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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Profetici - Ezechiele - 14

Ezechiele

14 Vennero a trovarmi alcuni anziani d'Israele e sedettero dinanzi a me.
14,1-11 Contro l’idolatria
2Mi fu rivolta allora questa parola del Signore:
3"Figlio dell'uomo, questi uomini hanno posto i loro idoli nel proprio cuore e approfittano di ogni occasione per peccare. Mi lascerò consultare da loro?
4Parla quindi e di' loro: Dice il Signore Dio: A chiunque della casa d'Israele avrà posto i suoi idoli nel proprio cuore e avrà approfittato di ogni occasione per peccare e verrà dal profeta, io, il Signore, risponderò in base alla moltitudine dei suoi idoli;
5così raggiungerò il cuore della casa d'Israele che si è allontanata da me a causa di tutti i suoi idoli.
6Riferisci pertanto alla casa d'Israele: Dice il Signore Dio: Convertitevi, abbandonate i vostri idoli e distogliete la faccia da tutti i vostri abomini,
7poiché a chiunque della casa d'Israele e a ogni straniero abitante in Israele che si allontana da me e pone nel proprio cuore i suoi idoli e approfitta di ogni occasione per peccare e viene dal profeta a consultarmi, io stesso, il Signore, risponderò.
8Distoglierò la faccia da costui e ne farò un esempio proverbiale, e lo sterminerò dal mio popolo: così saprete che io sono il Signore.
9Se un profeta si inganna e fa una profezia, io, il Signore, lascio nell'inganno quel profeta: stenderò la mano contro di lui e lo cancellerò dal mio popolo Israele.
10Popolo e profeta porteranno la pena della loro iniquità. La pena di chi consulta sarà uguale a quella del profeta,
11perché la casa d'Israele non vada più errando lontano da me né più si contamini con tutte le sue prevaricazioni: essi saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio". Oracolo del Signore Dio.
Mi fu rivolta questa parola del Signore:
14,12-23 Solo i giusti possono scampare al castigo divino
13"Figlio dell'uomo, se una terra pecca contro di me e si rende infedele, io stendo la mano sopra di essa, le tolgo la riserva del pane, le mando contro la fame e stermino uomini e bestie;
anche se in quella terra vivessero questi tre uomini: Noè, Daniele e Giobbe, essi con la loro giustizia salverebbero solo se stessi, oracolo del Signore Dio.
14,14 Vengono ricordati tre uomini famosi per la loro giustizia, e nessuno di essi è figlio di Abramo. Due sono personaggi biblici: Noè e Giobbe; Daniele non è il protagonista del libro biblico, che ne porta il nome, ma una figura di re saggio della tradizione cananea, ricordato nei testi di Ugarit.
15Oppure, se io facessi invadere quella terra da bestie feroci, tali che la privassero dei suoi figli e ne facessero un deserto impercorribile a causa delle bestie feroci,
16anche se in quella terra ci fossero questi tre uomini, giuro com'è vero ch'io vivo, oracolo del Signore Dio: non salverebbero figli né figlie. Essi soltanto si salverebbero, ma la terra sarebbe un deserto.
17Oppure, se io mandassi la spada contro quella terra e dicessi: "Spada, percorri quella terra", e così sterminassi uomini e bestie,
18anche se in quella terra ci fossero questi tre uomini, giuro com'è vero che io vivo, oracolo del Signore Dio: non salverebbero figli né figlie. Essi soltanto si salverebbero.
19Oppure, se io mandassi la peste contro quella terra e sfogassi nel sangue il mio sdegno e sterminassi uomini e bestie,
20anche se in quella terra ci fossero Noè, Daniele e Giobbe, giuro com'è vero che io vivo, oracolo del Signore Dio: non salverebbero figli né figlie. Essi soltanto si salverebbero per la loro giustizia.
21Dice infatti il Signore Dio: Quando manderò contro Gerusalemme i miei quattro tremendi castighi: la spada, la fame, le bestie feroci e la peste, per estirpare da essa uomini e bestie,
22ecco, vi sarà un resto che si metterà in salvo con i figli e le figlie. Essi verranno da voi, perché vediate la loro condotta e le loro opere e vi consoliate del male che ho mandato contro Gerusalemme, di quanto ho mandato contro di essa.
23Essi vi consoleranno quando vedrete la loro condotta e le loro opere e saprete che non ho fatto senza ragione quello che ho fatto contro di essa". Oracolo del Signore Dio.


Note al testo

14,1-11 Contro l’idolatria
14,12-23 Solo i giusti possono scampare al castigo divino
14,14 Vengono ricordati tre uomini famosi per la loro giustizia, e nessuno di essi è figlio di Abramo. Due sono personaggi biblici: Noè e Giobbe; Daniele non è il protagonista del libro biblico, che ne porta il nome, ma una figura di re saggio della tradizione cananea, ricordato nei testi di Ugarit.