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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Profetici - Ezechiele - 23

Ezechiele

23 Mi fu rivolta questa parola del Signore:
23,1-49  Storia di Samaria e Gerusalemme
 Riprendendo l’immagine della sposa (vedi c. 16) si narra la storia di Samaria, capitale del regno settentrionale, e di Gerusalemme: due sorelle, entrambe spose del Signore, che però l’hanno tradito, comportandosi da prostitute. Il profeta allude alle successive alleanze politiche con gli Assiri, gli Egiziani e i Babilonesi. Va ricordato che nell’antichità l’alleanza con altri popoli comportava anche un riconoscimento delle loro divinità.
2"Figlio dell'uomo, vi erano due donne, figlie della stessa madre,
3che si erano prostituite in Egitto fin dalla loro giovinezza, dove venne premuto il loro petto e oppresso il loro seno verginale.
Esse si chiamano Oolà la maggiore e Oolibà la più piccola, sua sorella. L'una e l'altra divennero mie e partorirono figli e figlie. Oolà è Samaria e Oolibà è Gerusalemme.
23,4 Oolà significa “la sua tenda”; Oolibà: “la mia tenda è in essa”. Il termine “tenda” allude al santuario. Il regno di Samarìa si era costruito i suoi santuari (a Dan e Betel), mentre in Gerusalemme si trovava il vero santuario del Signore, il tempio costruito da Salomone.
5Oolà, mentre era mia, si dimostrò infedele: arse d'amore per i suoi spasimanti, gli Assiri suoi vicini,
6vestiti di porpora, prìncipi e governatori, tutti giovani attraenti, cavalieri montati su cavalli.
7Concesse i suoi favori a loro, al fiore degli Assiri, e si contaminò con gli idoli di coloro dei quali si era innamorata.
8Non rinunciò alle sue relazioni amorose con gli Egiziani, i quali avevano abusato di lei nella sua giovinezza, avevano oppresso il suo seno verginale, sfogando su di lei la loro libidine.
9Per questo l'ho data in mano ai suoi amanti, in mano agli Assiri, dei quali si era innamorata.
10Essi scoprirono la sua nudità, presero i suoi figli e le sue figlie e la uccisero di spada. Divenne così come un monito fra le donne, per la condanna esemplare che essi avevano eseguito su di lei.
11Sua sorella Oolibà la vide e si corruppe più di lei nei suoi amoreggiamenti; con le sue infedeltà superò la sorella.
12Spasimò per gli Assiri suoi vicini, prìncipi e governatori, vestiti di porpora, cavalieri montati su cavalli, tutti giovani attraenti.
13Io vidi che si era contaminata e che tutt'e due seguivano la stessa via.
14Ma ella moltiplicò le prostituzioni. Vide uomini effigiati su una parete, figure di Caldei, disegnati con il minio,
15con cinture ai fianchi, ampi turbanti in capo, dall'aspetto di grandi capi, rappresentanti i figli di Babilonia, originari di Caldea:
16ella se ne innamorò non appena li vide e inviò loro messaggeri in Caldea.
17I figli di Babilonia andarono da lei al letto degli amori e la contaminarono con le loro fornicazioni ed ella si contaminò con loro finché ne fu nauseata.
18Poiché aveva messo in pubblico le sue tresche e scoperto la sua nudità, anch'io mi allontanai da lei come mi ero allontanato dalla sorella.
19Ma ella continuò a moltiplicare prostituzioni, ricordando il tempo della sua gioventù, quando si prostituiva in Egitto.
20Arse di libidine per quegli amanti lussuriosi come asini, libidinosi come stalloni,
21e così rinnovasti l'infamia della tua giovinezza, quando in Egitto veniva oppresso il tuo seno, premuto il tuo petto giovanile.
22Per questo, Oolibà, così dice il Signore Dio: Ecco, io suscito contro di te gli amanti di cui mi sono disgustato e condurrò contro di te da ogni parte
i figli di Babilonia e di tutti i Caldei, quelli di Pekod, di Soa e di Koa e con loro tutti gli Assiri, tutti giovani attraenti, prìncipi e governatori, tutti capitani e cavalieri famosi;
23,23 Pekod, Soa, Koa: nomi di tribù babilonesi.
24verranno contro di te dal settentrione con cocchi e carri e con una moltitudine di popolo e si schiereranno contro di te da ogni parte con scudi grandi e piccoli e con elmi. A loro ho rimesso il giudizio e ti giudicheranno secondo le loro leggi.
Scatenerò la mia gelosia contro di te e ti tratteranno con furore: ti taglieranno il naso e gli orecchi e i superstiti cadranno di spada; deporteranno i tuoi figli e le tue figlie e ciò che rimarrà di te sarà preda del fuoco.
23,25 ti taglieranno il naso: descrive la sorte crudele che veniva riservata ai prigionieri di guerra.
26Ti spoglieranno delle tue vesti e s'impadroniranno dei tuoi gioielli.
27Metterò fine alle tue scelleratezze e alle tue prostituzioni commesse in Egitto: non alzerai più gli occhi verso di loro, non ricorderai più l'Egitto.
28Perché così dice il Signore Dio: Ecco, io ti consegno in mano a coloro che tu odii, in mano a coloro di cui sei nauseata.
29Ti tratteranno con odio e si impadroniranno di tutti i tuoi beni, lasciandoti nuda e scoperta; saranno svelate la turpitudine delle tue scelleratezze, la tua libidine e le tue prostituzioni.
30Così sarai trattata perché tu mi hai tradito con le nazioni, perché ti sei contaminata con i loro idoli.
Hai seguito la via di tua sorella, la sua coppa porrò nelle tue mani.
23,31 coppa: simbolo del castigo divino.
32Così dice il Signore Dio:

