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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Profetici - Ezechiele - 6

Ezechiele

6 Mi fu quindi rivolta questa parola del Signore:
6,1-14  Contro i monti d’Israele
 L’oracolo è indirizzato ai monti d’Israele (v. 2), cioè a tutto il territorio d’Israele e di Giuda, in gran parte montuoso. Si vuole però alludere anche all’idolatria: le alture, i luoghi elevati, erano posti privilegiati per il culto degli idoli.
2"Figlio dell'uomo, volgiti verso i monti d'Israele e profetizza contro di essi:
3Monti d'Israele, udite la parola del Signore Dio. Così dice il Signore Dio ai monti e alle colline, alle gole e alle valli: Ecco, manderò sopra di voi la spada e distruggerò le vostre alture.
4I vostri altari saranno demoliti e quelli per l'incenso infranti, getterò i vostri cadaveri davanti ai vostri idoli
e disseminerò le vostre ossa intorno ai vostri altari.
6,5  disseminerò le vostre ossa: si disperdono le ossa anche per profanare il luogo di culto e impedire, così, che venga utilizzato di nuovo (vedi 2Re 23,10-14Ger 7,29-8,3).
6Su tutto il vostro suolo dove abitate, le città saranno devastate, le alture verranno rese deserte, in modo che i vostri altari siano devastati e resi deserti, e siano frantumati e scompaiano i vostri idoli, siano spezzati i vostri altari per l'incenso e siano eliminate le vostre opere.
7Trafitti a morte cadranno in mezzo a voi e saprete che io sono il Signore.
8Tuttavia farò sopravvivere in mezzo alle nazioni alcuni di voi scampati alla spada, quando vi disperderò nei vari paesi.
9I vostri scampati si ricorderanno di me fra le nazioni in mezzo alle quali saranno deportati: io, infatti, spezzerò il loro cuore infedele, che si è allontanato da me, e i loro occhi, che si sono prostituiti ai loro idoli; avranno orrore di se stessi per le iniquità commesse e per tutti i loro abomini.
10Sapranno allora che io sono il Signore e che non ho minacciato invano di infliggere loro questi mali.
11Così dice il Signore Dio: Batti le mani, pesta i piedi e di': "Ohimè, per tutti i loro orribili abomini il popolo d'Israele perirà di spada, di fame e di peste!
12Chi è lontano morirà di peste, chi è vicino cadrà di spada, chi è assediato morirà di fame: sfogherò su di loro il mio sdegno".
13Saprete allora che io sono il Signore, quando i loro cadaveri giaceranno fra i loro idoli, intorno ai loro altari, su ogni colle elevato, su ogni cima di monte, sotto ogni albero verde e ogni quercia frondosa, dovunque hanno bruciato profumi soavi ai loro idoli.
Stenderò la mano su di loro e renderò la terra desolata e brulla, dal deserto fino a Ribla, dovunque dimorino; sapranno allora che io sono il Signore".


6,14 Ribla: oggi Ribleh, città della Siria meridionale, rappresenta qui il nord della terra di Canaan. Il deserto indica il sud.

Note al testo

6,1-14  Contro i monti d’Israele
 L’oracolo è indirizzato ai monti d’Israele (v. 2), cioè a tutto il territorio d’Israele e di Giuda, in gran parte montuoso. Si vuole però alludere anche all’idolatria: le alture, i luoghi elevati, erano posti privilegiati per il culto degli idoli.
6,5  disseminerò le vostre ossa: si disperdono le ossa anche per profanare il luogo di culto e impedire, così, che venga utilizzato di nuovo (vedi 2Re 23,10-14Ger 7,29-8,3).
6,14 Ribla: oggi Ribleh, città della Siria meridionale, rappresenta qui il nord della terra di Canaan. Il deserto indica il sud.