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CEI 2008 - Antico Testamento - Pentateuco - Genesi - 2

Genesi

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Interconfessionale

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Il riposo sabbatico
CEI 2008 2 Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere.
2,1-3 Il riposo del settimo giorno segna un altro ritmo fondamentale del tempo (ved Es 20,8-11). La celebrazione del sabato realizza in anticipo, nel tempo, il fine dell’uomo: entrare nel riposo di Dio (vedi Eb 4,1-13).
Interconfessionale Gn2,1Così Dio completò
il cielo e la terra
e ciò che vi si trova:
tutto era in ordine.
CEI 2008 2,2Dio, nel settimo giorno, portò a compimento il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro che aveva fatto.
Interconfessionale GnIl settimo giorno,
terminata la sua opera,
Dio si riposò.
Il settimo giorno
aveva finito il suo lavoro.
Rimandi
2,2 settimo giorno Es 20,8-11; 13,12; Eb 4,4.10.
CEI 2008 2,3Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli aveva fatto creando.
Interconfessionale GnDio benedisse il settimo giorno
e lo riservò per sé.
Quel giorno si riposò dal suo lavoro:
tutto era creato.
Note al Testo
2,3 lo riservò per sé: altri: lo consacrò. Le due espressioni si equivalgono: “sacro” è ciò che appartiene a Dio in modo particolare, e Dio rivendica qui come suo il settimo giorno della creazione. — si riposò dal suo lavoro: al verbo ebraico “riposarsi” o “terminare di compiere un lavoro” si ricollega il nome sabato (vedi Esodo 20,8-11).
CEI 2008 2,4aQueste sono le origini del cielo e della terra, quando vennero creati.
GLI INIZI DELL’UMANITÀ: DALLA CREAZIONE AL DILUVIO
Il giardino e la colpa
CEI 2008 2,4b Nel giorno in cui il Signore Dio fece la terra e il cielo
CEI 2008 2,5nessun cespuglio campestre era sulla terra, nessuna erba campestre era spuntata, perché il Signore Dio non aveva fatto piovere sulla terra e non c'era uomo che lavorasse il suolo,
Interconfessionale Gn2,5sulla terra non c’era ancora nemmeno un cespuglio e nei campi non germogliava l’erba. Dio, il Signore, non aveva ancora mandato la pioggia e non c’era l’uomo per lavorare la terra.
CEI 2008 2,6ma una polla d'acqua sgorgava dalla terra e irrigava tutto il suolo.
Interconfessionale GnVi era solamente vapore che saliva dalla terra e ne inumidiva tutta la superficie.
Note al Testo
2,6 vapore: il termine ebraico può essere inteso anche come “sorgente”, “flusso d’acqua”.
CEI 2008 2,7Allora il Signore Dio plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente.
Interconfessionale GnAllora Dio, il Signore, prese dalla terra un po’ di polvere e, con quella, plasmò l’uomo. Gli soffiò nelle narici un alito vitale e l’uomo diventò una creatura vivente.
Rimandi
2,7 l’uomo riceve l’alito vitale Sal 104,29-30; Gb 33,4; 34,14-15; Qo 3,20; 12,7; 1 Cor 15,45-49.
CEI 2008 Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l'uomo che aveva plasmato.
2,8 Eden: non si può localizzare. Più che un luogo, il termine indica la condizione di armonia nella quale è posto l’uomo, se riconosce Dio come fondamento del proprio vivere.
Interconfessionale GnPoi Dio, il Signore, piantò un giardino a oriente, nella regione di Eden e vi mise l’uomo che egli aveva plasmato.
Rimandi Note al Testo
2,8 Eden: la parola ebraica è simile a un’altra parola che significa gioia. Di qui l’idea che il giardino di Eden fosse un paradiso pieno di delizie.
CEI 2008 2,9Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, e l'albero della vita in mezzo al giardino e l'albero della conoscenza del bene e del male.
Interconfessionale GnFece spuntare dal suolo alberi di ogni specie: erano belli a vedersi e i loro frutti squisiti. Nel mezzo del giardino piantò due alberi: uno per dare la vita e l’altro per infondere la conoscenza di tutto.
Rimandi
2,9 albero della vita Prv 3,18; Ap 2,7; 22,2.14. — conoscenza di tutto (bene e male) Gn 3,5.22; Dt 1,39; 2 Sam 14,17; 1 Re 3,9; Is 7,15-16.
Note al Testo
2,9 uno per dare la vita e l’altro per infondere la conoscenza di tutto: altri: l’albero della vita… e l’albero della conoscenza del bene e del male.
CEI 2008 2,10Un fiume usciva da Eden per irrigare il giardino, poi di lì si divideva e formava quattro corsi.
Interconfessionale Gn2,10Nell’Eden scorreva un fiume che irrigava il giardino e poi si divideva in quattro corsi.
CEI 2008 Il primo fiume si chiama Pison: esso scorre attorno a tutta la regione di Avìla, dove si trova l'oro
2,11-14 Si possono identificare con certezza solo Tigri, Eufrate (fiumi della Mesopotamia), Assur (la terra e il popolo degli Assiri, o forse la località di Assur) ed Etiopia (possibile traduzione di un termine che indica una parte dell’Africa). Nell’insieme comunque si vuol dire che i fiumi dell’Eden irrigano tutta la terra (il numero quattro allude ai quattro punti cardinali).
