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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Sapienziali - Giobbe - 2

Giobbe

2 Accadde, un giorno, che i figli di Dio andarono a presentarsi al Signore, e anche Satana andò in mezzo a loro a presentarsi al Signore.
2,1-6 La corte celeste
2Il Signore chiese a Satana: "Da dove vieni?". Satana rispose al Signore: "Dalla terra, che ho percorso in lungo e in largo".
3Il Signore disse a Satana: "Hai posto attenzione al mio servo Giobbe? Nessuno è come lui sulla terra: uomo integro e retto, timorato di Dio e lontano dal male. Egli è ancora saldo nella sua integrità; tu mi hai spinto contro di lui per rovinarlo, senza ragione".
Satana rispose al Signore: "Pelle per pelle; tutto quello che possiede, l'uomo è pronto a darlo per la sua vita.
2,4 Pelle per pelle: è un detto popolare; qui indica che Giobbe deve essere provato non solo con la privazione dei beni materiali, ma nella sua stessa persona.
5Ma stendi un poco la mano e colpiscilo nelle ossa e nella carne e vedrai come ti maledirà apertamente!".
6Il Signore disse a Satana: "Eccolo nelle tue mani! Soltanto risparmia la sua vita".
Satana si ritirò dalla presenza del Signore e colpì Giobbe con una piaga maligna, dalla pianta dei piedi alla cima del capo.
2,7-10 Malattia di Giobbe
Giobbe prese un coccio per grattarsi e stava seduto in mezzo alla cenere.
2,8 seduto in mezzo alla cenere: immagine di estrema abiezione e di esclusione dalla società.
9Allora sua moglie disse: "Rimani ancora saldo nella tua integrità? Maledici Dio e muori!".
10Ma egli le rispose: "Tu parli come parlerebbe una stolta! Se da Dio accettiamo il bene, perché non dovremmo accettare il male?".
In tutto questo Giobbe non peccò con le sue labbra.
Tre amici di Giobbe vennero a sapere di tutte le disgrazie che si erano abbattute su di lui. Partirono, ciascuno dalla sua contrada, Elifaz di Teman, Bildad di Suach e Sofar di Naamà, e si accordarono per andare a condividere il suo dolore e a consolarlo.
2,11-13 L’arrivo dei tre amici di Giobbe
 Teman, Sùach e Naamà: Teman è nella terra di Edom, ma il nome può anche indicare genericamente il sud; Sùach e Naamà sono sconosciuti. Probabilmente si vogliono indicare tre località famose per la sapienza (per Teman vedi Bar 3,22-23Abd 8-9).
12Alzarono gli occhi da lontano, ma non lo riconobbero. Levarono la loro voce e si misero a piangere. Ognuno si stracciò il mantello e lanciò polvere verso il cielo sul proprio capo.
13Poi sedettero accanto a lui in terra, per sette giorni e sette notti. Nessuno gli rivolgeva una parola, perché vedevano che molto grande era il suo dolore.


Note al testo

2,1-6 La corte celeste
2,4 Pelle per pelle: è un detto popolare; qui indica che Giobbe deve essere provato non solo con la privazione dei beni materiali, ma nella sua stessa persona.
2,7-10 Malattia di Giobbe
2,8 seduto in mezzo alla cenere: immagine di estrema abiezione e di esclusione dalla società.
2,11-13 L’arrivo dei tre amici di Giobbe
 Teman, Sùach e Naamà: Teman è nella terra di Edom, ma il nome può anche indicare genericamente il sud; Sùach e Naamà sono sconosciuti. Probabilmente si vogliono indicare tre località famose per la sapienza (per Teman vedi Bar 3,22-23Abd 8-9).