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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Sapienziali - Giobbe - 1

Giobbe

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Nova Vulgata

CEI 2008 1 Viveva nella terra di Us un uomo chiamato Giobbe, integro e retto, timorato di Dio e lontano dal male.
1,1 PROLOGO (1,1-2,13)
 Felicità e rettitudine di Giobbe
 La terra di Us probabilmente è da collocare a est della terra di Canaan, nell’Idumea, fuori dal territorio di Israele. Giobbe non è ebreo, ma adora il Dio di Abramo.
Nova Vulgata Iob1,1Vir erat in terra Us nomine Iob, et erat vir ille simplex et rectus ac timens Deum et recedens a malo.
CEI 2008 1,2Gli erano nati sette figli e tre figlie;
Nova Vulgata Iob1,2Natique sunt ei septem filii et tres filiae.
CEI 2008 1,3possedeva settemila pecore e tremila cammelli, cinquecento paia di buoi e cinquecento asine, e una servitù molto numerosa. Quest'uomo era il più grande fra tutti i figli d'oriente.
Nova Vulgata Iob1,3Et fuit possessio eius septem milia ovium et tria milia camelorum, quingenta quoque iuga boum et quingentae asinae ac familia multa nimis; eratque vir ille magnus inter omnes Orientales.
CEI 2008 1,4I suoi figli solevano andare a fare banchetti in casa di uno di loro, ciascuno nel suo giorno, e mandavano a invitare le loro tre sorelle per mangiare e bere insieme.
Nova Vulgata
Iob1,4Et ibant filii eius et faciebant convivium per domos unusquisque in die suo; et mittentes vocabant tres sorores suas, ut comederent et biberent cum eis.
CEI 2008 1,5Quando avevano compiuto il turno dei giorni del banchetto, Giobbe li mandava a chiamare per purificarli; si alzava di buon mattino e offriva olocausti per ognuno di loro. Giobbe infatti pensava: "Forse i miei figli hanno peccato e hanno maledetto Dio nel loro cuore". Così era solito fare Giobbe ogni volta.
Nova Vulgata Iob1,5Cumque in orbem transissent dies convivii, mittebat ad eos Iob et sanctificabat illos; consurgensque diluculo offerebat holocausta pro singulis. Dicebat enim: «Ne forte peccaverint filii mei et benedixerint Deo in cordibus suis». Sic faciebat Iob cunctis diebus.
CEI 2008 Ora, un giorno, i figli di Dio andarono a presentarsi al Signore e anche Satana andò in mezzo a loro.
1,6-22  Giobbe viene messo alla prova
 I figli di Dio sono i membri della corte divina, gli angeli (vedi anche 38,7). Satana (“avversario”, “accusatore”) è l’accusatore di Giobbe, il suo nemico.
Nova Vulgata
Iob1,6Quadam autem die, cum venissent filii Dei, ut assisterent coram Domino, affuit inter eos etiam Satan.
CEI 2008 1,7Il Signore chiese a Satana: "Da dove vieni?". Satana rispose al Signore: "Dalla terra, che ho percorso in lungo e in largo".
Nova Vulgata Iob1,7Cui dixit Dominus: «Unde venis?». Qui respondens ait: «Circuivi terram et perambulavi eam».
CEI 2008 1,8Il Signore disse a Satana: "Hai posto attenzione al mio servo Giobbe? Nessuno è come lui sulla terra: uomo integro e retto, timorato di Dio e lontano dal male".
Nova Vulgata Iob1,8Dixitque Dominus ad eum: «Numquid considerasti servum meum Iob, quod non sit ei similis in terra, homo simplex et rectus ac timens Deum et recedens a malo?».
CEI 2008 1,9Satana rispose al Signore: "Forse che Giobbe teme Dio per nulla?
Nova Vulgata
Iob1,9Cui respondens Satan ait: «Numquid Iob frustra timet Deum?
CEI 2008 1,10Non sei forse tu che hai messo una siepe intorno a lui e alla sua casa e a tutto quello che è suo? Tu hai benedetto il lavoro delle sue mani e i suoi possedimenti si espandono sulla terra.
Nova Vulgata Iob1,10Nonne tu vallasti eum ac domum eius universamque substantiam per circuitum, operibus manuum eius benedixisti, et possessio eius crevit in terra?