Interconfessionale GnIl primo corso si chiamava Pison e circondava tutta la regione di Avìla dove vi è oro,
Note al Testo
2,11 Pison: nome di un fiume per noi sconosciuto. — Avìla: questo nome significa terra della sabbia (o: della polvere). Potrebbe trattarsi di una regione dell’Arabia del nord (vedi 10,29). Sappiamo che lungo la costa dell’Arabia anticamente si trovavano sabbie aurifere che davano oro allo stato puro. Ma (vedi 25,18) potrebbe anche trattarsi di una regione vicino all’Egitto a sud della Palestina.
CEI 2008 2,12e l'oro di quella regione è fino; vi si trova pure la resina odorosa e la pietra d'ònice.
Interconfessionale Gn2,12e quell’oro è buono. Là ci sono anche resina e pietra onice.
CEI 2008 2,13Il secondo fiume si chiama Ghicon: esso scorre attorno a tutta la regione d'Etiopia.
Interconfessionale GnIl secondo si chiama Ghicon e scorre intorno a tutta l’Etiopia.
Note al Testo
2,13 Ghicon: nome di una sorgente per noi sconosciuta. Non pare sia la stessa fonte che si trova a sud della città di Gerusalemme, dove fu unto re Salomone (vedi 1 Re 1,33.38.45) e le cui acque furono deviate dal re Ezechia (vedi 2 Cronache 32,30). — Etiopia: nel testo ebraico si legge Cus. La parola indica generalmente la Nubia o l’Etiopia.
CEI 2008 2,14Il terzo fiume si chiama Tigri: esso scorre a oriente di Assur. Il quarto fiume è l'Eufrate.
Interconfessionale GnIl terzo si chiama Tigri e corre a oriente di Assur. Il quarto Eufrate.
Note al Testo
2,14 Tigri, Eufrate: sono i due grandi fiumi tra i quali si estende la Mesopotamia. La regione settentrionale della Mesopotamia si chiamava Assur o Assiria.
CEI 2008 2,15Il Signore Dio prese l'uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse.
Interconfessionale Gn2,15Dio, il Signore, prese l’uomo e lo mise nel giardino di Eden per coltivare la terra e custodirla.
CEI 2008 2,16Il Signore Dio diede questo comando all'uomo: "Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino,
Interconfessionale Gn2,16E gli ordinò: «Puoi mangiare il frutto di qualsiasi albero del giardino,
CEI 2008 ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, nel giorno in cui tu ne mangerai, certamente dovrai morire".
2,17 La proibizione di mangiare frutti dell'albero della conoscenza del bene e del male sta ad indicare che l'uomo non può pensare di essere lui la misura di tutto.
Interconfessionale Gnma non quello dell’albero che infonde la conoscenza di tutto. Se ne mangerai sarai destinato a morire!».
Rimandi
2,17 sarai destinato a morire Rm 6,23; cfr. Sap 1,12-15.
CEI 2008 2,18E il Signore Dio disse: "Non è bene che l'uomo sia solo: voglio fargli un aiuto che gli corrisponda".
Interconfessionale GnPoi Dio, il Signore, disse: «Non è bene che l’uomo sia solo. Gli farò un aiuto, adatto a lui».
Rimandi
2,18 un aiuto Prv 18,22; Sir 36,29.
CEI 2008 2,19Allora il Signore Dio plasmò dal suolo ogni sorta di animali selvatici e tutti gli uccelli del cielo e li condusse all'uomo, per vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modo l'uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventi, quello doveva essere il suo nome.
Interconfessionale Gn2,19Con un po’ di polvere della terra Dio, il Signore, fece tutti gli animali della campagna e tutti gli uccelli del cielo e li condusse all’uomo per vedere come li avrebbe chiamati. Ognuno di questi animali avrebbe avuto il nome datogli dall’uomo.
CEI 2008 2,20Così l'uomo impose nomi a tutto il bestiame, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli animali selvatici, ma per l'uomo non trovò un aiuto che gli corrispondesse.
Interconfessionale Gn2,20L’uomo diede dunque un nome a tutti gli animali domestici, a quelli selvatici e agli uccelli. Ma nessuno di essi era un aiuto adatto all’uomo.
CEI 2008 Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull'uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e richiuse la carne al suo posto.
2,21-22 Viene rappresentata la complementarietà tra uomo e donna.
Interconfessionale GnAllora Dio, il Signore, fece scendere un sonno profondo sull’uomo, che si addormentò; poi gli tolse una costola e richiuse la carne al suo posto.
Rimandi
2,21 sonno profondo 15,12; 1 Sam 26,12; Is 29,10; Gb 4,13; 33,15.
CEI 2008 2,22Il Signore Dio formò con la costola, che aveva tolta all'uomo, una donna e la condusse all'uomo.
Interconfessionale GnCon quella costola Dio, il Signore, formò la donna e la condusse all’uomo.
Rimandi
2,22 la donna creata per l’uomo 1 Cor 11,8-9.
Note al Testo
2,22 uomo: con questo termine, nei capitoli 1-3, si traduce una parola ebraica che da 4,1 in poi sarà anche tradotta con Adamo. La parola Adamo deriva dall’ebraico adamà (terra). Originariamente non è nome di persona, ma un sostantivo comune, singolare collettivo, che significa “umanità”.
CEI 2008 Allora l'uomo disse:

