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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Profetici - Ezechiele - 44

Ezechiele

44 Mi condusse poi alla porta esterna del santuario rivolta a oriente; essa era chiusa.
44,1-14  Norme per l’accesso al santuario: compiti dei leviti
 Emerge la preoccupazione di preservare la purità del culto. Israele non deve essere più contaminato né da persone né da pratiche legate agli idoli; di qui il divieto di far entrare stranieri nel tempio (vv. 7-9). La custodia del santuario e i servizi al suo interno vengono affidati ai leviti. Il divieto di introdurre stranieri nel tempio di Gerusalemme era in vigore anche all’epoca del NT.
2Il Signore mi disse: "Questa porta rimarrà chiusa: non verrà aperta, nessuno vi passerà, perché c'è passato il Signore, Dio d'Israele. Perciò resterà chiusa.
3Ma il principe, in quanto principe, siederà in essa per cibarsi davanti al Signore; entrerà dal vestibolo della porta e di lì uscirà".
4Poi mi condusse per la porta settentrionale, davanti al tempio. Guardai, ed ecco, la gloria del Signore riempiva il tempio. Caddi con la faccia a terra
5e il Signore mi disse: "Figlio dell'uomo, sta' attento, osserva bene e ascolta quanto io ti dirò sui regolamenti riguardo al tempio e su tutte le sue leggi; sta' attento a come si entra nel tempio da tutti gli accessi del santuario.
6Riferirai a quei ribelli, alla casa d'Israele: Così dice il Signore Dio: Troppi sono stati per voi gli abomini, o casa d'Israele!
7Avete introdotto figli stranieri, non circoncisi di cuore e non circoncisi di carne, perché stessero nel mio santuario e profanassero il mio tempio, mentre mi offrivate il mio cibo, il grasso e il sangue, infrangendo così la mia alleanza con tutti i vostri abomini.
8Non vi siete presi voi la cura delle mie cose sante ma, al vostro posto, avete affidato loro la custodia del mio santuario.
9Così dice il Signore Dio: Nessuno straniero, non circonciso di cuore, non circonciso di carne, entrerà nel mio santuario, nessuno di tutti gli stranieri che sono in mezzo ai figli d'Israele.
10Anche i leviti, che si sono allontanati da me nel traviamento d'Israele e hanno seguito i loro idoli, sconteranno la propria iniquità;
11serviranno nel mio santuario come guardie delle porte del tempio e come servi del tempio; sgozzeranno gli olocausti e le vittime per il popolo e staranno davanti ad esso pronti al suo servizio.
12Poiché l'hanno servito davanti ai suoi idoli e sono stati per la casa d'Israele occasione di peccato, perciò io ho alzato la mano su di loro - oracolo del Signore Dio - ed essi sconteranno la loro iniquità.
13Non si avvicineranno più a me per esercitare il sacerdozio e per accostarsi a tutte le mie cose sante e santissime, ma sconteranno la vergogna e gli abomini che hanno compiuto.
14Affido loro la custodia del tempio e ogni suo servizio e qualunque cosa da compiere in esso.
I sacerdoti leviti figli di Sadoc, che hanno osservato le prescrizioni del mio santuario quando i figli d'Israele si erano allontanati da me, si avvicineranno a me per servirmi e staranno davanti a me per offrirmi il grasso e il sangue. Oracolo del Signore Dio.
44,15-31  Norme per i sacerdoti
 Secondo questo brano, solo i discendenti di Sadoc, che fu sacerdote all’epoca di Davide e Salomone, potranno celebrare all’interno del tempio. C’è qui una differenza rispetto ai testi del Pentateuco, che assegnano tale ministero ai discendenti di Aronne. Il motivo è forse la preoccupazione di Ezechiele di preservare, con un rigore nuovo, la purità e l’integrità del culto.
16Essi entreranno nel mio santuario e si avvicineranno alla mia tavola per servirmi e custodiranno le mie prescrizioni.
17Quando entreranno dalle porte del cortile interno, indosseranno vesti di lino; non porteranno alcun indumento di lana, durante il loro servizio alle porte del cortile interno e nel tempio.
18Porteranno in capo turbanti di lino e avranno calzoni di lino sui fianchi: non si cingeranno con indumenti che fanno sudare.
19Quando usciranno nel cortile esterno verso il popolo, si toglieranno le vesti con le quali hanno officiato e le deporranno nelle stanze del santuario: indosseranno altre vesti per non comunicare con esse la consacrazione al popolo.
20Non si raderanno il capo né si lasceranno crescere la chioma, ma avranno i capelli normalmente tagliati.
21Nessun sacerdote berrà vino quando dovrà entrare nel cortile interno.
22Non prenderanno in sposa una vedova né una ripudiata, ma solo una vergine della stirpe d'Israele: potranno sposare però una vedova, se è la vedova di un sacerdote.
23Indicheranno al mio popolo ciò che è sacro e ciò che è profano, e gli insegneranno ciò che è impuro e ciò che è puro.
24Nelle liti essi saranno i giudici e decideranno secondo le mie norme. In tutte le mie feste osserveranno le mie leggi e i miei regolamenti e santificheranno i miei sabati.
25Nessuno di essi si avvicinerà a un cadavere per non rendersi impuro, ma potrà rendersi impuro per il padre, la madre, un figlio, una figlia, un fratello o una sorella non maritata:
26dopo essersi purificato, gli si conteranno sette giorni
27e quando egli rientrerà nel luogo santo, nel cortile interno per servire nel santuario, offrirà il suo sacrificio per il peccato. Oracolo del Signore Dio.
28Essi non avranno alcuna eredità: io sarò la loro eredità. Non sarà dato loro alcun possesso in Israele: io sono il loro possesso.
29Saranno loro cibo le oblazioni, i sacrifici per il peccato, i sacrifici di riparazione; apparterrà loro quanto è stato votato allo sterminio in Israele.
30La parte migliore di tutte le vostre primizie e ogni specie di tributo da voi offerto apparterranno ai sacerdoti: così darete al sacerdote le primizie dei vostri macinati, per far scendere la benedizione sulla vostra casa.
31I sacerdoti non mangeranno la carne di alcun animale morto di morte naturale o sbranato, di uccelli o di altri animali.


Note al testo

44,1-14  Norme per l’accesso al santuario: compiti dei leviti
 Emerge la preoccupazione di preservare la purità del culto. Israele non deve essere più contaminato né da persone né da pratiche legate agli idoli; di qui il divieto di far entrare stranieri nel tempio (vv. 7-9). La custodia del santuario e i servizi al suo interno vengono affidati ai leviti. Il divieto di introdurre stranieri nel tempio di Gerusalemme era in vigore anche all’epoca del NT.
44,15-31  Norme per i sacerdoti
 Secondo questo brano, solo i discendenti di Sadoc, che fu sacerdote all’epoca di Davide e Salomone, potranno celebrare all’interno del tempio. C’è qui una differenza rispetto ai testi del Pentateuco, che assegnano tale ministero ai discendenti di Aronne. Il motivo è forse la preoccupazione di Ezechiele di preservare, con un rigore nuovo, la purità e l’integrità del culto.