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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Profetici - Geremia - 6

Geremia

6 Mettetevi in salvo, figli di Beniamino,
fuori di Gerusalemme.
A Tekòa suonate il corno,
innalzate segnali su Bet-Cherem,
perché dal settentrione si affaccia una sventura
e una grande rovina.
6,1-26 Assedio di Gerusalemme
La tribù di Beniamino faceva parte del regno di Giuda; a essa apparteneva Geremia. Tekòa era una località circa 16 chilometri a sud di Gerusalemme. Bet-Cherem era forse più vicina alla capitale, ma la sua identificazione non è certa.
2La bella e incantevole figlia di Sion
io riduco al silenzio.
3Verso di essa muovono i pastori con le greggi;
fissano le tende tutt'intorno,
ognuno pascola la sua parte.
4"Proclamate contro di essa la guerra santa;
su, assaliamola in pieno giorno!
Sventurati noi! Già il giorno declina,
già si allungano le ombre della sera.
5Su, allora, assaliamola di notte,
distruggiamo i suoi palazzi!".
6Perché così dice il Signore degli eserciti:
"Tagliate i suoi alberi,
costruite un terrapieno davanti a Gerusalemme:
è una città sotto giudizio,
in essa tutto è oppressione.
7Come fluisce l'acqua da una sorgente,
così da essa scorre l'iniquità.
Violenza e oppressione vi risuonano,
dinanzi a me stanno sempre dolori e piaghe.
8Lasciati correggere, o Gerusalemme,
perché io non mi allontani da te
e non ti riduca a un deserto,
a una terra disabitata".
9Così dice il Signore degli eserciti:
"Racimolate, racimolate come una vigna
il resto d'Israele;
stendi ancora la mano verso i tralci
come un vendemmiatore".
A chi parlerò,
chi scongiurerò perché mi ascolti?
Il loro orecchio non è circonciso,
non sono capaci di prestare attenzione.
La parola del Signore è per loro oggetto di scherno,
non ne vogliono sapere.
6,10  L’orecchio non circonciso indica l’incapacità di ascoltare la parola divina.
11Perciò sono pieno dell'ira del Signore,
non posso più contenerla.
"Riversala sui bambini nella strada
e anche sul gruppo dei giovani,
perché saranno presi insieme uomini e donne,
l'anziano e il decrepito.
12Le loro case passeranno a stranieri,
insieme con i loro campi e le loro donne,
perché io stenderò la mano
sugli abitanti della terra".
Oracolo del Signore.
13Perché dal piccolo al grande
tutti commettono frode;
dal profeta al sacerdote
tutti praticano la menzogna.
14Curano alla leggera la ferita del mio popolo,
dicendo: "Pace, pace!", ma pace non c'è.
15Dovrebbero vergognarsi dei loro atti abominevoli,
ma non si vergognano affatto,
non sanno neppure arrossire.
"Per questo cadranno vittime come gli altri,
nell'ora in cui li visiterò crolleranno", dice il Signore.
16Così dice il Signore:
"Fermatevi nelle strade e guardate,
informatevi dei sentieri del passato,
dove sta la strada buona percorretela,
così troverete pace per la vostra vita".
Ma essi hanno risposto: "Non la prenderemo!".
17Ho posto sentinelle per vegliare su di voi:
"Fate attenzione al suono del corno".
Hanno risposto: "Non ci baderemo!".
18Per questo ascoltate, o genti,
e sappi, o assemblea, ciò che avverrà di loro;
19ascolta, o terra:
"Ecco, io faccio venire contro questo popolo la sventura,
frutto dei loro pensieri,
perché non hanno prestato attenzione alle mie parole
e hanno rigettato la mia legge.
20Perché mi offrite incenso di Saba
e la preziosa cannella che viene da lontano?
I vostri olocausti non mi sono graditi,
non mi piacciono i vostri sacrifici".
Perciò così dice il Signore:
"Ecco, metterò pietre d'inciampo per questo popolo
e inciamperanno insieme padri e figli;
vicini e amici periranno".
6,21 pietre d’inciampo: castighi divini (vedi Is 8,14).
22Così dice il Signore:
"Ecco, un popolo viene dalla terra del settentrione,
una grande nazione si muove dall'estremità della terra.
23Impugnano archi e lance,
sono crudeli, senza pietà.
Il loro clamore è quello di un mare agitato
e montano cavalli,
pronti come un sol uomo alla battaglia
contro di te, figlia di Sion".
24"Appena ne abbiamo udito la fama
ci sono cadute le braccia;
si è impadronita di noi l'angoscia,
come gli spasimi di partoriente".
25Non uscite nei campi
e non camminate per le strade,
perché la spada nemica
è terrore all'intorno.
26Figlia del mio popolo, vèstiti di sacco
e ròtolati nella cenere.
Fa' lutto come per un figlio unico,
laméntati amaramente,
perché improvviso
piomberà su di noi il distruttore!
Io ti ho posto come colui che saggia il mio popolo,
perché tu conoscessi e saggiassi la loro condotta.
6,27-30  Il profeta e il popolo
28Sono tutti ribelli,
spargono calunnie,
duri come bronzo e ferro:
corrompono tutto.
Il mantice soffia con forza,
ma il piombo resta intatto nel fuoco;
invano si vuole raffinarlo a ogni costo,
le scorie non si separano.
6,29-30  Il mantice soffia: la lavorazione e la fusione dei metalli è immagine del giudizio divino. Il piombo era usato per purificare l’argento.
30Argento rifiutato li chiamano,
perché il Signore li ha rifiutati.


Note al testo

6,1-26 Assedio di Gerusalemme
La tribù di Beniamino faceva parte del regno di Giuda; a essa apparteneva Geremia. Tekòa era una località circa 16 chilometri a sud di Gerusalemme. Bet-Cherem era forse più vicina alla capitale, ma la sua identificazione non è certa.
6,10  L’orecchio non circonciso indica l’incapacità di ascoltare la parola divina.
6,21 pietre d’inciampo: castighi divini (vedi Is 8,14).
6,27-30  Il profeta e il popolo
6,29-30  Il mantice soffia: la lavorazione e la fusione dei metalli è immagine del giudizio divino. Il piombo era usato per purificare l’argento.