CEI 2008 1,11Ma stendi un poco la mano e tocca quanto ha, e vedrai come ti maledirà apertamente!".
Nova Vulgata Iob1,11Sed extende paululum manum tuam et tange cuncta, quae possidet, nisi in faciem benedixerit tibi».
CEI 2008 1,12Il Signore disse a Satana: "Ecco, quanto possiede è in tuo potere, ma non stendere la mano su di lui". Satana si ritirò dalla presenza del Signore.
Nova Vulgata Iob1,12Dixit ergo Dominus ad Satan: «Ecce, universa, quae habet, in manu tua sunt; tantum in eum ne extendas manum tuam». Egressusque est Satan a facie Domini.
CEI 2008 1,13Un giorno accadde che, mentre i suoi figli e le sue figlie stavano mangiando e bevendo vino in casa del fratello maggiore,
Nova Vulgata
Iob1,13Cum autem quadam die filii et filiae eius comederent et biberent vinum in domo fratris sui primogeniti,
CEI 2008 1,14un messaggero venne da Giobbe e gli disse: "I buoi stavano arando e le asine pascolando vicino ad essi.
Nova Vulgata Iob1,14nuntius venit ad Iob, qui diceret: «Boves arabant, et asinae pascebantur iuxta eos;
CEI 2008 I Sabei hanno fatto irruzione, li hanno portati via e hanno passato a fil di spada i guardiani. Sono scampato soltanto io per raccontartelo".
1,15 .17 Sabei e Caldei: sono nomi di popolazioni nomadi, e sono utilizzati qui come sinonimi di predatori.
Nova Vulgata Iob1,15et irruerunt Sabaei tuleruntque eos et pueros percusserunt gladio, et evasi ego solus, ut nuntiarem tibi».
CEI 2008 1,16Mentre egli ancora parlava, entrò un altro e disse: "Un fuoco divino è caduto dal cielo: si è appiccato alle pecore e ai guardiani e li ha divorati. Sono scampato soltanto io per raccontartelo".
Nova Vulgata
Iob1,16Cumque adhuc ille loqueretur, venit alter et dixit: «Ignis Dei cecidit e caelo et ussit oves puerosque consumpsit, et effugi ego solus, ut nuntiarem tibi».
CEI 2008 1,17Mentre egli ancora parlava, entrò un altro e disse: "I Caldei hanno formato tre bande: sono piombati sopra i cammelli e li hanno portati via e hanno passato a fil di spada i guardiani. Sono scampato soltanto io per raccontartelo".
Nova Vulgata Iob1,17Sed et illo adhuc loquente, venit alius et dixit: «Chaldaei fecerunt tres turmas et invaserunt camelos et tulerunt eos necnon et pueros percusserunt gladio, et ego fugi solus, ut nuntiarem tibi».
CEI 2008 1,18Mentre egli ancora parlava, entrò un altro e disse: "I tuoi figli e le tue figlie stavano mangiando e bevendo vino in casa del loro fratello maggiore,
Nova Vulgata
Iob1,18Adhuc loquebatur ille, et ecce alius intravit et dixit: «Filiis tuis et filiabus vescentibus et bibentibus vinum in domo fratris sui primogeniti,
CEI 2008 1,19quand'ecco un vento impetuoso si è scatenato da oltre il deserto: ha investito i quattro lati della casa, che è rovinata sui giovani e sono morti. Sono scampato soltanto io per raccontartelo".
Nova Vulgata Iob1,19repente ventus vehemens irruit a regione deserti et concussit quattuor angulos domus; quae corruens oppressit liberos tuos, et mortui sunt, et effugi ego solus, ut nuntiarem tibi».
CEI 2008 1,20Allora Giobbe si alzò e si stracciò il mantello; si rase il capo, cadde a terra, si prostrò
Nova Vulgata
Iob1,20Tunc surrexit Iob et scidit vestimenta sua et, tonso capite, corruens in terram adoravit
CEI 2008 1,21e disse:
"Nudo uscii dal grembo di mia madre,
e nudo vi ritornerò.
Il Signore ha dato, il Signore ha tolto,
sia benedetto il nome del Signore!".

Nova Vulgata Iob1,21et dixit:


«Nudus egressus sum de utero matris meae


et nudus revertar illuc.
 Dominus dedit, Dominus abstulit;

sicut Domino placuit, ita factum est:


sit nomen Domini benedictum».
CEI 2008 1,22In tutto questo Giobbe non peccò e non attribuì a Dio nulla di ingiusto.


Nova Vulgata
Iob1,22In omnibus his non peccavit Iob labiis suis neque stultum quid contra Deum locutus est.