applica la legge del taglione.
Nova Vulgata
EX21,18Si rixati fuerint viri, et percusserit alter proximum suum lapide vel pugno, et ille mortuus non fuerit, sed iacuerit in lectulo,
CEI 2008 21,19se poi si alza ed esce con il bastone, chi lo ha colpito sarà ritenuto innocente, ma dovrà pagare il riposo forzato e assicurargli le cure.
Nova Vulgata EX21,19si surrexerit et ambulaverit foris super baculum suum, impunitus erit, qui percusserit, ita tamen, ut operas eius deperditas et impensas pro medela restituat.
CEI 2008 21,20Quando un uomo colpisce con il bastone il suo schiavo o la sua schiava e gli muore sotto le sue mani, si deve fare vendetta.
Nova Vulgata
EX21,20Qui percusserit servum suum vel ancillam virga, et mortui fuerint in manibus eius, ultioni subiacetur.
CEI 2008 21,21Ma se sopravvive un giorno o due, non sarà vendicato, perché è suo denaro.
Nova Vulgata EX21,21Sin autem uno die vel duobus supervixerit, non subiacebit poenae, quia pecunia illius est.
CEI 2008 21,22Quando alcuni uomini litigano e urtano una donna incinta, così da farla abortire, se non vi è altra disgrazia, si esigerà un'ammenda, secondo quanto imporrà il marito della donna, e il colpevole pagherà attraverso un arbitrato.
Nova Vulgata
EX21,22Si rixati fuerint viri, et percusserit quis mulierem praegnantem et abortivum quidem fecerit, sed aliud quid adversi non acciderit, subiacebit damno, quantum maritus mulieris expetierit, et arbitri iudicaverint.
CEI 2008 Ma se segue una disgrazia, allora pagherai vita per vita:
21,23-25 vita per vita: è la legge del taglione; già presente nel codice di Hammurabi, è basata sulla proporzionalità della pena rispetto al delitto e costituisce un progresso rispetto alla vendetta sproporzionata e selvaggia di cui la stessa Bibbia fa menzione (Gen 4,23-24). Gesù chiederà al suo discepolo di rinunciare a ogni vendetta personale e di perdonare, come Dio stesso perdona (Mt 5,38-42; 6,12.14-15; 18,22-35).
Nova Vulgata EX21,23Sin autem quid adversi acciderit, reddet animam pro anima,
CEI 2008 21,24occhio per occhio, dente per dente, mano per mano, piede per piede,
Nova Vulgata EX21,24oculum pro oculo, dentem pro dente, manum pro manu, pedem pro pede,
CEI 2008 21,25bruciatura per bruciatura, ferita per ferita, livido per livido.
Nova Vulgata EX21,25adustionem pro adustione, vulnus pro vulnere, livorem pro livore.
CEI 2008 21,26Quando un uomo colpisce l'occhio del suo schiavo o della sua schiava e lo acceca, darà loro la libertà in compenso dell'occhio.
Nova Vulgata EX21,26Si percusserit quispiam oculum servi sui aut ancillae et luscos eos fecerit, dimittet eos liberos pro oculo. 
CEI 2008 21,27 Se fa cadere il dente del suo schiavo o della sua schiava, darà loro la libertà in compenso del dente.
Nova Vulgata EX21,27Dentem quoque si excusserit servo vel ancillae suae, dimittet eos liberos pro dente.
CEI 2008 21,28Quando un bue cozza con le corna contro un uomo o una donna e ne segue la morte, il bue sarà lapidato e non se ne mangerà la carne. Però il proprietario del bue è innocente.
Nova Vulgata
EX21,28Si bos cornu percusserit virum aut mulierem, et mortui fuerint, lapidibus obruetur, et non comedentur carnes eius; dominus autem bovis innocens erit.
CEI 2008 21,29Ma se il bue era solito cozzare con le corna già prima e il padrone era stato avvisato e non lo aveva custodito, se ha causato la morte di un uomo o di una donna, il bue sarà lapidato e anche il suo padrone dev'essere messo a morte.
Nova Vulgata EX21,29Quod si bos cornupeta fuerit ab heri et nudiustertius, et contestati sunt dominum eius, nec recluserit eum, occideritque virum aut mulierem: et bos lapidibus obruetur, et dominum illius occident.
CEI 2008 21,30Se invece gli viene imposto un risarcimento, egli pagherà il riscatto della propria vita, secondo quanto gli verrà imposto.
Nova Vulgata EX21,30Quod si pretium ei fuerit impositum, dabit pro anima sua, quidquid fuerit postulatus.
CEI 2008 21,31Se cozza con le corna contro un figlio o se cozza contro una figlia, si procederà nella stessa maniera.
Nova Vulgata EX21,31Filium quoque vel filiam si cornu percusserit, simili sententiae subiacebit.
CEI 2008 21,32Se il bue colpisce con le corna uno schiavo o una schiava, si darà al suo padrone del denaro, trenta sicli, e il bue sarà lapidato.
Nova Vulgata EX21,32Si servum vel ancillam invaserit, triginta siclos argenti dabit domino; bos vero lapidibus opprimetur.
CEI 2008 21,33Quando un uomo lascia una cisterna aperta oppure quando un uomo scava una cisterna e non la copre, se vi cade un bue o un asino,
Nova Vulgata
EX21,33Si quis aperuerit cisternam vel foderit et non operuerit eam, cedideritque bos vel asinus in eam,
CEI 2008 21,34il proprietario della cisterna deve dare l'indennizzo: verserà il denaro al padrone della bestia e l'animale morto gli apparterrà.
Nova Vulgata EX21,34dominus cisternae reddet pretium iumentorum; quod autem mortuum est, ipsius erit.
CEI 2008 21,35Quando il bue di un tale cozza contro il bue del suo prossimo e ne causa la morte, essi venderanno il bue vivo e se ne divideranno il prezzo; si divideranno anche la bestia morta.
Nova Vulgata
EX21,35Si bos alienus bovem alterius vulneraverit, et ille mortuus fuerit, vendent bovem vivum et divident pretium; cadaver autem mortui inter se dispertient.
CEI 2008 21,36Ma se è notorio che il bue era solito cozzare già prima e il suo padrone non lo ha custodito, egli dovrà dare come indennizzo bue per bue e la bestia morta gli apparterrà.
Nova Vulgata EX21,36Sin autem notum erat quod bos cornupeta esset ab heri et nudiustertius, et non custodivit eum dominus suus, reddet bovem pro bove et cadaver integrum accipiet.
CEI 2008 21,37Quando un uomo ruba un bue o un montone e poi lo sgozza o lo vende, darà come indennizzo cinque capi di grosso bestiame per il bue e quattro capi di bestiame minuto per il montone.


Nova Vulgata
EX21,37Si quis furatus fuerit bovem aut ovem et occiderit vel vendiderit, quinque boves pro uno bove restituet et quattuor oves pro una ove.