"Questa volta
è osso dalle mie ossa,
carne dalla mia carne.
La si chiamerà donna,
perché dall'uomo è stata tolta".

2,23 In ebraico c’è un gioco di parole per cui si stabilisce una correlazione tra i due vocaboli che indicano uomo e donna: ish = uomo, ishshà = donna.
Interconfessionale GnAllora egli esclamò:
«Questa sì!
È osso delle mie ossa,
carne della mia carne.
Si chiamerà: Donna
perché è stata tratta dall’uomo».
Rimandi
2,23 mie ossa… mia carne 29,14; Gdc 9,2; 2 Sam 5,1; 19,13-14; cfr. Gn 37,27.
Note al Testo
2,23 osso delle mie ossa, carne della mia carne: altrove questa espressione indica parentela stretta e consanguineità (vedi 29,14; Giudici 9,2; 2 Samuele 5,1; 19,13-14; vedi Genesi 37,27). — Donna: qui i termini ebraici per uomo e donna hanno un suono molto simile e suggeriscono l’uguaglianza dei due. Impossibile riprodurre in italiano quel gioco di parole che c’è nel testo ebraico: bisognerebbe dire uomo-uoma (l’antica versione latina detta Volgata usa i due termini vir e virago, anche se il secondo non deriva dal primo).
CEI 2008 2,24Per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due saranno un'unica carne.
Interconfessionale GnPerciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre, si unirà alla sua donna e i due saranno una cosa sola.
Rimandi
2,24 una cosa sola Ml 2,14-15; Mt 19,5+. — l’uomo e la donna Prv 5,15-20; 31,10-31; Qo 9,9.
CEI 2008 2,25Ora tutti e due erano nudi, l'uomo e sua moglie, e non provavano vergogna.


Interconfessionale Gn2,25L’uomo e la sua donna, tutti e due, erano nudi, ma non avevano vergogna.