Berrai la coppa di tua sorella,
profonda e larga,
sarai oggetto di derisione e di scherno;
la coppa sarà di grande misura.
33Tu sarai colma d'ubriachezza e d'affanno.
Coppa di desolazione e di sterminio
era la coppa di tua sorella Samaria.
34Anche tu la berrai, la vuoterai, ne succhierai i cocci,
ti lacererai il seno,
poiché io ho parlato".
Oracolo del Signore Dio.

35Perciò così dice il Signore Dio: "Tu mi hai dimenticato e mi hai voltato le spalle: sconterai la tua disonestà e le tue prostituzioni!".
36Il Signore mi disse: "Figlio dell'uomo, non giudicherai tu Oolà e Oolibà? Non mostrerai loro i loro abomini?
37Sono state adultere e le loro mani sono lorde di sangue, hanno commesso adulterio con i loro idoli; persino i figli che mi avevano partorito, li hanno fatti passare per il fuoco in loro pasto.
38Ancora questo mi hanno fatto: in quello stesso giorno hanno contaminato il mio santuario e profanato i miei sabati;
39dopo avere immolato i loro figli ai loro idoli, sono venute in quel medesimo giorno al mio santuario per profanarlo: ecco quello che hanno fatto dentro la mia casa!
40Si rivolsero anche a uomini di paesi lontani, invitandoli per mezzo di messaggeri, ed essi giunsero. Per loro ti sei lavata, ti sei dipinta gli occhi, ti sei adornata dei tuoi vestiti preziosi,
41ti sei stesa su un magnifico divano davanti a una tavola imbandita, su cui hai posto il mio olio, i miei profumi.
42Si udiva lo strepito di una moltitudine festante di uomini venuti dal deserto, i quali avevano messo braccialetti ai polsi e una splendida corona sul capo.
43Io pensavo di costei, abituata agli adultèri: "Ora costoro si faranno complici delle sue prostituzioni".
44Infatti entrarono da lei, come si entra da una prostituta: così entrarono da Oolà e da Oolibà, donne di malaffare.
45Ma uomini retti le giudicheranno come si giudicano le adultere e le assassine. Le loro mani sono lorde di sangue".
46Così dice infatti il Signore Dio: "Si farà venire contro di loro una folla ed esse saranno abbandonate alle malversazioni e al saccheggio.
47La folla le lapiderà e le farà a pezzi con le spade; ne ucciderà i figli e le figlie e darà alle fiamme le case.
48Eliminerò così un'infamia dalla terra e tutte le donne impareranno a non commettere infamie simili.
49Faranno ricadere la vostra infamia su di voi e sconterete i vostri peccati di idolatria: saprete così che io sono il Signore Dio".


Note al testo

23,1-49  Storia di Samaria e Gerusalemme
 Riprendendo l’immagine della sposa (vedi c. 16) si narra la storia di Samaria, capitale del regno settentrionale, e di Gerusalemme: due sorelle, entrambe spose del Signore, che però l’hanno tradito, comportandosi da prostitute. Il profeta allude alle successive alleanze politiche con gli Assiri, gli Egiziani e i Babilonesi. Va ricordato che nell’antichità l’alleanza con altri popoli comportava anche un riconoscimento delle loro divinità.
23,4 Oolà significa “la sua tenda”; Oolibà: “la mia tenda è in essa”. Il termine “tenda” allude al santuario. Il regno di Samarìa si era costruito i suoi santuari (a Dan e Betel), mentre in Gerusalemme si trovava il vero santuario del Signore, il tempio costruito da Salomone.
23,23 Pekod, Soa, Koa: nomi di tribù babilonesi.
23,25 ti taglieranno il naso: descrive la sorte crudele che veniva riservata ai prigionieri di guerra.
23,31 coppa: simbolo del castigo divino.